martedì 29 giugno 2010

Il Brooking Report sugli extraterrestri esiste per davvero

In questo post proponiamo una interessante ricerca effettuata da Antonio De Comite (Direttore Generale Centro Ufologico Taranto)



E’ da anni che si parla di un documento denominato “Proposed Studies on the Implication of Peaceful Space Activities for Human Affairs” (Proposte di Studio sulle Implicazioni delle Attività Spaziali Pacifiche per le Questioni Umane) il quale, fra le altre cose, parla delle implicazioni sulla scoperta di vita extraterrestre nel nostro Sistema Solare. Il rapporto fu stilato dal “Brooking Institute” nel marzo del 1961, precisamente il giorno 24. Si è sempre parlato di pagine di documentazioni, alcune fotocopiate, molte riscritte in toto. Si sapeva solo che era stato ricevuto, tramite il FOIA americano nell’anno 1996, da un ricercatore statunitense. Ma nessuno, fino ad ora, era mai andato a verificare che il “Brooking Report” esiste in versione integrale in archivi governativi, per la precisione alla Hathi Trust Digital Library di New York e che collabora con diverse università di stato, fra cui tredici californiane. Il CUT (Centro Ufologico Taranto), grazie al sottoscritto, è riuscito a scovare ciò. Quindi si può dire ora che quel rapporto esiste per davvero. Il rapporto integrale, scritto da Donald N. Michael, parla soprattutto di viaggi spaziali e, alcune pagine, sono dedicate alle implicazioni della vita extraterrestre. Oltre al discorso delle implicazioni sulla società odierna dell’impatto del contatto, si parla (a pagina 215) del rapporto che “Diversi cosmologi e astronomi ritengono altamente probabile l’esistenza di vita intelligente in molti altri sistemi solari [...]. Manufatti lasciati in un determinato momento storico da queste forme di vita potrebbero essere scoperti attraverso le nostre future attività spaziali sulla Luna, su Marte, su Venere“. Quindi manufatti, artefatti, qualcosa di artificiale costruito non dall’essere umano. Ma un accenno a qualcosa che sa di insabbiamento (“Cover Up”) si trova a pagina 216 del rapporto in cui si afferma: “in che modo e in quali circostanze simili notizie potrebbero essere presentate o nascoste al pubblico, e per quali scopi? Quale potrebbe essere il ruolo degli scienziati autori della scoperta e di altri responsabili della decisione di renderla nota?” Quindi un accenno a nascondere la scoperta di prove tangibili di evidenza di artefatti di natura aliena, per evitare uno shock planetario. Prima ad ora erano supposizioni, come i documenti, ma ora la prova c’è. I documenti esistono per davvero.

Link rapporto integrale del “Brooking Institute”: http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?view=image;size=100;id=mdp.39015003453936;page=root;seq=1

Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/

Canada: Filmata cretura aliena?

Anche se di solito sono grosse bufale ecco un curioso filmato...

Alcuni siti ufologici statunitensi hanno pubblicato in questi giorni sul loro portale, un video molto particolare postato su Youtube: girato da un contadino della zona rurale di Alberta, in Canada, presumibilmente nei primi di Giugno (forse il giorno 7), il filmato mostra un qualcosa di certamente non umano che attraversa il giardino del malcapitato contadino che suo malgrado con una videocamera riprende la scena. Il presunto alieno, glabro e molto alto, cammina lentamente con una strana andatura, sembra avere delle mani molto grandi con tre dita ciascuna e apparentemente indossa una tuta metallica molto aderente che a tratti sembra rendere la figura quasi invisibile alla vista. Ad un certo punto l’essere, rendendosi conto di essere osservato, aumenta la sua andatura e fugge via sparendo dall’obiettivo.
Bufala, realtà? E’ ancora presto per dirlo: il filmato è stato posto sotto sequestro ed è tuttora al vaglio degli studiosi di tutto il mondo…




Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

domenica 27 giugno 2010

Si spinge affinchè il G20 affronti la problematica UFO

Non sono sulla lista degli invitati, ma forse è giunto il tempo che gli UFO facciano la loro comparsa in un vertice del G20, sostengono i ricercatori dei misteriosi oggetti volanti.



E un autorità canadese specula sul fatto che i potenti della Terra possono avere un assaggio su cosa succede nei cieli del Canada, qualcosa di molto strano. Coloro che cercano risposte a uno degli enigmi più difficili del pianeta, sono Stati membri del G20, coloro che hanno cominciato a declassificare documenti sugli UFO. Il Canada si è unito alla declassificazione con Australia, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Brasile, Svezia e Nuova Zelanda. Mentre la cronaca di episodi bizzarri è presente nei files desecretati, come ad esempio quello dei comandanti della Royal Air Force che ordinarono ad un pilota di abbattere un UFO (senza esito), i documenti non pare abbiano avuto ancora quell’interesse che meriterebbero. “Con le cose più urgenti all’ordine del giorno del G20 è improbabile che la questione UFO venga messa in discussione“, ammette Chris Rutkowski, scrittore di scienza di Winnipeg e autorità nel campo UFO in Canada. Ma un evento inspiegabile vicino al vertice potrebbe mettere la questione sul tavolo. “In effetti un suggerimento è quello che il recente terremoto, avvenuto appena fuori Ottawa, possa generare (o possa averlo fatto) attività UFO nel sud dell’Ontario“, spiega. “Alcuni“, anche se Rutkowski non è convinto di ciò, “sostengono che gli UFO siano originati da energia elettromagnetica uscita prima e dopo eventi sismici“. “Di conseguenza i leader del G20 potrebbere vedere alcuni UFO nella zona di Toronto“, dichiara in teoria Rutkowski. Nick Pope, ex dipendente del Ministero della Difesa britannica per il progetto UFO, afferma che “sarebbe affascinante vedere l’argomento UFO sollevato al vertice del G20. Non credo che sia così esagerato, considerando che nel 1977 le Nazioni Unite hanno dato uno sguardo all’argomento e che la scorsa settimana un politico italiano ha chiesto al Parlamento Europeo di costringere gli Stati Membri ad aprire i propri file sugli UFO. Non dico che queste cose siano extraterrestri, la verità è che i governi non sanno cosa sono, nonostante le accuse dei teorici della cospirazione che pensano che abbiamo nascosto astronavi extraterrestri precipitate in hangar aerei. Ma la scienza potrebbe avere un impatto notevole in materia di sicurezza e trasporto aereo“, sottolinea Pope. E aggiunge: “forse i leader mondiali dovrebbero almeno dare una occhiata a questo problema“.

Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/

Unione Europea: ecco l’interrogazione parlamentare sugli UFO di Borghezio

L'on. Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, ha presentato, il 14 giugno scorso, una dichiarazione scritta per un’interrogazione al Parlamento Europeo sulla desecretazione della documentazione sugli UFO (n. di codice 0057/2010; è importante, va citato).



In pratica, si chiede che vengano aperti tutti gli archivi UFO dei Governi dei 27 Paesi membri e si crei un Osservatorio comunitario per lo studio del fenomeno. Poiché analoghe richieste (tre inglesi ed una cipriota, tutte con firmatario unico) in passato si sono scontrate con il disinteresse della presidenza UE, è importante che tutti gli ufologi di buona volontà (quale che sia il proprio colore politico, ma comunque interessati all’apertura degli archivi) facciano pressioni sugli europarlamentari dei rispettivi Paesi di appartenenza, inviando loro delle mail affinché firmino l’interrogazione parlamentare. Più alto sarà il numero dei politici firmatari, più sarà facile che gli archivi UFO vengano aperti e resi disponibili. I politici possono essere contattati direttamente dal sito del Parlamento Europeo
http://www.europarl.europa.eu/members/public/geoSearch.do;jsessionid=FDF2D835A49683CB37CCE7C7457EF807.node1?language=it


Di seguito, si allega il testo in inglese della dichiarazione scritta. Chiedo a chiunque voglia collaborare di inserire questo comunicato nel proprio sito web, nonché di farlo circolare via mail, invitando i colleghi ufologi degli altri 26 Paesi a fare pressing sui propri politici al Parlamento Europeo.
Ringrazio chiunque vorrà collaborare, singolo o Centro, ricercatore o appassionato.


Sotto il testo dell’interrogazione parlamentare dell’Onorevole Borghezio

14.6.2010 0057/2010

DICHIARAZIONE SCRITTA

presentata a norma dell’articolo 123 del regolamento

sulla desecretazione della documentazione sugli UFO

Mario Borghezio

Scadenza: 14.10.2010


0057/2010

Dichiarazione scritta sulla desecretazione della documentazione sugli UFO

Il Parlamento europeo,

– visti gli articoli 4, 179, 180 e 189 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

– visto l’articolo 123 del suo regolamento,

A. considerando che nel 1978 la 33a Assemblea generale delle Nazioni Unite dette formale riconoscimento al problema degli UFO,

B. considerando che nel 1993 è stata presentata al Parlamento europeo una risoluzione, firmata dal fisico italiano Tullio Regge, volta ad estendere a livello europeo le competenze investigative in materia di UFO all’unico ente governativo allora esistente in Europa (il SEPRA, oggi GEIPAN),

C. considerando l’interesse per il fenomeno degli UFO di molti esponenti della comunità scientifica, che hanno denunciato l’occultamento sistematico dei dati,

D. considerando che uno studio del materiale raccolto dai governi di tutti gli Stati membri avrebbe importanti ricadute scientifiche e tecnologiche,

1. ritiene essenziale l’istituzione di un Osservatorio scientifico per l’analisi e la divulgazione dei dati scientifici sinora raccolti dai vari enti e governi europei;

2. chiede l’apertura degli archivi pubblici sugli UFO e la desecretazione da parte degli Stati membri, per consentire ai cittadini e ai mass media la pubblica fruizione di tutti i documenti;

3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente dichiarazione, con l’indicazione dei nomi dei firmatari, al Consiglio, alla Commissione e ai governi degli Stati membri.


Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2010/06/17/unione-europea-ecco-linterrogazione-parlamentare-sugli-ufo-di-borghezio/

giovedì 24 giugno 2010

Ufo disclosure: un reality infinito

L’impennata di avvistamenti UFO verificatasi negli ultimi mesi, in varie parti del mondo, sta facendo nascere tra gli studiosi ed i semplici appassionati, il dubbio che sia in atto una vera e propria escalation aliena che potrebbe essere il preludio ad un prossimo contatto ufficiale.



Nel 2008, un sondaggio condotto dalla Opinion Dynamics Corporation negli Stati Uniti, ha dimostrato che il 34% degli americani crede nell’esistenza degli UFO e in un’altra indagine, effettuata dalla Scripps Howard New Service, è emerso che sul campione di cittadini intervistati, 1 adulto su 12 ha visto almeno una volta un oggetto celeste e di questi 1 su 5 ha avuto un avvistamento UFO. Da queste e da altri indagini emerge infine che l’80% delle persone intervistate pensa che il governo degli Stati Uniti stia nascondendo la verità sull’esistenza di razze aliene nel nostro universo e che questo cover up sia esteso a tutti i governi del mondo. Ora, l’aumento dei casi di avvistamento degli ultimi mesi, sta letteralmente allarmando studiosi e addetti ai lavori i quali pensano che sia in atto una specie di manipolazione mentale da parte dei governi per preparare le popolazioni mondiali ad un evento epocale: in tutto il pianeta gli incontri con esseri di altri mondi stanno statisticamente aumentando: in particolare sono sensibilmente accresciuti i casi di rapimento da parte di presunti occupanti di navicelle spaziali. Si pensi che solo negli Stati Uniti il numero dei “contattati” oscilla tra i 2 ed i 3 milioni: un numero enorme ed un dato preoccupante. Ma allo stesso tempo, si sospetta che gran parte di questi contatti o rapimenti siano in qualche modo una vera e propria manipolazione: i governi, in primis quello statunitense, attraverso organizzazioni create ad hoc (servizi segreti e simili) starebbero inscenando falsi rapimenti e persino avvistamenti di massa utilizzando tecnologie segrete, tecniche olografiche e procedure ipnotiche. Queste sofisticate tecnologie indurrebbero nei soggetti prescelti la sensazione di assistere ad un vero e proprio avvistamento UFO o di essere realmente rapiti per un periodo più o meno lungo; in poche parole indurrebbero una specie di trance durante la quale il malcapitato subirebbe tecniche invasive ed impiantazioni di microchip per il controllo mentale: alla fine del “trattamento” il soggetto verrebbe ricondotto nel suo ambiente familiare senza aver ricordo di ciò che gli è capitato (missing time). Steven Greer, leader del Disclosure Project, potrebbe concordare con queste ipotesi: egli crede che da decenni il governo applichi il segreto sull’esistenza aliena, per paura di perdere la leadership. Allo scopo di sollevare il velo di occultamento posto dal governo, egli ha preparato un briefing per il Presidente Obama, chiedendogli personalmente di intervenire sulla questione e di rompere il silenzio reticente che da oltre sessant’anni imperversa su questa realtà. Personalmente egli è convinto dell’esistenza di un’operazione segreta, non riconosciuta istituzionalmente, che utilizza sistemi d’arma elettromagnetici con lo scopo di abbattere veicoli extraterrestri ed impossessarsi della loro tecnologia. Questo comportamento sconsiderato risulterebbe enormemente rischioso: una reazione da parte di eventuali razze aliene alla minaccia umana potrebbe comportare gravissime conseguenze per l’uomo e per la sua sopravvivenza. E’ per questo che uomini come Greer, combattono ogni giorno della loro vita per scongiurare questo pericolo.
Ricordiamo una semplice cosa: la paura chiude le menti. Se tale truffa dovesse essere messa in atto, gli unici a pagarne le conseguenze saremmo noi, la nostra civiltà: questa grave simulazione giustificherebbe l’intervento militare e tutto ciò significherebbe una sola cosa, la fine del nostro futuro…

Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

Implicazioni della Teoria dell’Inflazione per le Visite Extraterrestri

Pubblichiamo una interessante ricerca a cura di J.Deardoff (1), B.Haisch (2), B.Maccabee (3) e H.E.Puthoff (4) con traduzione di Lavinia Pallotta, galactica@infinito.it (Membro Gruppo Camelot e Fondazione Sentinel Italia)....Buona lettura...

- (1) 1689 S.W.Knollbrook Pl., Corvallis, Oregon 97333, USA;
- (2) National Aviation Reporting Center on Anomalous Phenomena (NARCAP, www.narcap.org), Post Office Box, 1535, Vellejo, California, USA;
- (3) Fund for UFO Research, Post Office Box 277. Mt Rainer, Maryland, 20712, Stati Uniti;
- (4) Institute for Advanced Studies at Austin, 4030 W. Braker Ln., Suite 300, Austin, Texas 78759, USA, puthoff@earthtech.org;



Abstract:
Recentemente si è sostenuto che il ragionamento antropico applicato alla Teoria dell’Inflazione rafforzi la previsione secondo la quale dovremmo fa parte di una vasta civiltà galattica, rafforzando così il paradosso di Fermi “Dove sono tutti?”. Inoltre, la teoria delle superstringhe e della M-brane ammette la possibilità di universi paralleli, alcuni dei quali, in linea di principio, potrebbero essere abitati. In aggiunta, discussioni riguardo ad un concetto così esotico di trasporto come “wormhole attraversabili” ora le si trovano nella rigorosa letteratura di fisica. Di conseguenza, la soluzione al paradosso di Fermi “siamo soli”, basata sui limiti delle opinioni dell’inizio XX secolo, appare oggi in contrasto con i nuovi sviluppi delle migliori teorie di fisica e astrofisica. Per tanto riesaminiamo e rivalutiamo l’attuale ipotesi secondo cui gli extraterrestri o le loro sonde non si trovano in prossimità della Terra e ipotizziamo invece che potrebbero essere trovate alcune prove della loro presenza, in determinati rapporti UFO di alta qualità. Questo studio approfondisce l’ipotesi precedente secondo cui: (1) il viaggio interstellare da parte di civiltà avanzate non esula a priori dai principi della fisica e, quindi, potrebbe essere fattibile, e (2) che tali avanzate civiltà potrebbero preferire la ricerca della conoscenza da specie incontaminate piuttosto che una comunicazione diretta tra specie, e di conseguenza scegliere un apparente occultamento della loro presenza.

1. Introduzione
La domanda sempre ricorrente sul perché sembra che la Terra non sia stata visitata da extraterrestri (ET) ha dato vita a numerose discussioni sul tema del “Paradosso di Fermi”. Il problema nacque come battuta di Enrico Fermi ai suoi colleghi dopo pranzo, un giorno del 1950 a Los Alamos. Se ipotizziamo l’esistenza di solo un’altra o molte civiltà aliene nella Via Lattea della nostra galassia, e se ipotizziamo la colonizzazione che implica il viaggio interstellare vicino alla velocità della luce o molto meno, il modello di diffusione prevede la colonizzazione o almeno la visita di tutti i pianeti abitabili della galassia nella scala temporale di decine milioni di anni, molto meno rispetto agli approssimativi 13 x 109 anni di età della galassia stessa. Da qui il paradosso: dove sono tutti [1]?
Possibilità teoriche sconosciute a Fermi, oggi rendono persino più forte il paradosso. Ora si può congetturare razionalmente riguardo le prospettive presentate dagli universi paralleli a membrana [ovvero la “teoria M-brane”, 2]. Pertanto, se l’esistenza di un universo multi-dimensionale come si deduce dalle Teorie delle Superstringhe e della M-brane è corretta, potrebbero esserci universi abitati a minuscole distanze ortogonali dal nostro. Inoltre, il ragionamento antropico è stato recentemente applicato alla teoria dell’inflazione, per arrivare ancora una volta alla conclusione che dovremmo trovarci all’interno di una più vasta civiltà galattica [3]. Mentre una volta, la soluzione al paradosso di Fermi “Siamo soli” era l’unica apparentemente valida, oggi risulta incompatibile con l’assunto dell’auto-campionamento casuale e dell’universo infinito, coerente con la teoria dell’inflazione. Ci troviamo così nella curiosa posizione per cui l’attuale teoria cosmologica prevede che si dovrebbe avere esperienza di visite extraterrestri. Allo stesso tempo, le attuali fisica e astrofisica suggeriscono che tali visite possano non essere impossibili come si credeva.

2. Recenti Progressi Scientifici
In recenti scoperte astronomiche, sono stati catalogati oltre 100 esopianeti, con la sensibilità di localizzazione ora aumentata al punto che, ad esempio, un pianeta delle dimensioni di Giove si è dedotto si trovasse in un’orbita simile a quella di Giove, attorno ad una stella simile al Sole [4]. Nel campo dell’esobiologia, molte recenti attività suggeriscono che alcuni degli elementi fondamentali per la vita possano avere origine nello spazio come anche essere trasportati dai meteoriti [5-6]. La possibilità di una diffusa panspermia ha ricevuto nuovo impeto [7-8]. Tali studi e scoperte rendono plausibile l’ipotesi che ci sia vita intelligente altrove, nell’universo. Questo, naturalmente, è il postulato fondamentale formulato dai sostenitori del SETI, Search for ExtraTerrestrial Intelligence, che usa mezzi di localizzazione ottici o a microonde.
L’ipotesi extraterrestre (ETH), secondo la quale la vita intelligente proveniente da “altrove” nell’universo potrebbe stare facendo visita alla Terra, è diventata meno inverosimile attraverso la tesi secondi cui il limite della velocità della luce -“loro non possono giungere fin qui da là”- non è così limitante come ipotizzato in precedenza. Questo limite vede la propria origine nella teoria speciale della relatività, che non mettiamo in discussione. Ad ogni modo, nel contesto della relatività generale (GR) ci sono tre approcci che potrebbero permettere di by-passare legittimamente tale limite, data una conoscenza sufficientemente avanzata (forse di milioni di anni) di fisica e tecnologia.....
[NdR: il resto del lungo articolo, ovvero il secondo paragrafo, unitamente ai paragrafi 3, 4, 5 e 6 si possono trovare al sito web www.fondazionesentinel.org/documenti_ufo/implicazioni.htm]

7. Conclusioni
Nonostante il fenomeno UFO continui ancora oggi da più di due generazioni, l’enorme vantaggio tecnologico dei presunti ET si presenterebbe ancora come un grande shock per molti scienziati così come anche cittadini, come ha indicato il Brooking Report [47]. Potrebbe essere così grande da sfidare seriamente la nostra realtà consensuale, un pericolo non insignificante. L’essere impotenti nei confronti della loro presunta potenzialità e vantaggio evolutivo potrebbe non essere in gran parte ben accetto, e non sarebbe una sorpresa il fatto che la scienza avrebbe difficoltà ad accettare la situazione [48]. Ciononostante, la realtà del fenomeno e il fatto di essere stati scoperti già da tempo da ET progrediti ora può risultare più probabile della soluzione al paradosso di Fermi attraverso la non esistenza di ET avanzati o la loro incapacità di esplorare o colonizzare la galassia. Pertanto è necessaria un’aperta ricerca scientifica a riguardo, con una particolare attenzione verso i resoconti UFO di alta qualità, che sembrano mostrare indizi di coinvolgimento d’intelligenza e strategia ET.

Ringraziamenti:
Ringraziamo P.Sturrock della Stanford University e T.Roe del National Aviation Reporting Center of Anomalous Phenomena (NARCAP) per i miglioramenti suggeriti.

Note:
1. S. Webb, “If the Universe is Teeming Aliens... Where is everybody? Fifty solutions to the Fermi Paradox and Problem of Extraterrestrial Life”, Copernicus Books, New York, 2002.
2. E. Dudas, “Theory and Phenomenology of type I strings and M-theory”, Class. Quant. Grav., 17, R41, 2000, (hep-ph/0006190).
3. K. D. Olum, “Conflict between anthropic reasoning and observation”, ANALYSIS, 64, p.1, 2004, (gr-qc/030370).
4. S. Udry, M. Mayor, e N. C. Santos, “Statistical properties of exoplanets. I. The period distribution: Contraints for the migration scenario”, Astron. Astrophys., 407, p.369, 2003.
5. B. C. Coughlin, “Searching for alien haven in the heavens”, Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A., 98, p.796, 2001.
6. D. P. Glavin, O. Botta, G. Cooper, e J. L. Bada, “Identification of amino acid signatures in carbonaceus chondrites”, Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A., 98, p.2138, 2001.
7. M. K. Wallis e N. C. Wickramasinghe, “Interstellar transfer of planetary microbiota”, Mon. Not. R. Astron. Soc., 348, p. 52, 2004.
8. W. M. Napier, “A mechanism of interstellar panspermia”, Mon. Not. R. Stron. Soc., 348, p. 46, 2004.
47. U.S. House of Representatives report No 242, “Proposed Studies on the Implications of Peaceful Space Activities for Human Affairs”, 1961.
48. P. A. Sturrock, “Extraterrestrial intelligent life”, Q. J. R. Astron. Soc., 19, p.521, 1989.

Fonte: http://www.camelotchronicles.com/2005/Testi/09txt1.htm#infl1

martedì 22 giugno 2010

Alla ricerca degli alieni: ecco la cellula combustibile che rileva la loro presenza

Esiste una qualsiasi altra forma di vita sugli altri pianeti? La risposta arriva da uno nuovo strumento messo a punto da un team di ricercatori argentini, coordinato dal professor Ximena Abreyava, il quale, in un'intervista a Technology Review, ha annunciato la realizzazione di una cella combustibile capace di rilevare la presenza di vita aliena.



Il dispositivo a caccia di extraterrestri, non richiede altro che la forma di vita in questione possegga un processo metabolico, di qualsiasi tipo, che riceva energia chimica dall’esterno e la riusi per produrre energia all’interno di se stessa. Costituita da un anodo e da un catodo, la cella scopre le reazioni del metabolismo che, a loro volta, generano elettroni e protoni.

Questo il meccanismo: un anodo viene incorporato nella cella e viene analizzato. Dopodichè cattura gli elettroni generati nel processo metabolico, mentre i protoni passano attraverso una membrana, completando il circuito. La quantità di corrente che fluisce attraverso la cella è una diretta indicazione di vita.

I nuovi 'ghostbusters' , osservano dunque che "se esiste una forma di vita aliena, non necessariamente essa deve avere il nostro stesso metabolismo". E confrontando i risultati della cella pordotti su di un terreno con la presenza di forme di vita, con quelli di un altro terreno interamente sterile, gli esperti hanno appunto constatato una maggiore densità di corrente quando l’anodo veniva racchiuso in un'area contenente vita. Al contrario, invece, nei campioni sterili la cellula non dava lo stesso responso.

Tuttavia, Tech Review, è alquanto scettica a riguardo. Infatti, secondo quanto riporta la rivista, "la cella combustibile potrebbe generare falsi risultati positivi solo modificando la chimica del terreno analizzato, riducendo la potenza del flusso attraverso di essa".

Anche se l'innovazione firmata Abreyava uno spiraglio di speranza lo apre. Specialmente considerando le prime esplorazioni su Marte, negli anni ‘70, quando gli scarsi risultati conseguiti in merito alla ricerca di vita extraterrestre spinsero gli esperti a concentrarsi sulla ricerca esclusiva di acqua e di altri materiali, considerati essenziali alla vita.

Fonte: http://www.nextme.it/scienza/universo/664-alla-ricerca-degli-alieni-ecco-la-cellula-combustibile-che-rileva-la-loro-presenza

lunedì 21 giugno 2010

Scoperte Molecole Organiche Super-Complesse Nello Spazio Interstellare

Un team di scienziati del Istituto di Astrofisica delle Canarie(IAC) insieme ad altri dell’Università del Texas sono riusciti a identificare una delle più complesse molecole organiche mai scoperte in quello che viene chiamato mezzo interstellare( è il materiale rarefatto che si trova tra le stelle, all’interno di una galassia ). La scoperta di molecole di antracene potrebbe risolvere un mistero astrofisico che dura da decenni riguardo alla produzione di molecole organiche nello spazio.



Abbiamo rilevato la presenza di molecole di antracene in una densa nube nella direzione di Cernis 52, nella costellazione Perseo, a circa 700 anni luce dal Sole,” ha spiegato Susana Iglesias Groth, a capo della ricerca del IAC.

Secondo lei, il prossimo passo sarà iniziare a cercare aminoacidi. Molecole come l’antracene sono prebiotiche, quindi quando sono soggette alla radiazione ultravioletta e combinate con acqua e ammoniaca dovrebbero produrre aminoacidi e altri composti essenziali per lo sviluppo della vita.

Due anni fa”, racconta Iglesias, “abbiamo trovato prove dell’esistenza di un altra molecola organica, il naftalene, nello stesso posto, quindi tutte le cose indicano che abbiamo scoperto una regione di formazione stellare ricca di chimica prebiotica.” Fino ad ora, l’antracene fu scoperto soltanto in meteoriti e mai nel mezzo interstellare. Forme ossidate di queste molecole sono comuni in sistemi biologici e sono biochimicamente attive. Sul nostro pianeta, antracene ossidato è un composto primario dell’aloe ed ha proprietà anti-infiammatorie.

La nuova scoperta suggerisce che una buona parte delle componenti chiave nella chimica prebiotica terrestre potrebbe essere presente nella materia interstellare.

Dai anni ’80, centinaia di bande trovate nello spettro del mezzo interstellare, chiamate bande spettroscopiche diffuse,erano conosciute per essere associate con la materia interstellare ma la loro origine non fu mai identificata, fino ad ora. Questa scoperta indica che potrebbero risultare da forme molecolari basate su antracene e naftalene. Dato che sono ampiamente distribuite nello spazio interstellare, potrebbero aver giocato un ruolo nella produzione di cosi tante molecole organiche presenti nel momento della formazione del Sistema Solare.

Questi risultati si basano sulle osservazioni portate avanti con il William Herschel Telescope, al Osservatorio Roque de los Muchachos, su La Palma, alle Isole Canarie, insieme al Telescopio Hobby-Eberly, in Texas, negli USA.

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010/06/21/scoperte-molecole-organiche-super-complesse-nello-spazio-interstellare/#more-1313

UFO fotografati in California

California - Un uomo, le cui generalità non sono state rese note, è stato testimone del passaggio nel cielo sopra la sua abitazione, di due oggetti triangolari non identificati.



L’evento è accaduto il 17 giugno 2010 nel Parco Nazionale di Joshua Three (noto per la caratteristica presenza di alberi cactus e meta di molti appassionati di fotografia), situato tra Los Angeles e San Diego, in California. Molto lestamente, egli è riuscito ad afferrare la sua macchina fotografica che tiene sempre a portata di mano ed ha immortalato i due oggetti prima che svanissero, segnalando successivamente l’avvistamento al MUFON (Mutual Ufo Network). Qui sotto una delle foto scattate dal testimone con relativo ingrandimento degli oggetti sconosciuti.

Alla ricerca di fossili, anche scheletrici, su Europa

Se la vita extraterrestre esistesse davvero sulla luna di Giove Europa, invece di cercarla perforando la calotta di ghiaccio (cosa che sarebbe assai ardua per l’odierna tecnologia), si potrebbero cercare i fossili sulla superficie ghiacciata, secondo lo scienziato planetario Richard Greenberg presso la University of Arizona Lunar and Planetary Laboratory di Tucson.



Europa, una delle quattro principali lune di Giove, ha le dimensioni pressappoco della Luna terrestre, ed è avvolto da un oceano globale che può essere profondo circa 100 miglia (160 km). Questo oceano è ricoperto da una crosta di ghiaccio dallo spessore sconosciuto, anche se alcune stime ritengono che possa essere solo pochi chilometri.
Dal momento che sulla Terra la presenza di acqua indica anche presenza di vita, negli ultimi anni gli scienziati hanno ipotizzato che anche su Europa potesse esistere vita. I dati recenti inviati a terra da Cassini, suggeriscono che i suoi oceani potrebbero essere ossigenati abbastanza per supportare milioni di tonnellate di vita marina, come sulla Terra. Per verificare se qualche tipo di vita in realtà si è davvero evoluta su Europa, gli scienziati hanno proposto delle missioni automatiche per forare la calotta esterna, utilizzando il calore dei trapani per fondere il ghiaccio ed esplorare l’oceano sommerso. La NASA dovrebbe inviare nei prossimi decenni, un orbiter e un lander per trapanare fino in fondo attraverso il ghiaccio. Greenberg ha recentemente scritto un libro, intitolato “Smascherando Europa” (foto in alto, che affronta questo interessante tema.
Tuttavia, invece di penetrare un incerto spessore di ghiaccio, portando su Europa costose e pesanti apparecchiature, si potrebbero cercare i resti di vita marina direttamente sulla calotta esterna. Gli scienziati pensano che le eventuali forme di vita su Europa, in qualche modo potrebbero aver raggiunto la superficie attraverso le crepe del ghiaccio. Il costante sconvolgimento che subisce questa luna di Giove potrebbe infatti trascinare gli organismi inconsapevolmente verso l’alto, ci dice Greenberg.
La scarsità di crateri rilevati su Europa suggerisce che il guscio di ghiaccio non ha più di 50 milioni di anni.
Giove provoca forze di marea circa 1.000 volte più forti di quelle che la Terra subisce dalla nostra Luna, con una costante flessione e riscaldamento che mescolano continuamente la sua crosta.
Probabilmente, nuova acqua nell’oceano ghiacciato, viene regolarmente spinta verso l’alto dal basso. Parti della superficie potrebbe anche sciogliersi creando zattere di ghiaccio che si staccano e cadono intorno o sprofondano.
Questo processo crea un “terreno caotico” che comprende circa il 40% del guscio di ghiaccio e manda anche la materia verso l’alto e verso il basso.
Se ci fossero organismi nell’oceano di Europa, si può ben immaginare che su tutta la superficie ci potrebbero essere blocchi congelati di quella roba”, ha detto Greenberg. “La gente parla di vari tipi di trapani a fusione attraverso il ghiaccio ma credo che saremmo in grado di trovare dei campioni di esseri viventi sulla sua superficie”.Uno dei posti migliori per cercare i fossili su Europa sarebbero le recenti formazioni di creste doppie, secondo Greenberg. “Le dorsali che attraversano le altre sarebbero quelle più recenti,” ha spiegato. “Si potrebbero allora immaginare dei landers pet scavare il ghiaccio e analizzarlo”. I terreni caotici come quello di Europa, offrirebbero anche un’altra buona posizione per esplorare, come le fessure attive sulla crosta.
“Se riuscissimo a raggiungere una recente frattura della crosta c’è una buona probabilità di poter analizzare il ghiaccio più recente e potremmo anche prelevare campioni di acqua”. Se uno qualsiasi dei microbi fossero riusciti a farsi strada alla superficie di Europa, il flusso costante di radiazioni da Giove probabilmente romperebbe le loro proteine (sempre che abbiano una struttura proteica), ha detto planetario geologo Brad Dalton alla NASA’s Jet Propulsion Laboratory.
[Come sempre al JPL, prontamente stroncano ogni ipotesi di vita extraterrestre. Perchè invece non supporre la possibilità che possano essersi adattate alle radiazioni di Giove e siano vive e vegete anche sulla superficie di Europa? ndR]. Tuttavia, gli esperimenti di Dalton hanno suggerito che un orbiter potrebbe indagare sulla superficie con gli infrarossi, per cercare i resti di vita. I Landers potrebbero effettuare poi le analisi più dettagliate, con l’utilizzo di dispositivi “lab-on-a-chip” sui campioni di ghiaccio sciolti per cercare le biomolecole.
E poi c’è sempre la possibilità che potremmo trovare delle strutture analoghe a dei resti scheletrici”, fa notare Greenberg.
Dalton ha aggiunto che se un lander scavasse anche solo un metro verso il basso, potrebbe già essere in grado di trovare organismi vitali, se davvero ci fossero.
Certo, se ci fosse vita nell’oceano di Europa, rimane incerto se sia davvero capace di raggiungere la superficie. Al contrario, se la vita non verrà trovata sulla superficie, ciò non significherà che non ci sia nelle profondità dell’oceano.
Il mio punto di vista è: perché aspettare di cercare la vita nel posto più duro su Europa (l’oceano sommerso), quando si potrebbe cercarla per primo nel posto piu facile?” conclude Greenberg.


Fonte: http://nemsisprojectresearch.blogspot.com/2010/06/alla-riceca-di-fossili-su-europa.html

giovedì 17 giugno 2010

Ufo su Napoli

Alcuni oggetti luminosi sono stati avvistati la scorsa notte nei cieli di Napoli. Luci sferiche, una ventina in tutto, sono state segnalate sul quartiere napoletano di Arenella.



Il testimone, un artigiano di presepi, Sergio Pinfidi si è accorto della presenza degli oggetti perché la sua attenzione è stata richiamata dalle urla dei vicini di casa: “Sono uscito sul terrazzo e sono rimasto anch’io sorpreso quando ho visto una ventina di luci sferiche che si muovevano nel cielo, anche a poca distanza dagli edifici. Ho scattato foto ed ho girato un video. Le luci sono comparse poco prima di mezzanotte e sono rimaste visibili per circa quindici minuti”.

Fonte: http://www.ansa.it

UFO sferici e “incidenti aerei catastrofici”

Dominique Weinstein appartiene al Centro Nazionale francese per gli studi sugli UFO, GEIPAN. Egli ha analizzato 300 casi di fenomeni aerei non identificati (UAP) che sono stati riportati in tutto il mondo da piloti militari e civili nell’arco temporale 1947-2007.



Di questi casi, 39 incidenti o il 14% hanno coinvolto effetti elettromagnetici. Quindici aerei hanno perso le comunicazioni radio, nove avevano le loro bussole magnetiche danneggiate, e una di queste due ha misurato e segnato direzioni opposte, sette radio compassi automatici hanno smesso di funzionare, sei aerei hanno mostrato problemi meccanici, a cinque sono stati segnalati diversi problemi con il sistema d’armamento; tre hanno avuto problemi elettrici. In tutti i casi gli effetti sono stati temporanei, e quando la sfera volante luminosa ha lasciato la zona tutto è tornato alla normalità. L’87% di questi incontri si è verificato a quota di crociera. Conferme radar, o rilevazione temporanea di esse sono stati registrati in 146 casi. L’81% di questi incidenti è stato rilevato dagli apparati radar e 15 di essi coperti da radar di via aerea e di terra. Weinstein ha individuato 122 casi di elevata possibilità di incidenti aerei. Trenta incidenti hanno coinvolto una sfera volate in rotta di collisione, altri 20 con passaggi molto vicini alla fusoliera del velivolo, 24 piloti hanno dovuto fare manovre evasive e tre incontri su 50 hanno generato feriti fra i passeggeri.




E nel caso misterioso di Frederick Valentich, del 1978, pilota e aereo sono stati distrutti. Per il direttore esecutivo del NARCAP, Ted Roe, i casi più complicati non vengono catturati dal radar, soprattutto quando si tratta di sfere volanti. Roe ha esaminato 120 casi che hanno coinvolto 44 sfere volanti all’interno del territorio degli Stati Uniti (nel 1966 in Florida durante la campagna elettorale per il governatore, Haydon Burns ordinò al pilota del suo aereo di stare dietro a due sfere di luce che erano sopra la loro rotta, ma le sfere volanti scomparvero rapidamente durante la manovra). Solo quattro di questi 44 casi sono stati osservati dal radar di terra, ma 15 sono stati registrati come missili potenziali. In quattro casi, i piloti hanno inviato segnali con i fari per allertare della presenza delle sfere. “A causa del basso tasso di sopravvivenza in caso di collisione aerea e di registrazione attraverso i radar di vari oggetti durante questi eventi” Ted Roe ha avvertito nella sua relazione, “non si può dire con certezza che le sfere volanti non siano state i principali fattori di disastri aerei.” Molti di questi casi sono stati archiviati da diversi decenni, ma secondo i ricercatori del NARCAP Carlos Guzman e Aphonso Salazar alcune sfere volanti hanno accompagnato aerei commerciali in Messico. C’è abbastanza materiale da analizzare, ma ottenere accesso ad esso è un altra questione. “La conoscenza non è conoscenza, almeno se si ha una sanzione sociale di essa,” ha detto Ted Roe, che insieme a Haines ex scienziato della NASA stanno assemblando il bilancio per il Progetto Sfera. “Questo è per davvero un esperimento. La scienza è un processo lento.” Se si fosse fatto tutto nel modo giusto, anche alcune decadi fa, non sarebbe necessario avere un grosso incidente per richiamare l’attenzione della gente.

Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2010/06/16/ufo-sferici-e-incidenti-aerei-catastrofici/
Fonte (in lingua portoghese) http://www.cubbrasil.net/index.php?option=com_content&task=view&id=4208&Itemid=87

Sitchin vuole analisi sul dna alieno della regina Puabi

Zecharia Sitchin è tornato. Non per parlarci di Nibiru, l'inesistente pianeta che dovrebbe arrivare attorno al 2012, ma per rispolverare la teoria dei paleo-astronauti. Ha in mente infatti di testare il DNA dei resti di una regina sumera per dimostrare che si tratta di un ibrido umano-alieno.



Secondo Sitchin infatti la donna, vecchia di 4500 anni, potrebbe contenere tracce di dei o semidei, i famosi Annunaki, dei quali lo scrittore parla da almeno 40 anni.
Sitchin ha ormai alle spalle 14 libri, 90 anni di vita ed il merito, se possiamo considerarlo tale, di aver generato il terrore per Nibiru ed il 2012.

Secondo Sitchin infatti, Nibiru sarebbe un pianeta gigante che passerebbe nei pressi della Terra ogni 3600 anni circa. Grosso quanto Saturno, Nibiru ospiterebbe gli Annunaki, razza extraterrestre che dai nostri antenati fu scambiata per un popolo di divinità.



Le prove che Sitchin si sia inventato tutto sono parecchie, a partire dal fatto che se davvero Nibiru dovesse passare dalle nostre parti nel 2012 dovremmo già vederlo molto bene, anche ad occhio nudo, figuriamoci con telescopi amatoriali o professionali.
Ma Sitchin è convinto di quanto sostiene, e vuole ottenere la prova ultima analizzando la regina Puabi.

I resti di Puabi sono stati disseppelliti da una tomba ritrovata nell'odierno Iraq intorno agli anni '20-'30 del secolo scorso. Gli scienziati del Natural History Museum di Londra hanno stabilito che Puabi aveva circa 40 anni quando morì, e che probabilmente regnò solitaria durante la Prima Dinastia di Ur.

Ma Sitchin si spinge oltre, sostenendo che Puabi non solo fosse una regina, ma una "nin", un termine sumero che Sitchin sostiene significhi "dea".
Sitchin propone che Puabi fosse una semi-divinità antica, geneticamente ricollegabile agli Annunaki. Secondo lui, questi visitatori extraterrestri avrebbero manipolato il DNA umano per innalzare la nostra intelligenza, trattenendo però i geni che ci consentirebbero di ottenere la vita eterna. L'antico mito interpretato alla maniera di Sitchin reciterebbe infatti che "chiunque ci abbia creato ha deliberatamente trattenuto una certa cosa - un frutto, un gene, del DNA, poco importa - per non darci la salute, la longevità, e l'immortalità che possedeva. Di cosa si tratta?".

Ed ecco che quindi Sitchin ha proposto, anzi, ha quasi preteso che la scienza svolga delle analisi del DNA sui resti di Puabi, nella speranza di scoprire questa discendenza aliena dell'antica regina sumera. "Forse comparando il suo genoma con il nostro, possiamo trovare quali sono i geni mancanti che deliberatamente non ci hanno dato" spiega Sitchin. "Forse. Non posso garantirlo, ma forse è possibile".

Sitchin ha venduto milioni di copie dei suoi libri grazie alle sue teorie, o meglio, ipotesi, dato che si basano praticamente sul nulla. E' infatti bizzarro che alcuni dei testi che sostiene di aver interpretato in occasione della stesura de "Il 12° pianeta" non siano noti a nessun archeologo del mondo. E che i pochi testi noti siano stati interpretati in maniera completamente differente dalla traduzione sulla quale l'intero mondo della sumerologia concorda.

Ma Sitchin crede in quello che scrive. E vuole assolutamente la prova del DNA su Puabi, prova che secondo lui potrebbe dimostrare inequivocabilmente che aveva ragione, e che siamo figli delle stelle.
"Sto davvero rischiando il lavoro di una vita con questo" dice Sitchin. Anche se sono convinto che, se le analisi dovessero avere esito negativo, continuerebbe ad avere il suo nutrito seguito di lettori.

Com'è facile intuire, non molti accademici sono della sua stessa opinione. Anzi, a dire il vero quasi nessuno. Michael Heiser è uno dei tanti che non crede ad una sola parola di Sitchin: è un ricercatore esperto in linguaggi biblici, e che cura il sito "Sitchin Is Wrong".
"Vuole che si faccia una ricerca per qualcosa che non si sa come possa sembrare" spiega Heiser. "Non è che abbiamo disponibilità di campioni di DNA alieno. Come si può sapere se si ha per le mani qualcosa, qual'è il 'bingo' se non si ha un confronto?"

In effetti, come si può comparare del DNA umano con un patrimonio genetico che non si conosce? Le eventuali anomalie potenzialmente riscontrabili potrebbero essere frutto di malattie, mutazioni di natura ereditaria, o semplice "dna spazzatura".

Sitchin tuttavia è dell'opinione che la scienza stia confermando tutte le sue scoperte. Ma, posso assicurarvelo, l'astronomia non è una di quelle scienze che lo conferma. Su Nibiru infatti non è che ci siano dubbi, ma ci sono prove incredibilmente forti del fatto che non solo non ci sia un pianeta in avvicinamento, ma che questo pianeta nemmeno esista.

Secondo Sitchin, una delle prove a suo favore è che la scienza ha dimostrato che un pianeta possa avere un'orbita estremamente eccentrica. Ma cosa prova questo? Decisamente nulla, non prova che esista un pianeta fuori dal Sistema Solare come non prova che questo ipotetico pianeta stia passando da queste parti.

Senza contare che il famigerato Nibiru, che nel suo punto di massima distanza si troverebbe a circa 450 Unità Astronomiche da noi, dovrebbe già essere comparso nell'obiettivo di qualche telescopio qualche anno fa, dato che con le strumentazioni attuali possiamo distinguere un sasso oscuro di 200 km a circa 1000 Unità Astronomiche. Ma visto e considerato che dovrebbe visitarci per il 2012, ogni telescopio, binocolo e occhio del mondo dovrebbe essere in grado di scorgerlo sulla volta celeste.
E la storia che Nibiru sarebbe visibile solo dal Polo sud? Altra assurdità: se è visibile dal Polo, è visibile da tutto l'emisfero sud. Senza contare che nell'emisfero sud si trovano alcuni dei telescopi più potenti del mondo, e nutrite comunità di astrofili.

Ed avvistare un pianeta grande come Saturno è estremamente facile visto che, se dovesse presentarsi alla porta nel 2012, dovrebbe essere ora come ora nei pressi si Urano se non più vicino. Se possiamo vedere Giove e Saturno ad occhio nudo, e distinguerli come pianeti anche con un binocolo, viene difficile immaginare che Nibiru sia invisibile a tutti gli osservatori del mondo.

Tornando a Puabi, il Natural History Museum ha risposto che ogni richiesta di analisi del DNA deve essere avanzata da "un ricercatore con riconosciuta esperienza e capacità in questo campo, o con accesso alle strutture necessarie per fare analisi su questo antico DNA".
Il che esclude Sitchin, che però non si fa abbattere facilmente: non può analizzare la mummia attraverso il Natural History Museum? Punta allora sul gruppo di ricerca che ha analizzato i capelli dell' uomo di Neanderthal vecchio di 4000 anni.

Insomma, Sitchin è alla disperata ricerca di qualcuno che faccia le analisi che possano dimostrare che la sua ricerca di una vita sia corretta e non solo fantasia. Dimostrare che l'essere umano sia frutto di ingegneria genetica aliena sarebbe un enorme colpo per la scienza moderna, direi una delle maggiori scoperte, se non la più grande, della storia dell' uomo.
Ma la credibilità di Sitchin in ambiente accademico è decisamente bassa, per motivi che mi sento di condividere. Spero comunque possa avere le sue analisi, e che vengano effettuate da un serio istituto di ricerca, in modo tale da poter smentire o provare le sue ipotesi che, fino ad ora, non sono supportate da alcuna prova.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2010/06/sitchin-vuole-analisi-sul-dna-alieno.html

martedì 15 giugno 2010

Marte aveva un gigantesco oceano e 40.000 fiumi

Quando aveva appena un miliardo di anni Marte era un pianeta blu, ricco di acqua. Probabilmente un grande oceano nell’emisfero Nord lo occupava per un terzo, la terraferma era piena di laghi e i fiumi erano almeno 40.000.(vedi ricostruzione sotto)



E’ il ritratto di Marte com’era 3,5 miliardi di anni fa, descritto sulla rivista Nature Geoscience dall’italiano Gaetano Di Achille, che ha lasciato l’Italia, dove ha studiato nell’ universita’ di Pescara ”Gabriele D’Annunzio”, per gli Usa. ”E’ un altro passo verso la definizione del bilancio idrologico di Marte, anche se la conferma definitiva potra’ venire solo dal ritrovamento di sedimenti”, osserva il direttore della Scuola internazionale di scienze planetarie (Irsps) dell’universita’ di Pescara, Gian Gabriele Ori. Due anni fa il suo gruppo aveva studiato la firma chimica dell’antico oceano. ”Ora aggiungiamo un altro tassello importante”, dice Di Achille, che nel Laboratorio di Fisica spaziale e dell’atmosfera dell’universita’ del Colorado ha lavorato con il geologo planetario Brian Hynek. Il nuovo panorama di Marte e’ il risultato della prima ricerca che riunisce i dati osservati dal 2001 ad oggi dai satelliti di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa) in orbita attorno a Marte. Per Di Achille ”non e’ ancora una prova definitiva”, ma sembra ormai molto probabile che in passato un oceano profondo circa 550 metri copriva il 36% del pianeta e conteneva circa 124 milioni chilometri cubi di acqua. Non si puo’ escludere che un ambiente come questo possa avere ospitato forme di vita. Analizzando le valli scavate dai 40.000 fiumi marziani e i depositi nei delta di 52 di essi, i ricercatori hanno trovato la conferma che ”il ciclo dell’acqua su Marte era molto simile a quello della Terra, con piogge, acqua che scorreva sulla superficie, si accumulava in laghi e in un oceano, formava ghiacciai ed evaporava”, spiega Di Achille. I confini del grande oceano marziano erano delineati dai depositi fluviali dei 52 delta considerati nella ricerca (29 dei quali erano collegati sia all’oceano sia ai tanti laghi vicini); i grandi fiumi che confluivano nell’oceano erano alimentati da numerosi affluenti e, come sulla Terra, erano sullo stesso livello. ”Difficile dire – prosegue il ricercatore – quanto sia durato tutto questo e resta da capire che fine abbia fatto tutta quell’acqua”. Secondo una delle ipotesi piu’ accreditate circa 3,5 miliardi di anni fa Marte perse il campo magnetico che lo proteggeva dal vento solare; esposta alla miriade di particelle provenienti dal Sole, l’acqua rimase senza difese, le sue molecole cominciarono a dissociarsi, disperdendosi nell’ atmosfera. Parte di quell’acqua e’ ancora presente, sotto forma di ghiaccio, nel terreno e nelle calotte polari di Marte. Ora Di Achille proseguira’ le sue ricerche su Marte in Olanda. Scaduto il periodo di lavoro in Usa, in questi giorni e’ in Italia e in autunno si trasferira’ in Olanda, nel Centro di ricerche dell’Esa. ”Starei volentieri in Italia – ha detto – perche’ e’ possibile fare queste cose anche qui, ma non c’e’ purtroppo la possibilita’ materiale di fare questo lavoro. Ogni giorno cerco i concorsi per ricercatori, ma non ci sono, devo arrangiarmi cosi”‘.

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/06/14/visualizza_new.html_1822573078.html

lunedì 14 giugno 2010

La tempesta solare in arrivo....articolo sul sito della NASA (news)

Traduzione dell'articolo "As the Sun Awakens, NASA Keeps a Wary Eye on Space Weather"
pubblicato sul sito della Nasa...




dal SchwartzReport del 7 giugno 2010


Sappiamo dalle prove sperimentali e dalla storia del passato che, dall'aumento dell'attività solare, dovremmo aspettarci ogni tipo di conseguenze culturali.

NASA Science News

Terra e spazio stanno per entrare in contatto in un modo del tutto nuovo per la storia umana. Per prepararsi, le autorità di Washington DC hanno tenuto un incontro: The Space Weather Enterprise Forum al Club Nazionale della Stampa lo scorso 8 giugno.

Richard Fisher, capo della Divisione di eliofisica della NASA, spiega di cosa si tratta:

"Il sole si sta risvegliando da un sonno profondo, ed entro pochi anni ci aspettiamo livelli molto più elevati di attività solare. Nello stesso tempo, la nostra società tecnologica ha sviluppato una sensibilità senza precedenti rispetto alle tempeste solari. L'intersezione di queste due questioni è il tema del nostro incontro.
La National Academy of Sciences ha inquadrato il problema due anni fa, in una relazione storica dal titolo "Severe Space Weather Events - Societal and Economic Impacts" (Gravi eventi del clima spaziale - impatti sociali ed economici). Ha evidenziato come le persone del 21° secolo, si affidino ai sistemi ad alta tecnologia per gli aspetti base della vita quotidiana. Centrali elettriche intelligenti, navigazione GPS, viaggi in aereo, servizi finanziari e comunicazioni radio di emergenza possono tutti essere messi KO da un'intensa attività solare. Una tempesta solare di classe cento, mette in guardia l'Academy, potrebbe causare danni economici venti volte superiori a quelli causati dall'uragano Katrina.

Gran parte dei danni può essere ridotta se i dirigenti hanno di modo di essere informati in anticipo dell'arrivo di una tempesta. Mettere i satelliti in 'modalità di sicurezza' e disconnettere i trasformatori può proteggere questi dispositivi dal danno di sovraccarico elettrico. L'azione preventiva, tuttavia, richiede previsioni precise - un compito che è stato assegnato al NOAA.

"Le previsioni meteorologiche spaziali sono ancora ad uno stadio iniziale, ma stiamo facendo rapidi progressi", afferma Thomas Bogdan, direttore del NOAA's Space Weather Prediction Center (Centro di Previsioni Meteorologiche Spaziali NOAA) di Boulder, in Colorado.

Tra le dozzine di navette spaziali NASA, lui ne evidenzia tre in particolare: STEREO, SDO e ACE.

STEREO (Solar Terrestrial Relations Observatory, Osservatorio sulle Relazioni tra Sole e Terra) è formato da un paio di navicelle che stazionano ai lati opposti del Sole con una vista combinata del 90% della superficie stellare. In passato, le macchie solari attive potevano nascondersi nel lato più remoto del sole, invisibile dalla Terra, e poi improvvisamente emergere sulle eruzioni e sui getti di massa coronale. STEREO fa sì che questo tipo di attacchi a sorpresa siano impossibili.

SDO (il Solar Dynamics Observatory, Osservatorio sulle Dinamiche Solari) è l'aggiunta più recente alla flotta della NASA. Lanciato a Febbraio, è in grado di fotografare regioni solari attive ad una risoluzione di spettro, temporale e spaziale senza precedenti. I ricercatori possono ora studiare le eruzioni con squisito dettaglio, e nutrono buone speranze di imparare a comprendere i meccanismi delle fiammate e come prevederle. SDO tiene sotto controllo anche la notevole emissione UV del sole, che influenza la reazione dell'atmosfera della Terra alle variazioni solari.

Il preferito da Bogdan, però, è uno dei vecchi satelliti NASA: l'Advanced Composition Explorer (ACE) lanciato nel 1997. “Dove saremmo senza di lui?” si chiede. ACE è un osservatore del vento solare. Esso è situato controvento tra il sole e la Terra, rilevando le raffiche dal sole, getti di massa coronale di miliardi di tonnellate, e tempeste di radiazioni fino a 30 minuti prima che colpiscano il nostro pianeta.

ACE è il nostro miglior sistema di allarme rapido”, dice Bogdan. “Esso ci permette di informare la sede predisposta e gli operatori del satellite quando una tempesta sta per colpire”.

In origine le navette della NASA non erano destinate ad operazioni di previsione - “ma sembra che i nostri dati siano pratici per utilizzi economici e civili”, osserva Fisher. “Questo è un buon esempio di scienza spaziale che aiuta la società moderna”.

Nel 2010, per il quarto anno consecutivo, coloro che attuano piani politici ed economici, ricercatori, legislatori e reporter si sono riuniti a Washington DC per discutere del clima spaziale. Quest'anno gli organizzatori del forum hanno pensato di accentuare l'attenzione sulla protezione delle infrastrutture necessarie. L'obiettivo finale è di migliorare la capacità nazionale di preparare, ridurre, e rispondere ad eventi metereologici spaziali potenzialmente devastanti.

Credo che siamo sulla soglia di una nuova era in cui il clima spaziale può influenzare le nostre vite quotidiane quanto il comune clima terrestre.” conclude Fisher. “Prendiamo la questione molto seriamente”.

Fonte: http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/2010/06/tempesta-solare-ecco-la-notizia.html

Fisico nucleare: “gli impianti alieni sono argomento molto serio”

Il dottor Robert Koontz ha un Ph.D. in fisica nucleare sperimentale e, attualmente, sta tentando di creare una tecnologia che permetterà l’estrazione di quantità utilizzabile di energia dal vuoto.



Questa ricerca segue quelle di Nikola Tesla e del dottor Thomas Henry Moray. Ebbene questo autorevole personaggio scrive una lettera aperta che mette in guardia sui rapimenti alieni e sugli impianti che vengono trovati all’interno delle vittime. Ecco cosa scrive:

Sono un Ph.D di ricerca sperimentale in fisica nucleare, e una volta ero nella US Navy’s Naval Security Group. Mentre fui assegnato alla National Security Agency, ho insegnato elettronica relativa alla raccolta di informazioni a distanza. Per un lungo tempo ho avuto autorizzazione National Security Agency Top Secret con Cryptographic Endorsement e Code-Word Access.

Nel collegamento web di sotto, ho postato articoli e informazioni sul mio background
che accertano le mie credenziali.


http://www.doctorkoontz.com/bio/Deep_Background/index.htm

Per quanto riguarda le relazioni di Whitley Streiber sugli impianti alieni e la sua recente intervista da parte del Dr. Roger Leir, e anche per quanto riguarda l’intervista di Whitley di uno scienziato americano che afferma di essere stato impiantato con un qualche tipo di dispositivo tecnologico, trovo le prove molto convincenti.

In particolare, nei rapporti segnalati rilevo isotopi non terrestri dell’impianto putativo, emissioni indicanti energia elettromagnetica e la microstruttura apparente del possibile dispositivo. Questa è la prova fisica che esiste e può essere analizzata.

Prendo atto anche che lo scienziato intervistato sembra abbastanza lucido e ragionevole. Inoltre, lo scienziato ha conoscenze dimostrabili su nano-tubi di carbonio e sembra essere per davvero lo scienziato che afferma di essere.

Non vedo alcun motivo di dubitare su quello che questi uomini stanno dicendo. Infatti, piuttosto è vero il contrario: La mia opinione è che la questione debba essere presa molto seriamente e, infine, dovrebbe essere affrontata apertamente da entrambe le autorità federali e dal pubblico.

Tuttavia, mi rendo conto che è improbabile che le autorità federali affrontino apertamente la questione, e la mia opinione è che i media giornalistici tradizionali non scriveranno anche un solo, imparziale, articolo sul tema.

Tuttavia, se è vero che persone extraterrestri inseriscono impianti nei corpi dei cittadini americani e scienziati americani, allora la questione è di natura di sicurezza nazionale che potrebbe essere più grave della minaccia di al-Qaeda e Corea del Nord.

E’ possibile che i miei commenti saranno accolti con scherno e derisione, in alcune strutture. Ma questo non mi dissuade affatto. Lasciate che i chip possano cadere. La verità è un alleato.

Cordiali saluti,

Dr. Robert W. Koontz, Ph.D



Sito Web: http://www.doctorKoontz.com

Link della lettera aperta http://www.doctorkoontz.com/Letters/Implants_001.htm

La lettera è stata scritta il 26 maggio 2009

Robert Bigelow, presidente della Bigelow Aerospace: Gli alieni sono pericolosi (news)

Dopo le recenti esternazioni rese dallo scienziato Steven Hawking, è emersa in questi giorni un’altra dichiarazione che metterebbe in evidenza la presunta pericolosità degli UFO: Robert Bigelow, miliardario presidente della Bigelow Aerospace, un’agenzia privata statunitense specializzata nel campo della tecnologia spaziale, ha recentemente dichiarato, in una intervista al New York Times, che gli UFO possono costituire un pericolo per l’umanità.



Egli afferma di “essere stato un ricercatore ed uno studioso della problematica UFO per molti anni. Chiunque si occupi di queste cose e voglia effettuare uno studio di qualità deve esserne convinto. Il ricercatore deve evitare incontri personali per non incorrere in pericoli mortali. Molte persone hanno perso la vita o sono state ferite in queste ricerche. Esistono molti dati al riguardo. E il Vaticano è al corrente delle azioni che “i fratelli alieni” compirebbero sul nostro pianeta”.
Secondo alcune fonti, anch’esse tutte da verificare, le dichiarazioni di Bigelow si riferirebbero in particolar modo al periodo della guerra fredda: in quegli anni, infatti, si registrarono numerose e misteriose sparizioni di aerei da combattimento ed aerei di linea di varie nazionalità. Ciò sarebbe stata una conseguenza della politica messa in atto dai vertici militari statunitensi ed inglesi che ordinarono ai propri piloti di aprire il fuoco sugli oggetti volanti non identificati ed i suoi occupanti, nel tentativo di abbatterli o costringerli ad atterrare per impossessarsi della loro tecnologia.
Alla luce di tutte queste dichiarazioni, comunque, nascono degli interrogativi inquietanti: cosa c’è di così poco rassicurante sotto tutta questa storia? Perché ultimamente si susseguono notizie di tale tenore? Gli alieni costituiscono veramente un pericolo per la razza umana?

Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

Troppe lanterne cinesi? Torniamo ai veri UFO!!

Dopo l'ennesima bufala-ufo, quella dell'Ufo avvistato dai miliari a Roma un interessante articolo di Antonio De Comite, richiama ad una più attenta valutazione dei casi....



L’anno appena iniziato rischia di eguagliare, se non superare, l’anno passato in fatto di avvistamenti di UFO. Non che ci sia una invasione in atto o perchè ci stiamo avvicinando alla tanto bufal-data del 2012, ma perchè le statistiche e le segnalazioni che arrivano agli ufologi sono palesemente falsate. La colpa? Le tanto famigerate lanterne cinesi, innocui palloni ad elio, alimentati da una fiammella che, soprattutto nelle ore serali, traggono di inganno anche i più esperti, come nel caso dei tre militari di Roma e identificati IFO (Identified Flying Objects) da una attenta analisi del CUN (Centro Ufologico Nazionale). Questi palloni, isolati o in gruppo, di colore arancione, che vengono lanciati per aria durante le feste patronali (e non solo) che inquinano una statistica composta anche da alcuni casi veritieri ed inquietanti. Come fare per distinguere i palloni ad elio da veri UFO? Tornando all’origine e partendo dalla prima definizione di UFO coniata dall’USAF (United States Air Force). E’ famosa la nota Air Force Regulation N° 200-2 in cui si affermava che un UFO è “qualsiasi oggetto aereo che per performance, caratteristiche aerodinamiche, o inusuali sembianze, non è conforme a velivoli o missili noti“. Soffermiamoci su ciò e, soprattutto sulle “performance”. Un vero UFO ha davvero comportamenti non comuni, come spostamenti “stop and go” (fermata e ripartenza), velocità allucinanti, spostamenti erratici e zig-zaganti, discese a “foglia morta”, materializzazione e dematerializzazione improvvise (singole o ripetute) tanto per citarne alcune. Una lanterna cinese non è capace di far ciò. Questo discorso sui comportamenti vale sia per i “dischi diurni” (DD) che per le “luci notturne” (LN). E che dire degli effetti fisici che si sviluppano al passaggio dei veri UFO? Parliamo di interferenze di vario tipo, dove quella più predominante è quella elettromagnetica, che produce effetti collaterali come “blackout” elettrici su macchinari di vario tipo. Avete mai visto le lanterne cinesi produrre un minimo di ciò? Mai. Per non parlare dei decolli in allarme (scramble) dei caccia militari. Da quello che sappiamo nessun caccia è decollato per intercettare banali palloni. Seguendo questi piccoli dettagli, ma determinanti, è possibile scremare in maniera meno difficoltosa la statistica degli avvistamenti UFO degli ultimi anni. Magari sperando di metterli al bando, come successe negli anni 70 con i famosi “UFO Solar”. Rivogliamo i veri UFO.

Articolo scritto da Antonio De Comite (Direttore Generale Centro Ufologico Taranto)

Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/

giovedì 10 giugno 2010

Avvistamento Ufo a Brindisi (news)

BRINDISI – Sembra avere tutte le caratteristiche di un avvistamento ufo l’evento di cui è stato protagonista una settimana fa Alessandro Argenti, cittadino rumeno di 25 anni residente da tempo a Brindisi.



Con la sua macchina digitale ha ripreso tre luci rosse che hanno brillato per alcuni minuti sui cieli brindisini, ben visibili da Viale Commenda. Stando al racconto di Alessandro, le luci, che sembrano corrispondere ai vertici di un triangolo scaleno, non erano immobili; si spostavano in direzione dell’osservatore mantenendo invariate le loro distanze. L’avvistamento è avvenuto attorno alle 22, dal rondò in cui convergono viale Commenda e via Torpisana; alla sinistra di Alessandro si trovava la biblioteca provinciale, alla destra una pompa di benzina.
Il rumeno faceva ritorno nella sua abitazione in viale Commenda dopo aver portato a passeggio il cane. “A quell’ora non c’era nessuno per la strada”, racconta il 25enne, “ero completamente solo, si vedeva solo qualche automobile in transito”. Alessandro non crede agli Ufo, ma l’immagine che si presenta dinnanzi ai suoi occhi lo lascia interdetto.

Era impossibile non notare quelle tre luci di color rosso fuoco che si stagliavano all’orizzonte distinguendosi nettamente da tutte le altre stelle. Non avevo mai assistito a nulla del genere in vita mia”.
Un aspetto, più di altri, colpisce Alessandro. “Le luci non erano ferme”, ricorda, “avevo come l’impressione che si muovessero verso di me divenendo sempre più grandi. Inizialmente avevo pensato ai fari di un aereo, ma il modo in cui si spostavano mi ha portato a escludere questa ipotesi”.
Superato lo smarrimento iniziale, Alessandro impugna la macchina digitale e inizia a riprendere le luci in modalità video.

Fonte: http://www.senzacolonne.it/index.php?option=com_content&view=article&id=7241:quelle-tre-strane-luci-che-ho-visto-sulla-citta&catid=94:prima-pagina&Itemid=294

Rovine di una città trovate in Antartide?

Una troupe televisiva della California scomparsa dal novembre 2002, che si è lasciata un video alle spalle, e una missione di US Navy SEALs sono gli elementi chiave di una storia che indica la scoperta di ampie rovine antiche sotto il ghiaccio dell’Antartide.



Un portavoce ha detto, tempo fa: “Il governo degli Stati Uniti ha detto che cercherà di bloccare la messa in onda di un video, trovato dai soccorritori della Marina in Antartide, che rivela presumibilmente che un imponente scavo archeologico è in corso due miglia (3.200 metri) al di sotto del ghiaccio“. “L’equipaggio di produzione della TV AtlantisTV, che ha girato il video, è scomparso“. Gli avvocati della AtlantisTV, che ha sede a Beverly Hills, hanno sottolineato il fatto che la preoccupazione principale della società è per la sicurezza e il benessere dei suoi uomini. Ma hanno dichiarato anche che si sarebbero energicamente opposti a qualsiasi tentativo di censura del materiale, che è chiaramente di interesse pubblico e di pubblico dominio. Il continente di ghiaccio dell’Antartide, si ricorda, non appartiene a nessuna nazione. “Gli Stati Uniti non hanno alcuna giurisdizione lì“. “Questo video è di proprietà di AtlantisTV”, ha detto un portavoce della società, “noi l’abbiamo girato. È anche il nostro. E non appena ci sarà giustamente restituito, lo manderemo in onda. Fine della storia“.

OSSERVATO DA UFFICIALI DI MARINA

Due ufficiali di Marina che hanno visto il nastro hanno descritto il suo contenuto ai ricercatori della National Science Foundation (NSF), al loro ritorno alla Stazione di Amundsen-Scott al Polo Sud. Così hanno riferito fonti alla McMurdo Station, la principale base americana in Antartide“. Hanno detto che vi apparivano spettacolari rovine e altre cose che non potevano specificare, come ha confermato uno scienziato della NSF. “Lo abbiamo attribuito a qualche tipo di delusione indotta dal gelo“, ha detto, “fino a quando un elicottero pieno di Navy SEALs non è atterrato, li ha raccolti ed è decollato. Ora, volavano sulle nostre teste “. Funzionari della US Naval Support Task Force in Antartide hanno prevedibilmente negato la storia o il possesso di qualsiasi video girato dall’equipaggio scomparso di AtlantisTV. Fonti della Marina hanno detto di avere trovato il video in una discarica abbandonata, 100 miglia (160 chilometri) ad ovest della Stazione Vokstok.

Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/Fonte: http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=5619

mercoledì 9 giugno 2010

Il CUN (Centro Ufologico Nazionale) indaga sui recenti casi UFO in Italia (news)

A seguito dei recenti avvistamenti avvenuti nel nostro Paese, il CUN (Centro Ufologico Nazionale) ha tempestivamente avviato un’indagine ufficiale per verificare l’attendibilità dei fenomeni osservati.



A riferire la notizia è Alessandro Sacripanti, coordinatore del CUN per il Lazio il quale dichiara che, in riferimento all’avvistamento avvenuto sulla A12 per Civitavecchia, ci troviamo di fronte ad un fenomeno rilevante sia per il numero di testimoni presenti che per le varie angolazioni dalle quali l’oggetto è stato osservato. Sempre secondo Sacripanti, l’azione da svolgere ora è quella di raccogliere tutte le informazioni possibili ed escludere una ad una tutte le ipotesi convenzionali. Al momento l’unica cosa certa è che, nel caso specifico, non si è trattato né di un aereo né tantomeno di un satellite: gli esperti del CUN hanno infatti verificato che nello spazio aereo interessato, al momento dell’avvistamento, non vi è traccia del passaggio di alcun aeromobile convenzionale.
La zona, tra l’altro, non è nuova a questi avvistamenti: già nel 2004 e nel 2006 furono segnalati oggetti analoghi che sorvolavano il tratto autostradale.
Entrando poi anche nel merito dell’avvistamento avvenuto a Roma, nei pressi del Vaticano da parte dei tre militari dell’Esercito, Sacripanti afferma che le indagini del CUN passeranno al setaccio i comportamenti tenuti da tutti i testimoni nei vari avvenimenti: questo per dimostrarne l’attendibilità e per scongiurare il pericolo di avere a che fare, come già avvenuto in passato in alcuni casi, con mitomani o persone in cerca di notorietà.
Oggi, il fenomeno UFO non rappresenta più soltanto un argomento per appassionati: siamo dinanzi ad un fenomeno che interessa anche alcune classi istituzionali e il notevole rilascio di informazioni che sta avvenendo in tutto il mondo ne è la dimostrazione. Quello che sta emergendo, in particolare, è la consapevolezza anche a livello istituzionale di aver a che fare con qualcosa di reale e di inspiegabile che non può più essere messo in disparte.

Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

Fisico nucleare: “sugli UFO c’è un Watergate Cosmico”

Dopo mezzo secolo di indagini, un ex-fisico nucleare – che ha lavorato per la fissione e la fusioni di razzi per aziende come la Westinghouse e Aerojet General Nucleonics – è convinto che non solo gli UFO sono reali, ma il governo è al corrente della loro presenza dal 1947. “Alcuni UFO sono astronavi extraterrestri intelligentemente controllate“.



Lo ha dichiarato Stanton Friedman, che ha definito il vasto “cover-up” sulla loro esistenza come la “più grande storia del millennio“. Impiegato per 14 anni come fisico nucleare per compagnie come General Electric, General Motors, Westinghouse e Aerojet General Nucleonics, ha lavorato in programmi altamente classificati che riguardavo velivoli nucleari, fissione e fusioni di razzi. Nel 1958 gli UFO attirarono la sua attenzione e da allora Friedman ha tenuto conferenze in circa 700 college e gruppi professionali in ogni parte del mondo. “Dopo 53 anni di indagini, sono convinto che siamo di fronte ad un Watergate Cosmico. Ciò significa che alcune persone, all’interno dei governi più importanti, hanno conosciuto almeno dal 1947 che alcuni UFO sono astronavi aliene“. Friedman si dice infastidito sul fatto che gli scienziati usino ancora i telescopi ottici e onde radio per andare a caccia di extraterrestri, come il SETI Institute in California. Gli extraterrestri sono già tra noi.

Articolo completo (in lingua inglese) su http://www.aolnews.com/weird-news/article/stanton-friedman-a-scientist-searches-for-the-truth-of-ufos/19503350

Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/

Come capire se si è vittima di abduction aliene

Oggi pubblichiamo un articolo di Pablo Ayo.
Pablo Ayo è un giornalista pubblicista, scrittore, ricercatore, docente di informatica,e ha collaborato a lungo con alcuni dei più noti studiosi del mistero. Attualmente lo si può seguire anche su italia uno nella trasmissione "Mistero".



Intrusioni notturne: una realtà con cui è difficile convivere La gente negli ultimi tempi appare maggiormente informata in materia di abductions aliene. Ma non sempre, agli occhi di un soggetto, il rapimento si rivela esperienza chiara ed esplicita. Molte persone si rivolgono ad uno psicologo per via di "uno strano sogno ricorrente", o di una fobia riguardo, ad esempio, un certo animale, e solo in un secondo tempo, spesso con l'ausilio dell'ipnosi regressiva, si avvicinano alla definizione della loro situazione di addotti. Se si escludono i casi più eclatanti, infatti - in cui alcune persone vengono destate nel cuore della notte e prelevate a forza, o anche in presenza di testimoni oculari (si pensi al caso Travis Walton) - spesso i soggetti vivono la propria esperienza ignorandola completamente, o intuendola solo alla lontana. Nel corso di una abduction, infatti, di norma una persona non viene svegliata, ma più semplicemente viene spostato il suo livello di consapevolezza dal sonno ad una veglia semi-onirica. È un po' come ipnotizzare una persona addormentata, indurla a fare un giro e poi riportarla a letto. Inoltre, secondo molte testimonianze, i rapimenti avverrebbero in uno status in cui si può levitare e attraversare le pareti, accrescendo così la sensazione di sognare. Insomma, non si deve stabilire che non si è rapiti solo perché non si rientra nei parametri fisici delle tipiche abductions (cicatrici anomale o avvistamenti UFO). Vale piuttosto l'inverso, in quanto si tratta di un'esperienza che spesso attiene agli strati più profondi del subconscio, e a volte ad emergere sono segnali minimi, in realtà, tuttavia, scientificamente riconoscibili ed identificabili. Analizzando tali presunte esperienze emergono fattori che accomunano gli addotti. Nel riassumerli, sulla scorta degli studi dei più autorevoli ricercatori del campo, l'interferenza aliena permane fra le ipotesi maggiormente plausibili. Poniamoci allora il più logico - pur paradossale agli occhi degli scettici, degli ifologi e della gente - degli interrogativi: siamo mai stati rapiti?

PROBLEMI DI MEMORIA

Missing Time (Tempo mancante, o vuoto temporale), amnesie, specialmente di un'ora o più. Il periodo di missing time di solito si verifica dopo un avvistamento UFO, ed in genere sotto regressione ipnotica affiorano ricordi di entità che prelevano il soggetto e lo esaminano fisicamente, cancellando poi il ricordo dell'accaduto dalla sua mente. Non è raro che al ricordo originale venga sostituito un ricordo-schermo (screen memory), fatto di immagini realistiche e che costituiscono un evento fittizio e banale a copertura di un certo lasso di tempo mancante, mentre altre volte nella mente del soggetto viene lasciata memoria del vuoto temporale. Fra i patterns di località, le persone in questione vengono prese dall'abitacolo della loro auto (per lo più in posti isolati), dal proprio letto, o sinanche in bicicletta o a passeggio. Ne consegue che l'abduction può avvenire ovunque, e che non c'è immunità geografica.

ELEMENTI CARATTERISTICI

Paralisi: il soggetto prova la sensazione di essere paralizzato e di giacere su una superficie dura, senza potersi muovere. A volte nell'ambiente si manifestano luci brillanti e si avverte la presenza di altri esseri.
Essere spiati: il soggetto sente di essere osservato, da qualcosa di indefinibile.
Sogni lucidi: il soggetto vive sogni lucidi, particolarmente intensi e riferisce di essere stato capace di volare e attraversare superfici solide, come le mura di casa.
Luci blu: durante il recupero dei ricordi originali, sotto ipnosi, ricorre l'immagine di una diffusa luce blu.
Simboli: a volte il soggetto menziona strani simboli, lettere o disegni incomprensibili, che in contatti successivi vengono illustrati dai presunti ET.
Esseri non Umani: il soggetto spesso sogna esseri le cui fattezze variano dallo stereotipo del Grigio (alto circa un metro e venti, macrocefalo e grandi occhi ovali neri), a spettrali figure alte e incappucciate, al tipo Nordico, biondo con penetranti occhi azzurri.
Insonnia: in particolare concomitanza con le ore centrali della notte, verso le 3.00, è comune l'insonnia. Il soggetto entra in uno stato di tensione, perché nel cedere al sonno teme il ripetersi dell'esperienza. Non di rado appaiono sfere di luce o lampi di luce blu al di là di una finestra o verso il soffitto.
Suoni e Ronzii: manifestazioni acustiche di origine ignota, simili ad impulsi, tichettii o frequenze acutissime, talvolta meccaniche.
Richiami: alcuni addotti sentono di doversi recare in luoghi a loro sconosciuti, e spesso ben specifici.
Luoghi: il soggetto sogna grandi città di cristallo o di acciaio con edifici di foggia strana, cieli dal colore innaturale, o l'interno di sale dalle pareti metalliche dotate di apparecchiature futuristiche. Frequentemente il soggetto riferisce di essersi trovati di fronte allo schermo di un video o di un computer, in cui qualcuno proietta immagini di avvenimenti.
Visioni: chiudendo gli occhi nel desiderio di addormentarsi, di colpo si manifestano immagini di alieni di vario genere accanto al letto, o di UFO, che svaniscono riaprendo gli occhi.

EFFETTI FISICI RISULTANTI DALLE ABDUCTIONS
Cicatrici o segni: si evidenziano soprattutto nella zona della bocca, del naso, dietro o nelle orecchie, sui genitali o sotto il ginocchio e nelle mani.
Bruciature inspiegabili: idem.
Dolori: frequenti quelli alla schiena o al collo, o ai genitali.
Per le donne: gravidanze apparenti (isteriche, secondo la medicina) e sparizione del feto prima del parto. Le fenomenologie sono talvolta accompagnate da sogni vividi in cui la donna viene fatta partorire anzitempo da qualcuno, spesso esseri non umani.
Sinusiti croniche: il blocco, o la sensazione di occlusione nasale, sono frequenti, talvolta in associazione ad epistassi (perdite di sangue).
Fobie: in particolare nei confronti degli occhi neri o di creature (anche animali) con occhi neri e grandi, come gufi e foche. Si palesano fobie nei confronti degli ambienti ospedalieri e delle procedure mediche. Tipiche quelle verso gli insetti e alcuni rumori meccanici, nonché disagio di fronte a film o altre rappresentazioni di tipo apocalittico.
Emorragie: tipiche quelle nasali e dalle orecchie, e per le donne talvolta in aree genitali. Mal di testa: è un altro sintomo piuttosto frequente, talvolta accompagnato da perdita dell'equilibrio e malumore.
Corpi estranei: si manifestano sottocute. Di norma sono duri e sferoidali, e non superano il mezzo centimetro. Ad una analisi medica superficiale possono apparire come inusuali depositi calcarei o comunque litici, mentre una volta estratti rivelano una composizione minerale anomala. Forse si tratta di impianti di origine aliena.

CONSEGUENZE POST-ABDUCTIONS
Potenziamento di facoltà psichiche quali telepatia, preveggenza e l'evidenziarsi della capacità di emettere energia curativa (pranoterapia).

Improvvisa tendenza alla protezione ambientale, al vegetarianesimo e al rispetto della natura in genere. Spesso ci si associa a cause comunitarie, ispirazioni, credo e tendenze New Age, sviluppando un profondo senso civile.

La sensazione di avere un compito da portare a termine risulta parte integrante del post-incontro.

Intenso interesse negli UFO e fenomeni associati, nonché il desiderio di apprendere argomenti inerenti la scienza, l'astronomia e la magia.

Frequentazione di corsi di Yoga, di meditazione o di arti marziali, quasi a cercare una disciplina mediante la quale allineare e riequilibrare mente, corpo e spirito.

Irresistibile necessità di scoprire di più su se stessi e sul cosmo.

Sensazione dell'imminenza di un disastro di dimensioni bibliche, coincidente con la fine del mondo conosciuto e con l'inizio di un mondo nuovo.

Problemi nella sfera sessuale, forse derivanti da alcune procedure riproduttive o ispezioni dell'area genitale.

Interazione con gli apparecchi elettrici ed elettronici (computers): interferire in qualche modo con le trasmissioni televisive, dare o prendere la scossa, apparecchi elettrici che si spengono o si accendono da soli in presenza del soggetto.

Sensazione di essere in parte alieno, o comunque il sentirsi diversi dalla gente comune, con gusti e abitudini inusuali.

Forte tendenza antisociale che, unita all'insorgere della passione per la natura, può portare a vivere in campagna o in montagna.

IL QUESTIONARIO DEL PROF. RICHARD BOYLAN
Ecco i punti chiave del dottor Richard Boylan per comprendere preliminarmente se un soggetto è rapito o meno.

1. Inspiegabile ansietà e/o impossibilità a rilassarsi dopo aver vissuto esperienze insolite.

2. Panico davanti a oggetti, immagini, storie, film o altro raffiguranti incontri ravvicinati con alieni.

3. Insonnia persistente dopo un evento altamente inusuale, e/o incubi relativi a UFO, ET o incontri ravvicinati.

4. Lunghi periodi di tempo passati a pensare o fantasticare (sogni lucidi) su ET, UFO e incontri ravvicinati.

5. Strani comportamenti concernenti UFO ed ET, ad esempio leggere tutto il possibile sull'argomento.

6. Inspiegabili mutamenti di umore o irritabilità dopo alcuni avvenimenti anomali.

7. Sintomi fisici o segni caratteristici di un incontro ravvicinato.

8. Vuoti di memoria (Missing Time) in seguito ad un avvenimento anomalo.

9. L'insorgere improvviso di sentimenti antisociali o socialmente non comuni.

10. Senso di risveglio verso una coscienza cosmica e nuove prospettive universali.

11. Improvvisa sensazione di affinità verso gli addotti e protagonisti di IR4, e di attrazione verso gli ET, sentendoli familiari.

12. Sensazione di aver ricevuto messaggi telepatici dagli ET, o incremento delle facoltà intuitive.

13. Sensazione di condividere il proprio spazio mentale con un ET.

14. Comparsa di poteri psichici (ESP), o un loro incremento.

15. Attrazione verso una spiritualità o una pratica religiosa basata sulla compenetrazione tra la natura e la Suprema Forza Vitale, rispetto di tutte le forme di vita.

16. Desiderio di rivedere l'ET con cui si sono avuti precedenti contatti.

17. Ossessivo senso di missione acquisito durante gli incontri ravvicinati, per quanto vago, poco chiaro e relegato nell'inconscio.

18. Forte impulso a recarsi in un dato luogo intuendo un probabile ed imminente contatto, per una ragione sconosciuta (che poi si rivela un incontro ravvicinato).

19. Senso di una parziale eredità extraterrestre, perché si condivide una certa prospettiva sulla situazione della Terra, o perché si possiede un patrimonio genetico in comune con gli alieni, o perché in qualche modo si ha un genitore biologico alieno, o perché si prova la sensazione di essere nati altrove.

20. Sensazione che il proprio destino sia con gli ET, altrove nella galassia, o di dover raggiungere la propria vera casa, un pianeta mostrato dagli ET.

In caso di risposta affermativa anche solo a tre o quattro delle domande precedenti, secondo Boylan potrebbero esistere sospetti di abduction o di IR4 avvenuti in fase onirica. A chiunque ritenga necessario un approfondimento in questa complessa e delicata materia, consigliamo innanzitutto di cercare di prendere coscienza dei diversi aspetti più evidenti dell'esperienza, annotando, ad esempio, su un diario tutte le fasi (con date, luoghi, circostanze, persone, etc.) del proprio vissuto che appaiano rilevanti, in associazione o meno a presunte interferenze o manifestazioni inusuali. Per esperienza, è davvero difficile in Italia trovare specialisti del settore, o organizzazioni di ricerca ufologica con validi gruppi di sostegno, peggio che mai psicologi che credano agli ufo o che vogliano giocarsi la propria credibilità professionale con questi argomenti. Se riuscite a trovarne uno, siete tra i pochi fortunati. Le sedute di ipnosi regressiva, che in America ormai fanno anche nelle scuole, qui in Italia sono disdegnate quasi da chiunque, specie dall'ambiente della psicologia.

Fonte: http://www.strangedays.it/aliendream/04_comecapire.html

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