venerdì 29 aprile 2011

I dischi Vril

La Società Vril o Loggia Luminosa fu fondata in Germania nel 1921 come "Società Pangermanica di Metafisica” per esplorare le origini della razza Ariana. Fu costituita inizialmente da un gruppo di donne medium psichiche dirette da Maria Orsitsch (Orsic) di Zagreb (Croazia), già medium della Thule Gesellschaft (1), che sosteneva di aver ricevuto comunicazioni da alieni Ariani viventi su Alpha Tauri, nel sistema di Aldebaran. Secondo la Orsic questi alieni avevano visitato la Terra e si erano insediati in Sumeria e la parola Vril deriva dall’antica parola Sumera “Vri-Il” “simile a dio”.


Una seconda medium del gruppo fu conosciuta solo come Sigrun, un nome legato etimologicamente a Sigrune, una Valchiria ed una delle nove figlie di Wotan nella leggenda Norvegese. La Società Vril combinava gli ideali politici dell’Ordine degli Illuminati di Baviera con il misticismo Hindù, la Teosofia di Madame Blavatsky e la Cabala Ebraica. Fu il primo gruppo nazionalista Germanico ad usare il simbolo della swastika come un emblema di collegamento tra l’occultismo Orientale con quello Occidentale. La Società Vril presentava l’idea di un matriarcato sotterraneo, un’utopia socialista governata da esseri superiori che avevano padronanza sulla misteriosa energia chiamata Forza Vril.

“Questa società segreta fu fondata, letteralmente, sulla novella di Bulver Lytton “The Coming Race” (La razza ventura), scritta nel 1871. Il libro descrive una razza di uomini psichicamente molto più avanzata della nostra. Essi hanno raggiunto un tale potere su se stessi e sulle cose da essere quasi simili a dei. Per il momento sono nascosti e vivono in caverne, tunnel e grandi cavità al centro della Terra. Presto emergeranno per regnare su di noi.”

Il Mattino dei Maghi

Mentre compivano le ricerche per il loro classico libro “Il Mattino dei Maghi”, gli autori Jacques Bergier e Louis Pauwels ottennero la dichiarazione riportata sopra da uno dei più grandi esperti missilistici del mondo il Dr.Willy Ley, che lasciò la Germana nel 1933. Il Dr. Ley disse che i membri della Società Vril - che si formò poco prima che i Nazisti andassero al potere – credevano di possedere una conoscenza segreta che li avrebbe resi in grado di mutare la loro razza e li avrebbe resi simili agli uomini nascosti nelle viscere della Terra; si trattava di metodi di concentrazione, un intero sistema di ginnastiche interne per mezzo dei quali si sarebbero trasformati.

Queste tecniche erano probabilmente basate sugli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola, le tecniche di concentrazione e di visualizzazione dei Gesuiti simili a molti insegnamenti occulti, in special modo ai culti sciamanici e al Buddismo Tibetano. I Nazisti tenevano in grande considerazione questi Esercizi Spirituali, che credevano essere stati tramandati dagli Antichi Maestri di Atlantide. Gli occultisti del tempo sapevano che Ignazio era un Basco ed alcuni dichiaravano che il popolo Basco era l’ultima discendenza della razza Atlantidea. L’uso appropriato di queste tecniche avrebbe permesso la riattivazione del Vril per il dominio della razza Teutonica su tutte le altre.

La Società Vril credeva che chiunque fosse divenuto maestro del Vril sarebbe stato maestro di se stesso, degli altri attorno a lui e del mondo. Credevano anche che il mondo sarebbe cambiato e che i “Signori” sarebbero emersi dal centro della Terra. Chi non avrà fatto un’alleanza con loro e sarà divenuto egli stesso un “signore”, si ritroverà fra gli schiavi.

Nel suo libro “The Unknown Hitler”, l’autore Wulf Schartzwaller dice:

“Haushofer fu uno studente del mago e metafisico Russo George Gurdjeff. Sia Gurdjeff che Haushofer sostenevano di avere contatti con logge Tibetane segrete che possedevano il segreto del “Superuomo”. La Loggia Luminosa includeva Hitler, Aalfred, Rosenberg, Himmler, Goring e il medico personale di Hitler, Dr. Morell, tutti già membri della Thule Gesellschaft che si unirono alla Società Vril nel 1919. Il potere di suggestione di Hitler diviene più comprensibile se si ipotizza la sua conoscenza delle segrete tecniche psicologiche di Gurdjeff, basate sugli insegnamenti dei Sufi, dei Lama Tibetani e che lo resero familiare con l’insegnamento Zen della Società Giapponese del Dragone Verde”.
Con Hitler al potere nel 1933, sa la Thule Gesellschafts che la Società Vril ricevettero presumibilmente uno stato ufficiale di finanziamento per programmi continuativi per lo sviluppo di dischi da utilizzare sia per il volo spaziale che come macchine da guerra.

La Forza Vril ed il Sole Nero

Ne “La Razza Ventura” di Lytton, il popolo sotterraneo usa la Forza Vril per operare e governare il mondo (pochi bambini armati con bacchette a potere Vril sarebbero in grado di sterminare una razza di oltre 22 milioni di barbari minacciosi). Serviti da robots ed in grado di volare su ali dotate di forza Vril, i vegetariani Vril-ya sono – per stima propria – razzialmente e culturalmente superiori a chiunque altro sulla Terra, sopra e sotto la superficie. Ad un certo punto il narratore conclude (da prova linguistica) che i Vril-ya sono “discendenti dagli stessi antenati della grande famiglia Ariana, dai quali ha fluito, in varie correnti, la civiltà dominante nel mondo”. La Forza Vril o Energia Vril si credeva derivasse dal Sole Nero, una grande sfera di “Prima Materia” che esiste ipoteticamente al centro della Terra, dando luce ai Vril-ya ed emanando radiazioni nella forma di Vril. Albert Pike, 33° grado dell’Antico ed Accettato Rito di Frammassoneria Scozzese disse, “C’è in natura una forza più potente, per mezzo della quale un singolo uomo che la possedesse, e conoscesse come dirigerla, potrebbe rivoluzionare e cambiare la faccia del mondo”.

Questa è la forza che i Nazisti ed il loro occulto circolo interno cercarono così disperatamente di scatenare sul mondo. Una manifestazione della “Grande Opera” promulgata dagli Adepti delle società segrete di tutte le epoche. La Società Vril si rifaceva ad un antico archetipo, già nella mente degli alchimisti e dei maghi, che fu solo re-interpretato da Lytton, nella luce di quell’epoca di revival occulto e di incalzante progresso scientifico. Fu Madame Blavatsky, esule russa e fondatrice della teosofia, a interessarsi e studiare “seriamente” la misteriosa energia Vril. Influenzata anch’essa da “La Razza Ventura”, essa scrive nel suo “Iside Svelata”, pubblicato nel 1877: “Esiste una forza della natura i cui segreti poteri erano noti agli antichi teurghi ma che è negata dai moderni scettici. I fanciulli antidiluviani – che forse giocavano con essa, allo stesso modo in cui i bambini de ”La Razza Ventura” di Bulwer Lytton usano il tremendo Vril –la chiamavano “Acqua di Phtha”; i loro discendenti la denominarono Anima Mundi, l’anima dell’universo; più tardi, i cultori di ermetismo medievali la definirono “luce siderale”, o il “Latte della Vergine Celeste”, il “Magnes”, e molte altre denominazioni”.

Continua Madame Blavatsky: “C’è stata un’infinita confusione di appellativi per designare una medesima cosa. Il caos degli antichi, il fuoco sacro degli zoroastriani, o l’Antusbyrum dei Parsi; i fuochi di sant’Elmo degli antichi Germani; i lampi di Cybele; la torcia ardente di Apollo; la fiamma sull’altare di Pan; il fuoco inestinguibile nel tempio dell’Acropoli e in quello di Vesta; l’elmo fiammeggiante di Plutone; le scintille lucenti sul copricapo dei Dioscuri, sulla testa di Gorgone; l’elmo di Pallade e il caduceo di Mercurio; l’egizio Phtha, o Ra; il greco Zeus Cataibates (colui che discende); le lingue di fuoco; il roveto ardente di Mosè; il fuoco eterno dell’”abisso senza fondo”; i vapori dell’oracolo di Delfi; la Luce Siderale dei Rosacroce; l’Akasha degli adepti indù; la Luce Astrale di Eliphas Levi; l’aura e il fluido dei magnetizzatori; l’od di Reichenbach; il globo di fuoco di Babinet; lo Psychod e la forza ectenica di Thury; il magnetismo atmosferico di alcuni naturalisti; il galvanismo e, infine, l’elettricità : non sono altro che denominazioni diverse di molte manifestazioni o effetti della medesima e misteriosa causa onnipervasiva, l’Archeos dei Greci.”

Sempre Madame Blavatsky nel suo “La Dottrina Segreta “ del 1888, si esprime riguardo i poteri dell’energia Vril.

“E’ questa Forza vibratoria che, una volta diretta contro un’armata da un Agni Rath montato su un vascello volante, un aerostato, ridusse in cenere 100.000 uomini ed elefanti, con la stessa facilità con cui si calpesterebbe un topo. Se ne parla per allegorie nel Vishnu Purana, nel Ramayana e in altre opere: è la favola del saggio Papilla, il cui sguardo trasformò in una montagna di ceneri i 60.000 figli di Sagara, e cui si accenna nelle opere esoteriche come il Kapilaksha, l’”Occhio di Kapilla”.

Nei Vril-ya della “Razza Ventura” fu prevista l’idea di mutazione e trasformazione in una più alta forma di “uomo- dio”. Lo stesso Lytton fu un iniziato Rosacrociano ben versato nelle filosofie arcane ed esoteriche e sicuramente nei più grandi progressi della scienza dei suoi giorni.

Il "motore" degli UFO Nazisti?

Nella ricerca degli elementi che costituiscono l’idea e l’opera della Società Vril ed il Gruppo Thule ha importanza fondamentale l’esame del presunto programma segreto di UFO Nazisti. Presumibilmente la Società Vril, attraverso le sue medium, stabilì una qualche forma di contatto con i “Capi Segreti” o gli stessi “Vril-ya”, ed iniziò segretamente a cooperare con alcuni scienziati Tedeschi alla fine degli anni ’20. A partire dal 1936 Hitler inviò squadre di “Spelunkers”nelle caverne e nelle miniere di tutta l’Europa alla ricerca dei Vril-ya e durante gli anni 1937-38 i Nazisti compirono estensive esplorazioni delle regioni Antartiche. Sembra che, come l’Ammiraglio Byrd, ebbero successo nella ricerca dell’ingresso del favoloso buco del Polo Sud; fu qui che, come alcuni affermano, essi presero contatto con i “Superuomini Sconosciuti” che vivevano nella favolosa città di “Rainbow City”.

Nel 1922 le Società Thule e Vril costruirono il primo disco volante Tedesco, il JFM (Jenseitsflugmaschine) o “Macchina Volante dell’Altro Mondo”, a Monaco, per prove di volo canalizzato che durarono due anni. La ricerca fu condotta da W.O.Schumann dell’Università Tecnica di Monaco, ma il progetto fu interrotto nel 1924 con lo smantellamento della macchina ed il suo trasferimento nelle installazioni della Messerschmitt di Asburgo, dove fu conservata per ricerche successive dalle quali il Prof.Schumann sviluppò un’unità di levitazione che fu chiamata Schumann-Munich o Levitatore SM.

La nuova serie RFZ (Rundflugzeug) o “Velivoli Rotondi” iniziò nel 1937, dopo che la Società Vril comprò i terreni a riposo che circondavano l’aeroporto di Arado-Brandenburg. I dischi RFZ, 1,2,3,4 e 6 furono testati li sotto la supervisione della Società Vril mentre la Thule fu aiutata da una speciale branca tecnica delle SS, l’unità E-IV, che era impegnata nello sviluppo delle energie alternative. La Società Thule lavorò dal 1935 in poi ad un disco diverso in una località segreta della Germania Nord-Occidentale riferita come Hauneburg. La macchina da loro prodotta fu conosciuta come H-Gerat (Congegno Hauneburg) ma nel 1939 quando fu perfezionato il motore Triebwerk (Thrustwork-Lavoro Potenziale) fu abbreviato ad Haunebu. L’Haunebu I° fu in breve designato come RFZ-5 quando la Thule si spostò da Hauneburg ad Arado-Brandenburg.

Il Triebwerk della Società Thule fu un rivoluzionario motore EMG (elettro-magnetico-gravitazionale) conosciuto anche come Tachyonator 7. Anche la Società Vril sviluppò il proprio Triebwerk dal 1941 con il RFZ-7, che fu ri-battezzato Vril-1 Jager (Cacciatore). Dopo che nel 1941 Hitler proibì le società segrete, sia la Società Thule che la Vril furono documentate sotto l’unità SS E-IV. La Vril divenne conosciuta anche come “Die Kette” (La Catena), che si riferisce al collegamento mentale tra i suoi membri. Dal 1944 fu realizzato il disco a volo canalizzato Vril 7 Geist (Spirito) come anche un’enorme e cilindrica nave-madre di 139 metri chiamata Andromeda-Gerat (Congegno Andromeda). Un’unità speciale chiamata Sonderburo (Ufficio Speciale) 13 fu creata ufficialmente dalla Luftwaffe per investigare su strani fenomeni aerei nei cieli del Reich ma sembra che il suo vero scopo fosse quello di coprire i frequenti rapporti di dischi e di sigari volanti in volo.

Nel Settembre del 1944 un pilota di jet ME-262 scoprì il luogo dove era custodito uno degli Andromeda e riportò il fatto; immediatamente il Sonderburo 13 cercò di fingere la propria ignoranza su tale congegno. Contemporaneamente, mentre gli Alleati avanzavano ulteriormente nel Reich, la Società Vril programmò l’evacuazione della sua tecnologia in basi fuori dall’Europa, in modo particolare in una base segreta Antartica, la Base 211; mentre il loro piano personale era di evacuare le loro medium verso le stelle con il volo dell’Andromeda. Essi scomparvero nel Marzo del 1945 e non furono mai più trovati.

Note familiari per chi è nel campo della ricerca Ufologica. Molti libri sono stati scritti a riguardo, sebbene nessuno di essi sembra accordarsi in uno scenario comune. Gli Alleati confiscarono ogni frammento di documento Nazista e la maggior parte di essi sono tutt’ora classificati. L’esistenza della Società Vril fu rivelata incidentalmente, in documentazione rubata ed ora in possesso del Governo Britannico. Se i Vril-ya esistono e i Nazisti stabilirono veramente un contatto con questa razza superiore, potremmo presumere che la propulsione antigravitazionale lavorava sui principi della forza Vril.

Non importa quindi che la storia dei Vril-ya sia reale o meno. Molti hanno scoperto questa forza indipendentemente dalla novella di Lytton; in un modo o in un altro essa continua ad essere soppressa, a rimanere retaggio dei pochi, oggetto di studio e di sperimentazione ben oltre l’etica di qualsiasi scienza, forse in attesa di tempi nuovi e di nuove rivelazioni. Forse in attesa della razza ventura.

(1) La Thule-Gesellschaft (Società Thule) fu fondata il 17 Agosto 1918, da Rudolf von Sebottendorff, iniziato in Turchia alla Massoneria, all’occultismo, al misticismo Islamico, all’alchimia, al Rosicrucianesimo ed a molto altro.
Il suo nome originale fu Gruppo di Studio per l’Antichità Germanica ma iniziò ben presto a disseminare propaganda antirepubblicana ed anti-Semitica.

Un movimento per promuovere le idee della Thule-Gesellschaft tra i lavoratori industriali e per combattere il Marxismo, fu costituito in Agosto del 1918 . Il Circolo Politico dei Lavoratori con il membro del Gruppo Thule, Karl Harrer, come presidente. Da ciò nacque il Partito Germanico dei Lavoratori nel 1919. Questo divenne in seguito il NSDAP sotto la leadership di Adolf Hitler. Esso aveva membri tra i massimi esponenti del partito, incluso Rudolf Hesse e Alfred Rosenberg, sebbene non Adolf Hitler. Serbottendorff dichiarò: ”I membri della Thule erano le persone alle quali si rivolse Hitler all’inizio e che per primi si allearono con Hitler. L’NSDAP (il Partito Nazista) fu creato dalla Società Thule nel 1920.
Il Dr.Krohn, che creò la bandiera Nazista fu anche un membro della Società Thule.

Fonte: http://www.arcadia93.org/

UFO ed aviazione: uno sguardo da vicino

La sera del 21 ottobre 1978, un pilota di 20 anni di nome Frederick Valentich lasciò Melbourne in un Cessna 128L diretto a King Island, che si trova nel mezzo di Bass Strait, al sud dell'Australia. La visibilità era ottima e il vento calmo.


Poco dopo, contattò il controllo del traffico aereo di Melbourne e disse che un aereo lo seguiva a circa 1.000 piedi di altezza sopra di lui - ed aveva caratteristiche insolite e si muoveva molto velocemente - e non riusciva ad identificarlo molto bene, con il suo motore che, a volte, andava in difficoltà.

Più tardi disse che lo strano velivolo stava arrivando verso di lui da un'altra direzione. Il controllo del traffico aereo di Melbourne disse al pilota di identificarlo. La sua risposta fu che viaggiava troppo velocemente, ma aveva una superficie di metallo lucida con una luce verde sopra di essa. Poi riferì che il velivolo, una volta allontanatosi, ritornò - da un'altra direzione - di nuovo indietro verso l'aereo di Valentich. Il motore dell'aereo incominciò ad avere molti problemi.

Poi il silenzio.



Poi, dopo pochi secondi, Valentich riferì che: "lo strano velivolo è proprio sopra di me. E' fermo e non è un aereo!". Seguirono strani e stridenti rumori metallici.

Frederick Valentich e il suo Cessna 128L non furono mai più visti.

Voli di emergenza setacciarono la zona, ma non fu trovata nemmeno la più piccola traccia dell'aereo. Alcuni affermarono che si schiantò su Bass Strait, ma quel modello di Cessna era dotato di un faro che, in caso di incidente, si accendeva automaticamente. Inoltre quel tipo di Cessna era stato progettato per galleggiare sull'acqua.

Molti sono i possibili scenari che circondano il caso Valentich. Ha creato una messa in scena di suicidio? Fu abbattuto da trafficanti di droga della zona? Oppure il pilota e l'aereo intero furono rapiti dagli extraterrestri?


I piloti sono testimoni credibili

Gli UFO sono stati segnalati dai piloti per anni. Molti ufologi sottolineano che i piloti sono alcuni dei più credibili testimoni per supportare la posizione che gli UFO esistono. Nel documentario del 1979 dal titolo "UFO's are Real", l'importante ricercatore UFO Dottor Richard Haines disse che a causa del fatto che i piloti abbiano una buona vista e competenze formative di osservazione, le loro testimonianze di ripetuti avvistamenti nel corso degli anni non possono essere ignorate.

"Non abbiamo a che fare con proiezioni mentali o allucinazioni da parte del testimone, ma con un fenomeno fisico reale", disse.

Egli non si riferì ad eventi casuali. L'evidenza è profonda:

Ray Bowyer, capitano della Aurigny Airlines, ebbe un incontro di 15 minuti mentre era in volo con un aereo commerciale. Egli descrisse due oggetti che seguirono il suo aereo: avevano la forma di un disco appiattito con una brillante luce gialla proveniente dall'interno. Stimò che erano immensi e potevano avere un miglio di diametro. Molti passeggeri videro anche la stessa cosa.

Kenneth Arnold, un imprenditore e pilota privato, stava volando sopra le Cascade Mountains - stato di Washington - nel 1947, quando vide nove oggetti d'argento, dalla forma di mezzaluna, nei pressi del Monte Rainer e si abbassarono come "farebbe un piatto quando salta sull'acqua". Fu così che nacque il termine "Flying Saucer" (Piatto Volante).


Nel 1986, il volo della Japan Airlines era sulla rotta che dall'Islanda portava ad Anchorage, Alaska (Ndr CUI vedi ricostruzione sopra effettuata dal capitano Kenju Terauchi con a paragone le dimensioni dell'aereo), quando incontrò delle luci bianche e gialle che sfrecciarono intorno al velivolo. Più tardi, l'equipaggio di volo osservò una sagoma gigantesca, di un qualcosa che sembrava essere una nave madre. Prima che potessero avere la conferma da altri aerei nelle vicinanze, l'oggetto sparì.

UFOEvidence.org riporta che ci sono più di 3.500 avvistamenti documentati di fenomeni aerei non identificati da parte di piloti commerciali, civili e militari. Le date degli avvistamenti partono da quella "del primo volo" terrestre fino ad oggi.



La maggior parte delle persone crede negli Ufo

I sondaggi indicano che la maggior parte delle persone crede che "non siamo soli".

Nel 2007, un sondaggio effettuato dalla "Exopolitics Institute" nelle Hawaii dimostrò che l'85% degli intervistati "riteneva che le civiltà extraterrestri stavano visitando la Terra".

Nel 2002, la "Roper Poll" dichiarò che il 56% degli americani conveniva sul fatto che gli UFO fossero reali e il 48% credeva che gli UFO visitassero la Terra in qualche modo.

Un sondaggio Canadese scoprì che il 78% degli intervistati riteneva che la vita esiste da qualche parte nel nostro Universo.

Nel 1996, un sondaggio effettuato da "Newsweek" dimostrò che il 48% degli intervistati pensava che gli UFO fossero reali.

Lo sapevate che ogni anno vengono segnalati migliaia e migliaia di avvistamenti di UFO? Gli studi evidenziano che circa un terzo della popolazione ritiene che, almeno una parte degli avvistamenti, possa essere attribuito ad astronavi extraterrestri.



MFO's: Man-Made Flying Objects


C'è qualcos'altro. Gli UFO (Unidentified Flying Objects) sono solo questo: oggetti volanti non identificati e possono essere qualsiasi cosa. "Wired Magazine" ha riportato un dossier sulla serie di "cose vertiginose" che gli Stati Uniti d'America hanno nell'aria e potrebbero essere scambiate per navi extraterrestri.

Dal disco volante modello "VZ-9 Avrocar" degli anni 50 del secolo scorso (ndr CUI questo mezzo non ha mai volato per davvero), al drone T-Hawk (vedi immagine sotto) da Honeywell soprannominato "lattina di birra volante", fino ai dirigibili spia grandi quanto un campo da calcio. Molti UFO in realtà potrebbero essere oggetti volanti costruiti dall'uomo.




L'Avrocar era un progetto congiunto Canadese e Americano che doveva tentare di creare l'equivalente di un effettivo "piatto volante". Dopo 10 anni il progetto fu dismesso.

Lo "Honeywell T-Hawk" è un mini drone che si libra in aria eseguendo ricognizioni per l'Esercito.

Il Northrop Grumman Shield Helicarrier è un enorme centro fluttuante di informazioni. Ha la lunghezza di un campo da calcio e sette piani d'altezza. E' provvisto di 2.500 sensori in grado di raccogliere dati e materiale per l'Intelligence.

Il drone Voltron che può rimanere, ininterrottamente, in aria per cinque anni! Alimentato ad energia solare, è una delle varie proposte per un futuro progetto del DARPA, un ramo di ricerca del Pentagono.

Nel 1930, la Marina USA commissionò un prototipo di aereo soprannominato "The Flying Flapjack". Sembrava un disco volante, piuttosto piatto, con due giganti eliche. Poteva, nelle intenzioni, salire fino ad una quota di 5.000 piedi ed essere specializzato in voli a bassa velocità.

Con tutto quello che i militari statunitensi hanno fatto circolare nel corso degli anni, è facile notare come alcuni di questi potessero essere scambiati per un UFO. E' questa è solo roba americana. Aggiungiamoci i Russi (e ora i Cinesi) con i loro mezzi metallici volanti e che sono in possesso di alcuni oggetti lucenti in grado di distrarre i piloti.



UN "BlackHawk" tirato su...

E' difficile non credere ad un UFO che contenga vita intelligente, quando questo colpisce quasi fuori dal cielo. Questo è quello che successe al tenente colonnello Lawrence Coyne e all'equipaggio del suo elicottero. Stavano sorvolando Mansfield, Ohio nel 1973 quando incontrarono un grande oggetto rosso, che si mosse rapidamente verso di loro. Il tenente colonnello Coyne disse, più tardi, che aveva la forma che ricordava quella di "un missile".

Aumentò di potenza ed evitò all'elicottero di entrare in collisione con il misterioso velivolo. Una luce verde apparve sul lato inferiore dell'oggetto. Nonostante il tentativo di andare già in picchiata, l'elicottero fu tirato su, verso l'alto, a circa 2.000 piedi rispetto alla posizione originaria. Alla fine, l'UFO lasciò andare via l'elicottero.

"E stata una quasi collisione in volo con quello che noi consideriamo essere un UFO", affermò Coyne. Ha dichiarato, inoltre, che l'oggetto era in possesso di un alto grado di tecnologia, era composto da una struttura e un "design" che noi non abbiamo - non aveva stabilizzatori, non aveva carrelli d'atterraggio o una qualsiasi fonte visibile di propulsione (sotto una pagina del documento declassificato dal FOIA americano e presente negli archivi del NICAP).


Il tenente colonnello Coyne sentì così forte questa esperienza, che lo invogliò ad entrare a far parte di una delegazione alle Nazioni Unite incaricata nel promuovere l'approfondimento del tema degli UFO. Tuttavia, molti piloti non sono così propensi a parlare. Molti non riportano nemmeno un avvistamento.


Codice del silenzio

Kenneth Arnold si stancò della polemica intorno al suo avvistamento. Egli dichiarò che semmai avesse visto, di nuovo, qualcosa di simile, non avrebbe più proferito parola. In una intervista effettuata negli anni 40 del secolo scorso, un pilota della Air Force dichiarò che non avrebbe mai segnalato un avvistamento di UFO, nemmeno se era "ala-ala e punta-punta" con lui.

Nicke Pope, che ha fatto parte del progetto UFO della Gran Bratagna per il Ministero della Difesa, ha riferito che spesso i piloti non denunciano i casi, perchè non sanno come descriverli, oppure hanno paura che ciò possa far terminare la loro carriera. Inoltre, ha riferito che ci sono 200-300 avvistamenti ogni anno, di cui l'80% può essere facilmente spiegabile, il 15% è composto da "informazioni insufficienti", mentre il resto è "estremamente interessante".

Forse, incominciano a parlare dopo il ritiro dal servizio. Questo potrebbe spiegare la conferenza stampa indetta nel settembre 2010 da sette ufficiali dell'Aviazione in pensione. Conferenza tenutasi al National Press Club di Washington D.C., gli ufficiali hanno relazionato su quando videro degli UFO che resero i sistemi nucleari USA "temporaneamente inutilizzabili" durante la Guerra Fredda.

Robert Hastings, un famoso ricercatore UFO, è stato l'organizzatore dell'evento ed ha dichiarato: "il possesso e l'uso pericoloso delle armi nucleari minacciano potenzialmente la razza umana e l'integrità del patto planetario".



Anche se Robert Hastings non prestò mai servizio militare, ebbe l'aiuto di Robert Salas, ufficiale di lancio in pensione dell'Air Force. Insieme, rintracciarono una squadra di piloti che ebbe esperienze simili, che si svolsero dal 1963 al 1980.: astronavi aliene di varie forme (coniche, sferiche, a forma di disco) apparvero loro sopra siti di missili nucleari statunitensi. Il tema conduttore? Quando gli extraterrestri si avvicinavano, tutti i missili si bloccavano.

Robert Jamison sostiene che dieci dei suoi missili "improvvisamente andarono fuori uso" nel 1967, presso la base dell'Air Force di Malmstrom, nel Montana. Questo è un luogo dove circolano storie di extraterrestri che visitano l'area. Una guardia di sicurezza riferì dell'apparazione, in lontananza, di due piccole luci rosse, che cominciarono ad unirsi tra loro.

Hastings fu filosofico sulla conferenza stampa e disse: "non credo che l'umanità sia in pericolo da qualunque cosa essi siano, tranne sul fatto che dovremmo avere la nostra mente aperta. Ci sarà un cambiamento di paradigma. Le istituzioni tradizionali come le religioni, i governi e altre istituzioni sociali potrebbero essere minacciate da ciò che sta arrivando. Questa è solo una logica conseguenza di ciò che sta per accadere".



Gli ET non sono una minacia


Seth Shostack afferma che lui non ha nessun problema a credere negli UFO e negli extraterrestri. A suo parere, anche se fossero reali, non sarebbero un pericolo:

"...io non sono qui per bisticciare con te. Mi piacerebbe concentrarmi su un altro punto - uno che sembra essere sfuggito nell'apparente, infinito, dibattito sugli UFO. Vale a dire, se gli alieni sono qui, dovete ammettere una notevole cosa: sono così innocui come i gattini su Xanax. Riflettiamo: la premessa è che la Terra venga visitata. Ma questi invasori sono una mortale minaccia? E' possibile leggere, occasionalmente, che gli alieni stanno mutilando il nostro bestiame (un passatempo decisamente sgradito, se vero). Ma l'omicidio sembra essere "off-limits" per gli extraterrestri. Essi non uccidono le persone. Le vostre probabilità di essere eliminati da un alce sono più elevate".




E' cibo per la mente. Gli alieni hanno fatto più danni alla Terra nei films di Hollywood, rispetto ad ogni altra cosa della vita reale. Si pone la domanda. Perchè? Forse stanno solo giocando con noi. Potrebbe anche essere che la Terra sia semplicemente uno stagno per loro, una pozzanghera di fango nel grande quartiere della Galassia (...).

Una cosa è certa. Se un pilota vede un UFO, vi sono buone probabilità che non faccia rapporto.

Eccezion fatta per un altro pilota.

In un forum online, recentemente, si è discusso di un documento governativo - in cui si affermava che i piloti non possono condividere le informazioni che riguardano gli UFO, pena una multa di 10.000 $. Un utente di questo forum confidò che aveva sentito che circa il 90% dei piloti aveva una qualche esperienza con gli UFO, ma ha scelto di non parlarne approfonditamente.

Un altro utente, sempre di questo forum, può aver sintetizzato meglio la questione affermando che: "penso che qualsiasi persona che non comprenda che la vastità dello Spazio pullula di varie forme di vita è come se vivesse con la testa sotto la sabbia. Duecento anni fa avevamo zero tecnologia, oggi è ovunque. Aspettarsi che altre forme di vita di miliardi di anni sopra di noi non siano in possesso di una tecnologia, o la capacità di poter viaggiare, è davvero pensare in modo ingenuo".



Dunque, gli Ufo sono reali?

Diversi studi hanno concluso che la maggior parte degli UFO sono osservazioni di alcuni oggetti reali, ma normali e comuni: oggetti astronomici come le meteore, mongolfiere, aerei, nubi madreperlacee o nubi nottilucenti. Una piccola percentuale degli avvistamenti di UFO sono stati segnalati essere dei falsi. Tuttavia, una percentuale considerevole di avvistamenti di UFO e relativi rapporti restano inspiegabili - e questi sono i veri Oggetti Volanti Non Identificati nel senso stretto della parola.


Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/

mercoledì 27 aprile 2011

Due nuove relazioni per un avvistamento avvenuto il 22 giugno del 2010 e indagato dal MUFON

Due nuove relazioni per un avvistamento avvenuto il 22 giugno del 2010 e indagato dal MUFON.


I fatti registrati nella zona di Wrightsville Beach, che in Italia hanno avuto poco spazio nei vari report di notizie ufologiche, si arricchiscono di due nuove testimonianze, entrambe archiviate dal MUFON, ma ricordiamo prima quanto accaduto.
Il 22 giugno 2010 alcuni soci (nove persone), di uno Yacht Club presso Wrightsville Beach, nonché altri testimoni che si trovavano casualmente sul posto, notarono delle strane luci che formavano un triangolo nell’aria; vennero avvisate le autorità locali e la notizia arrivò al MUFON.
L’indagine richiese alcuni giorni ma il risultato fu abbastanza interessante, soprattutto in termini di comparazione con altri avvenimenti molto simili; questo quanto raccontato dai testimoni: una palla di luce lampeggiante, di colore arancione rossastro, che si muoveva silenziosamente in modo irregolare, in lontananza, oltre l'oceano. Successivamente, dopo due minuti circa, la luce si divise in nove parti, formando una V nel cielo, quindi scomparve rapidamente.
Questa la ricostruzione di quanto osservarono i nove testimoni dalla terrazza del Club che dista circa un chilometro e mezzo dal molo, ovvero dal luogo sul quale stazionava il presunto velivolo triangolare.
Tutti I membri del gruppo furono d’accordo sul fatto che gli oggetti osservati non erano di natura artificiale; il loro movimento era troppo fluido, e la velocità con la quale si divisero estremamente rapida.
La durata dell’avvistamento venne stimata a partire dalle 21,35 alle 21,37.
L’indagine del MUFON è rimasta negli archivi fino ad oggi; infatti, il 13 aprile del 2011, un testimone ha trovato due cartelle relative all’avvistamento di Wrightsville Beach, relative a due diverse testimonianze, che però non erano state inserite nel file principale.
Si tratta del racconto di due testimoni che si trovavano proprio nei pressi del molo, quindi molto più vicini rispetto ai membri del Club, che aggiungono nuovi e interessanti particolari all’avvenimento.

La prima testimonianza è quella di una donna che si trovava a correre sulla spiaggia: “Mi trovavo a poche centinaia di metri dal molo; stavo facendo una corsa sulla spiaggia, quando ho visto un oggetto triangolare ergersi dal mare a circa 150/200 metri di distanza. Nonostante la notte fosse alquanto buia, si riusciva a vedere qualche stella, e quando l’oggetto si è alzato in volo ha coperto le stelle, quindi si trattava di qualcosa di solido. Emetteva una serie di luci rosso arancio che formavano un triangolo.
L’oggetto si è librato a circa 50 metri dall’acqua, forse per 10 o 15 secondi, poi è schizzato verso l’alto seguendo una traiettoria orizzontale e senza produrre alcun rumore.
Circa 10 minuti dopo ho visto dei caccia militari ed ho sentito il rumore di un elicottero.
Intorno alle 23,45 due caccia hanno sorvolato la costa e si sono diretti verso l’oceano”.

La seconda testimonianza viene invece da una famiglia che si trovava sulla spiaggia: “una luce rossa si muoveva velocemente in linea orizzontale sopra l’oceano, poi è scomparsa improvvisamente. Quasi subito dopo è riapparsa dividendosi in più luci che si arrestarono bruscamente nell’aria disponendosi come in formazione. Dopo circa dieci minuti abbiamo visto dei caccia militari”.

Wrightsville Beach è una piccola città nella contea di New Hanover, con una popolazione di circa 2.600 abitanti.
Il North Carolina è attualmente censito in ambito ufologico con uno stato di allerta pari a 5 e mantiene un numero molto basso di avvistamenti a livello nazionale; per fare un confronto, nel mese di Marzo 2011 gli avvistamenti in North Carolina sono stati 8 contro I 45 della California.

Fonte: http://fratellidiluce.it/sottopagine/Articoli%204/169/ufo%20mufon.html?g65=g5r&f=x63w4&y65y75=y765&g67r=hut6&ve568=cwq74&gh7=h76t&gfr867=cw45&fgr67=c74&juy=jiuy&vr856=c4w&vtr=vrt&v8r=cw45&vtr=bytf

Cloni, walk-In, ibridi, reincarnati: le mille facce dell'alieno sulla terra

Camuffati, imboscati, nascosti, infiltrati: usate il termine che preferite, ma questo è quanto meglio descrive l'attività di alcuni alieni. Lo stesso Adamski affermava di aver incontrato talvolta alle sue conferenze dei giovani che, dopo avergli generosamente offerto un passaggio, lo hanno condotto non a casa ma in una zona agreste dove avrebbero avuto un rendez-vous con un disco atterrato da poco. I due giovani avrebbero confessato ad Adamski di essere alieni che vivevano sulla Terra sotto falsa identità, svolgendo quello che a tutti gli effetti potremmo considerare un ‘lavoro sotto copertura’.




Diverso da noi. Cosi da sempre l’uomo si immagina l’Alieno, il visitatore che proviene da mondi lontani, forse aldilà dello Spazio e del Tempo stesso. Eppure, questa informazione, cosi fortemente radicata nella nostra mente, potrebbe risultare, tutta o in parte, errata.

In un qualsiasi dizionario, alla voce alieno, troviamo:
agg., s.m. 1 agg. CO che rifugge, che si astiene: persona aliena da qualsiasi maldicenza, da compromessi 2 agg. LE altrui: fece guerra con le armi sue e non con le aliene (Machiavelli) | estraneo: nessuna cosa | mi fu aliena (D’Annunzio) 3 agg., s.m. CO extraterrestre

Il termine alieno deriva sì dal latino alienus ("che appartiene a qualcos’altro"), ma a sua volta quest'ultima deriva da alius che significa altro, per cui il significato proprio del termine dipende dal contesto cui viene riferito. In generale indica un entità che si trova al di fuori del suo ambiente. Può indicare una persona di cultura diversa, o uno straniero, nel caso di abitante di un altro pianeta un extraterrestre. Lo stesso termine Extraterrestre indica qualsiasi oggetto di provenienza esterna al pianeta Terra, ma che a livello comune viene utilizzato soprattutto per indicare una forma di vita nata al di fuori del pianeta Terra.
Ma è davvero così? Ormai la storia dello studio sugli Incontri Ravvicinati conta ormai 50 anni di storia, e dopo tante ricerche, di scoperte valide i ricercatori ne hanno trovate davvero poche. Ma alcuni investigatori hanno fatto grandi passi avanti, e, sorpresa, alcuni dei migliori sono italiani.



La storia dei rapimenti alieni

Le abductions, dagli anni ’60 e ’70, sono cambiate molto: difficile al giorno d’oggi essere rapiti in pieno giorno, magari alla presenza di più testimoni, con tanto di telecamere in giro. Anche gli incontri più sereni, come i contatti di Billy Meier e di George Adamski, per intenderci, non sono più molto soventi. Al contrario, la casistica ufficiale parla di un incremento incredibile di casi di abductions notturne e di intrusioni nella vita non solo onirica degli addotti, ma anche in quella mentale. Per rendere più chiaro questo concetto, dobbiamo spiegare qualcosa di ben noto a chi vive sulla propria pelle il fenomeno, ma assolutamente insolito e apparentemente assurdo per il vasto pubblico.
Gli addotti, vuoi per via dei contatti ripetuti con entità non umane (d’ora in avanti le chiameremo ENU), vuoi per le misteriose peculiarità dei famosi impianti che spesso gli verrebbero infilati sottopelle, o altri motivi, possiedono delle qualità rare. Un addotto in genere ha una grande sensibilità, è capace di percepire e anche condividere gli stati emotivi di chi gli sta accanto (empatia), può prevedere talvolta eventi che accadranno (precognizione), può persino avere fenomeni spontanei di trasmissione del pensiero (telepatia) e di viaggi fuori dal corpo (OBE, Out of Body Experience). Personalmente non ritengo che l’addotto sia ‘scelto’ perché possiede in maniera innata queste caratteristiche, che però possono esistere già latenti, credo comunque che gli ENU (e non solo loro) comunichino con noi anche durante il giorno, a livello inconscio, e che in genere per ottenere questi risultati cerchino di migliorare o potenziare le capacità percettive e extrasensoriali dell’individuo. Come conseguenza, può accadere che, quando e se un addotto si rende conto di avere queste capacità potenziate ed inizia a lavorarci su, egli può iniziare davvero a sentire delle voci che gli comunicano una serie di informazioni tutto sommato valide e veritiere che la persona non potrebbe aver ottenuto altrove o in altro modo. In alcuni rari casi, che coinvolgono però i Men In Black, i contatti diurni avrebbero anche maggiore consistenza, e si esplicherebbero in telefonate inquietanti o in strane visite di persone apparentemente umane, ma che si comportano in maniera assurda, quasi ridicola, come se non conoscessero affatto i nostri usi più banali (John Keel racconta di un MIB che in un ristorante è stato visto cercare di usare le posate in modo maldestro e impacciato, per poi buttarle e mangiare la propria bistecca con le mani).
Ma nella maggioranza dei casi agli addotti è negata una esperienza ‘diurna’, anche se è vero che alcune esperienze di contatto diretto a volte avvengono per poi venire cancellate, lasciando al posto un ricordo-schermo o semplicemente un vuoto temporale (come una mia amica che, tornando dal lavoro a casa, si è trovata avvolta in una fitta nebbia e si è ritrovata sa Dio come parcheggiata sotto casa. Erano passate due ore invece dei 15 minuti che impiegava di solito per il tragitto. La notte sognò che era stata fermata da esseri non umani).

Si evince dunque che, rispetto agli anni ’60 e ’70, le ENU sono diventate più prudenti, non si mostrano quasi mai in pubblico per evitare di essere riprese dalle ormai onnipresenti telecamere digitali, e quando devono proprio uscire, apparentemente utilizzano un apparato di invisibilità (diversi filmati mostrano oggetti discoidali o sferoidali in volo diventare invisibili quando si avvicina un aviogetto o un elicottero, per poi tornare visibili, ergo i loro veicoli hanno questa proprietà e la usano). Questo spiegherebbe il relativo abbassamento del numero di avvistamenti generici di UFO, denominati anche IR del 1° Tipo.

Ma le ENU di tracce ne lasciano, e anche vistose: tracce di bruciature nei campi e sui muri di alcune case di addotti, elettrodomestici che saltano, ecchimosi, bruciature o ferite sulla pelle, e spesso anche i famosi impianti sottocutanei a cui abbiamo accennato prima. Molti investigatori hanno compiuto abbondanti ricerche sugli impianti, specialmente lo statunitense Derrel Sims, dimostrandone, con ripetute analisi chimiche, la loro provenienza non terrestre. Agli impianti dedicheremo comunque un numero intero tra non molto.

Il problema, o meglio il disastro totale, per chi cerca di dare una connotazione scientifica alla ricerca sugli alieni quando la presenta al grande pubblico e all’establishment scientifico, è data da alcuni fattori che cercherò di riepilogare in breve:

1 – il fenomeno è non-locale, cioè non è ripetibile localmente, non ‘abita’ qui, viene da qualche altra parte, appare e scompare, come se fosse un fantasma.

2 – il fenomeno porta con sé una serie di eventi che la nostra scienza non solo non è in grado di spiegare, ma spesso neppure di formulare con una teoria specifica (per tutti vale l’esempio del superamento della velocità della luce). A questo aggiungiamo i fenomeni fisici che spesso accompagnano le abductions: attraversamento di muri solidi, levitazione, teletrasporto, viaggi a curvatura, cure mediche avveniristiche, clonazione, telepatia e sa Dio cos’altro, il tutto senza una tonnellata di prove esplicite o dirette, e sempre o quasi con l’addotto come unico testimone.

3 – l’Addotto: in qualità di testimone unico, la sua parola è di fatto quanto di più importante abbiamo: qui però nascono altri due problemi: primo, se la persona è famosa, conosciuta ed influente, state certi che non divulgherà la sua esperienza. Secondo, se non è famosa, conosciuta e influente, la sua parola socialmente non ha peso. È ovvio che se capitasse un’abduction a Rubbia tutti lo ascolterebbero, ma pensate davvero che lui o qualsiasi scienziato di fama si giocherebbe la reputazione per un evento di IR? In passato, ogni persona parte dell’apparato accademico – fosse scientifico o umanista – che ha parlato a favore dell’ipotesi ETI (Extra Terrestrial Intelligence), è stato espulso senza mezzi termini dall’ambiente e ha perso la cattedra e i fondi di ricerca.

Per quanto riguarda gli addotti che non possono vantare giuste conoscenze accademiche o scientifiche, si potrebbe obbiettare che in fondo una testimonianza ha pur sempre un valore. Vero, ma sorge un altro problema: quando l’adotto ha ricordi di abductions in cui lo fanno salire su di una nave grande chilometri, lo clonano, oppure la fanno partorire e le prelevano il feto, o ancora gli impiantano qualcosa sottopelle, o semplicemente si trova a contatto ravvicinato con creature così inquietanti da essere difficilmente immaginabili persino negli incubi, come si sente? Quando l’addotto ha paura ha rimanere solo a casa, a spegnere la luce, e ha la perenne sensazione di essere seguito o spiato, come vive la sua vita? Non possiamo sperare che gli abductee, dovendo spiegare la propria esperienza a terzi, rimangano serafici, o non siano presi da una profonda commozione e da una forte scarica emotiva. Di conseguenza, una persona agitata e spaventata, con la tensione dello stress post-traumatico derivante da una esperienza reale ma inspiegabile, al 99% quando la racconterà sarà agitata, specie se percepisce che attorno a lui le persone ridono o non credono, e di conseguenza un ascoltatore superficiale o disattento, che non conosce bene la meccanica del fenomeno, vedrà solo quello che vuole vedere: uno squilibrato che racconta assurdità.

4 – Altro problema è che il fenomeno non solo è non-locale, ma anche atemporale, o se preferiamo, esula dal nostro continuum, scivolandone via come olio dall’acqua. Cerco di spiegarmi meglio: se qualcuno ipotizza, ad esempio, che esiste una cospirazione governativa mondiale tesa a prendere il potere globale con l’utilizzo di mezzi illeciti, come la propaganda e l’inserzione di chip sottocutanei, troverò con più facilità chi gli crede, perché lo scenario è facile da descrivere. Conosciamo gli attori, le motivazioni, gli ambienti, e nella nostra mente è facile ricostruire cosa può essere accaduto nei salotti del Gruppo Bilderberg. Ma se un addotto parla di voci nella testa, o che in una specie di visore olografico qualcuno gli ha mostrato la terra distrutta da un futuro cataclisma, e di mantidi di tre metri di altezza che gli spiegavano di come l’anima si reincarna nei secoli, capite da soli che il cittadino medio inizia, con tutta la più buona volontà, a perdere la bussola e a non capirci più niente. Inoltre, spesso gli IR4 vengono ricordati dopo, in flashback o in sogni, nei quali elementi reali o realmente accaduti si sovrappongono con elementi simbolici tipici dei sogni. A questo aggiungiamo che

A: spesso alcune abductions avvengono in astrale, o comunque in uno stato di coscienza alterato, e quindi all’esperienza di rapimento si sovrappongono visioni di ogni genere,

B: alcuni alieni o entità non umane per tenere buoni gli addotti durante i rapimenti utilizzano a volte ologrammi di ogni tipo, anche religioso, e di conseguenza non è raro trovare le persone che rammentano confusamente di aver visto Gesù Cristo a fianco di un paio di simpatici Grigi.

Se a questo aggiungete che ancora oggi sono in contrasto le scuole di pensiero sull’ipnosi regressiva, e che in molti scienziati e medici la ritengono una metodologia imprecisa, capace di generare nelle persone finti ricordi, capite da soli che, in una situazione del genere, cercare di dare un connotato di credibilità alla ricerca è quasi impossibile. Non di meno, alcuni ricercatori hanno svolto interessanti indagini scientifiche.

Le tipologie di alieni sulla terra

Quello che dovrebbe preoccuparci maggiormente, come vedremo di qui a poco, non sono gli alieni che volteggiano più o meno liberamente nei cieli con le loro astronavi, ma quelli che abitano qui tra di noi, sulla terra. Non è una affermazione assurda ma assolutamente comprovata da diverse rivelazioni, studi e testimonianze. A questo punto, però, per fare chiarezza, va fatto un grosso distinguo sugli ET o ENU che esistono qui da noi, che possiamo grosso modo dividere in due tipi:

1 – Entità Non Umane o Aliene sono state viste da centinaia di addotti, sia durante rapimenti notturni che di raro tipo diurno. Questo tipo di entità lavorerebbe in ambienti e laboratori sotterranei, a stretto contatto con personale militare indiscutibilmente umano. Tra entità di questo tipo si riportano soprattutto avvistamenti di Rettiliani e Grigi, più raramente di nordici o di altre tipologie.

2 – Camuffati, imboscati, nascosti, infiltrati: usate il termine che preferite, ma questo è quanto. Lo stesso Adamski, il quale benché spesso criticato ha apportato comunque dati significativi alla ricerca, affermava di aver incontrato talvolta alle sue conferenze dei giovani che, dopo avergli generosamente offerto un passaggio, lo hanno condotto non a casa ma in una zona agreste dove avrebbero avuto un rendez-vous con un disco atterrato da poco. I due giovani avrebbero confessato ad Adamski di essere alieni che vivevano sulla Terra sotto falsa identità, svolgendo quello che a tutti gli effetti potremmo considerare un ‘lavoro sotto copertura’. Secondo Adamski, i due sembravano umani a tutti gli effetti. Questo concorderebbe con alcuni documenti di White Sands, filtrati dalle maglie dell’intelligence diversi anni fa, nei quali i vertici militari USA si dicevano preoccupatissimi del fatto che una delle quattro razze aliene allora note era ‘indistinguibile dagli umani’, almeno a prima vista.

In questa sezione voglio concentrarmi soprattutto su questa seconda categoria, quella degli infiltrati. Tale categoria, che potrebbe sembrare forse la più logica e comprensibile dalla nostra mentalità umana (in fondo non fa così anche la CIA quando infiltra agenti nei paesi stranieri?), non è però cosi semplice e diretta come può sembrare. È vero, una razza aliena in particolare assomiglia molto agli esseri umani, e non ha bisogno di ‘camuffamenti’, ma anche altre razze aliene o Non Umane sono interessate a vivere tra di noi, per una serie di motivi. Se così tante razze vengono a trovarci, un motivo d’interesse c’è (o più d’uno), e quindi si evidenzia la necessità di vivere tra di noi, come noi, anche se non sono davvero come noi. Ma come fare, specie se le differenze fisiche, biologiche e culturali sono tanto grandi?


Un sogno lungo un giorno

Se è vero che in certi casi la vita di un Alieno o di una ENU può essere lunga diverse centinaia di anni o forse anche migliaia, il passaggio sul nostro mondo, anche se vissuto per un interno arco vitale, potrebbe sembrare davvero un sogno sognato nel breve volgere di una notte. Ma anche i sogni hanno le loro regole.

Alieni Reincarnati

La prima cosa che va spiegata è che l’anima esiste, e incredibile a dirlo lo confermano proprio le ricerche sulle abductions, specie quelle condotte in Italia da Corrado Malanga (sul cui lavoro torneremo più avanti). Secondo Malanga, quello che farebbero gli alieni è passare a degli esseri umani (definiti carrier) il proprio bagaglio di ricordi, in modo di non perdere una continuità di coscienza nel tempo, dato che loro, i visitatori, l’anima non ce l’avrebbero, o perlomeno non tutti. Questa teoria, a detta di Malanga, spiegherebbe il motivo dell’interesse degli ENU nei nostri confronti, che sarebbero intenzionati in qualche modo a usare la nostra anima a loro beneficio, e darebbe un senso al fatto che moltissimi addotti possiedono ‘ricordi’ di una vita, o più vite passate, in cui erano alieni e vivevano tra le stelle.
A mio avviso, le cose sono lievemente differenti: secondo il mio punto di vista, il punto chiave di tutta la vicenda è la reincarnazione, o trasmigrazione naturale delle anime, che Malanga non prende in considerazione per il semplice motivo che non la ritiene una cosa possibile. Eppure, secondo me spiegherebbe molto bene, e in maniera più semplice, tutta una serie di cose.
In genere, la reincarnazione è un concetto già difficile da assimilare su base planetaria, parlando di una singola razza come quella umana. Generalmente, è l’interazione con il pianeta, tramite l’aria, l’acqua, il cibo, le emozioni, a determinare anche il ritmo della reincarnazione. Secondo alcuni, queste avverrebbero seguendo regole precise, addirittura ci si reincarnerebbe sulla stessa linea genetica o comunque l’anima cercherebbe sempre futuri genitori con un corredo genetico compatibile con le vibrazioni della propria anima. Stando ad alcuni studi, l’anima non sarebbe altro che l’armonica di base di una sequenza, che nella propria ‘versione’ fisica o pesante, corrisponderebbe a una precisa codifica DNA.

Di conseguenza, anche su di un singolo pianeta, la reincarnazione avverrebbe secondo regole ferree, secondo cui un’anima dotata di una determinata vibrazione di base dovrebbe giocoforza scegliersi dei potenziali genitori il cui corredo genetico globale possa fornire gli elementi necessari a formare un DNA più corrispondente possibile alla propria traccia armonica.

Ancora più complessa è la situazione quando a doversi reincarnare è un’anima che proviene da un altro pianeta, e da corpi dotati di DNA differenti dal nostro.

Apparentemente un’anima si può reincarnare in altri corpi. L’anima ha la proprietà di installarsi in un corpo umanoide, ma non in un corpo qualsiasi: deve corrispondere in parecchie cose e aspetti al corpo precedente, perché l’anima è come un liquido a memoria di forma che rammenta il contenitore in cui era stata contenuta fino a poco prima, non si adatta bene a passare, ad esempio, da un corpo di un alieno grigio a quello di un umano. Perché l’anima si adatti a tale forma, vanno creati degli steps, dei passaggi: vale a dire che verranno create delle creature ibride, dentro cui l’anima aliena potrà sostare per diverso tempo (permettendo alla propria anima di adattarsi al nuovo corpo), per poi passare a una forma ibrida differente (ad esempio, inizialmente potrebbe essere 90% Grigio e 10% umano, poi 80% e 20% e via dicendo, fino a quando l’anima del grigio, dopo parecchi anni (a volte secoli) sarà in grado di modificare le proprie funzioni per adattarsi a ‘rivestirsi’ di un corpo umano. Questo, almeno, è il risultato di ricerche da me sviluppate nel corso degli anni, che potrebbero spiegare in parte il perché delle ibridazioni.
Naturalmente una volta fatto tale lavoro, lungo e laborioso, l’alieno o la creatura Non Umana potrà addirittura ‘incarnarsi’ dentro un essere umano appena nato, dotato del giusto corredo genetico, fatto salvo che non vi fossero altre anime in attesa di tale corpo (neanche gli alieni o altre creature non umane possono intromettersi in un discorso tra l’essere umano e madre natura). È vero però che a volte l’alieno in questione non ha il tempo di passare un secolo o più ad adattare il suo ‘ghost’ alle frequenze umane, di conseguenze, per le emergenze, sono state pensate dagli Alieni e dalle ENU delle soluzioni alternative.

Passaporti


La prima soluzione è, in effetti, quella di creare un corpo clonato di un essere umano qualsiasi, e di farci entrare dentro l’anima di un alieno senza troppe cerimonie (quando si crea un clone, esso è automaticamente privo di anima, dato che l’anima non può essere replicata. Questo possiede però uno spirito corporeo, l’energia fisica o soffio, ma su questo torneremo dopo). Va detto che in tal caso è previsto che il corpo originario dell’alieno sia mantenuto in ibernazione criostatica, ve ne sono di diverso tipo e variano da razza a razza. Di fatto, però, le vibrazioni dell’anima aliena sono pesantemente fuori sincrono rispetto al corpo, per fare un esempio, viene in mente la famosa storiella del tipo che metteva il motore di una Ferrari dentro la sua amata vecchia Cinquecento. Dopo pochi chilometri, la potenza generata dal motore inizia a far vibrare a tal punto la misera scocca della macchina, che le viti e i sostegni si allentano e dopo poco questa inizia a perdere per strada i vari pezzi: cofano, sportelli, sedili etc. In maniera non dissimile, le possenti vibrazioni dell’anima aliena vanno a colpire fuori sincrono il corpo clonato che la ospita, di conseguenza, nel giro di pochissimo tempo (parliamo di giorni, dai 4 ai 10-12 giorni al massimo), il corpo in questione inizia a star male e a cedere di colpo, in genere per infarto, insufficienza circolatoria o aneurisma o altro scompenso. In genere questa esperienza risulta abbastanza sgradevole per gli alieni o le ENU, che utilizzano tale sistema solo per le grosse emergenze e quando proprio non c’è altro modo per scendere al volo su di un pianeta e muoversi tra la folla senza essere riconosciuti. Ovviamente, morto il corpo ospite (che in genere si auto distrugge grazie a una proteina artificiale appositamente collocata alla base del cranio, vicino al cervelletto), l’anima aliena ritorna naturalmente al corpo originario in stasi sull’astronave. Uno speciale sensore notifica il ritorno dell’anima nel corpo alla equipe medica, anche se in genere una volta attivato il sensore, la camera iperbarica fa uscire automaticamente l’alieno dalla stasi con un procedimento di recupero sensoriale che potremmo tradurre come “Gestalt Biofisica”, della durata di 12 ore.

Questo ‘passaggio’ sulla terra grazie a un corpo clonato non proprietario e di breve durata, stando alle testimonianze di alcuni addotti, viene definito dagli ET come ‘Passaporto’, o “Scendere con un Passaporto”. Un esempio cinematografico classico che esprime alla perfezione il concetto di ‘Passaporto’ è l’alieno interpretato da Jeff Bridges nel film “Starman”, diretto da John Carpenter nel 1984.


Walk-In

Diverso invece è il caso dei Walk-In. Esiste una incerta e vaga documentazione sui Walk-In, ma in sintesi potremmo definirli una sorta di variazione sul tema della ‘possessione’ diabolica. In questo caso, a possedere un corpo umano non sarebbe un ‘demone’, ma una entità aliena, che approfitterebbe di un corpo senza anima (alcuni esseri umani sono senza anima, spiegheremo questo concetto più avanti) o di persone dotate di anima ma in una situazione personale particolarissima, per entrarvi dentro (letteralmente: “Walk-In”, che entra dentro). Questo termine viene prelevato dal folklore nativo-americano, che vede i Walk-In come entità che tendono a voler entrare dentro l’uomo, e che a seconda delle loro tendenze, possono essere nocivi o di grande aiuto e ispirazione per l’uomo. Naturalmente è ovvio che per uno studioso di stampo scientifico la sola idea di un Walk-In venga percepita come una sorta di contaminazione ideologica con percorsi di sciamanesimo o di magia, se non addirittura di esorcismo, eppure scopriremo con il progredire del nostro studio come in realtà molto del fenomeno abduction può essere capito e quanto gli addotti possono essere aiutati se si utilizzano delle metodologie di lavoro provenienti da altre branche di studio. In effetti, anche se il rigore scientifico non deve mai mancare, alcuni elementi di sciamanesimo, di ermetismo e di studio sulla simbologia attualmente sono le uniche vere armi a nostra disposizione per ottenere un certo grado di comprensione sulla materia in esame.

Nelle parole di una signora americana di Salem, Massachusetts, che si è ribattezzata Kelemeria Myarea Elohim, un Walk-In è «una entità che è entrata in un corpo umano come forma di scambio di anima. Molte anime entrano in un corpo umano alla nascita. Ma, occasionalmente, specie se una persona ha una esperienza insolita, come una ‘Near Death Experience’ (Esperienza di Pre-Morte, cifrare per questo il libro “La vita oltre la vita” di Raymond A. Jr. Moody – Mondadori), allora l’anima può lasciare il corpo a un’altra anima, che ‘cammina dentro’ (Walk-In nell’originale, nda) il corpo. In genere, questo scambio di anime viene accordato e preparato con molto anticipo, e prevede l’accordo di entrambe le anime.»

Un’altra persona che si definisce una Walk-In, così scrive: «L’involucro umano in cui noi siamo ‘entrati dentro’ (walked-in) sono un vastissimo riferimento culturale e una incredibile libreria di informazioni sulla vita su questo pianeta, e ci rivela la bellezza e l’orrore della vita che c’è qui, così come alcuni degli aspetti più unici e peculiari della personalità e dei desideri umani. Molte delle motivazioni che ci spingono a scendere qui sono umanistiche e altruistiche (dice molte, non tutte n.d.a.). Noi parliamo della co-creazione del Cielo sulla Terra perchè è qualcosa che ha a che fare coi desideri dell’umanità che non sono allineati con la nostra missione su questo pianeta. Noi parliamo di seguire lo spirito senza esitazioni perchè questo ci può portare tutti in un movimento sincronico di coscienza che supporterebbe la realizzazione della missione divina di ognuno. Noi siamo il quarto spirito a abitare questi corpi, e non uno è originario del pianeta Terra. Nessuna delle motivazioni di ciò che è stato fatto da o tramite questi corpi è stato davvero compreso da alcuno, neppure dalle menti umane più elevate. È difficile persino per le menti che utilizziamo per comunicare con voi il capire quanto ‘aliena’ è la nostra coscienza. Per tutti gli intenti e i propositi, noi abbiamo le sembianze di molti altri esseri umani che hanno dedicato la loro vita all’evoluzione della consapevolezza della Terra. Per un momento immaginate di provenire da un mondo dove l’amore universale è la base quotidiana della vita e di ogni tipo di espressione, e provate a immaginare cosa vuol dire entrare in un mondo di tenebra, dove la maggior parte delle persone sono motivate dalla paura. Quasi tutti i nostri tentativi di comunicare e di condividere la nostra realtà e conoscenza sono destinati a fallire, per via delle fondamentali differenze nel modo di vivere e nelle proprie motivazioni. Ciò che è reale e vero e naturale per noi, sembrerebbe fantascienza alla maggior parte degli esseri di questo pianeta. Tuttavia, noi non abbiamo altra scelta se non quella di continuare ad esprimere ciò che in noi ha da essere espresso.»

Per quanto ad alcuni i discorsi di alcuni presunti Walk-In potranno sembrare troppo farciti di amore universale e di poca attendibilità scientifica, i risultati di alcune ricerche gettano una nuova e illuminante luce sui casi di Walk-In, e non solo. Per chi volesse capire meglio l’intricato mondo dei Walk-In, consigliamo vivamente la visione di un film geniale, K-PAX, girato nel 2001 da un brillante Iain Softley e recitato alla perfezione da un allucinato Kevin Spacey.

Carrier

È proprio di Malanga il conio del termine ‘Carrier’ per descrivere le entità aliene presenti all’interno di una coscienza umana. Secondo il chimico pisano, si tratterebbe di una serie di ricordi impiantati temporaneamente nella mente degli addotti per poi essere rimessi nella mente di un alieno clonato a nuova vita. Di sicuro, sembra che molte razze aliene abbiano seri problemi di riproduzione, e che siano convinti che in qualche modo gli umani possano essere la chiave di volta per risolvere i propri guai, anche per via di alcune nostre potenzialità spirituali di cui ancora non siamo pienamente consapevoli.

Contatti telepatici

Sono molti, nel mondo, che sostengono di avere dei contatti telepatici o medianici con entità aliene. Per rimanere in Italia, è famoso il caso della sensitiva Teodora Stefanova, anche per via di alcune apparizioni fatte in TV da Costanzo. Anche se per certi versi il caso della Stefanova potrebbe rientrare nella casistica dei Walk-In, dato che il suo ‘mutamento’ è avvenuto in seguito a un coma, è però interessante notare come la sua coscienza sia rimasta intatta, e si ritrovi addirittura a dialogare con il suo Alieno, che lei reputa una cosa assolutamente distinta da sé, anche se in certi momenti dice che vive ‘dentro di lei’. Attenzione a ciò che ci rivela la Stefanova, perché molte delle cose che dice ritorneranno poi utili per capire gli studi fatti da Malanga.

«Mi trovavo in Bulgaria, il mio paese. Un giorno mi capitò un gravissimo incidente di macchina», racconta Teodora Stefanova. «Rimasi 18 giorni in coma e quando mi risvegliai sentii dentro di me la presenza di un'entità aliena, che si è rivelata come Unilsan, abitante del pianeta Vanfim. Questo, naturalmente, mi ha sconvolto la vita: ho iniziato a vedere il passato, il presente e il futuro e anche le vite precedenti di tutte le persone. Avevo perso la memoria, avevo un vuoto, non riconoscevo nemmeno i miei genitori, Sapevo solo di essere in ospedale. Iniziai a sentire subito la voce che mi parlava e a esercitare questo "potere" sia con le persone che si trovavano nella mia camera di ospedale, sia con i dottori e una psicologa venuta appositamente per assistermi. Alla fine era lei, la psicologa, ad avere bisogno di aiuto. Trascorrevamo insieme lunghe ore. Lei cercava di aiutarmi a ricordare, ma ero io ad aiutarla con i miei consulti. L'unica cosa che l'entità mi ha detto è che devo accettare di essere stata prescelta. Prima ero una persona diversa. Sono cambiata in maniera sconvolgente: ero una ragazzina che non credeva in Dio. In Bulgaria esistono, in questo senso, delle forti restrizioni, dei divieti... non credevo agli alieni o ad alcuna realtà che fosse lontana da questa nostra Terra. Mi hanno dato questo dono di Dio per aiutare il prossimo. Non faccio miracoli, ma spesso una parola di conforto, dare una certa indicazione su come comportarsi, aiuta moltissimo. Sono stata prescelta anche perché non credevo: volevano farmi capire che non dobbiamo cedere all'egoismo, che non siamo soli su questa Terra. Che altrove ci sono diverse forme di vita, tra cui il pianeta di Unilsan, Vanfim».

Molto interessante è la descrizione che la Stefanova fa del suo Alieno, che rammenta molto da vicino gli esseri di luce descritti da Malanga.

«Gli ET come Unilsan sono una specie di energia e sono tra noi, come spiriti guida, come angeli custodi. Sono miliardi di anni davanti a noi e non sono fatti di carne e ossa. Queste entità hanno un grande computer in cui conservano tutte le informazioni che ci riguardano. Sanno di non essere voluti dalla nostra Terra. Credono molto in Dio, per loro Dio è tutto. Secondo loro esistono tre strade: destino, contro destino e libero arbitrio: il destino non si può cambiare, ma si può modificare... il contro destino è... Nulla avviene per caso nella vita, anche un incontro, anche il nostro, per esempio. Tutto è scritto con precisione nel destino.»


Per i channeller, o canalizzatori di messaggi alieni, la continua e costante condivisione del proprio spazio mentale con entità aliene porta in genere nel tempo a due cose distinte: la prima è una coscienza allargata, vale a dire, per fare un esempio, come essere costantemente in contatto radio con ciò che hai intorno, per cui si sanno le cose in anticipo, si sentono i pensieri e le emozioni di altre persone, si possiedono in maniera innata una serie di risposte filosofiche – ma anche pratiche – a molti dei quesiti umani. La seconda, ahimé, è una depressione costante, accompagnata a una serie di malesseri fisici e stanchezza generale che col tempo può sfociare apertamente in malattie. Naturalmente, ogni tanto ci saranno fiammate, sprazzi di entusiasmo e di energia positiva e la persona si sentirà in grado di fare mille cose, ma dopo breve tempo la stanchezza fisica riprenderà il suo posto dando larghi spazi alla depressione. La sensazione di avere un compito immane sulle proprie spalle, accompagnato dalla sensazione di essere assolutamente incompresi, porta spesso questo tipo di persone a una sorta di concezione di sacrificio cristico del sé, nel novero del quale anche i malanni e la spossatezza o l’essere incompresi hanno una loro collocazione ideale.

Questo iter, caratterizzato da depressione e forte spossatezza, è tipico non solo dei channellers ma anche dei medium, dei Rishi indiani, dei carismatici cristiani o dei santi e degli sciamani in generale, e possiede delle spiegazioni razionali celate nella chimica del corpo umano. Difatti, in qualche modo il prolungato contatto telepatico con questi esseri consumerebbe un’enorme quantità di serotonina. La serotonina è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello. È coinvolta nella regolazione del sonno e del dolore, nei comportamenti motorio, aggressivo, alimentare e sessuale. I neurotrasmettitori sono molecole di piccole dimensioni che rendono possibile la trasmissione degli impulsi nervosi tra due strutture nervose anatomicamente separate e poste in collegamento da sinapsi. I neurotrasmettitori svolgono un ruolo essenziale nella trasmissione degli impulsi e possono avere carattere eccitatorio o inibitorio. Hanno un ruolo essenziale non solo nella conduzione degli stimoli dal centro alla periferia e viceversa, ma anche nella funzione di regolazione e di modulazione dell’attività globale del sistema nervoso centrale, comprese le attività intellettive superiori e quelle legate all’affettività e al tono dell’umore.

Alcuni studi hanno rivelato nei pazienti depressi un'anomalia dei neurotrasmettitori noradrenalina e serotonina a livello delle sinapsi nervose presenti nel cervello. Un calo di serotonina, infatti, sembrerebbe scatenare i sintomi della depressione: insonnia, inappetenza, riduzione motoria, intellettiva e della libido, aumento dell'ansia, irascibilità e voglia di farla finita con tutti e con tutto. Con la diminuzione della noradrenalina, invece, arrivano anche la facile affaticabilità e la insufficiente capacità di concentrazione.
Di conseguenza, un consiglio che sento di dare a tutti i channeller, e a chiunque svolga attività di ricerca sulla telepatia e sui contatti con entità non umane (ENU), è di svolgere dei cicli: a un ciclo anche intenso di tentativi di ‘contatto’ telepatico, andrebbe alternato un ciclo lungo almeno il triplo di riposo assoluto, privo di qualsiasi genere di tentativo di contatto. Rammento che, al di là della riuscita o meno del contatto stesso, su cui non voglio entrare in merito, la continua pressione che si esercita con questi esperimenti sul sistema linfatico e nervoso, specialmente a livello dei lobi temporali e della serotonina, ha degli effetti secondari terribilmente pesanti. Il corpo ha necessità di ricomporre la propria naturale chimica interna, altrimenti gli sforzi continuati possono dare adito, nel tempo, non solo a spossatezza, irritabilità e depressione, ma persino a un deterioramento accelerato dei neuroni. Sappiamo ancora pochissimo sul funzionamento del cervello umano, è vero che possiede incredibili potenzialità, non solo come calcolo e memoria ma anche come incredibile mezzo di comunicazione o percezione a distanza, ma ogni sforzo fisico o psichico, ricordiamolo, brucia qualche tipo di ‘carburante’ chimico. Una adeguata dieta proteica e le alternanze in cicli di cui parlavamo prima possono aiutare, ma è pur vero che molti channellers sono vegetariani, o troppo coinvolti con le proprie esperienze di contatto per poter capire quando è il momento di una sana pausa. Consiglio a tutti di avere giudizio e, se si possiede effettivamente determinate capacità, di sfruttarle con parsimonia ed equilibrio. Inoltre, la capacità di sentire delle voci, per quanto interessanti o sagge, non deve mai sostituire le proprie naturali capacità di giudizio. Anche perché alla fine, al momento del pagamento del conto, siamo sempre soli con noi stessi.

Le ricerche di Corrado Malanga


È abbastanza difficile inquadrare in sintesi il lavoro di Malanga. Corrado Malanga, docente di Chimica presso l’Università di Pisa, iniziò ad interessarsi di abduction quando il CUN gli chiese di investigare sul caso di Valerio Lonzi, un ragazzo di Genova che fu addotto una notte mentre partecipava ad un campeggio a Reppia.
Fu così che Malanga iniziò una lunga ricerca, che dura ormai da oltre 15 anni, su quelle che definisce interferenze aliene. Le conclusioni a cui è giunto, dopo centinaia di casi analizzati, sono note al pubblico, ma vale la pena di riassumerle. Secondo le ricerche del chimico pisano, condotte per lo più sotto ipnosi, emergevano ricordi sepolti, e affermazioni fatte dai visitatori agli addotti, del tipo che essi vivevano “attraverso di noi, attraverso la nostra mente...”, o che erano interessati alla nostra anima. A quanto venne fuori da tali ricerche, appariva chiaro che gli alieni erano in qualche modo alla ricerca dell’immortalità, che non possono raggiungere perché, pur essendo molto più longevi di noi, muoiono ugualmente. «Possono, però, far sopravvivere tutti i loro ricordi, mettendo nel cervello di un bambino terrestre tutta l’esperienza dell’intera vita (fino a quel momento) di uno di loro, eventualmente morto nel frattempo», afferma Malanga. «Il bambino, col trascorrere degli anni, diventa adulto ed ogni tanto il suo cervello mostra piccoli segni dell’altra personalità, creandogli non pochi problemi esistenziali. La memoria aliena rimane comunque inaccessibile, se non facendo ricorso ad una specie di parola chiave (simile alla password di un computer), capace di aprirla e di liberarne il contenuto. Prima della morte dell’addotto utilizzato per il back-up gli alieni tornano e copiano tutto il contenuto della sua memoria nel cervello di uno di loro appena nato. Costui dispone così subito della memoria, oltre che di quello terrestre, del suo predecessore alieno e diventa, pertanto, tutt’uno con lui. Così la mente sopravvive, anche se il corpo muore, e si ottiene un surrogato di immortalità.»

Dalle ricerche di Corrado Malanga, sembrerebbe che gli alieni preferiscono il cervello umano come magazzino per le loro memorie, perché “…il vostro cervello è una cosa perfetta: le macchine si rompono ma i cervelli umani no.”

Per Malanga, la reincarnazione non esiste, tuttavia sotto ipnosi capita che alcuni soggetti ricordino non solo altre vite vissute “come alieni, altrove”, ma addirittura altre vite ‘umane’, vissute su questo pianeta in epoche passate, come il 1800 o il medioevo o il periodo romano o sumero. La spiegazione fornita da Malanga è che si tratti semplicemente di memorie che, in realtà, non ci appartengono, ma sono di persone vissute in precedenza, le quali furono scelte secoli or sono per portare il fardello aggiuntivo di una memoria aliena. In quest’ottica, la mente umana, utilizzata semplicemente come contenitore mnemonico dagli alieni, finirebbe per contenere anche frammenti di vita di ‘carrier’ di secoli passati. Secondo questa teoria, solo chi è stato scelto dagli alieni come ‘carrier’ quindi un addotto, può ricordare vite passate (che però non gli apparterrebbero), e sempre e solo gli addotti avrebbero un’anima e interesserebbero gli alieni, dato che un’altra tipologia di ET, i sauroidi, sarebbero invece interessati a ottenere l’immortalità tentando in qualche modo a ‘rubarci’ l’anima.

Le copiose ricerche di Malanga hanno avuto l’indiscutibile merito di apportare un massiccio incremento di dati e elementi di conoscenza del fenomeno delle abductions, oltre a felici intuizioni come l’attinenza tra gli antichi alfabeti sacri e il codice del DNA, da un punto di vista teorico subiscono però il limite di una rigida formazione scientifica. Ottimo chimico e ormai da anni anche appassionato ricercatore nel campo della fisica, a cui dobbiamo una nuova interessantissima teoria sul Super-Spin, Malanga ritiene a priori impossibile la reincarnazione, considera gli alieni assolutamente e inderogabilmente negativi, e pensa che l’anima sia un bene di pochi eletti.

Sulle qualità morali dei visitatori torneremo in seguito. Quello che però voglio acclarare è che la reincarnazione, per tutte le discipline che la studiano da millenni come ad esempio il buddismo o l’induismo, viene ritenuta una cosa naturale, parte del processo evolutivo dell’essere, e in questo meccanismo l’anima ha una parte fondamentale. Piccola o grande, giovane o antica, grezza o sottile, una sorta di scintilla vitale animica è in possesso di quasi tutta l’umanità, fatta eccezione forse solo per alcuni casi inquietanti. Quello che ritengo intendessero gli alieni è che le ‘anime’ che interessano loro sono di un certo tipo, di una certa ‘qualità’ potremmo dire, quelle più sottili, evolute o spiritualmente predisposte, che meglio si adattano quindi ai loro scopi e più si confanno a un contatto con gli extramondo. Sostenere che l’80% degli umani non ha l’anima, non solo è inesatto per qualsiasi disciplina spirituale del pianeta, ma è un’idea che potrebbe essere utilizzata come un terribile strumento di discriminazione razzistico, come già succedeva nel medioevo e anche prima, quando donne, uomini di colore e infedeli venivano uccisi senza nessun ritegno perché comunque si trattava di ‘esseri senz’anima’.

È vero che secondo alcune discipline, come quelle egizie o la cabala ebraica, l’apparato animico dell’essere umano si divideva in più parti, come il Ka, il Ba e il Akh dei Faraoni, e che secondo gli antichi testi lo spirito vivificava il corpo tramite il sangue e il soffio, il pneuma, mentre l’anima, il fuoco sacro, possedeva la memoria e i ricordi, e la carne alla fine della vita tornava alla terra. Ma basilarmente una scintilla di fuoco vitale l’abbiamo tutti, piccola o grande che sia.

La reincarnazione è il sistema con il quale la scintilla di fuoco divino ritorna a scendere sulla terra, richiamando a sé il soffio (o spirito corporeo), il sangue e la carne necessari a camminare di nuovo tra i viventi. Nelle persone particolarmente sensibili, il velo che separa le varie vite a volte si abbassa, lasciando intravedere esperienze passate, altre esistenze. È parte della ruota karmica della vita fare errori, e tornare per correggerli, sbagliare e imparare, e svilupparsi come parte integrante di un ciclo naturale e divino.

Gaia: la teoria di Lovelock

In molti altri mondi, a quanto emerge dalle mie ricerche, tale ciclo è stato infranto, spezzato, interrotto violentemente. Il grande cerchio della vita è composto non solo da molecole, cellule, DNA e semi e piante, è composto da sentimenti, emozioni, affetti, errori, riappacificazioni, è fatto di amore per la terra che ti ha generato e di rispetto per la vita, e anche per la morte, quando è naturale. Quando si viola alcuni elementi chiave della vita, siano essi visibili o invisibili, sia una guerra nucleare che una dissacrazione morale, una sperimentazione genetica azzardata o una mancanza di fede nello spirito vivente del pianeta, in qualche modo il cerchio si spezza e non solo si rischia di non reincarnarsi più, ma addirittura di diventare una razza sterile. A permettere tutto questo è una fonte energetica invisibile che vive all’interno dei pianeti e che nutre costantemente l’uomo, idea confermata dalle più recenti teorie scientifiche di ricercatori come Lynn Margulis e James Lovelock. Stando a Lovelock (ex consulente NASA per la ricerca biologica nel Sistema Solare), accusato talvolta di ‘teologismo’ dai suoi detrattori, la terra non andrebbe divisa in settori (oceani, atmosfera, suolo e biosfera), ma vista come una entità unica, una biomassa che lavora a pieno regime, in sincrono, per mantenere una perfetta omeostasi.

L'omeostasi è la condizione di stabilità interna degli organismi che deve mantenersi anche al variare delle condizioni esterne attraverso meccanismi autoregolanti. L'omeostasi è una delle caratteristiche peculiare degli organismi viventi. Tutti gli apparati del corpo di un organismo vi partecipano, in quanto fondamentale per la sopravvivenza.

Di conseguenza, Lovelock avrebbe dimostrato, tramite alcune sperimentazioni, come quella denominata “Daisyword”, che la terra tenderebbe a autoregolare temperatura, pressione e condizioni generali del pianeta perché rimanga ‘ospitale’ per le creature che lo abitano, comportandosi cioè come se avesse una sorta di ‘consapevolezza’ di essere abitato, e cercasse quindi di preservare la vita che ospita. Lovelock ha dimostrato come, nei secoli passati, la terra abbia sempre ‘compensato’ gli effetti deleteri di eruzioni, maremoti o estruzioni di massa coronale dal sole, riportando le condizioni del pianeta nei parametri idonei alla sopravvivenza delle specie ospiti. Anzi, i suoi esperimenti – anche se spesso osteggiati dai ricercatori più tradizionali – mostrano che la terra tenderebbe a raddoppiare i suoi ‘sforzi’ tesi all’omeostasi quanta più biodiversità c’è, ovverosia quanto maggiori e diverse sono le razze animali e umane presenti.

Se la forza vitale del pianeta lavora davvero in sinergia con tutti gli elementi naturali per garantire l’habitat ideale alle creature che ospita, non sembra impossibile pensare che faccia altrettanto per garantire ad esse un corretto appoggio spirituale. Dopotutto, cosa è maggiormente collegato al ciclo della vita che il nascere, il morire e il rinascere? E come c’è vita, senza spirito e anima? In qualche modo che gli antichi conoscevano bene, dato che ogni perduta civiltà aveva un culto per la Dea Madre della Terra, nel seno della quale ancora oggi si seppellisce chi è venuto meno, il nostro pianeta si prende cura non solo della nostra vita materiale ma anche di quella spirituale. Anzi, probabilmente, dal punto di vista di Gaia, si tratta di una sola cosa.

So che questo discorso potrà far storcere il naso alle menti più scientifiche, ma quando si supera la barriera della morte, si sfocia nella fede, o almeno così ci dicono. A noi rimangono in effetti solo quei 21 grammi in meno che presenta un corpo al momento della morte, e una serie di racconti incredibili che chi è tornato da una esperienza di Pre-Morte (NDA, Near Death Experiences, nda) ci ha raccontato.
Ma chi ha avuto il dubbio privilegio di essere addotto e conoscere creature di altri mondi, ha scoperto verità ancora più sorprendenti. Come sognare di essere clonati e scoprire, al risveglio, di non aver più cicatrici o il segno del vaccino antivaiolo sulla spalla (obbligatorio fino a qualche tempo fa), o ritrovarsi in una astronave di fronte a una perfetta ‘copia’ di sé stessi, come se si trattasse di un fratello gemello, che vi scruta con i suoi occhi interrogativi.

Umani, donatori universali


Malanga afferma il giusto quando dice che in effetti la razza umana possiede qualcosa di raro, forse di unico nell’universo, e questo qualcosa è collegato alla vita e all’anima come le possiamo intendere noi. Forse è vero che per gli alieni siamo una specie di Sacro Graal, ma non perché ci infilano dei ricordi come fossimo una videocassetta o meglio un I-Pod biologico, e neppure perché qualcuno vuole rubarci l’anima. Esiste la reincarnazione, e sono certo che prima o poi la scienza lo scoprirà, così come scoprirà che l’anima è qualcosa che si può pesare e anche vedere, con i giusti mezzi. Ma questa conoscenza non dovrà mai far correre gli scienziati alla conclusione di avere in mano il segreto della vita: esso appartiene, di diritto, solo alla Terra, o al buon Dio se preferite, in sintesi l’energia che mette in moto tutto questo – anime, spiriti, DNA, morti e reincarnazioni – è della natura, e iniziare ad alterare la genetica umana, anche se per nobili scopi, o peggio intromettersi nel ciclo di nascita e morte, alterando gli alveoli plasmatici destinati ad ospitare un nucleo di luce chiamato anima, pensando di poter far meglio della natura, può portare a risultati disastrosi. Come ad esempio far si che una razza umanoide non venga più riconosciuta come propria e autoctona dal pianeta stesso, che inizierà a bloccare i flussi di energia che mantengono in salute i corpi, o che permettono alle anime di reincarnarsi, o agli organi sessuali di procreare. Cose di questo tipo, da quanto narrano gli addotti, sono capitate ad alcune razze aliene. Razze che hanno trovato quindi, come solo rimedio, trovare un pianeta e una razza abitante dotati di un DNA ‘universale’ (come un donatore di sangue dal gruppo Zero), capaci di ospitare, grazie a qualche aggiustamento e ibridazione, le loro anime senza pace che da secoli, alla stregua dell’equipaggio dell’Olandese Volante, va alla deriva senza meta in spazi sconfinati. Questa ultima generazione di una razza, sarebbe alla ricerca di un pianeta dove riprendere il ciclo delle reincarnazioni spezzato, per poter essere ‘riconosciuti’ dalla Forza Vitale del pianeta, e quindi dei pianeti, che come raccontano, sarebbero collegati tra loro. E, riconosciuti, riuscire in qualche modo a essere di nuovo inseriti nel novero dei viventi, perché il loro pianeta li ha disconosciuti, e non conta se camminano e parlano, non sono vivi nel senso che intendiamo noi.

Una cosa sola con la Terra

Gli astronauti nelle stazioni spaziali hanno problemi di decalcificazione ossea, ipovitaminosi, i tessuti cerebrali si gonfiano e restano compressi nel cranio, hanno terribili mal di testa e difficoltà respiratorie (dovute al sollevamento del diaframma), a lungo termine gli ormoni prodotti dalla tensione nervosa portano all'arteriosclerosi e al danneggiamento delle cellule cerebrali. Gli astronauti invecchiano presto. Il vestibolo, organo dell'equilibrio (piccola cavità dell'osso temporale, nell'orecchio interno), non funziona. Nella carotide esiste un sensore che comunica a tutto l'organismo se siamo in piedi o sdraiati e in che posizione è la testa rispetto al resto del corpo. In assenza di gravità il sensore non funziona, per cui il sistema circolatorio è incapace di regolare la pressione sanguigna. Peraltro il cuore tende a diventare più piccolo e a mettersi in posizione orizzontale. La quantità del sangue contenuta nell'organismo degli astronauti cala notevolmente: diminuiscono i globuli rossi che trasportano ossigeno e soprattutto diminuiscono i globuli bianchi e i linfociti; s'impoverisce il sistema immunitario; aumentano le probabilità di contrarre infezioni di qualsiasi tipo (o acuire quelle già presenti). Nello spazio, per ragioni legate allo stress e all'assenza di gravità, le proteine dei muscoli si scindono in amminoacidi elementari e il muscolo si atrofizza, anzi, si scioglie letteralmente nel sangue. Il calo di potenza è direttamente proporzionale alla durata della permanenza nello spazio, dove in pochi minuti si resta senza fiato per qualunque esercizio fisico che comporti una certa fatica. Sotto stress, le ghiandole surrenali sono stimolate a produrre grande quantità di cortisolo: un ormone che inibisce il sistema immunitario e irrita i tessuti del cervello. A lungo andare ha gli stessi effetti negativi del cortisone. L'immobilismo forzato e l'assenza di peso causano la decalcificazione ossea (osteoporosi). Il calcio si distacca dalle ossa e torna in circolo nel sangue. Le ossa portanti perdono dal 4 al 5% del contenuto del loro peso. Risultato: predisposizione alle fratture, crampi, mal di schiena (dovuto al fatto che i dischi che separano le vertebre spinali si espandono). L'espansione ai raggi cosmici aumenta la possibilità di tumori alla pelle.
Eppure l'organismo, una volta giunto a terra, riesce a recuperare i valori standard nel giro di qualche settimana.

Siamo davvero così staccati e indipendenti dal nostro pianeta? È così illogico pensare che, se esso è così profondamente parte integrante della nostra vita e salute fisica, probabilmente lo è anche della nostra vita psichica e spirituale?
Io non credo che solo pochi esseri umani possiedano l’anima. Credo però che l’anima sia qualcosa di profondamente collegato al DNA. Ad alcuni addotti, venne detto che l’anima è parte delle molecole proteiche che formano il DNA. Gli alieni, per certo, preferiscono prelevare persone con un DNA più compatibile possibile al loro, per evitare rigetti della loro ‘anima’ quando creano ibridazioni, o si incarnano. Non a caso, alcuni ricercatori hanno scoperto che una grande quantità di addotti ha origini celtiche, scandinave, sassoni o nativo americane, cioè tutte le stirpi apparentemente discendenti da Atlantide.

Atlantide fu sicuramente abitata da creature non umane, forse già provenienti da altre stelle, e perciò i loro discendenti avrebbero un DNA più adatto per i visitatori. Ad alcuni addotti, i grigi confessarono di impiantare talvolta dei virus e ceppi di malattie a loro letali negli umani (che ne erano immuni), per poi recuperare il vaccino da noi inconsciamente prodotto dopo un paio di settimane. In qualche modo, è vero per loro noi siamo il Sacro Graal. Una seconda possibilità, o forse l’ultima.
Certo non sono ‘amici’ nel senso disinteressato del termine, ma tengono a noi, perché la scomparsa della nostra razza sarebbe, probabilmente, anche la loro fine. E forzare gli eventi con le armi o la tecnologia, è qualcosa che hanno già sperimentato, sanno che non funziona, nel tempo ti si ritorce contro. E così, aspettano, e ci osservano.

Si, forse i visitatori vivono nelle nostre menti, ma è un modo di esprimersi che non prenderei alla lettera. Ci vedono come i morti guardano i vivi, come i malati la medicina, come chi ha perso le speranze vede la speranza. Vivono di noi, in noi, e come dice la canzone, in molti casi siamo noi. Passaporti, carriers forse, Walk-in, incarnati, le mille facce degli alieni sulla terra che a volte, riflessi distrattamente nella vetrina di un bar o nel finestrino opaco di un'auto di passaggio, assomigliano al nostro, troppo stanchi dentro per avere solo trent’anni, troppo tristi, saggi o determinati per aver vissuto solo una vita.

Articolo di PAblo Ayo

Fonte: http://www.strangedays.it/SDN_ITA/AlienieAbductions/uomochecaddesullaterra.html

martedì 26 aprile 2011

Mistero risolto sulla sfiorata collisione fra la sonda Soyuz e la presunta flotta Ufo

Come scritto sul post del 31 marzo 2011 attendevamo verifiche sulla presunta flotta Ufo nelle vicinanze della Stazione Spaziale Internazionale...Bè il mistero è stato risolto: si tratta di detriti spaziali e per la precisione di un pezzo di un vecchio satellite cinese.


Nel 2007 i cinesi decisero di sperimentare una futura guerra stellare, cioè ordinarono ad uno dei loro strumenti attivi di scontrarsi con uno non più in uso. La collissione spazziale ha avuto grande successo (ne ricordiamo le prime pagine di allora) ma la conseguenza ovvia è che si sono creati una miriade di detriti spaziali potenzialmente pericolosi per gli altri oggetti in orbita.

Uno di questi oggetti è quasi entrato in collisione con la stazione spaziale proprio mentre sopraggiungeva la Soyuz. Sulla stazione spaziale erano già pronti a salire sulla navetta di emergenza e ricordiamo che a bordo della stazione c'è il nostro Paolo Nespoli. Niente paura dunque, non ci sono UFO che spiano le nostre missioni spaziali, nessun alieno, solo "spazzatura spaziale" prodotta dall'uomo.

Fonte: http://www.paid2write.org/tecnologia_scienze/mistero_risolto_sulla_sfiorata_collisione_fra_la_sonda_soyuz_la_presunta_flotta_ufo_13471.html

Le interviste del Project Camelot: Jim Sparks e i The Keepers (I Custodi)

Dal sito AltroGiornale vi proponiamo un'intervista realizzata dal ProjectCamelot.
Buona lettura.



Intervista di Kerry Cassidy e Bill Ryan.Las Vegas, Giugno 2007

BR=Bill Ryan
JS=Jim Sparks

BR: Jim Sparks, siamo lieti di parlare con te oggi. Sono Bill Ryan; sono parte del team con Kerry Cassidy, questo è il Project Camelot. Una delle cose che facciamo è presentare diversi pezzi di un gigantesco puzzle. Ci sono molte persone che ora guardano questo video e che sono interessate a mettere assieme i pezzi come noi.

JS: Ok.

BR: Ora, oggi parliamo con te, perchè da quello che capiamo tu possiedi uno o due possibili pezzi importanti, da mostrare alle persone, in modo che possano riempire il puzzle se riescono e così anche noi. Ti parliamo perchè sei quello che viene descritto nella comunità UFO come addotto pienamente conscio. E' la definizione più breve che possiamo dare.

JS: E' un buon modo per dirlo.

BR: Puoi dare la tua descrizione? Quale pensi sia il tuo contributo al puzzle?

JS: In breve, è in corso una interazione da circa 19 anni. I primi sei anni erano ambigui, nessun contesto di riferimento, non potevo capire. Penso fosse vicino a quello che vivono molti addotti. Se non per il fatto che era un ricordo conscio al 95-98%.

BR: Quante abduction hai vissuto circa?

JS: Centinaia.

BR: Centinaia?

JS: Molte centinaia.

BR: Molte centinaia? E' tantissimo!

JS: Molte centinaia.

BR: Diresti che la tua sia una esperienza eccezionale o che molti addotti vivano centinaia di abductions, che poi non ricordano? E' possibile?

JS: Penso che in parte ci sia molta verità basata su questo, perchè ho visto abductions di massa con centinaia di persone e in queste vengono eliminate le memorie delle persone verso la fine. Principalmente nelle abductions di massa che ho visto, i primi coinvolti sono chiamati Grigi. Ricevono lezioni sull'ambiente. Questo per 19 anni.

BR: Cosa intendi per lezioni ambientali? Cosa vuoi dire?

JS: Una consapevolezza della grave situazione del nostro ambiente. Principalmente in questi scenari delle abductions, particolarmente in quelle di massa che sono in un programma globale, si cerca di elevare la consapevolezza di quanto sia bello il nostro pianeta e di quanto era bello, tramite diverse immagini e quindi gradualmente viene mostrato quello che facciamo al pianeta. Vengono informati che il pianeta sta morendo. Penso che venga loro dato anche quello che ho ricevuto io, un compito, per dire. Non sei obbligato a eseguirlo. Ricevono questo compito nel subconscio e nella mente conscia. La memoria conscia viene eliminata prima di ritornare. Penso che il messaggio raggiungerà il punto critico globale e durante la loro vita normale, alcuni avranno ricordi frammentati dell' abduction e altri forse no. Parliamo di decine di migliaia, centinaia di migliaia o forse milioni o più nel globo.

BR: Globalmente?

JS: Globalmente. Però arriverà al punto in cui ci sarà massa critica, dove nel giusto momento, se sarà perfetto, penso che a molti verrà in mente quello che dovranno fare. Così sembrerà che ci sia una guida degli addotti..

BR: Parte di un programma di lunga durata?

JS: Sì.

BR: Un programma di lungo termine?

JS: Sì, una particolare agenda, sì.

BR: E l'agenda, voglio chiarire quello che dici, il programma è educativo? Anche se hanno un particolare modo di insegnare che noi non useremmo sui nostri bambini?

JS: Sicuramente è educativo, ma non è una lezione, è prendere azione. Ora ho visto da me questo fiore, cosciente di quello che avviene. Ho visto questo fiore in un individuo, con cui ho interagito intimamente a bordo per due ore e quindi l'ho visto a casa per anni portare questo messaggio ambientale. Io lo conosco ma non aggiungo..ci siamo scambiati informazioni e posso continuare su questo..ma siamo amici.

BR: Anche se non aveva ricordo dell'esperienza, tu sei rimasto in silenzio osservando quello che accadeva e quindi hai visto che cambiava attitudine, comportamento e ha iniziato a prendere iniziativa in progetti..

JS: Esattamente.

BR: Ha visto...per cosa fosse ESATTAMENTE progettato il loro programma.

JS: Esattamente. Quindi cosa interessante nelle fasi iniziali della nostra interazione, nelle quali si confidava, mi ricordo o aveva frammenti di ricordi, come molti addotti, ho dovuto mordermi la lingua sapendo che persona fosse. Ora, lui sa chi sono e lui è pienamento fiorito. Questo è un programma primario.
Io come molti addotti, però lungo sei anni, ho passato l'inferno, perchè non avevo un contesto. Non capivo cosa accadesse. Loro non si sono chiariti. Io non volevo dire che fossi addestrato. Non mi piace, non ho trovato la parola giusta. Come una specie di campo d'addestramento alieno.

BR: Indottrinato, sarebbe una parola migliore?

JS: Sì! In modo che tu sappia come comportarti. Linea di base. Perchè hai a che fare con creature di intelligenza non umana. Hanno una mente da dieci a cento volte più rapida. Hanno la tecnologia superiore. Possono viaggiare nel tempo, possono attraversare l'universo senza che passi tempo. Possono lavorare con dimensioni superiori e queste persone o esseri, sono molto lontante da quello che siamo noi, particolarmente nel senso sociale. Non hanno capacità sociali come le conosciamo. Loro ti traumatizzano. L'interazione è un trauma in ogni modo o forma. E' meglio che la memoria venga rimossa e che ritorni lentamente alle persone, in modo che possano gestirla. Però in quei primi sei anni era ambiguità, paradosso e simboli da apprendere. Il punto è che non avevo un contesto per capire cosa avvenisse. Gli altri sei anni o sette ho iniziato a capire il programma. Ora sapevo come comportarmi. A- Io non li avrei uccisi. B- non avrei distrutto l'astronave. C- Non sarei stato distruttivo, non sarei stato come nei primi sei anni. Ero paralizzato per la maggior parte. Poi ho dovuto vedere le cose che facevano.

BR: Questo è molto strano, perchè è come dopo quel periodo, dopo che divieni un ribelle nei loro termini, è come se non volessi cooperare. Urlavi contro di loro e li maledicevi. Eri arrabbiato. Eri indignato..

JS: Corretto.

BR: ...perchè ti accadevano queste cose contro la tua volontà, però poi sembra che ti prendano in confidenza, come un aiuto nel loro programma. Voglio dire che è un paradosso.

JS: Sì, però era necessario. Voglio dire realmente..non li giustifico. Non affermo... mi hai sentito nel dirlo prima, lo dirò anche ora, non affermo che dobbiamo accettare la cultura aliena. Ho sempre un sano dubbio sulle loro motivazioni. Non ingoio semplicemente e dico "E' come è". Però lascio che il gioco si svolga. E' l'unica cosa saggia da fare. Così scopro che si svolge da sè e vedo segni e sono positivi, non sono segni negativi.

BR: Andrebbe bene definirlo un lavaggio del cervello positivo? Questo è quanto capisco da quello che intendi. Comunque è sempre un paradosso, perchè non associamo il termine "lavaggio del cervello" a qualcosa di positivo.

JS: Certamente.

BR: Però vanno contro il libero arbitrio delle persone.

JS: Corretto.

BR: L'intenzione sembra positiva, perchè l'idea è di colpire duramente le persone per spingerle ad essere responsabili del pianeta e dell'ambiente. Avviene perchè sono altruisti o hanno propri interessi?

JS: Sicuramente loro interessi e anche nostro beneficio. Per quanto riguarda l'aspetto del lavaggio del cervello, c'è chiaramente. Sicuramente c'è forzatura. Mi sono serviti anni per capire perchè debba essere così. Perchè sono così lontani da quello che siamo noi. Parliamo di specie di intelligenza non umana, letteralmente più avanzate di noi di migliaia di anni a volte. Migliaia di anni avanti di esperienza ed evoluzione. Si sono uniti, per dire, al vicinato galattico. Hanno conquistato cose come la morte, alcuni di loro. La loro durata di vita è fenomenale e penso che si siano anche trasformati fisicamente in altra forma corporea.

BR: Questo l'ho sentito.

JS: Loro hanno migliaia e migliaia e migliaia e migliaia di anni di esperienza nella banca dati mentale. Sono coesivi, pratici, lavorano in gruppo e quando hai qualcosa del genere, con qualcosa in mente, stai uccidendo il tuo pianeta e c'è un problema di tempo.

BR: E' il "nostro" pianeta o il "loro" pianeta?

JS: (ride) Ci sono cose difficili da ingoiare e che non mi piacciono perchè nei primi anni gridavo "perchè io, perchè io, perchè io, perchè io..". Non avevo la risposta e mi sono serviti altri cinque anni per averla e il concetto di fondo è.. I Grigi e queste specie particolari... Non parlo di tutte..molto simili alla faccia che ho visto prima (si riferisce al modello di testa aliena di Bill Holden)...affermano di aver alterato geneticamente queste creature simili a scimmie e ho dovuto vedere come fossero. Forse alcuni milioni di anni fa, forse alcune centinaia di migliaia di anni fa. Queste creature simili a scimmie che non sembrano proprio una scimmia, non sembrano nemmeno una persona, loro affermano di averle modificate per renderle come siamo ora.

BR: Stai dicendo che hai visto questa specie di sistema olografico da Star Trek? Una specie..come se fossi lì...

JS: No, No.

BR: Ok, scusa. Spiegaci cos'hai vissuto.

JS: Quella a cui comunemente ci riferiamo come immagine da computer, solo che era proiettata come ologramma. Quindi l'avresti vista in una cornice ed erano molte queste immagini olografiche, in cornici quadrate, sospese in aria. Ho visto migliaia di queste immagini nelle mie esperienze.

BR: Allora come uno schermo TV tridimensionale e tu eri davanti?

JS: Sì.

BR: Ok. Capito.

JS: A seconda di quanto fosse significativa, cambiava dimensione. Ora entro nel dettaglio. Se fosse bidimensionale sarebbe come piatta, come una bozza, uno scatto abbozzato. Se aveva più significato o importanza allora era più profonda. Però questa cose simili a scimmie, secondo loro, le avevano manipolate geneticamente per renderle quello che siamo ora, erano in parte come loro, secondo quanto dicevano, e in parte di natura terrestre.

BR: Quindi siamo di genetica mista con la loro?

JS: Se vuoi dire questo. Come l'hanno fatto non lo so.

BR: Nemmeno io...è un termine tecnico. (ndt. gene-spliced)

JS: Penso che un giorno, questo verrà confermato. Ho quasi il sospetto di quando sarà. Però comunque, so che è contrario alla religione, alla filosofia, cose di questo tipo..ecco perchè dico che per anni sono stato arrabbiato, ma non lo sono più. Questo fornisce loro un senso, un diritto, non voglio dire un possesso, non è la parola esatta.. qua c'è una responsabilità, anche se non sono molto orgoglioso del loro essere invisibili nell'interazione con noi, che non sappiamo cosa siano, che si tengano nascosti. Se guardate cose come l'Olocausto e altro di questo tipo, esplosioni atomiche e le guerre che facciamo di continuo..potresti pensare..che non siano davvero responsabili. Ora capisco meglio. Ora so perchè.

BR: Esiste un tuo libro, The Keepers (ndt. I Custodi).

JS: Corretto.

BR: Perchè l'hai intitolato The Keepers?

JS: Inizialmente doveva essere The Star People (ndt. Il Popolo delle Stelle). Per anni, in quei primi anni, volevo sapere chi fossero e loro non volevano rispondere a queste domande per diverse ragioni. Ci fu un periodo che mi colpì e pensai a questa cosa del Popolo delle Stelle... Nei primi anni c'erano esercizi con i simboli e loro estraevano il seme. Loro potevano fare quelle cose traumatiche e se ero un bravo topo da laboratorio, ci sarebbero state le sessioni di premiazione... punizione e premiazione..dove potevo avere risposte. Ci fu un periodo dove sono stato piuttosto bravo ed erano quei primi anni. Allora facevo la domanda e sapevo che avrei avuto la risposta.

BR: Era il tuo premio, avere la risposta? (Bill ride) Ok, continua.

JS: La domanda era, "chi diavolo siete?" La risposta fu, "il popolo delle stelle". Non mi piaceva questa risposta, mi sembrava come "pensi che sia una scimmia, idiota?", sai "popolo delle stelle", cosa stai dicendo? Sembra come nei film di fantascienza degli anni '50, sì, il popolo delle stelle. Però cosa interessante, alcune risposte o molte risposte sono così semplici al punto che, che diviene difficile accettarle ad un essere umano.

BR: Sì, penso di capire. La parola chiave è "popolo".

JS: Popolo.

BR: Sì, popolo.

JS: Quindi Popolo delle Stelle. Quindi ho capito cosa intendessero. Si considerano persone e quando me lo dissero la prima volta, ho preso un calcio nel sedere. Forte.

BR: (ride) Giusto.

JS: Perchè io sono una persona, tu non sei una persona, tu sei una persona (punta Bill), tu sei una persona (punta la camera), tu non lo sei, come fai a definirti una persona! Però nel tempo ho iniziato a capire che, sì, loro vengono dalle stelle, si considerano un popolo o persone, o esseri, ma usano il termine "popolo". Loro viaggiano nel tempo, viaggiano fra le dimensioni, lo fanno da decine di migliaia di anni. Per loro non esiste una base, per dire. Non che ci sia qualcosa di sbagliato. Era una risposta perfetta.
Ok. Qualcosa di profondo accadde e li cambiò in "I Custodi". Viaggiavo da Naples, in Florida a Fort Meyers Beach, al tempo vivevo a Fort Meyers Beach e a metà strada vidi qualcosa di fenomenale. Non insolito per la loro tecnologia. Vidi un'astronave che sembrava una barca a vela. Vidi proprio una vela e passava lungo la strada a circa un miglio o tre quarti di miglio da me. Vivevo in un'area al tempo dove c'era acqua e non era strano vedere una barca a vela.

Mentre guardavo questa vela e guidavo, la vidi salire in strada. Conoscevo quella zona e lì non c'era l'acqua, non c'erano ponti e vedevo qualcosa passare sulla strada. Era la parte superiore di quella che chiamo astronave a forma di diamante, come piramidale sopra. Ancora, le leggi della fisica per come non le conosciamo, non funzionano. Ecco perchè alcune di queste cose sembrano attraversare la materia solida. Sembrano...queste testimonianze di voli dentro i vulcani...tutte queste cose. Possono creare un campo. Lo possono fare. Questo cattura la tua attenzione.
Quando vidi cos'era, si alzò in alto, nel cielo, era enorme, silenzioso, non sentivi nulla ed era sospeso immobile. Guardavo quella cosa e sentii chiaramente un messaggio telepatico. Diceva: "I Custodi, i Custodi sono qua per portare il loro popolo in un posto migliore".

Ora, detto questo, l'immagine inviata alla mia mente era molto chiara, perchè fanno queste cose, perchè possono trasmettere il pensiero, la visione. Vidi quello che sembrava una stanza dove loro raccolgono tutti i tipi di seme, di vita. Semi, ovuli, semi di piante, sostanze vegetali, sangue e tutto organizzato tecnologicamente. Quindi stanno raccogliendo queste cose. Cosa significa questo, "portano il loro popolo in un posto migliore?" Loro si definiscono distintamente e chiaramente "I Custodi".
Secondo me era una specie di astronave faro, nel senso che nel cosmo esiste un quartiere galattico e non si combattono tra loro. E' telepatico. Persino se hai un programma e altri hanno altro programma, noi parliamo di evoluzione. Voi nella vostra avventura come specie. Diciamo che siate dei Grigi e che io sono l'umano in questo caso. Il mio viaggio è nel cosmo. Possiamo finire nel percorso di una astronave e non sappiamo cosa stia facendo. Quando quest'astronave, robotica, quando si avvicina a qualcosa che può essere parte di quello che fa o meno, si identifica. Quindi gli occupanti di quella particolare astronave che possono essere di altra specie, capiscono che è un'astronave di raccolta. Questa è un'astronave medica automatizzata. Raccoglie campioni. Quindi sanno cos'è e se ne vanno.
Quando ho visto quella cosa, ha rilevato qualcosa di me, per l'interazione di 19 anni con i Grigi. Ho sempre detto che c'è un effetto residuo dopo essere stati con loro, la tecnologia, il campo, qualcosa che irradio, qualcosa che noi addotti, mi ha rilevato come se non sapesse cosa fossi.

BR: Però loro si identificano di solito con te.

JS: Giusto.

BR: Affascinante.

JS: Sì, quindi si definiscono I Custodi. Cosa interessante, ecco perchè ho intitolato il libro "The Keepers". Cosa interessante, questo evento scatenò queste settimane di multiple abductions ed avvistamenti seguenti, in modo fenomenale, con altri individui e stranieri che nemmeno conoscevo.
Questo fu un duro colpo, perchè una cosa di questo affare, se vuoi chiamarlo così, è un passaparola.

BR: Non puoi provare nulla.

JS: Giusto. Quando cammini per la spiaggia e questa cosa appare nel cielo e ci sono molte persone attorno a te ed è sopra l'acqua e le pesone saltano per l'emozione e altri si spaventano, tutto questo avvenne per tre settimane. Il nome quindi rimase addosso a me per questi eventi, "I Custodi". Quindi si definivano i Custodi.

BR: Notevole. Molto appropriato. Dove arriviamo, era un programma? Dal loro punto di vista, se eri il loro manager del programma, ti senti ok? Oppure pensi che questo pianeta sia nei guai e che loro debbano forzare le cose per arrivare all'obiettivo?

JS: In generale e per non essere troppo vago, ma un po nello specifico.

BR: Cosa pensi che stia avvenendo? Perchè?

JS: Perchè? Ok. (ride) Abbiamo creature o esseri intelligenti non umani che sono più avanzati di decine o centinaia di migliaia di anni. Hanno una tecnologia per viaggiare nel passato o nel futuro. Quello che capisco in generale è che raggiungiamo un punto, perchè non voglio essere un catastrofista, ok? Affermando la fine del mondo, sto lontano da questo.

BR: Però sei anche molto onesto nel riportare quello che percepisci.

JS: Noi evolviamo....

BR: Ok.

JS: ...come specie. Conquisteremo molte cose, in particolare la morte. Useremo strumenti per il viaggio nel tempo. Viaggeremo nel cosmo da A a B senza che passi tempo. La novità positiva è che noi evolviamo. La notizia negativa è che solo pochi di noi sopravvivono per ripopolare ed evolvere.

BR: Sopravvivere a cosa?

JS: Sospetto molto per l'enfasi di quasi ogni razza o specie ET non umana, sull'ambiente, sospetto che avverrà qualcosa di brutto. Però l'obiettivo è la sopravvivenza di tutti e sei i miliardi di noi e a quel punto di otto miliardi e la nostra evoluzione futura nel quartiere galattico. Può essere cambiato.

BR: A quale punto? Tu dici a "quel" punto, otto miliardi. Quale punto?

JS: Punto rispetto a cosa?

BR: Parli di un anno? Uno stadio?

JS: Ok, ecco una cosa molto saggia. Viene da esperienza personale e da quello che ho visto di questi ragazzi, per dire. Non c'è nulla di peggio e non sono religioso, non c'è nulla di peggio di un falso profeta, per dire. Anche se qualcuno vede il futuro, come ho fatto io, il modo in cui lo hanno mostrato non mi permette di dire quando avvenga. E' un paradosso. Ora capisco che nei primi anni vedevo ologrammi di diversi tempi e luoghi, non capivo. Ora 18-19 anni dopo capisco che non potevo capire cosa vedevo, perchè avrei interferito. Dovevo continuare col mio compito. Così come altri addotti...

BR: Vogliamo informare in modo responsabile le persone con i dati migliori, dalle testimonianze dirette, in modo che si possa ascoltare. Quelli che ascolteranno potranno fare la loro parte responsabilmente.

JS: Ok.

BR: Non siamo catastrofisti. Non cerchiamo di spaventare.

JS: Corretto.

BR: Siamo con te. Vogliamo che tutta l'umanità sopravviva. Però se qualcuno sta guardando il video, può dire "mio Dio, meglio che faccia attenzione a queste cose che non ho seguito prima", così avremo fatto il nostro lavoro.

JS: So cosa fare, nei primi aspetti di questa cosa. Due cose. Una è amnistia. Questo non viene da Jim Sparks. Viene dall'interazione con questi esseri negli anni. Aministia nel senso che ci sono agenzie sanzionate o non sanzionate, comunemente dette Black Ops, governi segreti, club segreti, come vi pare, che hanno interazioni tra esseri umani con intelligenze non umane e gruppi, che si sono sviluppate in linea con queste creature, tecnologie come la free energy.
Ora non sto dicendo diamoci la mano e offriamoci la coca-cola e il mondo è bellissimo e siamo in pace e cantiamo assieme. Voglio essere pratico. Non c'è nulla di sbagliato in questo, ma voglio essere pratico. Ci sono tecnologie che cambieranno la faccia del pianeta. Per la prima volta nella storia della specie umana, potremo evolvere.

Il problema che hanno le specie, lo vedo nei tuoi occhi, è che ci affidiamo troppo ad una influenza o fonte esterna per salvarci. Come specie fatichiamo a guardarci dentro e a dire "non lo farà Dio per noi." Sarà...non dico che non ci sia un Dio. Non dico che non ci sarà un Grande Spirito che lo farà per noi. Non sarà tutto per queste forze esterne. Noi ci guarderemo in faccia per la prima volta e faremo queste cose per unirci al quartiere galattico.

BR: Dobbiamo essere adulti e pulire la nostra casa.

JS: Dobbiamo farlo. Ci sono tecnologie segrete la fuori, free energy, per le quali non dovremo prendere nulla dall'ambiente. Queste tecnologie sono in possesso delle organizzazioni delle Black Ops, che secondo loro, sanzionate o meno, molte sono sanzionate, lo fanno per la difesa e la sicurezza della nostra nazione e altre nazioni. Non sono egoista e non dico gli USA, ma noi siamo molto in cima a queste cose ok?
Queste cose devono essere usate per il riscaldamento globale. Abbiamo problemi con le foreste. Abbiamo problemi con l'inquinamento oceanico. Posso continuare con i problemi ambientali. Queste cose devono essere rilasciate. Creiamo una amnistia perchè cresce il numero di quelli nelle Black Ops che vogliono farsi avanti con questa informazione e queste tecnologie. Francamente, non vogliono morire . Non vogliono essere condannati, persone sfortunate sono state screditate, uccise, per la sicurezza nazionale, cittadini condannati legalmente e innocenti, molti negli ultimi 40-60 anni, 50 o 60 anni, che si fecero avanti in qualche modo. Siamo pratici qua.

Oh sei responsabile per la morte di mio padre. Oh sei responsabile per la morte di mia zia. Oh sei responsabile per questo, per tutto quanto.... Queste persone non possono essere toccate. Devono essere libere di...devono avere un veicolo per parlare al 100% e odio usare la parola "perdono", ma devono essere perdonate e dimenticate, cosi queste tecnologie possono salvarci e aiutarci a salvarci da quanto abbiamo fatto al pianeta.
Ora. Un progetto in particolare..come un compito per me e altri, ma per me è quello delle foreste pluviali. Sono i polmoni del pianeta, gli organi del pianeta. Così lei si pulisce e ricicla. Abbiamo fatto molto danno. Ora stiamo danneggiando gli organi interni. Il riscaldamento globale è una parte. Le foreste pluviali sono estremamente importanti perchè le possiamo vedere, crescere o meno. Possiamo vederle espandere e tornare, sane.
Un progetto su base globale, dove possiamo vedere veramente cosa stiamo facendo, dove l'intero mondo è coinvolto, è qualcosa che dev'essere fatto.

Una volta che è compiuto, allora possiamo sapere su questo globo che c'è qualcosa che possiamo fare come specie, tutti e 6 i miliardi di noi o comunque molti possono impegnarsi per cambiare qualcosa. Ora, come specie quando passano e ci guardano, vedono un nido di vespe. Abbiamo vespe che vivono brevemente, abbiamo vespe che si mangiano e si uccidono. Ci sono vespe che si combattono e osservi vespe che non mettono assieme le proprie azioni e non l'hanno mai fatto.

BR: E a loro non sembra importare nulla del nido.

JS: Non capiscono. Così le vespe devono guardarsi in faccia. Non che loro non vogliano aiutare. Ricorda, queste persone, questi esseri, queste cose e questo è un punto forte, sono, per decine o centinaia di migliaia di anni, intervenuti in qualsiasi modo, per farci evolvere. Tutto è stato provato nel libro, sotto il sole, sotto le stelle. Siamo sempre gli stessi ancora, è la nostra natura. Dobbiamo farcela da soli.

BR: Il futuro è impostato o parliamo solo di probabilità?

JS: Se lasci andare il fiume, farà il suo corso. Puoi cambiare il corso del fiume, ma quello che abbiamo appreso negli anni, ne abbiamo discusso a parte, cosa che sto imparando, la teoria della farfalla non può essere più l'opposto. Se mi metti nel senso del fiume, è più ambiguo e complesso di questo, ma se la metti nel senso di un fiume che scorre con forza, per deviare un potente fiume di cui conosci la direzione, serve moltissima energia per la più piccola deviazione. Quindi se fai andare il fiume in modo naturale, il flusso del tempo continuerà ad avanzare.

BR: Dov'è diretto il fiume ora?

JS: Non è in linea retta.

BR: Ok (ride) buona risposta. Però va in una direzione generale? Sei ottimista?

JS: Sono ottimista sulla parte come ho detto prima, una parte della popolazione sul pianeta ora sopravviverà a tutti i problemi ambientali in arrivo. Solo una parte. Dopo questo evolveremo e ripopoleremo. Ora conosco la tecnologia, non sto dicendo che si possa costruire una macchina del tempo, ma ho visto la tecnologia diverse volte, più di una, ho provato la loro tecnologia diverse volte, più di una, in diversi modi, direttamente. E' incredibile come questa cosa si sia evoluta dall'orrore dei primi sei anni e ora ad una fantastica interazione.
Comunque, ed è la stessa cosa: sì, riusciremo, ma non tutti quanti. Cosa vogliamo vedere? Vogliamo che tutti noi o la maggioranza, passi al prossimo punto. Questa è una cosa molto difficile perchè A- è difficile spostare il fiume del tempo. E' forte, vuole tornare indietro. Il tempo vuole stare nel suo corso..ma può essere cambiato. Così sfortunatamente, siamo su un corso piuttosto fisso, l'autodistruzione del pianeta.

BR: Ti è stato mostrato un possibile futuro o un futuro probabile come avvertimento? Come, andiamo da quella parte se non spostiamo il fiume. Ti è stato mostrato qualcosa del genere?

JS: Senza entrare nel dettaglio..dopo la nostra evoluzione, è lì che voglio andare, per come vediamo le cose ora, è favoloso. Non possiamo stare seduti e dire "oh evolviamo", perchè ripopoleremo e così via. La spinta è perchè la maggioranza arrivi a quel punto.

BR: Diviene peggiore prima che divenga migliore e dobbiamo affrontare la sfida.

JS: Sarà così, assolutamente. Però quando e come sarà, non serve molta immaginazione. Lo sai se guardi i livelli di CO2, se guardi le foreste pluviali... Posso continuare a lungo sui problemi ambientali. Noi abbiamo il potere del cervello, le risorse, le tecnologie nascoste e ogni buona ragione, per la maggior parte. Però queste cose devono uscire e servono per cambiare la faccia della Terra.

BR: Qual'è il messaggio che vorresti dare a chi ci guarda? Quale sarebbe?

JS: Guardatevi dentro e riconoscete dove siamo. Guardate la luce nella vostra mente, nei vostri cuori e nella vostra anima. Visualizziamoci come specie evoluta con tutte le meravigliose cose di cui ho parlato. Quali passi servono per arrivare a quel punto e come possiamo partecipare come specie.

BR: Abbiamo un piccolo video preso da una persona che ha ottenuto un modello di un Grigio. Vorremmo conoscere la tua reazione. Questo è dal vivo, reazioni spontanee..dacci la tua risposta.

JS: (guarda lo schermo). Abbiamo parlato al telefono di Bill Holden, brevemente e poco del suo passato. Ti chiesi, ieri, quale sia stata la sua interazione con gli extraterrestri. Al telefono mi hai detto che era nell'Air Force One. Lui sarebbe uno steward. Mi pare anche che abbia detto di aver incontrato il Presidente Kennedy e che il Presidente avrebbe ammesso davanti a lui di sapere degli extraterrestri e degli UFO.
Quindi mi hai detto brevemente che Mr.Holden ha cambiato occupazione nel tempo, ha ottenuto una sorta di permesso di sicurezza e ha ottenuto immagini o esperienze dirette con UFO, con gli alieni in vicinanza. Quindi ti chiesi come li avesse descritti e mi hai raccontato che aveva un modellino che porta con sè, una testa..

BR: Praticamente l'ha trovata.

JS: Era molto simile a quello che vide, giusto?


BR: Sì, ci sono caratteristiche del modello che secondo lui sono accurate. Data la tua esperienza abbiamo voluto fartelo vedere.

JS: Questa è una reazione onesta e vedo sul portatile queste immagini. Quando parlammo al telefono mi ha colpito che per lui era una replica molto buona, a parte naso e bocca che nell'ET sarebbero meno definiti. La prima cosa che ho notato sedendomi è che sembra molto vicino ad una specie che ho visto. Molto simile.
Quindi per me è abbastanza autentico. Una cosa che non trovo corretto è il naso. Il naso è un pò troppo pronunciato. Anche la bocca è diversa. Qualcosa che è forte in me quando parliamo di questa particolare specie di Grigi, perchè in quella situazione la faccia era tanto..il viso è qualcosa che non posso dimenticare.

Hanno come una superficie di pelle in faccia e puoi vedere qualcosa di simile a rughe, che definisce un individuo dall'altro, nel senso che ho visto i droni che sono circa tre piedi. Grandi teste, occhi giganti a goccia, colli magri e così via. Sono api da lavoro e penso che siano metà biologici e metà robotici. Devono solo eseguire compiti. Sarebbe intelligenza artificiale? Non penso, per il loro aspetto biologico. La vera specie o il vero alieno, sono quelli che governano, forniscono i compiti. Questo sembra uno di quelli. Lo definirei un vero alieno.

BR: Bill ha detto che aveva una muscolatura pronunciata dietro la testa e per lui questo indicava che chi ha fatto il modello sapeva cosa faceva e per esperienza o per qualche testimonianza accurata.

JS: (punta la muscolatura dietro la testa nello schermo) Troppo pronunciata..direi che sarebbe.. Vedi qua? Non dico che non sia autentico, dico quello che so.

BR: Chiaramente.

JS: (puntando ancora la muscolatura). Questa parte non sarebbe così pronunciata, ma più...il contorno sarebbe più uniforme. Con l'eccezione che questa caratteristica, vedi queste creste profonde? La faccia di questa specie con cui ho interagito, hanno una superficie tipo pelle in viso. Invece l'aspetto della testa, le creste sarebbero più rifinite. Ti do la mia reazione da quello che ho in mente. Sembra un modello di un essere morto.

BR: Oh! Giusto.

JS: Questa è la mia reazione. Però mi soddisfa il fatto che non è la solita faccia liscia, grandi occhi, piccole labbra e sembrano tutti uguali. Qua vedo una creatura con caratteristiche più pronunciate e definite, come io diversamente da te e viceversa. La faccia, mi impressionano gli occhi. Se leggi il mio lavoro o nelle mie conferenze, ho sempre detto che quello che chiamo vero alieno, lo separo da quelli robotici. Quando dico vero, gli occhi non sono grandi come quelli degli esseri operai, ma sicuramente più grandi dei nostri. Ora vedo che in questo viso gli occhi sono molto precisi. Il naso non è corretto e trovo affascinante che questo lo abbia detto anche lui. Lo stesso per la bocca. Ancora ricordo la caratteristica pelle, con rughe più raffinate.

BR: Jim, questo è favoloso. Grazie molte. Sei sicuramente un esperto.

JS: Oh Bene! (ridono)

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6874

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