giovedì 30 giugno 2011

La vita segreta del caos

Un documentario sulla più affascinante e intrigante scoperta della scienza.
La teoria del caos, infatti, dimostra che a differenza di quanto creduto fino alla fine del XX secolo, l'universo è tutt'altro che un meccanismo perfetto e sincrono in stile orologio, ma bensì imprevedibile e complesso.

Ma la teoria del caos oltre ad aver sepolto per sempre il sogno newtoniano basato e conseguente alla scoperta della legge di gravità, fornisce anche una spiegazione a molti aspetti oscuri della natura e dimostra scientificamente come l'esistenza dell'universo, la sua creazione ed evoluzione non hanno necessità dell'esistenza di un creatore.Il contenuto e la fattura delle immagini fanno di questo documentario un opera imperdibile, che oltre a illuminare su molte delle cose sentite dire ma in gran parte sconosciute ai più, fornisce un ottimo strumento di comprensione della natura e permette di poter accedere alla riflessione sulla domanda: "Perché esistiamo?" attrezzati con una serie di presupposti e dati totalmente nuovi e preziosi. Infine vi mostrerà come un computer può creare esseri e intelligenze artificiali che evolvono in maniera del tutto inaspettata.



Fonte: http://lalternativaisaia.blogspot.com/2011/06/la-vita-segreta-del-caos.html

Nanotecnologia aliena? Un video per pensare...

Dal mitico blog di Bojs un interessante filmato su impianti alieni e sindrome di Morgellons



Fonte: http://intermatrix.blogspot.com/2011/06/nanotecnologia-aliena-e-rivelazione.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FqLJR+%28INTERMATRIX%29

martedì 28 giugno 2011

Scienziati Russi: incontreremo gli alieni entro il 2031

Gli scienziati Russi si aspettano che l'umanità incontri civilizzazioni aliene nei prossimi due decenni, come predetto da un importante astronomo Russo. "La genesi della vita è inevitabile come la formazione di atomi... La vita esiste sui pianeti e lo scopriremo entro 20 anni." Andrei Finkelstein, direttore dell'Istituto di Astronomia Applicata presso l'Accademia Russa delle Scienze, è stato citato così dalle agenzie di stampa interfax.


Parlando al forum internazionale dedicato alla ricerca della vita extraterrestre, Finkelstein ha detto che il 10% dei pianeti conosciuti attorno ai soli nella galassia assomiglia alla Terra.

Se vi si può trovare l'acqua, allora lo stesso vale per la vita, ha detto, aggiungendo che gli alieni assomiglierebbero molto probabilmente agli umani, con due braccia, due gambe e una testa. "Possono avere diverso colore di pelle, ma anche noi lo abbiamo", ha detto. L'Istituto di Finkelstein guida un programma lanciato negli anni '60 nel periodo della gara allo spazio durante la Guerra Fredda, con lo scopo di inviare segnali radio nello spazio esterno. "Per tutto il tempo in cui abbiamo cercato civilizzazioni extraterrestri, abbiamo principalmente atteso messaggi dallo spazio e non viceversa", ha detto.

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php

Ufo nei cieli di Londra, analisi dei video dimostra fake

I tre video dei presunti Ufo avvistati nei cieli di Londra stanno facendo il giro del web. Le immagini ad alta risoluzione sembrano non lasciare dubbi sull'autenticità del filmato, dal momento che gli oggetti volanti nel cielo sono stati ripresi da tre angolazioni diverse di Londra.



Per un analisi dell'autenticità, il primo video è stato stabilizzato in base alle nuvole alla destra dell'oggetto in cielo. Per inserire un oggetto (in questo caso un Ufo) in una ripresa tremolante è necessario che l'oggetto stesso segua i movimenti oscillatori della ripresa (attraversi un motion tracking in post produzione) ed in questo caso l'Ufo effettua delle oscillazioni e tremolii indipendenti dalle nuvole e dal tremolio. Questo è un errore comune di chi inserisce oggetti esterni in post produzione in riprese così altamente instabili. Nel secondo video, più chiaramente riscontrabile è l'errore grossolano dell'oggetto volante che anzichè passare dietro il palazzo, sembra schiantarsi contro di esso. Questa volta si tratta di un errore di mascheramento. Per creare l'effetto in post produzione di un oggetto che passa dietro un elemento reale è necessario creare una maschera nella posizione corretta per rendere realistico l'effetto, oppure modificare l'opacità dell'oggetto in movimento per farlo sembrare scomparire. Anche in questo caso queste operazioni eseguite non alla perfezione rendono il video facilmente criticabile e etichettabile come fake.

Fonte: http://www.net1news.org/ufo-nei-cieli-di-londra-analisi-dei-video-dimostra-fake.html

lunedì 27 giugno 2011

Astronomi scoprono bizzarro sistema planetario

La scoperta non è ancora stata confermata, ma un team di astronomi dell'Osservatorio Armagh (parte del Southern African Large Telescope) sembra essersi imbattuto in un sistema planetario decisamente bizzarro rispetto a quelli che abbiamo osservato finora.


Di sistemi planetari diversi dal nostro ne sono stati scoperti diversi: ci sono quelli con più o meno pianeti giganti, quelli con pianeti potenzialmente abitabili, addirittura alcuni che ruotano attorno a stelle prima considerate improbabili per la costituzione di un sistema solare.

Ma il sistema planetario recentemente scoperto sembra essere ancora più strano di quanto osservato finora. E' composto da una coppia di stelle, una nana bianca e una nana rossa, che ruotano l'una attorno all'altra con una velocità tale da compiere una rivoluzione completa in circa due ore.

Le stelle sarebbero così vicine tra loro da orbitare entro un perimetro inferiore alla circonferenza del nostro sole. Queste caratteristiche orbitali fanno in modo che, ad ogni rivoluzione, una stella passi di fronte all'altra causando eclissi che consentono di poter studiare efficacemente il sistema.

I ricercatori, tuttavia, si sono accorti che queste eclissi non si verificano a scadenze regolari: a volte sono state osservate prima di quanto previsto, altre invece qualche minuto dopo. Questo ha fatto nascere l'ipotesi che il sistema binario possa ospitare due pianeti giganti, la cui attrazione gravitazionale causerebbe perturbazioni nelle orbite delle due stelle.
Secondo i calcoli degli astronomi, le masse dei due pianeti dovrebbero aggirarsi attorno alle 6-8 volte quella di Giove, e occorrerebbero rispettivamente 5 e 16 anni perchè questi pianeti possano effettuare un'orbita completa.
Questo curioso sistema planetario è stato chiamato "UZ For", si trova nella costellazione della Fornace, ed è troppo lontano per poter riprendere direttamente i due pianeti giganti.

La posizione dei pianeti, ben oltre la zona di Goldilocks del sistema, e la natura delle due stelle creerebbero un ambiente molto inospitale sulla superficie dei due giganti planetari. La gravità della nana bianca sottrae materia alla nana rossa con un flusso continuo che, quando colpisce la stella "ladra", si riscalda ed emette un flusso di raggi-x letali che si estende oltre l'orbita dei due pianeti giganti.
La scoperta di questo sistema planetario è stata resa possibile dall'analisi di 27 anni di dati raccolti durante l'osservazione della regione di spazio occupata dalla Fornace.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2011/06/astronomi-scoprono-bizzarro-sistema.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+DitaDiFulmine+%28Dita+di+Fulmine%29

domenica 26 giugno 2011

Avvistamento con video su Londra

Uno sconcertante filmato è stato postato nelle ultime ore su YouTube. Siamo a Londra (24 giugno 2011) e alcuni turisti si aggirano per la città scattando fotografie.
Improvvisamente alcuni di loro notano delle piccole sfere luminose che ad alta quota e a gran velocità solcano il cielo londinese attraversando le nuvole sovrastanti. Ma, ad un certo punto, avviene un fatto inconsueto: un disco incandescente, molto più grande degli altri oggetti, emerge dalle nuvole stesse e lentamente si libra nel cielo attirando l’attenzione di una piccola folla di passanti, presenti sul posto, alcuni dei quali filmano l’evento. Ribattezzato da alcuni testimoni come la “nave madre” anche quest’ultimo oggetto dopo essersi mostrato in più riprese, velocemente scompare nel nulla attraversando le nuvole e lasciando i presenti tra lo stupore generale.
Qui sotto il video in questione.



Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

venerdì 24 giugno 2011

64 anni fa Kenneth Arnold avvista per la prima volta un gruppo di oggetti volanti non identificati.

Non è la rivelazione che ci si aspetta da un uomo d’affari di 32 anni, padre di famiglia, una carriera nel football stroncata da un incidente al ginocchio, e pilota civile amatoriale con 9mila ore di volo alle spalle.


Eppure è stato un uomo così, Kenneth Arnold, che il 24 giugno 1947 sconvolse gli Stati Uniti e poi il mondo intero dichiarando di aver osservato alcuni oggetti volanti che non era riuscito a identificare mentre sorvolava le Cascades Mountains nello stato di Washington. Quel giorno nasce l’ufologia: perché Arnold è il primo a riportare pubblicamente un avvistamento, nonché il primo a coniare il termine dischi volanti, anzi piatti volanti: flighting saucers.

Ma ripercorriamo, in base al racconto dello stesso pilota, cosa successe quel pomeriggio. Erano circa le tre di una giornata di sole, il cielo e l’aria erano “ chiari come il cristallo”. Arnold era sul suo CallAir A-2 di ritorno a Yakima (Washington) da un viaggio di affari a Chehalis – il nostro aveva coniugato la sua passione per il volo e gli affari diventando un commerciante che si spostava via aerea – e aveva fatto una piccola deviazione dal suo itinerario. Voleva infatti tentare di ritrovare un aviogetto della marina C-46 che era precipitato qualche giorno prima dalle parti del Monte Rainer; non è ancora chiaro se l’intento era semplicemente collaborare alle ricerche o aggiudicarsi la ricompensa di 5mila dollari. Tuttavia, i suoi tentativi erano stati vani. Così, non avendo trovato nulla, era tornato sulla sua rotta originaria. Lì accadde qualcosa.

“ Ero sulla mia rotta da non più di due o tre minuti quando un bagliore venne riflesso sul mio aeroplano. Mi spaventò facendomi credere di essere troppo vicino a un altro velivolo. Ma guardando ovunque nel cielo non riuscivo a capire da dove provenisse il riflesso, fino a che non guardai a sinistra e a nord del Monte Rainer, dove osservai un gruppo di nove aviogetti dall’aspetto molto particolare che volavano in formazione e in direzione 170° nord-sud, approssimativamente all’altezza di 9.500 piedi”.

Kenneth cercò di seguire lo stormo ma non riuscì a tenergli dietro. Basandosi sulla distanza tra il Mount Rainer e un’altra cima del gruppo, il Monte Adams, provò allora a calcolarne la velocità, stimandola pari a circa 1.500 Km/h. A incuriosire di più Arnold però, oltre al movimento irregolare e saltellante, fu l’aspetto di questi strani oggetti: senza una coda, a forma di ferro di cavallo o mezza luna. Perso di vista il gruppo, il pilota fece spallucce, e pensando si trattasse di un nuovo tipo di aeroplano in via di sperimentazione da parte dell’esercito tornò al suo viaggio.

Atterrato a Yakima, Arnold fece rapporto all’ufficio dell’aeronautica civile, avendo trovato chiuso - si racconta - l’ufficio locale dell’Fbi.

Poi scese più nei particolari con i giornalisti presenti in attesa di notizie sul velivolo scomparso: cercando di spiegarsi e di descrivere il modo di volare di quegli strani oggetti, Kenneth coniò l’immagine di “ piatti volanti che saltavano sull’acqua”. I cronisti riportarono il termine flying saucers, e tali rimangono ancora oggi.

Pochi tra i suoi colleghi lo presero sul serio: molti risero, altri pensarono a un’ allucinazione provocata dal Sole, un suo amico pilota cercò di persuaderlo che si trattava di un nuovo tipo di razzi radiocomandati. Tuttavia Kenneth era sicuro di quel che aveva visto, e non cambiò mai versione. Neanche quando l’ Army Air Corps stessa dichiarò che doveva essersi trattato di un miraggio. Col tempo poi si parlò anche di uno stormo di pellicani o di un gruppo di meteoriti.

A credere al pilota fu invece il resto del mondo. Arnold fu letteralmente sommerso da lettere e telefonate di persone che raccontavano avevano avvistato oggetti volanti non identificati. Come quel pilota della United Airlines che dieci giorni dopo riportò di aver visto nove oggetti simili a dischi nel vicino Idhao. Inoltre, il velivolo della marina fu ritrovato alla fine di luglio, ma a quanto pare senza corpi all’interno. Come spiegazione iniziale, le autorità addossarono la colpa ai puma, poi dissero che il luogo del ritrovamento era troppo impervio per permettere il recupero dei corpi.

Certo, tutto può essere spiegato. Il dubbio però resta, e permette di sognare. A renderlo pungente, poi, c’è un ultimo particolare: il fatto che Fbi ed esercito cominciarono a interessarsi a Kenneth Arnold solo una quindicina di giorni dopo l’avvistamento: cioè nei giorni immediatamente successivi a quello che viene ricordato come incidente di Roswell.

Fonte: http://daily.wired.it/news/cultura/2011/06/24/primi-ufo-alieni.html?page=1#content

giovedì 23 giugno 2011

Il direttore della NASA Charles Bolden: "preparatevi alle catastrofi"

Il direttore della NASA Charles Bolden ha mandato un messaggio “alla famiglia della NASA” talmente ambiguo, talmente pieno di piccole "sorprese", e talmente suscettibile di lettura da angolazioni diverse, che lasciamo siano i nostri utenti a commentarlo.


Testo del messaggio

"Vorrei solo qualche minuto per parlare a tutti voi nella famiglia della NASA sulla preparazione per le emergenze. Quella della NASA è un'organizzazione assolutamente unica. Siamo l'unica organizzazione nel governo federale che è responsabile per la sicurezza ed il benessere della gente non solo qui sulla Terra ma anche fuori da questo pianeta.

Nella mia esperienza alla direzione degli astronauti, e nella mia esperienza come Marine in attività, abbiamo sempre parlato dell'importanza della preparazione delle famiglie, e di avere un adeguato programma di supporto familiare. E io temo che il nostro programma non sia valido quanto dovrebbe esserlo.

Quindi chiedo a tutti voi della famiglia della NASA, sia che abitiate sulla West Coast, …

… sulla costa Est, sulla costa del Golfo, sui Grandi Laghi, pensate ai disastri naturali che potrebbero avvenire nella vostra zona, pensate ad attacchi come l'11 settembre, che possano arrivare da forze esterne, e parlate con le vostre famiglie dei vostri compiti, e di quello che loro debbono fare per prepararsi ad eventi imprevisti.

Mettete a punto un piano di preparazione familiare, in casa vostra. Pensate ad una strategia di comunicazione per la famiglia. Dove possiamo riunirci tutti, se arriva un'emergenza e ci troviamo tutti in punti diversi della città? Cosa faremo? Ci chiameremo fra di noi con il cellulare? Pensate a cose del genere. Se avete animali pensate ad un piano di emergenza per gli animali. Come fare a garantire che qualcuno pensi a loro, se vi trovate tutti sparpagliati in luoghi diversi? Se poi qualche membro della vostra famiglia ha delle necessità speciali, preparatevi anche per quelli.

La cosa più importante per noi, al fine di portare al termine con successo la nostra missione, è che la nostra gente, le nostre famiglie soprattutto, vengano protette, in modo da poter venire al lavoro tranquilli che nel caso di una emergenzale nostre famiglie saranno protette.

Quindi torno a chiedervi di riunire le vostre famiglie e pensare a cosa dovreste fare in una situazione di emergenza. Spero che adotterete il programma di preparazione delle famiglie, mentre tutti ci prepariamo al meglio per affrontare queste emergenze. Sappiate quello che fate. Sappiate che cosa farete, che cosa vorrete che faccia la vostra famiglia nel caso di una emergenza. Ma soprattutto siate preparati.
"

Fonte: http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/461-il-capo-della-nasa-charles-bolden-annuncia-qpreparatevi-alla-catastrofiq

lunedì 20 giugno 2011

Abduction su Radio 24

Vi segnalo che l'argomento delle "abduction" è stato trattato ieri da Radio 24, l'eccellente emittente che fa capo a "Il Sole 24 Ore".


Se n'è occupato, in particolare, Gianluca Nicoletti nel suo spazio intitolato "Melog 2.0" e dedicato a questioni che riguardano la società e il costume. Per risentire la puntata bisogna connettersi al sito (www.radio24.it), cliccare sulla finestra "Programmi" e scendere nel menù fino a trovare, appunto, Melog 2.0. Nicoletti ha mediato il dibattito coinvolgendo il regista di "6 giorni sulla Terra", Varo Venturi, e il neuropsichiatra Giuseppe Neri.

Fonte: http://www.radio24.ilsole24ore.com/listaprog.php

giovedì 16 giugno 2011

Ufo, dagli archivi spunta una foto del 1993

Il Centro Ufologico di Benevento Mars Group Campano (CUBMGC) ha reso noto d'essere “venuto in possesso di una fotografia davvero eloquente che risale al 1993 e che immortala un oggetto volante non identificato dalla forma discoidale.


Ancora una volta una foto davvero significativa tenuta nel cassetto e poi venuta alla luce grazie alla serietà ed all’impegno del CUBMGC, che con il coraggio e la serietà mostrati dalla sua costituzione su queste delicate tematiche, ha instillato molta fiducia in tutti gli appassionati che lo seguono. La foto in questione è venuta fuori da un gruppo che un neo-socio del CUBMGC, appassionato di volo, aveva scattato su lago di Como mentre un elicottero raccoglieva acqua per spegnere un incendio. Il Presidente Angelo Carannante, tiene a precisare che gli sono stati consegnati anche i negativi, che sono tutt’ora presso uno studio fotografico professionista, al fine di cercare di ricavare la migliore qualità possibile della sconcertante fotografia. Sono al vaglio anche le altre foto scattate nell’occasione. Da una prima sommaria analisi, anche gli addetti ai lavori sono rimasti sorpresi da quello che è stato immortalato dall’inconsapevole testimone. La posizione del centro sannita come al solito è improntata alla massima prudenza, pur nella consapevolezza di avere tra le mani qualcosa che lascia pensare
”.

Fonte: http://www.ntr24.tv/it/news/15411

martedì 14 giugno 2011

Discosure? No grazie! L'(auto)inganno dell'apertura

Da anni, anzi da decadi frotte di ufologi, appassionati, credenti e miscredenti aspettano il giorno in cui Mr Obama, o chi per lui, guardando dritto verso la telecamera con uno sguardo severo ma magnanimo, annuncierà finalmente la verità a lungo celata: gli extraterrestri esistono, ne abbiamo le prove e ci visitano da molto tempo.


Non passa semestre senza che qualcuno dei soliti "ben informati" annunci l'imminente conferenza stampa epocale, prevista per quel giorno o in quella occasione. La realtà è che tutte le volte, come prevedibile, la cosa si rivela puntualmente una bufala, e gli stessi chiaccheroni altrettanto puntualmente adducono dietrologie inesistenti, per giustificare l'ennesimo rimando per quel motivo o quell'altro. C'è da dire che in parte questo atteggiamento speranzoso ultimamente è stato fortemente incoraggiato da tutti quegli stati che apparentemente hanno declassificato i propri x-files, ma solo chi ha troppo entusiasmo e poca intuizione può davvero credere che questo processo di apertura abbia come fine la divulgazione e l'acclimatamento, l'espletamento di un'agenda governativa mondiale culminante nella rivelazione finale sopra citata. In realtà sembra che le uniche ammissioni fin ora concesse dalle istituzioni siano semplicemente il classico contentino da dare in pasto alla massa avida di notizie, perchè a ben vedere si riduce poi tutto a documenti totalmente inutili alla comprensione della situazione reale, al massimo interessanti statisticamente parlando.

In somma le ipotesi sono due:
1)Nessuno stato del mondo possiede in realtà prove dell'esistenza di vita extraterrestre sul nostro pianeta
2)Alcuni governi hanno ottenuto nel tempo prove dirette, derivanti dal recupero di relitti e/o corpi conseguenti ad ufo crash, ma non hanno nessuna intenzione di dircelo.
Nel primo caso c'è poco da fare: nessuno sa niente ed in fondo la cosa per loro non è un problema; la gente fomentata dalla moda ufologica del secolo rompe le scatole domandando verità che nessuno possiede, quindi gli si da in pasto quei pochi dati ammuffiti negli scaffali di qualche ufficio dell'intelligence, e ce ne si lava le mani.
Nel secondo caso invece, quello più credibile, visto l'enorme mole di dati, sospetti, testimoni eccellenti, nasce in seno alla istituzioni il problema appunto della disclosure, se effettuarla o meno, e come operarla.
Tranne nel remoto e terrificante caso in cui alcuni dei governi mondiali siano in combutta con gli alieni, e da bravi collaborazionisti, in cambio di chissà cosa, si rendono complici nel perpetrare ogni genere di parassitaggio e sfruttamento (o qualunque interesse abbiano eventuali genìe allogene predatorie), è realisticamente difficile presumere che qualcuno sappia davvero la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità. Anche se gli Americani fossero venuti in possesso di tecnologia aliena precipitata, ad esempio a Roswell nel '47, ed esistessero davvero dei rapporti segreti con prove evidenti di aeronavi e relativi esseri non terrestri, le cose non sono così semplici come sembrerebbero: ammettendo anche che abbiano dei dischi volanti rottamati, e qualche corpo alieno in freezer, non è affatto detto che le istituzioni siano in grado di sapere chi sono questi invasori, cosa vogliono e perchè sono qui. Anzi, a ben vedere non si capisce cosa ne avrebbero potuto dedurre, in ogni caso, tranne le più ovvie considerazioni generiche. Quindi il segreto sarebbe mantenuto per evidenti motivi, e tale resterebbe ad oltranza.
Ve lo immaginate Obama, che in prima serata in diretta mondiale annuncia: "Sì, gli E.T. si sono schiantati a Roswell e abbiamo prove inconfutabili della loro esistenza, ma non abbiamo idea della loro origine e tantomeno abbiamo informazioni certe relative alla loro agenda e alle loro intenzioni nel lungo periodo. Decine di loro astronavi entrano ed escono dalla nostra atmosfera ogni giorno. Abbiamo dei sospetti che ci osservino da millenni, e che ogni tanto rapiscano qualche essere umano, apparentemente interessati alla manipolazione genetica. Ma noi non abbiamo risposte, brancoliamo nel buio come tutti voi, e non siamo in grado di fare di più. Grazie della vostra cortese attenzione. Buonsera."
Ci sarebbe da ridere eh??
Davvero credete che nel caso abbiano in mano qualche evidenza, non potendo sapere con certezza niente altro che l'esistenza della presenza extraterrestre sul nostro pianeta, ce lo direbbero? Immaginate il panico, l'imbarazzo delle Difese, e la reazione a catena delle ripercussioni sociali in seguito ad una dichiaraziona del genere?
I governi, a meno che le notizie non siano buone o che faccia loro comodo divulgarle, non ci informano tanto per renderci partecipi, o per il nostro bene, ma solo per il loro e per la loro sussistenza.
Quindi, sia se le cose stanno davvero messe malissimo, e siamo tutti in balia di un'associazione a delinquere e ad ingannare l'umanità, perpetrata da un pugno di esseri umani potenti traditori e da un'ambigua civiltà (o più di una) aliena, sia nel caso che qualche governo abbia effettivamente le prove di vita E.T. sulla Terra, scordatevi la disclosure. Sarebbe davvero pietoso e irrealistico da parte nostra crederci davvero, e sperare che per qualche strano ed incomprensibile motivo le istituzioni cambiassero atteggiamento; se così fosse vorrebbe forse dire che siamo davvero sull'orlo del baratro. Quindi alla fine, meglio che non ci sia nessuna apertura..
Non serve a niente domandare verità a loro; l'unica cosa che possiamo fare noi appassionati, ufologi, amanti della verosimiglianza è ottenere informazioni per conto nostro, indagando, scavando, mettendo insieme i pezzi del puzzle al meglio delle nostre possibilità, con raziocinio ed equilibrio.
Quindi vi prego: voi che come me cercate onestamente il bandolo di questa matassa, smettetela di illudere la gente o voi stessi con la speranza; al bando le follie e le presunzioni di vedere tracce di aperture inesistenti, perchè rendetevene conto, tutto quello che per ora ci hanno dato in pasto le autorità è spazzatura inutile venduta come trasparenza, bella in realtà solo per farci un articoletto, utile solo agli statistici. L'unica è coinvolgere la scienza, quella libera e onesta, e agire per nostro conto. Senza le conferme oggettive e l'indagine irreprensibile, continueremo a non andare da nessuna parte, ingannando noi stessi e la gente che ci legge, aspettando un Godot che non arriverà mai. Quindi se vi preme conoscere la realtà, e vi piace l'idea che l'umanità smetta di essere trattata da ovini pascolanti, smettete di sperare, sguardo risoluto, maniche della camicia rimboccate e giù a scavare!

Fonte: http://insolitanotizia.blogspot.com/

venerdì 10 giugno 2011

Tra ponti di Einstein-Rosen (wormhole) e scoperte archeologiche presunte in Antartide

In questi giorni della prima metà di giugno 2011 sembra di vivere nel mondo della fantascienza, tra rivelazioni apparentemente assurde, studi e scoperte sensazionali, e notizie catastrofiste o da shock, c’è l’imbarazzo della scelta.



Oggi 9 giugno 2011, dopo due giorni di intensa informazione nel web, è la totale assenza di informazione a riguardo sulle vie di comunicazione regolari (pagate dai contribuenti) come la TV e la Radio, abbiamo la certezza che in quest’ultimo periodo sono state fatte scoperte sensazionali, queste potenzialmente ci portano ad un passo dalla realizzazione della fantascienza più sfrenata, quella dei viaggi interstellari e dei viaggi nel tempo. Grazie ad alcuni amici che cercano come segugi le informazioni nel web e che poi me le fanno leggere, sono venuto infatti a conoscenza di importanti notizie, alcune di questi giorni, altre vecchie di mesi o anni ma legate a quest’ultime.

Vediamole in ordine: 1) scoperta archeologica in Antartide, grazie ad i satelliti di nuova generazione è stata individuata quella che sembra essere una città sotto i ghiacci dell’Antartide(notizia del 2002, confermata nel 2008, poi nel 2010 ed ancora nel 2011). 2) scoperta dell’ambiente sottomarino antartico di nuove specie e di un ecosistema unico, in esso formidabili strane forme di vita evolutesi in modo differente dal resto del globo, alcune di queste sono giganti sottomarini. 3) scoperto un vortice spaziotemporale in Antartide, si suppone che possa essere generato da un macchinario sotterraneo di potenza incredibile e tecnologia avanzatissima. 4) scoperte nuove piramidi in Egitto con un satellite spia USA. 5) i fisici hanno scoperto intorno alla terra ponti di Einstein-Rosen.

Noi per adesso vedremo tre di queste che potrebbero essere correlate tra loro.


Nel 2002 una troupe di giornalisti e video reporter ben attrezzati, scompare misteriosamente in antartide dopo aver fatto delle riprese sensazionali, il gruppo di dipendenti della AtlantisTV, è misteriosamente sparito senza lasciare traccia, tranne che un video in cui si mostravano sensazionali scoperte effettuate dalla troupe; queste riprese riguardavano una incommensurabile scoperta archeologica fatta risalire ad epoca prediluviana, dove un intera città sepolta nel ghiaccio è ancora li visibile se pur danneggiata. In loco sarebbero presenti anche macchinari e non precisati oggetti di tecnologia esotica ed avanzatissima. Successivamente all’evento i servizi segreti, la US NAVY, le forze speciali USA (navy seals), scienziati militari e quant’altro si sarebbero affannosamente recati a lavorare ed indagare in loco; tutto ha inizio con il sequestro del video ed il fermo della sua pubblicazione. Il video è stato ritrovato in una discarica di una delle stazioni scientifiche di servizio antartiche. Tutto fa credere ad un enorme manovra di insabbiamento.

Dagli articoli a riguardo e da ciò che è emerso dai testimoni che hanno visionato il video, o che hanno potuto parlare con personale militare ecc., alcune persone non precisate, tranne nel caso di due militari di marina (poi allontanati ed intimati a tacere), sono riusciti comunque a far filtrare alcune importanti notizie, sembra che in Antartide sia al momento in trepida fermentazione un sempre più grande ed importante scavo archeologico a circa 3200 metri sotto il ghiaccio, e che abbia un estensione di parecchie miglia. Non ci sono state mai conferme da fonti governative, ma l’insistenza dello staff della TV AtlantisTV, desta molti sospetti sulla condotta dei militari ed il loro fibrillante modo di negare e coprire le tracce. Oggi fonti non confermate dicono che questa enorme struttura (o città) ed altre, sono state individuate grazie a nuovi satelliti spia USA super precisi e che possono fare scansioni termiche anche in profondità, ed individuare anomalie geometriche nel sottosuolo; questi satelliti sarebbero gli stessi che avrebbero fatto una sensazione scoperta in Egitto di 17 nuove piramidi, necropoli reali, ed altro ancora.

Qualche giorno fa nel mese di Maggio, 4 scienziati USA e britannici, fanno un altra scoperta sensazionale e sconcertante, l’equipe formata da fisici e climatologi, durante i propri rilievi in loco (Antartide) avrebbero individuato uno strano vortice, insospettiti dall’apparente staticità del vortice (nonostante la forte velocità del vento), hanno deciso di approfondire la cosa, e di fare risucchiare una sonda meteorologica dentro il vortice per effettuarne i rilevamenti. Dopo qualche istante che la sonda era dentro il vortice, gli scienziati increduli dai risultati emersi, avrebbero ripetuto più volte il test con il medesimo risultato. Ecco i risultati sconcertanti: 1) il vortice è fisso in un punto, non fa oscillazione, è perfettamente verticale e non si sposta di un cm. 2) la misurazione dei dati rivela anomalie inspiegabili (per esempio incompatibilità con le trombe d’aria, gli uragani ecc.). 3) la datazione della sonda segna il 27 Gennaio 1965.

Non solo non si tratta di un normale vortice, ma all’interno del vortice la sonda segnava una data precisa del passato; spaventati ed eccitati dalla scoperta, gli scienziati contattano la marina USA ed i servizi segreti militari, immediatamente comincia un operazione di copertura, e si bloccano le informazioni dall’Antartide.

Il 3 giugno una nuova scoperta non solo conferma la tesi di un vortice spazio temporale emersa sull’evento antartico, ma fa crollare definitivamente la diatriba su una delle più discusse teorie di Einstein, quella che con Rosen spiegava i ponti spaziotemporali o Wormhole. Grazie al satellite Gravity Probe-B, sono stati infatti scoperti diversi vortici o ponti spaziali intorno alla Terra. Le spiegazioni dell’argomento sono poco chiare e confuse, sembra che abbiano fatto un esperimento e che i risultati siano inequivocabili, ma la cosa più importante è l’esultanza di molti scienziati che parlano di una svolta per la fisica, ed in effetti stiamo parlando della conferma che esistono tunnel che portano da una parte all’altra dello spazio o del tempo.

Ps. Un piccolo appunto: Se sono stati confermati i ponti di Einstein-Rosen decade ufficialmente la teoria scientifica (dei fisici) che sostengono che gli UFO non esistono perché non si può superare la velocità della luce, infatti l’esistenza di questi ponti o wormhole spiegherebbe appieno come gli UFO arrivino sulla Terra senza il bisogno di trasgredire le regole della fisica limitata che noi terricoli abbiamo.

Fonti: Antikitera.net, 2duerighe (la voce di Leonardo Echeani), il popolo è sovrano (il portale), CorriereDellaSera.it, YouTube.it, feastofsoul13@webtv.net

Fonte: http://scienzediconfineemistero.blogspot.com/2011/06/tra-ponti-di-einstein-rosen-wormhole-e.html

giovedì 9 giugno 2011

L'ex presidente USA Eisenhower incontrò davvero una delegazione extraterrestre ?

L'ex presidente USA Eisenhower incontrò davvero una delegazione extraterrestre a bordo di un UFO atterrato alla Holloman AFB nel 1955? Parla un testimone di stanza alla base in quegli anni.


Intervista di Paola Harris

Molti ufologi e appassionati sono convinti che l'ex presidente degli Stati Uniti Dwight D. Einsenhower ebbe un incontro segreto con esseri extraterrestri a bordo di un UFO nel 1955, presso la base aeronautica di Holloman, New Mexico. Recentemente un testimone, Bill Kirklin, medico in quella base negli anni del presunto incontro, ha raccontato pubblicamente la sua parte di verità, ciò che ha visto e sentito e che è convinto la gente debba conoscere. Lo abbiamo intervistato nell'Aprile 2009 in occasione della X-Conference di Washington DC e questa è la sua storia.

Bill Kirklin: «Ho lavorato alla Georgia AFB (Air Force Base) nel 1954 e alla Holloman AFB nel 1955. Il presidente Eisenhower atterrò alla Norton AFB - an Air Material Command (AMC). Un mio amico, che aveva frequentato la mia stessa scuola di specializzazione, vi andò in ambulanza per fornire supporto».

Paola Harris: Dov'è la base di Norton?

B.K.: «A San Bernardino. Chiesi al mio amico cosa fosse successo dopo l'atterraggio di Eisenhower. Lui mi disse che il presidente era uscito, aveva incontrato delle persone, poi era salito immediatamente a bordo di un C-45 e si era diretto verso la Edwards AFB. Non so perché lo fece, era una situazione strana».

P.H.: Era strano che il presidente andasse alla base di Edwards?

B.K.: «Il presidente poteva andare dove voleva. Ma probabilmente non sarebbe mai entrato a White Sands. Nessuno l'avrebbe fatto, a meno di non doverlo fare, perché avevano le bombe atomiche e tutto il personale andava in giro armato fino ai denti. Lui, in quanto presidente, veniva ricevuto con tutti gli onori, compresa la parata. Non so se ne ricevette una alla Norton, ma non penso. Non successe quando ero a Holloman. Il giorno prima del suo atterraggio programmato, la parata venne annullata. Quando andai al lavoro, l'infermiera mi chiese dove fosse Dorsey Moore. Dorsey era l'ufficiale che mi faceva da supervisore. Io risposi che non lo sapevo, al che qualcuno disse: "Io l'ho visto, stava accompagnando sua moglie allo spaccio, verrà più tardi". Era mattina. Durante la pausa caffé vidi due ufficiali, il primo con una divisa bianca e l'altro blu. A Holloman, le uniche divise blu, classe A, si usavano in inverno. Quindi doveva essere Dicembre, Gennaio o Febbraio. Entrambi gli ufficiali erano piloti. Quello in bianco disse: "Sono l'Ufficiale del Giorno. È arrivato l'Air Force One" (l'aereo presidenziale, ndr). Era la prima volta che sentivo parlare dell'Air Force One. Chiesi cosa stesse succedendo e lui mi disse di essere atterrato e che era stato ordinato loro di spegnere i radar».

P.H.: Perché?

B.K.: «Glielo chiesi e lui disse: "Non lo so, li abbiamo spenti e basta". L'ufficiale con la divisa blu aggiunse: "Ho sentito che quello a Roswell è stato abbattuto coi radar". Quindi, continuai ad ascoltare. Uno dei commenti che fecero fu: "Hai visto l'autopsia aliena?". L'altro rispose di sì. "Credi sia vera?". Risposta dell'ufficiale in divisa blu:"Non lo so". Circa gli UFO a Holloman, dalla conversazione dei due ufficiali, seppi che uno era atterrato vicino all'aereo presidenziale, mentre l'altro lo sorvolava, come volesse proteggerlo».

P.H.: White Sands è vicino a Holloman?

B.K.: «Sì, è a 20 miglia di distanza».

P.H.: Ma questi due ufficiali parlavano davanti a te?

B.K.: «Sì. Uno disse che il presidente era uscito dal suo aereo e aveva camminato fino al velivolo atterrato. La porta si era aperta e lui era entrato. Vi era rimasto circa 45 minuti. Erano Grigi? Lui disse di non saperlo perché non riusciva a vederli. Non aveva il binocolo. Il personale nella torre aveva i binocoli ma non la visuale. Poi la porta del velivolo si era aperta, il presidente era uscito ed era tornato sul proprio aereo».

P.H.: Cosa pensi di questa storia?

B.K.: «Non penso niente».

P.H.: La trovi normale?

B.K.: «Quando chiesi loro se fossero piloti, si coprirono le targhette, per non farmi leggere i loro nomi. Uno era l'Ufficiale del Giorno, il giorno dell'atterraggio del Presidente. Restai a lavorare fino alle 11, quando dovetti occuparmi di una lettera per l'ufficio. C'era un nuovo secondo Luogotenente e disse: "Kirklin, ti stavo cercando. Hai visto qualcosa giù alla linea di volo?". Io risposi di no e lo feci perché quando Dorsey, alle 8.15 circa, mi aveva domandato se avessi visto il disco alla linea di volo, avevo risposto di no. Poi avevo domandato di cosa era fatto. Lui mi aveva detto: "Credo sia una cosa metallica con dei disegni"».puoi abbandonare la postazione assegnata. Così chiesi é l'infermiera se potew andare. Lei si girò e chiese al medie ma lui rispose di no. Così non uscii e non vidi niente. Di po il turno, subito dopo pranzo, mentre uscivo a bermi a caffé, incontrai Dorsey. Gli domandai dove fosse stato e l mi spiegò di essere stato a un meeting. Gli dissi: "vai dirlo all'infermiera perché ti stanno cercando". Più t di chiamarono fuori dalla mia camera, perché l'Air Fora One stava volando via. Dovetti saltare per vederlo, volavi molto basso».

P.H.: Quindi era l'aereo di Eisenhower?

B.K.: «Sì, è l'unica cosa che vidi. Dopo pranzo, andai nell'ufficio del chirurgo di volo. Uno dei compiti del mio lavo-1 ro consisteva nell'assicurarmi che di notte fosse chiuso. Così entrai. Il medico stava parlando con il Luogotenente colonnello vestito di blu. Il Luogotenente stava dicendo: "Ti dico cosa ho visto. C'erano solo posti in piedi e io ero sul palco con lui. C'erano 225 ogni volta". Il dottore disse: "Ho sentito che ha parlato nel teatro". Disse che poteva essere possibile perché aveva parlato solo per un paio di minuti e poi il comandante della base aveva parlato per 20 minuti. Avrebbe quindi avuto tutto il tempo di andare al teatro e tornare indietro. Disse: "Sul palco con me ho visto 225 uomini ogni volta". Io chiesi: "Chi?" E lui disse: "Il comandante in Capo". Io dissi: "Il Presidente?", ma lui specificò: "Il Comandante in Capo". Non avrebbe cambiato la sua risposta. Io chiesi: "Di cosa ha parlato?" e lui: "È riservato". "Confidential?", domandai, e lui rispose: "Di più". "Secret?" volli sapere. "Di più. Non sono cose che mi riguardano e se fossi in te non lo chiederei". In seguito lavorai per la Motorola. Il mio capo mi confidò che avevano fatto un salto di 120-150 anni nella tecnologia dei diodi e dei politransistors».

P.H.: In che anno te lo disse?

B.K.: «Prima del 1965. Forse il 1962 o 1963. Gli chiesi dove avessero ricavato quella tecnologia e lui mi rispose, "Retroingegneria da un oggetto straniero". Domandai se fosse russo e lui ammise di non conoscerne la provenienza ».

P.H.: Il Colonnello Philip Corso disse di aver lavorato sulla retroingegneria nel 1964 o 1965. È il periodo in cui ottenne l'ok per finanziare dei contractors per retroingegnerizzare materiali a cui loro stavano già lavorando.

B.K.: «Sì. Circa una settimana dopo, uno degli ingegneri elettronici mi disse che stavano facendo qualcosa con la retroingegneria. Usavano un calcolatore che aveva una precisione di 30 cifre. L'unico posto in cui ti può servire una precisione del genere è lo spazio!»

P.H.: Nel sentire queste cose, pensasti che fosse normale?

B.K.: «Pensai semplicemente che non fossero affari miei. Non vi prestai mai attenzione dal 1955 fino al 1995. Poi ascoltai Bob Dean raccontare in radio che un membro del personale dell'Air Force One era atterrato a Holloman ed tra salito a bordo di un UFO. Mi dissi: dio mio, io c'ero! E diventai un believer».

P.H. : Come hai fatto a farti avanti? .

B.K.:: «Scrìssi a Mike Murphy e andai al suo programma tiofonico un paio di volte. Poi partecipai alla Ozark UFO iference, dove qualcuno mi consigliò di contattare Art npbell. Lo feci e gli inviai delle informazioni sulle quart svolse delle ricerche, convalidandole. Anche Michael ! ha svolto delle ricerche. Ma a me non interessa. Non io scrivere un libro».

P.H. :Hai mai avuto l'impressione che parlare di to evento fosse pericoloso?

B.K.: «Se avessi rivelato queste informazioni 30 anni fa, probabilmente sarei morto».

P.H.: E oggi si può?

B.K.: «Sì ed è per questo che Steven Greer sta divulgando certe testimonianze».

P.H.: Dopo di te, pensi che anche altri vorranno farsi avanti?

B.K.: «No, sono in contatto con altre persone che erano a a Holloman e non parleranno. Hanno fatto un giuramento e lo prendono sul serio».

P.H.: Il Col. Corso mi disse che il giuramento non è più valido dopo 25 anni. «Quello che ha detto non ha importanza. Loro hanno giurato».

P.H.: Quindi vale fino alla morte?

B.K.: «A quanto ne sanno loro, sì. Alcune persone di mia conoscenza erano mormoni, altre no. Prestarono giuramento e intendono mantenerlo».

P.H.: Forse qualcun altro parlerà più avanti. È importante.

B.K.: «E' una parte fondamentale della nostra storia che ci è stata nascosta».

P.H.: Stiamo parlando di un evento degli anni '50 che coinvolse il principale capo di stato. CliffordStone mi ha detto che aveva a casa sua alcuni video dell'atterraggio di Holloman, che sono scomparsi. Sai dell'esistenza di video di questo tipo a Holloman?

B.K.: «Potrebbero esserci stati due attcrraggi a Holloman. Uno nel 1955 e un altro nel 1963 o 1964, o qualcosa del genere. Non lo so. Quello che so è che uscì dall'aereo ed entrò in un UFO».

P.H.: Parlando di voci, che tipo di esseri ti è stato detto che fossero? Non erano grigi...

B.K.: «Potrebbero esserlo stati. Non so, perché gli ufficiali non li videro. Ma Eisenhower vi restò per 40-45 minuti. Deve pur aver parlato con qualcuno! ».

P.H.: E le voci sul cardinaleMclntyre, da dove vengono?

B.K.: «Nel 1954 la base di Edwards venne chiusa quando arrivò Eisenhower e io mi domandai chi fosse morto. Ci sono solo due casi che io ricordi, in cui venne chiusa la base di Edwards». P.H.: Quando entra in gioco Mclntyre?

B.K.: «Mclntyre si trovava a Edwards con Eisenhower».

P.H.: Non è strano?

B.K.: «Non lo so, non sono cattolico».

P.H.: Nemmeno Eisenhower lo era. Io penso che fosse un incontro programmato con i maggiori poteri in essere, inclusa la Chiesa. II nome originale di Holloman non era Alamogordo?

B.K.: «Si». P.H.: Sono stata contattata da qualcuno che vorrei farti conoscere. Suo padre fu coinvolto nell'incontro di Alamogordo. Ha avuto un sacco di problemi con l'NSA (National Security Agency, ndr) ma ne vuole parlare. Il fatto è che questa base è centrale negli atterraggi extraterrestri.

B.K.: «Sarebbe centrale scoprire che il presidente degli Stati Uniti si incontrò con degli extraterrestri».

P.H.: Conosci il fraine di un documentario intitolato "It Has Begun?". È stato fatto da Robert Emmenegger e credo Moore. Utilizzarono il frame autentico del filmato di un velivolo che atterrava a Edwards.

B.K.: «Ho sentito che stavano filmando degli UFO a Edwards. Eisenhower non salì mai a bordo di un UFO a Edwards. Lo fece a Holloman».

P.H.: Non vorresti saperne di più?

B.K.: «So già che Eisenhower salì su un UFO».

P.H.: Non vorresti sapere cosa si sono detti?

B.K.: «Non sono così curioso. Non ho mai prestato giuramento, non ho violato nessun segreto, per quanto ne so. Faccio ciò che devo fare, ovvero dire alla gente la mia parte della storia».

P.H.:
E non sei curioso?

B.K.: «Dal momento che so che Eisenhower si incontrò con degli ET, so anche che gli ET esistono. Ma non sono curioso a riguardo».

P.H.: Alcuni pensano che sia terribile che il governo collabori con loro.

B.K.: «La ragione per cui si tratta di argomento top secret e forse di più, probabilmente, è che nel 1938 la trasmissione radiofonica "La Guerra dei Mondi" spaventò molta gente e i militari furono impotenti, che è la cosa che li infastidisce di più al mondo».

P.H.: Pensi che oggi la motivazione sia ancora questa?

B.K.: «A mio parere sono convinti che la gente sia troppo dannatamente ottusa per sapere. Hanno controllato la nostra politica estera attraverso la paura. Ci sono medicinali che uccidono e questa è la nostra politica militare. Uccidere. È questo quello che facciamo. Ci serviamo della paura nel mondo».


Articolo apparso sul numero 20 di X TIMES

Fonte: http://eugeniosiragusa.forumitalian.com/t74-il-silenzio-di-eisenhower

mercoledì 8 giugno 2011

Scomparsi i FILES della difesa australiana sugli UFO !

Dall'Australia una notizia 'ideale' per gli appassionati delle ipotesi di complotto, o conspiracy theories. Dagli archivi superprotetti della Difesa sono misteriosamente scomparsi gli 'X-Files' che dettagliavano i numerosi episodi di avvistamento in tutto il continente di Ufo, nell'arco di decenni.


Lo riferisce oggi il Sydney Morning Herald, che da due mesi attendeva di ottenere accesso ai documenti secondo la legge detta Freedom of Information Act (Foia), che obbliga i funzionari governativi a dare accesso a documenti di pubblico interesse.

Nel corso degli anni i militari australiani avevano doverosamente indagato su un numero sconosciuto di avvistamenti; gli ufficiali di intelligence dell'aeronautica avevano controllato i movimenti noti di aerei confrontandoli con gli avvistamenti, rispondendo educatamente per posta a tutti colori che dichiaravano di aver visto luci sospese nel vuoto, dischi volanti o altri oggetti misteriosi.

Il quotidiano aveva chiesto di esaminare i documenti, ma la risposta e' stata piu' sorprendente di quello che avrebbero potuto rivelare gli X-Files (il nome viene da una fortunata serie Tv americana di fantascienza, Ndr): il materiale e' quasi totalmente scomparso.

''I file non hanno potuto essere ubicati. Il comando centrale dell'Aeronautica notifica formalmente che sono considerati perduti'', ha scritto al giornale il vice direttore del Foi, Natalie Carpenter. L'unico file che il dipartimento della Difesa ha potuto recuperare si chiama 'Rapporto su Ufo/strane occorrenze e fenomeni a Woomera', una vecchia base missilistica nel centro desertico dell'Australia.

I militari australiani avevano deciso verso la fine del 2000 di metter fine alla pratica di indagare e compilare rapporti sugli avvistamenti di Ufo, chiedendo ai cittadini di riferire gli avvistamenti alla polizia.

Fonte: http://mysterium.blogosfere.it/2011/06/scomparsi-i-files-della-difesa-australiana-sugli-ufo.html

martedì 7 giugno 2011

C'è una stazione su Marte": scoperta o bufala?

Bio-stazione Alpha. E' il nome dato dal suo scopritore, un astronomo dilettante - David Martines - a una struttura rintracciata su Marte attraverso il web. Durante una delle sue "missioni" spaziali - comodamente seduto sul suo divano di casa e consultando Google Mars ha individuato una strana macchia



Guardando le immagini nel video si vede una sottile linea bianca appoggiata alla terra rossa. Ingrandendo lo scatto ci si trova davanti un gigantesco edificio costruito sulla superficie del pianeta. Il video della scoperta è commentato dallo stesso David Martines: "Si tratta di un edificio artificiale - racconta - rocce e montagne non c'entrano niente". E aggiunge: "L'ho chiamata Bio-stazione Alpha perché sono sicuro che sia abitata, o che lo sia stato in passato". Poi passa alla descrizione: "E' davvero molto grande, lungo circa 700 piedi e largo 150. Sembra un cilindro o una struttura costruita da più cilindri".


Fonte: http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/442-marte-misteriosa-struttura-aliena-trovata-da-un-astronomo-dilettante

lunedì 6 giugno 2011

Nuove forme di vita arrivano dallo spazio?

II nostro vecchio pianeta Terra è soggetto negli ultimi anni a tante sollecitazioni e cambiamenti , provocati soprattutto dalla mano poco avveduta dell’uomo , che ha inquinato ormai di tutto , sia con gli scarichi industriali, che con esperimenti nucleari sotterranei e atmosferici , che hanno provocato alterazioni nell’ecosistema , con tante specie animali e vegetali che si stanno estinguendo o sono già estinte a causa di questi motivi .


Ma non solo , come sappiamo ormai tante specie tropicali si stanno espandendo in zone dove prima la loro presenza era da considerarsi utopistica . Addirittura stanno fiorendo nuove specie sconosciute di cui ancora non si sa l’origine, o specie da poco scoperte in ambienti dove non si pensava potesse esistere vita , e questo dimostra ancora una volta che sappiamo poco su segreti e fenomeni della natura e quindi dell’Universo . A parte poi la ormai acclarata presenza di UFO nei nostri cieli, che senza nasconderci dietro un dito e senza perifrasi, provengono dallo spazio esterno , come del resto ha detto un certo Philip J. Corso , dal lato del suo background militare e di intelligence , ed è l’unica spiegazione plausibile e ovvia , che regge ormai a dispetto di spiegazioni semplicistiche e di comodo , bisogna solo avere un po’ di coraggio nell’affermarlo . Poi come se non bastasse , cruente catastrofi stanno proliferando in tutto il mondo , vedi l’ultimo terribile terremoto e maremoto del Giappone dell’11 Marzo , con le tante vittime e il danneggiamento della centrale nucleare di Fukushima , che dimostra il fatto come l’uomo sia capace di accendere l’atomo , ma non di spegnerlo . E non dimentichiamoci nuovi virus e malattie , testati forse in segrete basi ( vedi la super controllata base di Fort Detrick negli USA ) , che stanno seminando ancestrali paure nel mondo , non si sa se ad arte o meno . Ma tornando al discorso iniziale sui cambiamenti al nostro ecosistema , e se questi cambiamenti non dipendessero solo da noi , ma avessero anche una matrice esogena e non solo endogena ? Conosciamo per esempio la nota teoria dell’astronomo di Cambridge Fred Hoyle , detta della ” panspermia ” , che teorizzò l’arrivo della vita sui mondi dell’Universo tramite le comete , gli asteroidi e le meteoriti. Sappiamo inoltre che nell’ambito della nostra atmosfera , si sta discutendo negli ultimi tempi di fenomeni quali gli ” ebanis ” , o di strane forme luminose sconosciute a Hessdalen in Norvegia e in altre zone del mondo , e anche del nuovo misterioso fenomeno degli ” orbs ” , di cui non si sa ancora la natura e l’origine certa. E se fossero nuove forme biologiche che giungono dallo spazio ? Ma di questi ultimi argomenti ne parleremo magari in altra occasione , perché necessitano di un discorso più approfondito . Riprendiamo l’argomento iniziale che riguarda i cambiamenti biologici nell’ecosistema terrestre . Cominciamo proprio dal mar Jonio , che bagna Tarante , la nostra città , che in un articolo pubblicato dall’inserto scientifico de La Stampa di Torino , Tuttoscienze , il 24 Dicembre 2008 , scrisse di una ricerca effettuata nel nostro mare per cinque anni dalla nave oceanografica Universitatis , che per mezzo di un siluro sonar che scandagliò il fondale , e delle riprese filmate dal robot subacqueo teleguidato ” Fiuto ” , trovò davanti alla costa di Santa Maria di Leuca nella zona denominata ” Apulian plateau ” , un agglomerato di coralli tra i 300 e i 1200 metri di profondità . E’ risaputo che nell’alto Jonio , a metà strada dalle coste del continente africano , vi è una fossa abissale che supera i 3000 metri di profondità . I fondali della zona furono scandagliati, perché in alcune occasioni i pescatori di quei lidi trovavano nelle reti da pesca pezzi di coralli vivi , e questo incuriosì gli oceanografi, per il semplice fatto che detti coralli non facevano più parte della nostra fauna marina da più di 15 mila anni , e i coralli bianchi filmati erano scomparsi dal Mediterraneo dalla fine dell’ultimo periodo dell’Era Glaciale . Questo tipo di coralli sono importantissimi per la vita marina , perché crescono nelle profondità buie del mare , e costituiscono un rifugio per gli organismi che vivono a quelle profondità . Le ricerche più recenti , oltre a rivelare una enorme ricchezza di specie marine e tipi di vita mai osservati prima , come vermi e cnidari sconosciuti, che sono dei celenterati tentacolati , stanno rivelando un tipo di organismo microbico che sopravvive in un luogo con scarso ossigeno . Il Progetto Biodeep ha poi esplorato il lago sottomarino Bannock , sempre nel Mar Jonio , a 100 miglia dalla Libia , lago che si trova a 3300 metri di profondità , in una zona dove si uniscono la placca continentale europea con quella africana . Si pensava che in questo abisso del nostro mare , a causa della enorme pressione della massa d’acqua , della elevata salinità e dell’anossia ( mancanza o scarsità di ossigeno ) , non ci fosse vita , e invece sono state individuate colonie di microbi che si sono adattate a vivere in quell’ambiente e a quelle profondità . E’ una scoperta che ha un grande valore anche per la ricerca di vita in mondi extraterrestri , e per la ricerca agricola e farmaceutica . Infatti molte missioni spaziali con sonde automatiche , hanno evidenziato per esempio la presenza attuale o nel passato , di ambienti con elevata salinità su Marte e su altri corpi celesti . Sappiamo per esempio che sotto la superficie di Europa , satellite di Giove , c’è un oceano ipersalino . Quindi l’attività microbica nel lago sottomarino Bannock nello Jonio , è un ulteriore sostegno alla tesi che forme di vita di questo tipo esistono anche al di fuori della Terra e non solo . Sicuramente la ricerca di vita del 21° secolo sarà nel mare , ultima frontiera del nostro pianeta , e nello spazio ultima frontiera del futuro . Ma se dal mare ha avuto origine la vita , la vita nel mare ha forse avuto origine dallo spazio ? Nel Luglio del 2001 e nell’Agosto del 2006 uno strano fenomeno si verificò nell’area di Kerala in India . Per alcuni giorni una strana pioggia rossa si è abbattuta sulla città , anche se la gente del luogo era abituata alle tempeste di sabbia che si mescolano con la pioggia . Ma uno scienziato locale , Godfrey Louis , un fisico della Mahatma Gandhi University , non la pensava allo stesso modo . Raccolti alcuni campioni di questa strana sostanza caduta , ha iniziato una ricerca che è ancora in corso , anche se una certa parte di questi studi è già apparsa sulla prestigiosa rivista Astrophysics and Space Science . Anche altre università si sono occupate della faccenda , tra cui la Corbell University ( Usa ) e la Sheffield University ( Gran Bretagna ) . E’ stato scoperto che in questa strana pioggia rossastra vi sono dei globuli rossi, che hanno un diametro di 10 micron , leggermente più grandi dei globuli rossi umani che sono di 7 micron . E qui sembra di leggere una parte del romanzo ” A come Andromeda ” scritto dal famoso astronomo e astrofisico Fred Hoyle con John Elliot, non a caso fautore della teoria della panspermia , in cui si ricostruisce il DNA di una evoluta razza aliena che aveva trasmesso un messaggio dalla galassia di Andromeda , con il codice binario 0-1 , per la costruzione di un perfezionatissimo ipercalcolatore senziente , romanzo che ha poi ispirato altri quattro libri come : il seguito , sempre di Hoyle , ” L’insidia di Andromeda ” , quindi ” Messaggio da Cassiopea ” , scritto a due mani da Chloe Zerwick e Harrison Brown , oltre a ” Progetto stelle ” di Gregory Benford ( se non ricordo male l’autore , chiedo venia ) , e ” Contact ” di Cari Sagan . Perché questo accostamento ? Perché lo scienziato della Gandhi University sostiene di aver osservato negli studi sulla pioggia rossa di Kerala , delle piccole cellule fuoriuscire da una cellula madre , che hanno dato origine a un processo di duplicazione , come nel romanzo A come Andromeda . Solo che questo processo quando si verifica sulla Terra , ha bisogno del DNA degli organismi in questione . Il mistero è che Godfrey Louis non è riuscito a trovare nessun DNA , e ha inviato quindi il materiale ad una università più attrezzata , come il Centro di Astrobiologia di Cardiff nel Galles , capitanata dall’astrotìsico premio Nobel Chandra Wickramasinghe , che tra l’altro noi del CUT abbiamo conosciuto personalmente il 16 Ottobre 2010 alla Conferenza di Strasburgo , che sta studiando l’enigma di Kerala e che ha dichiarato : « Non abbiamo mai visto nulla del genere prima d’ora . Non ci sono dubbi che questi globuli sono composti da idrogeno , silicio, ossigeno , carbonio e alluminio . Possiedono pareti molto spesse , così che è diffìcile entrarvi o estrarre il materiale che vi è all’interno . Le analisi che abbiamo eseguito con il Dapi ( la sostanza utilizzata dai biologi per mettere in luce la presenza di DNA all’interno delle cellule viventi ) ha dato risultati contrastanti » : Neanche a Cardiff sono riusciti a capire perché questi globuli siano rossi, perché le pareti delle cellule siano così resistenti , che cercando di romperle , il contenuto interno si può disperdere . Secondo il fisico Louis , forse le pareti delle cellule sono così spesse per sopravvivere al viaggio nello spazio extraterrestre . Questo avvalorerebbe la tesi che determinati organismi sono resistenti al vuoto cosmico e ai raggi cosmici, e possono arrivare sul nostro azzurro pianeta indenni . Quindi Louis ipotizza che la pioggia rossa è composta da organismi di origine extraterrestre arrivati sulla Terra , grazie allo scontro con una piccola cometa , i cui frammenti sono caduti nella nostra atmosfera sulla zona di Kerala . In effetti quando nel 2001 furono sentite delle esplosioni nella zona , prima della pioggia rossa , simili a quelle che si ascoltano quando le meteoriti esplodono nella nostra atmosfera , l’ipotesi non è da scartare . Se la cosa è plausibile , ci vorrebbe un corpo cometario che dovrebbe avere al suo interno almeno 50.000 chilogrammi di tali organismi . Sempre secondo Louis la ripetizione del fenomeno è plausibile perché dopo cinque anni la Terra è entrata di nuovo nell’orbita della cometa del 2001 , come succede per esempio quando c’è l’annuale pioggia di meteoriti nella notte di San Lorenzo . Ma perché solo a Kerala ? Secondo lo scienziato , sicuramente un fenomeno simile è capitato in altre aree del mondo , ma o non ci hanno fatto caso , o le cronache non sono state riportate . Se si legge però il libro di Charles Fort : The hook of thè damned ( il libro dei dannati ) , c’è un capitolo dedicato alle piogge misteriose di strane sostanze , fra cui anche quelle di colore rosso , quindi questo enigma è di antica data e globale . Secondo David Lloyd direttore della Cardiff University , i ” globuli rossi ” caduti su Kerala potrebbero essere una sconosciuta forma di vita terrestre non ancora scoperta , ma secondo lui l’ipotesi extraterrestre non è da scartare del tutto , oltre all’enigma del perché sia caduta solo nel 2001 e nel 2006 . Tra le altre ipotesi, ci sono anche quella dell’esplosione meteoritica e quella che la pioggia sia stata colorata di rosso da spore di alghe aeree ( ! ) che proliferano in quell’area . Secondo alcune testimonianze dei residenti in zona , la prima pioggia rossa fu preceduta da un tuono e da un lampo di luce , e successivamente alla pioggia alcuni alberi nei boschi si ritrovarono con le foglie avvizzite e con un colore grigio cenere . Si parlò anche di una crescita abnorme di licheni , che avrebbero liberato una enorme quantità di spore nell’atmosfera , tuttavia del meccanismo che avrebbe innescato questo fenomeno non è stata trovata alcuna traccia . In alcuni sedimenti analizzati dalla pioggia rossa , tra l’altro sono stati trovati anche una componente di silicio e una presenza di alluminio , con una bassissima concentrazione di fosforo , e la cosa è sconcertante , in quanto l’alluminio normalmente non figura nelle cellule viventi . Una delle teorie convenzionali elaborate per spiegare il fenomeno di Kerala , è stato quello che la pioggia contenesse sangue di uno stormo di pipistrelli distrutti da una meteora , ma come vediamo , tante volte le spiegazioni cosiddette razionali , sono più irrazionali di quelle eretiche .

Al momento quindi la teoria extraterrestre sembra la più plausibile , anche perché secondo Chandra Wickramasinghe , se nella pioggia rossa verranno trovati specifici isotopi del carbonio , differenti da quelli presenti nelle forme di vita terrestri, sarà la prova conclusiva della loro provenienza extraterrestre .


Un’altra ipotesi sulla natura esogena di questi organismi , è quella che se sono stati trasportati da una piccola cometa , questa avvalorerebbe la tesi della panspermia di Sir Fred Hoyle e dello stesso Chandra Wickramasinghe , tesi che afferma come sappiamo che questi corpi celesti siano veicoli di trasporto di vita nel Cosmo . Comunque questi studi sulla pioggia rossa di Kerala sono certamente affascinanti , perché potrebbero dimostrare definitivamente il fatto che sia la vita organica che quella intelligente , siano la norma nell’Universo . Dulcis in fundo , recentemente la Nasa ha divulgato la notizia della scoperta di un microbo nel lago Mono , nei pressi dello Yosemite National Park in California , che sostituisce l’arsenico al fosforo per la sua crescita , e questo aumenta la prospettiva di trovare vita organica su pianeti dove non c’è fosforo nell’atmosfera , visto che si pensava che questo elemento fosse uno dei componenti principali per lo sviluppo della vita . Ormai dopo la scoperta di oltre 500 pianeti extrasolari, come ha scoperto di recente anche il telescopio spaziale Kepler , con alcuni con le condizioni necessarie adatte alla vita , nella fascia cosiddetta abitabile , anche se sono convinto che le condizioni adatte alla vita , che non credo siano solo basate sul carbonio , ma anche sul silicio , sulla linfa vegetale e forse anche sull’atomo , credo che l’Universo sia pieno di pianeti simili alla Terra , e gli amminoacidi viaggiano nel Cosmo per mezzo di comete ( i messaggeri dello spazio ) e meteore , provenienti chissà da quali recessi dell’Universo . Certo che dopo tanti anni in cui il Darwinismo e il Creazionismo l’hanno fatta da padrone , ci potrebbe essere teoricamente una terza strada come quella della vita di nuove forme biologiche che arrivano dalle profondità dello spazio e si adattano ai pianeti dove arrivano , compresa la Terra , creando forse nuovi ecosistemi biologici, e la teoria forse non è così peregrina . Recentemente una equipe dell’Università dell’Arizona , diretta dalla ricercatrice italiana Sandra Pizzarello , ha analizzato un meteorite carbonaceo , un fossile tra i più antichi del Sistema Solare , trovato in Antartide . Dopo aver ricreato in laboratorio le stesse condizioni della Terra primitiva , si è scoperto che nei residui rilasciati dal meteorite , c’era una grande quantità di ammoniaca , elemento anticipatore delle molecole organiche come amminoacidi e DNA , fondamentali per la vita . Questo dimostrerebbe che la vita sulla terra fu accesa dall’ammoniaca contenuta nello sciame meteorico caduto e risalente ai 4 miliardi e ai 3 miliardi di anni fa . La rivista scientifica Journal of Cosmology , ha pubblicato ultimamente una ricerca di Richard Hoover , scienziato della Nasa , che sostiene di aver scoperto una forma di vita aliena giunta dallo spazio , e di come vi sia arrivata . Frutto di lunghi anni di ricerche , l’astrobiologo del Marshall Space Flight Center della Nasa , ha chiesto ad altri ricercatori in tutto il mondo di verificare se le sue prove sono corrette o meno . Hoover ha studiato per oltre dieci anni fossili di batteri molto piccoli, caduti in zone remote del pianeta e raccolti in Antartide , Siberia e Alaska , per cercare le meteoriti condriti carboniose , di cui in questo momento ne sono state trovate solo una decina di campioni . Alcuni di questi fossili sono simili ad alcuni batteri terrestri e secondo Hoover , questo dimostra che la vita nell’Universo è molto più diffusa di quanto si pensi . Analizzati al microscopio elettronico , sono stati rilevati batteri somiglianti a quelli terrestri , ma anche altri sconosciuti batteri , veri e propri alieni . Questo rinforzerebbe , se ce ne fosse ancora bisogno , la tesi della panspermia , e cioè che la vita sulla Terra arriva dallo spazio , e non solo sulla Terra , ma anche su altri pianeti, e che non è quindi una eccezione del nostro mondo .Tra questi batteri scoperti, ce ne sarebbero alcuni privi di azoto . Il ricercatore del SETI ( l’ente per la ricerca radioastronomica di vita intelligente nel Cosmo ) , Seth Shostak , ha detto che se la scoperta fosse confermata , l’impatto sulla scienza in generale e l’astronomia in particolare , sarebbe di vasta portata . La ricerca di Richard Hoover verrà sottoposta a test di altri ricercatori , e se ci sarà conferma della provenienza esogena , si avrà la certezza che davvero batteri alieni sono scesi sulla Terra . Mi viene in mente inoltre che nel Dicembre 1984 un meteorite di origine marziana fu trovato in Antartide dalla ricercatrice Roberta Score , e nel 1996 David McKay della Nasa disse di aver trovato al suo interno tracce di vita , e infatti vennero esaminate strutture a catena di possibile origine biologica . Recentemente anche gli studi sugli oceani di Jonathan Eisen , collaboratore del celebre decifratore del DNA , Craig Venter , potrebbero rivoluzionare la classificazione delle creature biologiche conosciute come : batteri , archaea ed eucarioti . Con il progetto denominato ” Global ocean sampling expedition” in auge dal 2003 , i due ricercatori stanno scandagliando i mari del globo alla ricerca dei genomi dei microrganismi marini, e stanno accumulando una enorme biblioteca dei geni . I microbi vengono analizzati nel loro habitat naturale e non con le colture in laboratorio , e quindi è più facile studiarli, visto che in laboratorio non si potrebbero riprodurre determinate condizioni naturali . Per la cronaca , Jonathan Eisen è professore di microbiologia al ” Genome Center ” della University of California . Nei suoi studi afferma che questi sconosciuti e invisibili organismi , esigono temperature spaventose e pressioni in atmosfere , che ridurrebbero gli esseri umani a un foglio di carta , quindi è ovvio che vivono in condizioni per noi impossibili . Quali potrebbero essere i vantaggi di tali studi ? Secondo Eisen si potrebbero creare in futuro creature OGM , in grado di ripulire l’aria dai gas che causano l’effetto serra , o produrre combustibili sintetici non inquinanti , come forse anche gli scienziati del Terzo Reich avevano prodotto negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale . Ma poi come si comporterebbero le multinazionali del petrolio ? La domanda essenziale e fondamentale però è quella , da dove provengono questi microrganismi ? Sono nuovi organismi terrestri , oppure sono organismi che provengono dallo spazio ? Il microbiologo ha affermato che queste creature di certo fanno parte in effetti della materia oscura dell’Universo ” biologico ” . Un’altra possibilità è che questi organismi siano già noti , ma sono relegati in particolari habitat. Comunque questo progetto di ricerca ha un fascino molto particolare , perché ci fa capire come la vita fiorisca in qualunque contesto , a dispetto delle condizioni che più o meno lo permettono , e questo dimostra che la vita è possibile ovunque , anche in ambienti diversi del Cosmo , ed è il fine ultimo di quella grande maestosità che è l’Universo . Vedremo in futuro gli sviluppi di questa ricerca di Jonathan Eisen . Adesso però facciamo un po’ di interessante speculazione scientifica . E se oltre a nuovi ipotetici organismi cosmici, dallo spazio arrivassero nuovi virus , anche letali per l’uomo ? Un paio di anni fa , scrissi una lettera – articolo al nostro quotidiano cittadino Corriere del Giorno , visto che in quel periodo si erano diffusi timori associati al virus dei suini , e tra le ipotesi che formulai ci fu quella delle manipolazioni in qualche laboratorio o base militare segreta come quella di Fort Detrick negli Stati Uniti . Dopo la paura innescata da altri virus come la Sars , la Bse o virus della mucca pazza , il virus dei polli e precedentemente il virus eboia e i forti sospetti sulla genesi artificiale dell’Aids , si paventava il rischio di una pandemia , rischio che poteva aumentare anche per effetto della globalizzazione contemporanea. Il focolaio del virus dei suini si era generato in Messico , anche se poi l’epidemia fortunatamente si è arrestata , non prima però di aver creato un diffuso allarmismo e una vendita sproporzionata di vaccini e conseguente profitto per le multinazionali farmaceutiche . Tra le altre ipotesi che formulai, ci fu quella della ripresa degli studi della famigerata Unità 731 giapponese della Seconda Guerra Mondiale , studi proseguiti nell’era moderna . Poi tirai in ballo anche le presunte scie chimiche . Dulcis in fundo , e questo si collega ai temi di questo articolo , ipotizzai che quest nuovi virus potessero avere una matrice spaziale , e illuminante in proposito è il film del 1971 Andromeda , del regista Robert Wise , tratto da un romanzo di Michael Crichton del 1969 , dove l’arrivo di un organismo alieno chiamato appunto Andromeda , dopo la missione spaziale di un satellite , provoca la morte di esseri umani, genere non accada mai, non possiamo però sapere se oltre a nuovi organismi, non ne giungano altri letali per l’uomo . Recentemente ne è stato fatto un remake televisivo datato 2008 , intitolato Andromeda Strain , che fa capire l’attualità di queste problematiche , dove questo virus alieno rischia addirittura di cambiare il nostro ecosistema vegetale e animale . Mi viene in mente in questo senso la saga dello scrittore di anticipazione David Gerrold , iniziata nel 1983 , improntata alla Guerra contro gli Chtorr , composta da 7 romanzi di cui fu fatta anche una riduzione televisiva , anche questa correlata ai temi di questo articolo , in cui si narra una insolita e strana invasione , dove queste creature aliene non usano almeno apparentemente tecnologie avanzate , non hanno astronavi o armi spaziali , non si sa il loro vero luogo di origine , e giungono sulla Terra instillando una terrorizzante piramide ecologica aliena , costituita da migliaia di specie vegetali e animali aggressive , che mettono a repentaglio l’intero ecosistema terrestre , per trasformare il nostro mondo in qualcosa di ” altro ” . Per la cronaca , l’avanguardia Chtorran è formata da giganteschi e crudeli vermi dal colorito rossastro . Pensate che questa sia solo fantasia di uno scrittore di fantascienza ? Sentite questa , perché adesso voglio raccontare dei fatti reali accaduti negli Stati Uniti nel lontano 1973 , fatti ai confini della realtà , ma assolutamente veri e documentati, riportati con dovizia di particolari da due vecchi numeri del mitico Giornale dei Misteri del Luglio e Agosto 1973 . L’autore degli articoli S. Bonconte , si chiedeva se impreviste mutazioni biologiche dovute a radiazioni o a influssi di provenienza cosmica , si stessero verificando sul nostro vecchio pianeta . E infatti analizzò una notizia proveniente dal Texas , stato americano già noto per i fatti di Aurora del 1897 , sede di un ” presunto ” UFO-crash. L’evento noto come ” Dallas blob ” , dal nome della città come sappiamo tristemente nota per l’omicidio di John Fitzgerald Kennedy del Novembre 1963 , fu teatro di un fenomeno impressionante accaduto alla signora Marie Harris , che un giorno affacciandosi a una finestra localizzata sul retro della sua casa , notò in mezzo al suo giardino una escrescenza bianca , piccola e dall’aspetto ” schiumoso ” , che pulsava ritmicamente . La donna incuriosita , ( adesso riportiamo la cronaca di S. Bonconte ) , scese , la estirpò con una zappetta da giardinaggio e , ridottala in pezzi, la sparse per il giardino . Nel tagliarla notò all’interno una specie di muco scuro e vischioso . Due giorni dopo la ” cosa ” ricomparve e di dimensioni raddoppiate . La signora Harris e il marito allora pensarono di sotterrarla . Apertala videro che quella specie di “plasma” che ne formava il contenuto era divenuto color arancio , mentre all’esterno aveva cambiato il colore bianco con una tonalità gialla intensa . Cosparsa di un potente antiparassitario a base di nicotina , divenne scarlatta e cominciò a emettere una sostanza liquida , che sembrava sangue . Poi assunse un colore violetto intenso . Continuò a crescere lentamente e costantemente . Alcuni studiosi, invitati dai coniugi Harris , membri del Growht International Incorporated , ne tagliarono un pezzo per analizzarlo , ma non riuscirono a far nulla per distruggere la ” cosa ” o per arrestarne la crescita . Un ciclone che colpì la zona , rovesciò torrenti d’acqua e la ” cosa ” sparì improvvisamente , come lavata via . Due giorni dopo ricomparve stavolta più grande ancora e divisa in tre “settori ” . Poi senza un motivo apparente , cominciò a ridursi nuovamente di proporzioni , fino a che si essiccò e morì . Questo il misterioso episodio di Dallas , che ripropose in termini diversi un episodio simile accaduto a Rovezzano in provincia di Firenze nello stesso anno , dove una ” cosa ” pulsò come di vita propria ed emise una sostanza simile a plasma sanguigno , che potrebbe ricordare anche la pioggia rossa di Kerala in India . La ” cosa ” di Rovezzano non era però radicata al suolo e sembrava potersi muovere , come una forma organica più evoluta del blob , quasi una forma di vita tra il vegetale e l’animale . Del resto noi sulla Terra abbiamo i cnidari e i coralli che sembrano piante , ma sono in effetti creature viventi . Se si prescinde dal contenuto mucillaginoso che ricorda il plasma , l’aspetto richiama certi tipi di alghe marine , e un’altra ipotesi potrebbe essere che certe forme vegetali siano state irradiate da un tipo di energia nucleare o da una forma di energia irradiata da un UFO , come negli incontri ravvicinati del secondo tipo , oppure sono spore che arrivano dallo spazio . Tornando ai fatti di Dallas , il quotidiano ” The Miami Herald ” del 1 Giugno 1973 dichiarò che numerose persone raccolsero , senza precauzioni di sorta , esemplari dei ” blobs ” , ma nessuno fece una analisi completa delle escrescenze e nessun biologo le controllò . Dallas fu colpita in uel periodo da violente piogge , per oltre un mese , e la signora Harris espresse la speranza che le escrescenze altro non erano che semplici funghi , ma la cosa non è così semplice e riduttiva . Infine la Harris dichiarò che i ” blobs ” contenevano una sostanza scura all’esterno di una membrana . Inoltre questi potevano assumere diverse colorazioni, e quando venivano punti , diventavano color rosso porpora . Le escrescenze erano bianche e sottili come una cialda , e apparivano completamente disseccate . Secondo il Dottor F.Hurst, botanico della Baylor University e il Dottor J.Flook , botanico della Southern Memodist University , i blobs non erano altro che comunissimi funghi . Il Dr. Hurst lanciò l’ipotesi che si trattasse di un composto di spore che si raggnipparono in una grossa massa protoplasmatica che si nutriva di batteri e che comunemente assumevano una forma gialla pulsante , come quella descritta dalla Harris , e tali formazioni erano assai diffuse ( ? ) ed estremamente comuni, e generalmente si manifestavano dopo i temporali estivi, e quando il tempo era afoso . Solo che stranamente questi cosiddetti ” funghi ” , apparvero prima del periodo piovoso . E’ possibile che queste spore siano di matrice esogena ? E se si , che tipo di forme organiche sono ? Tralasciando per il momento le speculazioni scientifiche , ovviamente anche il cinema si è occupato di queste tematiche con film famosi e meno famosi , e ne citiamo alcuni , non pretendendo di ricordarli tutti . Cominciamo da The Quatermass Experiment ( L’astronave atomica del Dottor Quatermass ) del 1955 , regia di Val Guest , dove un’astronave che precipita in mezzo alla campagna inglese , viene recuperata dal suo ideatore/progettista Quatermass. Lanciata precedentemente fuori dell’atmosfera terrestre , dei tre astronauti che compongono l’equipaggio uno solo è rimasto vivo , Caroon , che è stato però contaminato da un organismo alieno gelatinoso , che per procurarsi energia vitale , comincia a sopprimere gli abitanti della zona . Nel 1999 ne fu fatto un ” quasi remake “, con una storia similare , ambientato però su di uno Shuttle della Nasa , film intitolato The Astronauti Wife ( La moglie dell’astronauta ) , del regista Rand Ravich . E’ la volta di Invasion of thè body snatchers ( L’invasione degli ultracorpi ) , film diretto nel 1956 da Don Siegel , film tra l’altro scelto per essere preservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, dove si narra che la cittadina americana di Santa Mira , è stata invasa da esseri spaziali che copiano perfettamente gli esseri umani , ai quali si sostituiscono durante il sonno . Queste creature si replicano all’interno di enormi baccelli alieni, che crescono finché creano copie senza emozioni umane , che eliminano gli originali , baccelli che ovviamente giungono sulla Terra dallo spazio . Di questo film sono stati fatti tre remake dal titolo: Terrore dallo spazio profondo nel 1978 , Ultracorpi l’invasione continua nel 1993 , e Invasion nel 2006 . In Italia ne è stata fatta una parodia con il principe della risata Totò , in Totò nella Luna del 1958 , con i ” cosoni ” al posto dei baccelloni alieni di Don Siegel . Un altro interessante film del 1957 , per la regia di John Sherwood è stato : The monolith monsters ( La meteora infernale ) , dove una meteora precipita nel deserto americano , vicino ad una imprecisata cittadina . In seguito all’azione dell’acqua , i suoi frammenti si rigenerano e si moltiplicano dirigendosi verso la città , uccidendo tutti quelli che si trovano sulla loro strada . Questi frammenti inorganici , con cui non si può prendere contatto, uccidono per procurarsi le sostanze utili alla loro esistenza e moltiplicazione per sopravvivere , sostanze basate sul silicio , lasciando corpi pietrificati, privi della sostanza che rende elastica la pelle . Altro film noto è The Blob ( Blob fluido mortale ) , anno 1958 , diretto da Irvin S. Yeaworth Jr. , con uno Steve Me Queen a inizio carriera , dove si narra che una creatura informe e gelatinosa , giunge sulla Terra all’interno di una meteora , e trovata da un vecchio del luogo , si ingrandisce diventando una massa enorme che ingloba quasi tutto . Verrà alla fine trasportata al Polo Nord , dove il freddo ne arresterà la crescita , ma con il punto interrogativo sulla sua reale morte . E’ stato fatto un remake nel 1988 dal titolo Blob il fluido che uccide . Un altro film famoso del 1960 , del regista Wolf Rilla , è II villaggio dei dannati , tratto dal romanzo ” The Midwicht Cuckoes ” , scritto nel 1957 dallo scrittore inglese John Wyndham , noto per i suoi romanzi sul tema delle ” strane ” invasioni . Si narra che gli abitanti della cittadina di Midwich vengono addormentati da una forza aliena o da strane spore , e alcune donne del luogo subiscono una inspiegabile gravidanza , partorendo degli ” strani ” bambini alieni , che si rivelano dotati di poteri al di sopra della nostra comprensione . Audace la scelta del modo in cui le donne vengono fecondate , per quei tempi, che misero in allarme la Chiesa . Ne fu girato un seguito nel 1963 dal titolo La stirpe dei dannati , e un remake nel 1995 di John Carpenter , noto cultore dell’insolito , dal titolo Villaggio dei dannati , con l’attore deceduto Cristopher Reeve , noto Superman cinematografico e Michael Pare , protagonista del film Philadelphia Experiment . Un altro film del 1962 con i temi di questo articolo è The day of thè Triffìds ( II giorno dei Trifìdi ) , del regista Steve Sekely , uscito in Italia anche col titolo de L’invasione dei mostri verdi , anche questo tratto da un romanzo di John Wyndham , dove si racconta che una fantasmagorica pioggia di meteore solca il cielo in una notte d’estate . La pioggia ha portato con se un carico di spore aliene , che ha dato vita ad una nuova specie di piante assassine , crudeli e inarrestabili , come un’atavica ribellione della natura contro l’uomo . Verranno alla fine distrutte con l’acqua del mare , simbolo della vita sulla Terra . Un film semisconosciuto , ma interessante come principio è The green slime ( II fango verde ) del 1968 , diretto dal regista nipponico Kinji Fukasaku , dove un gruppo di astronauti impegnato in una missione per distruggere un enorme asteroide in rotta di collisione con la Terra , atterrano sulla sua superfìcie , dove viene notata una strana sostanza verde che pulsa sul terreno . Distrutto l’asteroide , uno degli astronauti inavvertitamente trasporta a bordo della stazione spaziale un grumo della strana sostanza , che per effetto dell’energia presente nella stazione , inizia a ribollire e crescere , diventando una strana schiuma , da dove si generano delle creature tentacolate con un solo occhio , che emettono scariche elettriche mortali . Verranno distrutte sacrificando la stazione spaziale , prima che arrivino sulla Terra . Come film più recenti , possiamo citare The Mist ( La foschia ) , film del 2007 diretto da Frank Darabont, dove si narra di un progetto militare chiamato ” Arrowhead ” , studiato e messo in atto con lo scopo di aprire portali verso universi paralleli . Questo provoca l’apparizione di esseri e di un ecosistema alieno , che hanno invaso la nostra dimensione , spostandosi in una strana nebbia o foschia che da loro protezione e occultamento . Infine i militari riescono a riprendere il sopravvento su queste creature, richiudendo il portale dimensionale . Nel 2008 invece è uscito il film The Happening ( E venne il giorno ) , del regista M. Night Shyamalan , tra l’altro regista del bel film Signs del 2002 con Mei Gibson , sull’affascinante tema dei crop-circles collegati agli alieni . In The Happening si narra che molta gente si toglie inspiegabilmente la vita , e si comincia a ipotizzare che a causare questi strani suicidi sia una terribile neurotossina prodotta dalle piante ( o da un organismo alieno ) , che reagiscono a qualcosa che le minaccia . Uno scienziato pensa che quanto accaduto sia un avvertimento della natura contro l’uomo , giudicato da essa una minaccia per l’intero pianeta . Infatti nella zona dove il fenomeno si verifica , c’è la più alta densità di centrali nucleari , che mettono in pericolo tutte le forme viventi , quindi l’uomo è considerato la vera anomalia del nostro mondo , e le piante comunicando tra di loro , emettono questa neurotossina come mezzo di difesa . Nel 1965 l’ex dipendente della Cia , Dott. Cleve Backster , studiò realmente le comunicazioni tra le specie vegetali, contribuendo al perfezionamento della cosiddetta ” macchina della verità ” , usata in tanti casi per appurare la sincerità dei testimoni . Concludiamo ( anche se non abbiamo potuto inserire tutta la filmografia ) questa rassegna cinematografica sui film cosiddetti a ” invasione biologica ” , correlati in qualche modo con i concetti di questo articolo , con il film del 2010 Monsters ( Mostri ) diretto dal regista Gareth Edwards , dove si narra che nel 2016 delle forme di vita aliene si sono diffuse in tutta l’America centrale , portate sulla Terra da una sonda della Nasa , che hanno cominciato a proliferare creando un habitat estraneo vegetale e animale , come in un inarrestabile contagio . Lungo il confine con gli Stati Uniti, viene creato un muro di separazione con la ” zona aliena ” , gestito da forze armate americane e messicane , per contrastare l’espandersi del flagello . Come si vede quindi , anche il cinema ha affrontato le tematiche legate alle nuove forme di vita con provenienza esogena , ma il nostro intento non era quello di metter paura a chi ci legge , anche se nell’era contemporanea per spaventarsi per davvero basta guardare un qualunque telegiornale, ma solo illustrare il fatto che facendo parte il nostro pianeta dell’entità chiamata Universo , può essere soggetto all’arrivo di organismi sconosciuti , oltre a vere e proprie forme di vita intelligente provenienti dagli abissi del Cosmo , in quelli che amiamo definire UFO . Nessuno credo possa contestare questa possibilità , in un senso o nell’altro , forse solo gli ottusi , perché sappiamo poco , credo , dei misteri che ci circondano e quindi non possiamo precluderci nuove teorie e ipotesi di studio . Come disse Albert Einstein , il più famoso scienziato forse esistito : « I grandi spiriti hanno sempre trovato la violenta opposizione dei mediocri , i quali non sanno capire l’uomo che non accetta stupidamente i pregiudizi ereditari , ma con onestà e coraggio usa la propria intelligenza ». Parole sante e in attesa di conoscere più approfonditamente i misteri dello spazio , parafrasiamo la frase finale del film ” La cosa da un altro mondo ” del 1951 , di Christian Niby e Howard Hooks , « Scrutate il ciclo » .

Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/

giovedì 2 giugno 2011

La Bryson fa “luce” sul mistero dell’UFO di Mayfield

Cosa vola nei cieli d’Australia? A guardare l’analisi di Bibiana Bryson non ci si troverebbe di fronte ad un oggetto volante non identificato ma a qualcosa che di certo non vola, per quanto moderno e tecnologico. Sintomo di come l’informatica possa essere un’ alleata dell’ufologia ma anche un’acerrima avversaria nel 2011. Nel momento in cui aveva annunziato che avrebbe posto il filmato alla sua attenzione in tanti hanno intuito che le sorprese sarebbero state dietro l’angolo. Il giallo di Mayfield, l’UFO con le luci intermittenti immortalato in un video e condiviso su YouTube ha trovato sulla sua strada Bibiana Bryson. L’ufologa argentina, nota per aver sciolto parecchi enigmi legati ad avvistamenti OVNI, sembra aver messo a segno un colpo spettacolare, l’ennesimo della sua carriera.


In pratica, secondo l’analisi e gli approfondimenti effettuati dall’ufologa argentina, il presunto UFO che si vedrebbe nel video altro non sarebbe che un “router”. Ebbene sì, proprio un classico “router”, quell’apparecchio elettronico indispensabile per le connessioni Adsl che sarebbe stato inserito nel video per creare l’effetto visivo. Ad una prima visione del video, le luci intermittenti del presunto velivolo nell’oscurità debbono aver fatto intuire qualcosa alla ricercatrice sudamericana. Nessun disco volante dunque avrebbe volato nei cieli d’Australia. Dopo numerose verifiche incrociate e aver vagliato anche altre ipotesi, la Bryson è così giunta alla sua conclusione. Una delusione per tutti quegli appassionati che si erano illusi di trovarsi di fronte ad una testimonianza particolarmente probante. Sul sito ufficiale di Bibiana Bryson è possibile consultare l’analisi dettagliata con video, piuttosto esplicativo, che mostrerebbe come la ricercatrice è giunta a tale conclusione.

Fonte: http://notiziefresche.info/clamoroso-la-bryson-fa-luce-sul-mistero-dellufo-di-mayfield_post-104294/

mercoledì 1 giugno 2011

UFO nei cieli australiani?

Le intriganti immagini proposte oggi risalgono al 29 maggio 2011 e si riferiscono ad un presunto avvistamento avvenuto in notturna a Mayfield, cittadina dell’Australia. Nel filmato si nota, sospeso sulla città, un oggetto di forma allungata caratterizzato da luci stroboscopiche che si alternano in intensità e che lasciano poco spazio ad una spiegazione razionale. Le peculiarità sopra descritte, la mancanza delle classiche luci di segnalazione, la totale assenza di rumore e il fatto che l’oggetto sembra essere completamente fermo nel cielo, farebbe escludere la presenza di un aeromobile convenzionale.


Disclose.tv - UFO was seen and filmed over Mayfield, 29-May-2011 Video


Il caso in questione, ha attirato comunque l’attenzione della nota ufologa argentina Bibiana Bryson che, in queste ore, sta acquisendo maggiori informazioni sull’evento nel tentativo di giungere, per quanto possibile, alla giusta catalogazione di questa incredibile testimonianza proveniente dall’Oceania.

Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...