mercoledì 21 luglio 2010

I fari di Benford per cercare ET

Sono ormai 50 anni che il SETI ed il mondo dell'astrobiologia si dedica alla ricerca di vita extraterrestre attraverso i radiotelescopi di tutto il mondo. Fino ad ora però, ogni sforzo si è rivelato inconcludente.
E' per questo che il SETI ha iniziato a porsi delle domande sulla metodologia utilizzata fino ad ora. C'è un modo migliore per cercare ET?

L'astrofisico Gregory Benford ed il suo gemello James credono che le loro idee sulle microonde possano essere d'aiuto. In due studi pubblicati a giugno sulla rivista Astrobiology, i fratelli Benford ed il figlio di James, scienziato della NASA, esaminano la prospettiva di una civilizzazione in grado di inviare messaggi nello spazio.

"Qualsiasi forma di vita possa esistere, l'evoluzione seleziona per economia delle risorse. Mandare messaggi in broadcast è costoso, e trasmettere segnali nello spazio di anni luce richiede risorse considerevoli".

Partendo dal fatto che una civiltà aliena avrebbe la necessità di ottimizzare le risorse e i costi, limitare gli sprechi e rendere la tecnologia di comunicazione il più efficiente possibile, i Benford propongono che questi segnali non sarebbero inviati continuamente in tutte le direzioni, ma inviati sotto forma di impulsi direzionati in una banda compresa tra 1 e 10 gigahertz.

"Questo approccio è più simile Twitter e meno a Guerra e Pace" spiega James Benford, fondatore della Microwave Sciences Inc.
Il concetto è quello di impulsi brevi e accuratamente direzionati, chiamati "fari di Benford" dalla stampa scientifica, ed ha riscosso un certo successo nel settore.

E l'idea suggerisce che il SETI possa aver sbagliato approccio, cercando un tipo sbagliato di segnale. I Benford ed un numero crescente di scienziati coinvolti nella ricerca di vita extraterrestre vorrebbero correggere i ricevitori del SETI per rilevare i "fari di Benford".

Ma dove puntare i nostri radiotelescopi? Il modello dei Benford sembra indicare che il punto migliore sarebbe il centro della nostra galassia, dove si concentrano il 90% delle stelle. "Le stelle in quel punto sono miliardi di anni più vecchie del nostro sole, il che suggerisce una maggiore possibilità di contattare una civilizzazione avanzata".



Gregory Albert Benford è un celebre fisico e noto autore di fantascienza che lavora all' Università della California, Irvine. Sostiene di aver creato e scritto il primo virus informatico alla fine degli anni sessanta, ed è l'ideatore di un metodo per alleviare il problema del riscaldamento globale: una lente di Fresnel di 1000 chilometri di diametro, posta nello spazio nel punto di Lagrange, che ridurrebbe l'energia solare che raggiunge il nostro pianeta dallo 0,5% all' 1%.

Suo fratello gemello James è anch'esso un fisico, che ha trascorso gli ultimi 17 anni a studiare la tecnologia delle microonde, fondando la Microwave Sciences Inc., che sviluppa tecnologie domestiche, scientifiche e aerospaziali per governi, istituti di ricerca e università.

 UFO, Apollo 20: quell'incontro con gli alieni nascosto al mondo intero

Riproponiamo un caso visto anche nella trasmissione Mistero di Italia uno....un caso un pò controverso...così assurdo da essere reale???

Missione Apollo 20. È il 16 agosto 1976, in piena guerra fredda. La Russia e l'America pare abbiano trovato una sorta di tregua (almeno in campo areospaziale). Si va sul cratere Iszak D, ad esaminare qualcosa di misterioso. La squadra è composta dall’astronauta William Rutledge, da Leona Snyder, scienziata-antropologa della Bell Labs e dal cosmonauta sovietico Alexei Leonov, noto negli ambienti NASA per le sue numerose missioni spaziali Vosjod 2, Salyut 1 e 4, Soyuz 11 e con 'Apollo19-Soyuz' avvenuta un anno prima.

La missione ha due compiti: i classici studi spaziali riguardanti la Luna ma anche il recupero di tracce di forme di vita aliene intelligenti. L'operazione sarebbe stata svolta in due parti, la prima che avrebbe riguardato una presunta 'città aliena' sulla Luna, la seconda finalizzata proprio all'artefatto identificato come astronave.



Durante le fasi di sorvolo, avvicinamento e recupero, gli astronauti avrebbero asportato dalla nave aliena oggetti tecnici, equipaggiamento, apparecchiature nonché un corpo alieno. Solo un corpo, nonostante nella navicella ci fossero i resti di due esseri.

Ma a quando risalgono? Almeno a 1 miliardo e mezzo di anni fa. Tale datazione è stata effettuata grazie alla presenza di resti di polvere meteorica sull'astronave e sulle colline circostanti.



Non si sa altro. Il mistero aleggia attorno a questi ritrovamenti. Nessuna prova o verifica. L'unica certezza è la presenza sul suolo lunare di un oggetto artificiale, ma non di origine terrestre.

Fonte: http://www.nextme.it/rubriche/misteri/799-ufo-apollo-20-quellincontro-con-gli-alieni-nascosto-al-mondo-intero

lunedì 19 luglio 2010

Roma: manifestazione sugli ufo....

La cronaca di una particolare manifestazione del blogger Danilo...



Incredibile ma vero.
Oggi 19 luglio 2010, andrà in scena nella Capitale, su iniziativa del Comune di Roma, uno spettacolo intitilato “L’anno del contatto, alieni a Roma”.
In pratica il pubblico che parteciperà si troverà ad affrontare una delle ipotesi più plausibili del momento: il contatto ufficiale con una razza extraterrestre. Presso la Centrale Montemartini (questo il luogo dell’evento), verrà quindi messo in atto una sorta di gioco reality (che sarà trasmesso anche da RAI NEWS) nel quale le istituzioni dovranno affrontare la particolare emergenza di una invasione aliena. Attorno ad un tavolo, l’ipotetico capo di una unità di crisi formata ad hoc per l’occasione (interpretato dall’attore Pino Quartullo) e veri responsabili delle Forze dell’Ordine (Polizia, Protezione Civile e Forze Armate) dovranno mettere a punto un piano strategico per affrontare la più inimmaginabile delle emergenze. Anche il pubblico sarà coinvolto in questa esperienza: alcuni attori si infiltreranno tra gli spettatori e parteciperanno alla discussione in modi imprevedibili. Al termine, come se il giorno tanto temuto (e sperato…!) fosse arrivato, la cittadinanza dovrà prendere delle decisioni ipoteticamente vitali per il proprio destino ed avrà l’impressione di far parte di una vera e propria squadra che agisce per arginare la crisi per conto dell’intera comunità.

NOTA DEL BLOGGER: trovo quest’iniziativa alquanto singolare oltreché interessante, considerando il contesto ufologico attuale. Sarà sicuramente un caso, ma sembrerebbe un’iniziativa degna di quella campagna di acclimatazione messa in atto dai vari governi mondiali, per preparare le popolazioni ad un prossimo e futuro contatto….alieno.
Che ne pensate?


AGGIORNAMENTO DELLE ORE 22.30: Ho appena terminato di vedere questo pseudo spettacolo, messo su, ahimè, dal Comune di Roma.
Debbo sottolineare, con enfasi, di averlo trovato piuttosto ridicolo e scarso rispetto ai contenuti annunciati alla vigilia. Una fanta parodia ufologica, ridicola nel suo insieme, che ha cercato di minimizzare gli eventi innegabili che si stanno verificando negli ultimi tempi in tutto il mondo.
Banale tentativo di screditare l'ufologia e chi se ne occupa: uno spettacolo vergognoso, come vergognosi sono stati i suoi interpreti....

Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

venerdì 16 luglio 2010

Ancora mistero sull'ufo cinese...

Continuano incessanti le indagini sul caso dell’UFO avvistato la settimana scorsa in Cina,(vedi post precedente)che ha prodotto la chiusura temporanea dell’aeroporto di Hangzhou, nella provincia dello Zhejiang.



In questi giorni alcuni esperti sono giunti da Shangai e da Pechino per coordinare le indagini e cercare di capire la natura dell’oggetto che ha paralizzato il traffico aereo cinese. Ricordiamo che durante l’apparizione del fenomeno, alcuni controllori del traffico aereo avvistarono visualmente l’oggetto e furono costretti a deviare alcuni voli in altri aeroporti vicini, bloccando di fatto lo scalo aeroportuale. Anche le persone a terra hanno potuto osservare lo strano fenomeno. La squadra che si occupa delle indagini ufficiali ha trascorso gli ultimi cinque giorni ad interrogare i testimoni del’evento senza tuttavia trovare risposte concrete e risolutive. Nonostante i dati contrastanti, pare che i radar dell’aeroporto abbiano rivelato la traccia del misterioso oggetto volante. Gli esperti, riunitisi oggi presso l’aeroporto, non credono di riuscire a risolvere facilmente l’enigma ma si occuperanno soprattutto di esaminare le foto ed i filmati che immortalano l’UFO. Tuttavia, un certo scetticismo pervade la squadra investigativa, poiché già in passato analoghi avvistamenti si sono poi rivelati fenomeni naturalmente spiegabili. Comunque vada, il responsabile delle indagini ha affermato che “l’esito delle investigazioni dipenderà soprattutto dalla cooperazione dell’autorità aeroportuali: se, per esempio, le autorità ci mostrassero i loro tracciati radar la cosa potrebbe esserci di notevole aiuto ed accelererebbe sicuramente le indagini in corso…


Fonte: http://www.ufocasebook.com

Morte, alieni e virus. Quando la scienza non sa spiegare

Un articolo da repubblica.it di un pò di tempo fà ma sempre molto interessante...buona lettura.



Se volete sapere da dove inizierà la prossima rivoluzione scientifica – suggeriva negli Anni ’60 il filosofo Thomas Kuhn – badate alle anomalie: fenomeni che sfuggono alle leggi e alle teorie, eventi senza spiegazioni, interrogativi senza risposta. Nel libro “13 cose che non hanno senso” (13 things that don’t make sense, ed. Profile Books), basato in parte su un suo articolo precedentemente apparso sul New Scientist, a indagare è il giornalista Michael Brooks. “Nella scienza – scrive – un’impasse può essere segno che stai per fare un gran passo avanti. Le cose che non hanno senso, in un certo senso, sono le sole che importino”. Ecco le 13 anomalie della scienza moderna a suo parere più intriganti.

1. La materia oscura: Di cos’è fatto il 90% dell’universo?

Se le galassie fossero composte solo dalla materia visibile, si frammenterebbero, perché la gravità generata non sarebbe sufficiente a tenerle insieme. Dato che ciò non succede, nell’universo deve esserci molta più materia a fare da collante gravitazionale. Questa “materia oscura” ammonta al 90% della massa dell’universo, ma nessuno riesce a individuarla.

2. L’anomalia delle sonde Pioneer: Dobbiamo rivedere la legge di gravitazione universale?
Negli Anni 70 la Nasa ha lanciato due sonde verso i confini del sistema solare: Pioneer 10 e Pioneer 11. Qualcosa ha accelerato la loro traiettoria deviandola di circa 13mila chilometri l’anno. Dobbiamo rivedere la legge di gravitazione universale di Newton in base alla quale era stata calcolata la loro rotta o credere che a deviarla sia stata una forza misteriosa?


3. La costante alpha: Quanto sono immutabili le leggi della fisica?

Le costanti fisiche sono grandezze di valore numerico indipendente nel tempo. Compaiono nelle formule delle leggi fisiche che descrivono le forze della natura. Nel 1997, analizzando la luce proveniente dai quasar, John Webb scoprì che la costante di struttura fine, o alpha, potrebbe avere avuto un valore diverso da quello odierno quando nel suo viaggio di 12 miliardi di anni la luce dei quasar attraversò nubi interstellari. Ma come può mutare nel tempo una costante fisica?

4. La fusione fredda: Si può generare energia in eccesso a temperatura ambiente?

Nel 1989 Martin Fleischmann e Stanley Pons annunciarono di avere indotto una fusione fredda attraverso un procedimento elettrolitico. Furono quasi subito tacciati di frode e incompetenza. Eppure da allora in tutto il mondo si effettuano esperimenti per indagare se davvero reazioni nucleari possano generare più energia di quanta ne consumino – come avviene all’interno delle stelle – a temperatura ambiente.

5. La vita: Siamo solo la somma di agenti chimici?

Cosa fa sì che un albero diventi un pezzo di legno inerte? Cosa ci rende vivi? Gli scienziati hanno rinunciato a definire cosa sia la “vita”, dice Brooks, ma tentano ancora di capirla e persino di crearla: nei laboratori di Los Alamos, ad esempio, Steen Rasmussen sta cercando di creare organismi viventi a partire da un insieme di molecole inanimate.

6. Il metano di Viking: C’è o no vita su Marte?

20 luglio 1976: la sonda Viking raccoglie alcuni campioni di terreno su Marte e li combina con sostanze nutrienti radioattive. Se da questa miscela verrà rilasciato metano, concordano gli scienziati, vorrà dire che qualcosa sta metabolizzando le sostanze emettendo gas. Il risultato dell’esperimento è positivo, ma a dispetto dell’evidenza la Nasa nega che ci sia vita su Marte. Qualcosa sprigionò metano su Marte: era vita o no?

7. Il segnale Wow!: Gli alieni si sono messi in contatto con noi?
Il 15 agosto 1977 Jerry Ehman scrisse “Wow!” accanto a una sequenza dei tabulati del Big Ear: il radiotelescopio dell’Ohio State University aveva intercettato un segnale radio nella direzione della costellazione del Sagittario dalle caratteristiche tipiche di un segnale proveniente dallo spazio profondo. Trentadue anni dopo la sua origine resta un mistero: fu causato da un evento astronomico o trasmesso da una civiltà aliena?

8. Il mimivirus: Dobbiamo modificare il concetto di forma di vita?

In un freezer a Marsiglia è conservato il virus dalle dimensioni più grandi e dal genoma più complesso finora noto. Le caratteristiche di questo virus gigante, battezzato mimivirus, hanno portato gli scienziati a chiedersi se considerarlo una forma di vita distinta e se dobbiamo perciò riscrivere la storia della vita sulla Terra.

9. La morte: Perché ci autodistruggiamo?

La morte naturale è in contrasto con la teoria dell’evoluzione. C’è chi sostiene che sia necessaria, ad esempio a evitare il sovraffollamento del pianeta, eppure vi sono vertebrati come le tartarughe di Blanding che muoiono solo a causa di ferite o malattie e non di morte cellulare. Perché invece noi ci autodistruggiamo?

10. Il sesso: Perché ci riproduciamo facendo sesso?
Secondo Brooks, ci sono modi più efficaci di riprodursi che fare sesso. La riproduzione asessuale – il processo attraverso cui un organismo genera una copia di se stesso – sarebbe il modo più efficiente di trasmettere il proprio patrimonio genetico alla generazione successiva. Perché l’evoluzione non ha portato al suo sopravvento? Per Charles Darwin la ragione era “nascosta nel buio”. Due secoli dopo non l’abbiamo ancora trovata.

11. Il libero arbitrio: Le nostre decisioni sono davvero nostre?
La nostra civiltà, la nostra moralità e le nostre leggi sono costruite sull’idea di libero arbitro, ma secondo autorevoli neuroscienziati – tra cui Steven Pinker – altro non sarebbe che un’illusione, “una costruzione fittizia”, perché la nostra mente opererebbe come un organo computazionale. Nessuno dovrebbe quindi essere considerato responsabile delle proprie azioni?

12. L’effetto placebo: È o no un inganno?

Se un dottore vi dicesse che una pillola vi farà stare meglio, voi stareste meglio anche se si trattasse solo di zucchero. Alcune ricerche hanno dimostrato che l’effetto placebo funzionerebbe anche se foste consapevoli dell’inganno, mentre i farmaci non avrebbero effetti terapeutici finché non sapeste di assumerle. L’effetto placebo si basa su un inganno o su un meccanismo chimico che possiamo manipolare?

13. L’omeopatia: Un’assurdità o no?

Gli omeopati sostengono che si possa diluire una sostanza terapeutica sino al punto che non ne rimangano più molecole originali, senza che tuttavia ne diminuiscano le proprietà benefiche ma semmai eliminandone i fastidiosi effetti collatorali. Il principio non ha basi scientifiche né è stata verificata la sua efficacia, ma vi sono probabilità – seppure scarse – che funzioni. Cosa ci sfugge?

Fonte: http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/scienze/anomalia-scienza/anomalia-scienza/anomalia-scienza.html?ref=hpspr1

giovedì 15 luglio 2010

Gli Alieni della Santa Inquisizione

Presentiamo un interessante articolo di Alfredo Lissoni

La lettura degli antichi testi vaticani, finalmente recuperati, svela la possibile presenza di UFO ed extraterrestri anche nel Medioevo e nell”Era Moderna”. Scambiati per diavoli però…



Dopo essermi occupato dei files UFO islamici ed ebraici, in questi ultimi mesi mi sono dedicato allo spinoso argomento dei “Vatican UFO files”, ovvero dei documenti antichi, contenenti manifestazioni extraterrestri, custoditi negli archivi ecclesiastici della Chiesa Cattolica. Si tratta di una ricerca che, in realtà, conduco discretamente da molti anni, prima ancora che come ufologo, come ex bibliotecario ed ex insegnante di religione. La difficoltà nel reperire il materiale non è tanto legata al riserbo ecclesiastico, quanto alla difficoltà di recuperare quelle fonti di prima mano, come ad esempio verbali dell’Inquisizione, dalle quali era necessario sfrondare interpretazioni di fantasia ed invenzioni pure e semplici. I documenti ecclesiastici, me ne rendevo conto, potevano celare per gli ufologi molte sorprese; non va dimenticato che dopo la caduta dell’Impero Romano la preservazione del sapere, della cultura, della storia passò nelle mani della Chiesa (grazie a monaci ed amanuensi). Oltre ad avere saccheggiato le cronache storiche e gli annali, alla ricerca di episodi di avvistamenti UFO, ho passato al vaglio centinaia di verbali inquisitoriali e, scremando le testimonianze contenenti fantasie indotte, ho trovato alcuni resoconti che, pur se attribuiti al diavolo, sembrano mostrare risvolti ufologici. Mi domandavo difatti se, in alcuni resoconti dell’epoca, il “demonio” altro non fosse una creatura venuta dallo spazio e scambiata (o mascheratasi) per altro, fatti salvi tutti quei casi in cui questi racconti erano parto della fantasia delle streghe o degli inquisitori, o veri e propri abusi compiuti da violentatori mascherati da demoni.

Un primo indizio a favore di questa tesi lo troviamo nelle leggende cristiane d’Italia, ove il demonio, una volta messa a nudo la sua natura non umana (infatti avrebbe amato mostrarsi mascherato in veste talare per corrompere i credenti), è stato spesso immaginato come un “globo di fuoco” affine agli UFO. In una leggenda senese raccolta da Idilio Dell’Era si racconta del “demonio mascherato da prete” che si aggirava attorno al castello delle Moiane in Siena, all’epoca della contessa Dorilla in pieno Medioevo; scoperto dai monaci mentre stava celebrando una messa blasfema in chiesa, il demonio sarebbe svanito in un globo di fuoco. Che il “globo di fuoco” non fosse “spirito” è dimostrabile dai boati prodotti e dalla devastazione del tetto della chiesa, alla quale si accenna nei documenti; è altresì curioso il fatto che per secoli la comparsa e scomparsa del demonio sia stata associata all’odore dello zolfo (nel Cinquecento le streghe erano definite “foetentes”, maleodoranti) e che in molti casi di avvistamenti UFO i dischi abbiano prodotto un forte odore di ozonizzazione, sotto certi aspetti simile proprio allo zolfo. Ancora, “fuochi tremolanti sotto il terreno” ove si tenevano i sabba sono citati nei verbali del processo alla strega Helen Guthrie di Forfar, 1661. É parimenti insolito notare, nelle leggende cristiane, la presenza, in Olanda, della credenza nella “nave di Satana” che percorreva il mare la notte per carpire anime e che sarebbe stata incendiata e distrutta da S. Elmo protettore dei marinai; il rogo della nave, secondo i racconti olandesi, fu in passato la motivazione del perché “il fondo del mare talvolta fa luce di notte”. Come non associare questa ulteriore manifestazione al fenomeno degli UFO subacquei segnalati (e fotografati, come sul Gargano e a Rimini) in tutto il mondo?

L’altra faccia del maligno

Quanto al diavolo vero e proprio, se leggiamo i verbali dell’Inquisizione scopriamo come, incredibilmente, le descrizioni dell’essere “materiale”, quale che ne fosse l’età, fossero tutte perfettamente coincidenti, ai quattro angoli del mondo. Nelle testimonianze più affidabili ricorreva la presenza di un demone basso, simile ai moderni Grigi, noto come “Puck” o “Pechs” nelle leggende anglosassoni (era tutto nero e con il testone, come gli alieni visti nel 1967 a Cussac, Francia, da alcuni ragazzini); il demone basso ricorreva anche nel trattato di demonologia del francese Jean Bodin, che, sotto il nome di Xafan, presentava una creatura macrocefala e dalle braccia lunghe, antesignano dei Grigi. Sempre in quegli antichi verbali ho trovato la descrizione di un altro demone che mostra un parallelismo con la letteratura ufologica: era descritto con molte corna, come il chupacabras. Altre cronache del Nord Europa riferiscono di creature dall’aspetto umano ma nerissime di pelle e con uno o entrambi i piedi fessi; se seguiamo alla lettera quei racconti, essi scendevano da una “nube nera” (un UFO?) e “ballavano” in maniera devastante nei campi di grano ove, a testimonianza del loro passaggio, la gente trovava strane figure circolari (ed in realtà, presumibilmente, si trattava dell’antico fenomeno della formazione di crops circles, attribuiti dalla fantasia popolare contadina all’opera di un diavolo mietitore); ove passavano, sparivano mucche (come nel caso delle moderne mutilazioni animali), che si credeva fossero servite da pasto ai satanisti danzanti.

Questi esseri assai spesso penetravano nelle camere da letto di uomini e donne (con le sembianze corrispondenti all’altro sesso) e vi si accoppiavano. A suggello di quell’unione, sul corpo degli umani veniva lasciato un marchio, detto dalla Chiesa “il segno del demonio”, ed oggi assimilabile alla “cicatrice da impianto”. Uomini e donne potevano essere rapiti in cielo, passando attraversi camini o muri (sensazione oggi ricorrente nei rapiti dagli UFO). I testimoni dicevano di avvertire l’aria fredda sulla pelle e di vedere la terra dall’alto (come i rapiti); quindi venivano portati al sabba ed infine abbandonati, a volte in stato semi-confusionale e talvolta dopo diversi giorni, anche in luoghi assai lontani dalla loro abitazione. Ugo d’Heury ha testimoniato nella sua Historia del conte di Macon, “sparito in aria come Romolo” di un processo in Germania dove il magistrato accusatore venne “rapito in cielo dal diavolo”. Nelle miniature quattrocentesche di Johannes Tinctor, facenti parte del “Tractatus contra sectum valdensium”, il volo delle streghe era raffigurato sia con le “malefiche” a cavalcioni di una scopa, ma anche con il passaggio di diavoli “volanti” che letteralmente rapivano a forza, in cielo, ignari viandanti, afferrandoli per la vita.

In definitiva, fatte salve le differenze culturali dell’epoca, tutto quanto abbiamo finora letto, l’intero apparato scenico e fantasmagorico delle apparizioni del diavolo sembrava anticipare, in chiave popolare, quello che oggi è lo scenario dei rapimenti UFO. Così, nel 1911 a Jirinvaara in Carelia, una signora finlandese di nome Anni Lattu scompare misteriosamente da casa, fra l’Epifania e la Pasqua. La sua assenza durò parecchi giorni, tanto da essere notata dalla gente del posto. Quando la donna ricomparve, disse di avere visto una macchina volante simile “ad una vasca da bagno”, che era atterrata davanti alla sua casa e dalla quale erano uscite alcune piccole creature, “dei diavoli”, che l’avevano sequestrata a forza a bordo del disco. La strana macchina volante si era messa in moto senza far rumore, portando Anni Lattu nello spazio per alcuni giorni. Inutile aggiungere che l’incredibile storia suscitò la diffidenza dell’auditorio e che Anni venne presa per pazza. Ma è singolare come il resoconto di ciò che si configura essere chiaramente un rapimento UFO ante litteram sia stato inquadrato, agli inizi del XX secolo, in un contesto “demoniaco”. Del resto, per il diavolo venne preso l’ extraterrestre che uscì in un fascio di luce conica da un disco dinanzi a due attonite guardie forestali finlandesi a Imjarvi il 7 gennaio 1970.

Strani marchi sulla pelle

Il collegamento con il fenomeno UFO lo si ha, nei pochi casi selezionati come veramente anomali, da una serie di elementi ricorrenti anche nella letteratura ufologica. Abbiamo già citato il fatto secondo cui il diavolo potesse apparire collegato alla “nera nube” (speculare dunque alla nube divina); ne testimoniò la strega Margaret Nin-Gilbert di Thurso nel 1719 (in uno degli ultimi processi per stregoneria). Il passaggio della “nube volante” poteva produrre pericolosi effetti fisici su cose e persone, come i moderni UFO che rilasciano radioattività al suolo dopo un atterraggio. Le cronache francesi riferiscono della “strega” Reine Percheval di Bazuel, un paesino della regione di Cambrésis, che nel 1599 venne condannata perché una delle sue vacche aveva partorito “un vitello nato morto e mostruosamente deforme”. La deformità poteva in effetti ricordare l’esposizione alle radiazioni che oggi noi ben conosciamo, ma che all’epoca, evidentemente, valse alla donna l’accusa di essere un’amante del demonio. Due anni dopo nella stessa città venne identificata un’altra strega, la cui fama era ben nota, Aldegonde de Rue, sul cui corpo viene trovato il marchio del diavolo: cinque puntini insensibili al dolore, sulla spalla sinistra. In effetti, il “marchio di Satana” è troppo simile alle moderne cicatrici sul corpo dei rapiti dagli UFO per non adombrare coincidenze sospette. Gli inquisitori francesi lo descrivono come “un segno minuscolo, insensibile al dolore, spesso evidenziato da una callosità o da una verruca o da un piccolo graffio”; per quelli inglesi era invece un capezzolo soprannumerario. Di tale “segno” parlò, nei verbali, lo stregone William Burton, processato ad Edimburgo verso il 1655. “Nei primi processi inglesi – ha commentato la studiosa Margareth Murray – le streghe confessarono di essersi punte le mani o il volto e di aver dato ai famigli il sangue, ma in quelli più recenti si diceva che il famiglio stesso succhiava il sangue della strega.

Secondo la credenza popolare le streghe avevano più capezzoli (il che è clinicamente spiegabile con una malattia congenita, l’ipertelorismo; N.d.A.); il capezzolo soprannumerario era un tratto caratteristico delle streghe inglesi e veniva provocato da tale suzione”. Curiosamente anche in un episodio di rapimento UFO verificatosi a Puebla, in Messico, nel 1971, il rapito di turno si trovò sul corpo, a seguito dell’esperienza, molti capezzoli. L’estrazione del sangue ricorre in diversi moderni casi di abductions (rapimento UFO): a Burzaco in Argentina, il 4 ottobre 1972, Gilberto Gregorio Cossioli venne sottoposto a prelievo da alcuni alieni alti due metri e mezzo, che lo avevano bloccato in un sedile circolare; in un caso del 13 gennaio 1979, a Santiago del Estero, i rapitori alieni di Marcos Suarez si lasciarono dietro le spalle “un acre odore di zolfo”; il 16 giugno 1980 a Rosario quattro nanerottoli di mezzo metro rapirono il falegname Juan Gomez; lo avrebbero sequestrato per due settimane su un disco e, scrisse la stampa, lo avrebbero “rilasciato lontano da Rosario e con un punto nero sull’indice destro, come se qualcuno gli avesse prelevato del sangue”.

I cerchi nel grano

La comparsa dei crop circles, poi, nel corso dei secoli fu spesso associata al demonio, a maggior ragione quando, allora come ora, essi si formavano accanto a “cromlech” (complessi megalitici pagani), come è accaduto ad esempio nei tempi moderni accanto al celebre sito di Stonehenge, in diverse occasioni. Di questa idea si è detto convinto il prof. Terence Meaden, che ritiene che i monumenti eretti nel Neolitico altro non fossero che il tributo dedicato ai crop circles dell’epoca. Dalla lettura degli antichi verbali processuali apprendiamo che proprio accanto ai cromlech era solito manifestarsi quello che veniva preso per il diavolo: accanto ad un menhir (una pietra monolitica di un cromlech) Jonet Miller di Edimburgo incontrava il demonio, “in forma di giovane”, nel 1661. Scrive lo studioso Grillot de Givry: “Il sabba avveniva tra i menhir di Carnac in Bretagna; sul Blocken tedesco, nella chiesa pagana di Blokula in Svezia, sul Puy de Dame in Auvergne”. Anche le streghe francesi, come Estebène de Cambrue, del distretto di Amou (1567) lo incontravano su una gran pietra, attorno alla quale dovevano danzare. Come nei casi inglesi, il “diavolo” era un uomo nero, vestito di scuro, secondo alcune versioni addirittura con sei-otto corna in testa (dunque abbiamo a che fare con un’iconografia differente da quella tradizionale, e che ricorda alla mente il già citato chupacabras). Tra l’altro, secondo la testimonianza di Silvain Nevillon, processato ad Orléans nel 1614, il “diavolo” apparso al sabba disse di chiamarsi Orthon, come uno degli extraterrestri che si sarebbero manifestati al contattista americano George Adamski nel 1950…

Rapporti esogamici

Anche nei casi francesi i diavoli entravano nelle camere da letto. Una di due sorelle processate nel 1652 disse che “il diavolo era entrato nella sua camera da letto dalla finestra; aveva forma di gatto e si era trasformato in un uomo vestito di rosso”. Lo stregone Andro Man di Aberdeen confessò, nel 1597, di avere avuto rapporti, sessant’anni prima e a casa di sua madre, “con il diavolo in forma di donna, chiamata la regina degli Elfin”. L’unione avvenne quando Andro era chiaramente un giovane (elemento ricorrente in molti casi di abductions; si pensi a Villas Boas); da quell’unione sarebbe nato un bambino, in seguito portato via dall’essere. Che nel caso delle visioni aliene delle streghe non si trattasse di semplici allucinazioni, o soltanto di allucinazioni, è testimoniato anche dall’Assempro 38 di fra Filippo degli Agazzari, che spiega come il realtà il “volo” fosse più che reale (e talvolta persino con risvolti tragici; in tutto e per tutto identico alle moderne abductions tramite raggi di luce traenti): “Vi fu un uomo che per avere sette denari si dette al diavolo; un diavolo che, in quelle occasioni, appariva in figura umana e che, quando fu il momento di riscuotere, trascinò con sé in alto il malcapitato. E il diavolo allora lo portò in aria, in tanta altezza, che la moglie sua non lo poteva più vedere. E dopo questo se ne portò l’anima sua, e il corpo lasciò cadere in terra.” In un verbale dei processi della Val di Fiemme, datato 21 gennaio 1505, si racconta della “strega” Margherita di Cavalese che “veniva portata in volo per più di mille miglia sopra il monte Val, giù ai mulini, sopra le fontane” e che, assieme ad alcuni compari, mutilava e mangiava le vacche di un contadino di Moena.

I diavoli potevano rapire gli umani anche per molti giorni. Isobel Haldane di Perth, Australia, disse nel 1607 di essere stata condotta dal diavolo “in un colle ove abitavano le fate e di esservi rimasta tre giorni da giovedì a domenica alle ore 12″, finché incontrò un demone dalla barba grigia che la riportò indietro. Nei verbali dei processi della Val di Fiemme, in Trentino, lo stregone Giovanni Delle Piatte racconta, il dicembre 1504, dei suoi incontri con il diavolo in forma di “grande frate nero, vestito di nero”. Il “fratone nero” era solito rapire i suoi adepti – non viene spiegato bene come – trasportandoli in attimo oltre il lago; li introduceva nella cavità di una montagna, dove bisognava passare una porta che si apriva e chiudeva da sola e in fretta, e appena si apriva bisognava saltare dentro in fretta, altrimenti si veniva schiacciati e ridotti in polvere (non sembra un moderno racconto di fantascienza?). Là un altro diavolo, dall’aspetto umano e persino con un nome terrestre, Eckart, “avvertiva le persone che non dovevano fermarsi più di un anno, altrimenti non potevano più uscire”. Delle Piatte raccontava di avere “fatto il giro di tutto il mondo in cinque ore” a bordo di “cavalli neri”, di sapere di “streghe che possono causare tempeste con il diavolo loro signore”, del furto di buoi che venivano mutilati per servire da cibo per le streghe (il che ci ricollega al fenomeno delle mutilazioni animali aliene).

Un’altra strega della Val di Fiemme, processata con Delle Piatte, Margherita Tesadrello di Tesero, aggiungeva che i “buoi venivano consumati entro un cerchio” e che a volte, a seguito di quegli incontri, lei accusava strani effetti fisici che, a differenza delle normali malattie, la segnarono per tutta la vita: “Rimasi ammalata otto giorni e da allora fino a presente non ho più avuto la testa a posto”. A partire dal XVIII secolo la colpa dei voli notturni e delle sparizioni di persone passò dal demonio alle fate. Nel 1673, si scrisse, il dottore inglese Alan Moore venne “portato via dalle fate” sotto gli occhi di due testimoni. Le “fate” vennero ritenute responsabili di altre sparizioni nel 1691 e nel 1845. Ma la realtà, come abbiamo visto, era assai diversa…

Fonte: http://secretus.altervista.org/2009/12/hello-world/

Ufo fotografato in Ohio

Un uomo, in vacanza per il fine settimana nell'isola di South Bass in Ohio, ha fotografato accidentalmente un oggetto non identificato che attraversava il cielo. Mentre era in giro con la sua moto si è fermato per scattare una foto ad un monumento locale ed ha continuato tranquillamente il suo giro turistico.



Tornato a casa, ha scaricato le foto sul suo computer per rivederle ed ha notato nella foto qui sotto presentata, sulla parte destra del monumento in essa raffigurato, la presenza di uno strano oggetto allungato. Pensando alla presenza di un uccello o di un aereo ha provato ad ingrandire l’immagine scoprendo, con grande meraviglia, che ciò che aveva di fronte sembrava di tutt’altra natura: un vero e proprio oggetto non identificato, avente la forma di un sigaro. La foto in questione è stata scattata con una fotocamera SAMSUNG SCH – U900 digitale con una risoluzione massima di 3 mega pixel. L’uomo ha inviato la fotografia ad alcuni esperti locali per farla esaminare.

Fonte: Fonte: http://www.ufosnw.com

UFO: la relazione del secolo

La relazione “Gli UFO e la difesa”, divulgato pubblicamente l’ultimo 16 di Luglio in Francia, ha messo il mondo ufologico in stato di all’erta. Il polemico documento elaborato dal gruppo Cometa – composto da militari e scienziati di alto livello – scommette sulla ipotesi extraterrestre, sull’origine degli UFO e chiedono che si intensifichino le investigazioni. Critica anche la politica di disinformazione di alcuni governi, specialmente quello dell’USA.



La più importante relazione scientifica di questo fine secolo rispetto agli UFO, quello del gruppo Cometa, sta generando un’intensa polemica mondiale che oscilla tra il giubilo, il rifiuto, la sorpresa e la perplessità. Per la prima volta, un organismo relazionato col Governo – in questo caso francese – ammette che gli UFO possono essere una manifestazione materiale, intelligente e di origine extraterrestre.


Il documento fu consegnato il passato 13 di Luglio al presidente della Repubblica Francese, Jacques Chirac ed al primo ministro, Lionel Jospin. Curiosamente, la relazione fu pubblicata integramente tre giorni dopo, il 16 Luglio, in un’edizione speciale di 90 pagine della rivista VSD, del gruppo GS Presse-Communication, sotto il titolo Gli UFO e la difesa: a che cosa dobbiamo prepararci?.

Il “rapporto”,( relazione), del gruppo Cometa fu redatto da un’associazione privata – non ufficiale, come molti hanno creduto – composta da antichi consulenti militari dell’Istituto di Alti Studi della Difesa Nazionale (IHEDN) e scientifici, alcuni di essi provenienti dal CNES (Centro Nazionale di Studi Spaziali), la “NASA” francese. Molti dati sono pervenuti dagli archivi della Gendarmeria Nazionale, dell’Armata e del SEPRA, organismo del CNES che si incarica delle relazioni UFO. Secondo informazioni reclamate all’ultimo minuto attraverso l’ufologo Thierry Garnier del gruppo France UFO, il documento era in origine confidenziale e doveva essere letto esclusivamente da Chirac e Jospin.

Cometa è preceduto dal generale Denys Letty, dell’Esercito dell’Aria e conta, tra i suoi più illustri collaboratori, il fisico Jean-Jacques Velasco, direttore del SEPRA, antico GEPAN, entità che investiga ufficialmente il fenomeno UFO.

Secondo l’ufologo francese Gildas Bourdais, l’idea di creare la relazione sorse nel 1995, dopo una conversazione tra il generale Letty ed il generale Bernard Norlain, allora direttore dell’IHEDN. Questi, insieme ad André Lebeau, ex presidente del Centro Nazionale di Studi Spaziali, appoggiò l’iniziativa di Letty.

Il testo degli UFO e la difesa è divisa in tre parti. La prima interessata ai casi; la seconda all’organizzazione dell’investigazione, e la terza sulle misure da tenere in conto da parte della Difesa. Uno dei tanti punti interessanti della relazione è la menzione della possibile influenza degli UFO e di extraterrestri sulle civiltà del passato.

COLPO CONTRO GLI SCETTICI

Il documento è un duro colpo per gli scettici, perché afferma come “fatto certo” l’origine extraterrestre degli ufo e la sua realtà fisica, controllati da esseri intelligenti che non appartengono al nostro pianeta. Nei casi dell’aeroplano RB-47 (USA) 17 Luglio del 1957, e di Teheran (18 al 19 del settembre del 1976), i redattori di Cometa considerano l’interpretazione realizzata dallo scettico statunitense Philip Klass come “banale” e respinta da altri esperti nel 1997. E ancora, Cometa si scaglia senza compassione contro il Governo degli Stati Uniti, e lo accusa di occultare informazione sugli ufo e di manipolare i dati a suo favore.

Inoltre, la relazione ritenuta buona di due casi tipici di apparizioni di umanoidi è ugualmente importantissima, se si tiene conto che si tratta del giudizio di importanti scienziati e militari di alto rango.

C’è chi crede che si tratti di una manovra di disinformazione appoggiata dal governo francese per valutare la reazione dei cittadini sulla possibile origine extraterrestre degli UFO; altri, come alcuni membri del gruppo francese UFOCOM, alludono alla possibilità che la relazione sia diretta anche agli Stati Uniti come una sfida per studiare ufficialmente gli UFO.


Il sociologo francese Pierre Lagrange si scagliò contro la relazione Cometa in una lettera inviata il passato 21 Luglio al prestigioso quotidiano Liberation (la cui linea editoriale è ostile agli UFO). Lagrange, allude nella relazione come “vittima della disinformazione” il riferimento al caso Roswell, uno dei genitori delle moderne teorie psicosociali per spiegare gli ufo.

Lagrange ci inviò l’articolo ed accusò la rivista VSD di alimentare la disinformazione sugli ufo e ridicolizzare il tema. Anche vari gruppi privati di investigazione UFO della Francia criticarono le conclusioni di Cometa, ma per altri motivi: per includere solamente i casi investigati in forma ufficiale, trascurando i lavori di gruppi civili privati.

Tuttavia, il prestigioso ufologo costaricano Ricardo Vílchez mi commentò che la relazione Cometa è “insieme alla relazione Sturrok, il più importante in questo secolo nell’ambito accademico relativamente agli UFO”. La foto di facciata della rivista VSD, compresa nel dossier, è quella di un oggetto di forma discoidale sorvolando la laguna di Cote, in Costa Rica, il 4 settembre del 1971. Scoperta da Vílchez nell’Istituto Geografico del suo paese e studiata da Jacques Vallée, è una delle scarse foto di questo tipo analizzata dagli scienziati e considerata come autentica. Secondo Vílchez, Philip Klass cercò di screditare il suo caso, accusandolo di appartenere all’istituto cartografico del Costa Rica e di adulterare la foto.

FRANCIA PIONIERA

L’origine della relazione Cometa la troviamo nell’anno 1976, quando un comitato dell’IHEDN presieduto dal generale Blanchard, della Gendarmeria Nazionale, aprì il dossier UFO con l’obiettivo di raccogliere dati e classificarli per il suo studio. Nell’anno seguente, 1977, sorse nel seno del CNES il Gruppo di Studi di Fenomeni Aerospaziali Concordi (GEPAN) che si trasformò in Servizio di Perizia di Fenomeni di Rientro Atmosferico (SEPRA). Il GEPRAN-SEPRA conta sull’appoggio della Gendarmeria Nazionale, dell’aviazione civile e militare, il servizio meteorologico, ecc., attraverso protocolli firmati tra dette entità.


Alcune delle ipotesi presentate dalla relazione Cometa includono un probabile sistema di propulsione avanzato dagli UFO che si starebbe sviluppando in vari paesi come Stati Uniti e Giappone. Si tratta del principio di Magnete-idro-dinamica (MHD) che permette ad un oggetto di muoversi per l’atmosfera generando un campo magnetico. Il fisico ed ufologo francese Jean-Pierre Petit,(difensore delle teorie Ummitas), si dedicò a studiare questa forma di propulsione. Secondo gli esperti, il MHD potrebbe spiegare l’assenza del “Bang” quando gli UFO raggiungono velocità supersoniche.

Quale è l’obiettivo finale della relazione?. Rimane molto chiaro nella pagina 58 che i membri di Cometa pretendono che la Francia riaffermi la sua presenza nell’investigazione UFO, rinforzando i mezzi materiali ed umani del SEPRA per raccogliere informazioni tanto in Europa come nel resto del mondo. Magari la relazione è una protesta contro l’attuale situazione del SEPRA, diretto da Jean-Jacques Velasco.

MINACCIA DALLO SPAZIO


Un altro aspetto sorprendente della relazione tiene in conto la possibilità che gli UFO comportino una minaccia per la comunità mondiale. Benché non si siano scoperti situazioni di aggressione in Francia, in altri paesi ci sono stati casi di persone morte dopo essere state attaccate da qualche congegno spaziale.


Nel tempo dobbiamo prepararci a quali situazioni? Si propongono l’elaborazione di strategie davanti alle seguenti situazioni: “Apparizione di UFO e volontà extraterrestre di stabilire un contatto ufficiale e pacifico; scoperta fortuita o no di una microbase o di una base su un punto qualsiasi del territorio europeo,(atteggiamento da adottare di fronte ad una potenza amica o no); invasione,(poco probabile tenendo in conto il fatto che sarebbe potuto essere condotta prima della scoperta dell’atomo), ed attacchi localizzati o massicci in punti strategici o non; manipolazione o disinformazione deliberata in vista di destabilizzare altri Stati.”

ROSWELL, LA DISINFORMAZIONE


La critica più intensa della relazione si trovò sulla manipolazione del caso Roswell per il Governo nordamericano. Secondo la relazione, il segreto che circonda questo caso sarebbe stato mantenuto dalle autorità per conservare la superiorità tecnologica militare su altri paesi. A partire dai decreti militari si cerca di ostacolare la divulgazione al pubblico di informazioni relative agli UFO e punire con pena di dieci anni di prigione e 10.000 dollari di multa ai militari che facciano conoscere informazioni non autorizzate.

Cometa considera che i presunti contatti di George Adamski farebbero parte di una strategia di disinformazione per creare di proposito un’opinione incredula verso gli extraterrestri. E conclude: “la disinformazione ha permesso probabilmente di proteggere le investigazioni su un’arma di microonde in Kirtland, e su nuovi tipi di aeronavi in Groon Lake.”

Fonte: http://www.vopus.org/it/gnosi/dimensione-sconosciuta/ufo-la-relazione-del-secolo.html

Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/

mercoledì 14 luglio 2010

Ecco Taranis. Prototipo frutto di retro-ingegneria aliena?

Gli amanti della ricerca e degli UFO sono avvertiti: se nei prossimi mesi avvisteranno un oggetto misterioso sorvolare le loro teste, potrebbe trattarsi di Taranis, l’ultimo prodotto della tecnologia militare inglese.



Presentato in questi giorni al Salone Aeronautico di Farnborough (Londra), Taranis (il nome deriva da una divinità di origine celtica) è un UCAV, ossia un Unmanned Combat Air Vehicle (velivolo da combattimento senza pilota), un drone letale diretto antagonista di una analoga macchina costruita negli USA. Frutto di una sofisticatissima tecnologia è stato costruito dopo quattro anni di duro lavoro, ha un’altezza di circa 4 metri, un’apertura alare di 9,1 metri e può portare tra i suoi armamenti missili e bombe laser adatte per missioni in profondità, dove i caccia tradizionali non possono arrivare. Grazie alla sua sofisticatissima tecnologia, è in grado di decidere da solo la strategia da adottare in missione, anche se è previsto che l’uomo possa assumerne il comando in remoto in qualsiasi momento, qualora la situazione lo richiedesse. L’unico dubbio sorto tra gli addetti ai lavori di fronte a questo gioiello tecnologico è se questa macchina, una volta resa operativa, sia in grado veramente di distinguere bene gli obiettivi da colpire, senza margini di errore: “Questo è un aspetto molto importante e sensibile al quale abbiamo dedicato molta attenzione”, ha commentato confermando Simon Bryant responsabile del progetto per la Royal Air Force. Il prototipo è stato sviluppato da una partnership tra la BAE, la Rolls-Royce, la Qinetic Ge Aviation e il Ministero della Difesa inglese, per una spesa totale di oltre 100 milioni di sterline. I militari inglesi hanno inoltre confermato che i test di volo inizieranno il prossimo anno nella speranza di rendere operativa la macchina nel più breve tempo possibile.

Nota del blogger:
Un dubbio, a questo punto, si insinua nella mia testa e sicuramente in quella di tutti gli appassionati di ufologia: e se “Taranis” fosse il risultato di retro-ingegneria aliena?

Fonte: http://www.corriere.it
Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

Resta misterioso l’UFO avvistato in Cina. Intanto spunta un video

Rimane misteriosa l’ origine dell’ oggetto volante non identificato che giovedi’ scorso ha provocato la chiusura di un aeroporto in Cina.



Il China Daily scrive che l’inchiesta aperta allo scalo di Hangzhou ‘non ha ancora dato risultati’ e che ‘fonti che conoscono la vicenda’ hanno parlato di un ‘collegamento con i militari’. In una foto scattata da un passeggero, l’ Ufo appare come un grosso aereo bianco e rosso, mentre un impiegato dello scalo ha detto che sui radar ‘non si vedeva niente’.

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/07/10/visualizza_new.html_1851236138.html


Sopra una foto del presunto UFO avvistato in Cina (c’è chi pensa che sia un velivolo terrestre), sotto invece il video dell’oggetto misterioso che ha sorvolata l’aeroporto cinese. Si nota che è completamente diverso a quello della foto, ma è similare agli ultimi avvistamenti di presunti UFO che formano una “spirale” nel cielo. Questi oggetti sono stati identificati con missili militari. Anche sul filmato che vedete sotto c’è l’ipotesi del missile, per essere precisi missile uno Usa Minuteman III ICBM lanciato per un test dalla base dell’aeronautica Vandenberg di Santa Barbara, in California, che quella notte stava inseguendo un obiettivo nelle isole Marshall (http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2010/7/8/UFO-CINA-Video-Aeroporto-paralizzato-da-una-misteriosa-sfera-infuocata-nel-cielo/2/98531/). Se ciò fosse vero avrebbe causato un putiferio a livello mondiale fra Cina ed USA ma ciò non è avvenuto. E’ davvero anche questo oggetto un missile? Guardate voi e giudicate.

sabato 10 luglio 2010

Corrado Malanga: Prendere coscienza vol.2

Dopo l’eccezionale documentazione video proposta qualche giorno fa su questo blog riguardante l’intervista fatta a Corrado Malanga, esperto e studioso di rapimenti alieni, ecco a voi il secondo volume di questo eccezionale viaggio nel mistero.
Undici episodi tutti da vivere intensamente, che completano in maniera autorevole questo viaggio inchiesta nel mondo delle abduction. Verità, fantasia? Questo non sta a me giudicarlo. I fatti parlano da soli.
In questa seconda parte, che costituisce un documento unico nel suo genere, le testimonianze dirette di chi queste “interferenze aliene” le ha subite sulla propria pelle…
Buona visione.























Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

Avvistato un UFO in Cina. Bloccato il traffico aereo

Secondo quanto riportato dall’agenzia Nuova Cina, un oggetto volante sarebbe stato osservato intorno alle ore 21:00 del 7 Luglio (ora locale) nei pressi dell’aeroporto di Hangzhou, provincia dello Zhejiang.
L’oggetto sarebbe stato osservato anche in altre due città della medesima provincia, Ningbo e Wuxi, ed avrebbe indotto le autorità aeroportuali a chiudere temporaneamente il traffico aereo nella zona. Nessun commento ufficiale è stato rilasciato in merito all’avvistamento e sulle origini del velivolo. L’aeroporto è poi stato successivamente riaperto al traffico, ma le autorità cinesi pare abbiano aperto un’inchiesta sull’accaduto.

Fonte:http://www.corriere.it

martedì 6 luglio 2010

Corrado Malanga: prendere coscienza del problema alieno

Direttamente dal blog disclosureprojectufo la segnalazione di una serie di filmati di Corrado Malanga pubblicati qualche giorno fà....ecco come Danilo, amministratore del blog, presenta questi video...

Oggi, voglio presentarvi una lunga intervista fatta a Corrado Malanga, pubblicata in questi giorni sul canale tematico a lui dedicato. Il filmato, diviso in ben 25 episodi, rende sicuramente onore allo studio sistematico che il Malanga ricercatore ha portato a termine in tutti questi anni sul fenomeno delle abduction aliene, studio che gli è valso sicuramente il merito di essere annoverato tra i maggiori esperti del problema. “Prenderne coscienza”, questo il titolo di questa lunga intervista, vuole essere un incoraggiamento a considerare come reale il fenomeno dei rapimenti alieni ed ha lo scopo di far conoscere a tutti quali sono le caratteristiche ed i fenomeni connessi a questo particolare ed attualissimo problema.”
E, credetemi, in questo, Corrado Malanga riesce molto bene…
Nel frattempo lo ringraziamo per lo sforzo immenso – e non privo di rischi, a questo punto - che sta compiendo al posto di una intera comunità scientifica che continua codardamente ad ignorare tutto ciò che non sa spiegare, vanificando in questo modo la funzione stessa della scienza. E forse anche la finalità ultima della nostra esistenza terrena.
Buona visione.

Ecco il primo video:




Potete continuare a vedere il resto sul canale tematico http://www.youtube.com/user/ArchivioMalanga....

Gli Ufo al Parlamento Europeo Borghezio vuole un "osservatorio" "I governi coprono la verità"

Oggi pomeriggio, 7 luglio, gli Ufo sbarcano ufficialmente al Parlamento Europeo. Contatto di massa a Strasburgo? No, conferenza stampa dell'onorevole Mario Borghezio, della Lega Nord, che inviterà a intervenire a suo fianco il professor Massimo Teodorani.



Tema dell'incontro con i giornalisti: la declassificazione dei documenti relativi agli Oggetti Volanti Non Identificati. Teodorani, a seguire, disserterà sull'argomento con tanto di proiezione di diapositive. Mario Borghezio è da un anno circa una "new entry" nella popolazione di coloro che seguono questo tema. Il suo passaggio dallo scetticismo al credere che non siamo soli nell'Universo è raccontato più avanti nell'intervista che ci ha concesso. Non solo: da quando si è tuffato nella tematica ufologica, si è anche persuaso dell'azione di copertura che i governi stanno effettuando. Il suo scopo, dichiarato, dichiaratissimo, è di sfruttare il profilo di politico per fare qualcosa di profondo. Prima dell'intervista, dunque, pubblico il testo della dichiarazione che conta di far approvare circa l'impegno che il Parlamento Europeo dovrà assumere: "Un osservatorio congiunto in tema di Ufo è l'obiettivo da raggiungere" afferma. Prima di procedere con quel documento, ecco anche un breve profilo sul professor Teodorani (la fonte è il sito "macrolibrarsi.it"):




"E' un astrofisico di Cesena. Dopo essersi laureato in astronomia con una tesi teorico-matematica sulla evoluzione fluidodinamica di un residuo di Supernova, ha successivamente conseguito il dottorato di ricerca in fisica stellare con una tesi osservativa sulle stelle binarie strette di grande massa e relativi trasferimenti esplosivi di massa. Ha lavorato presso gli osservatori di Bologna e Napoli e al radiotelescopio del CNR di Medicina (Bologna). In parallelo alla ricerca astrofisica, ha condotto ricerche in fisica dei plasmi atmosferici con particolare interesse per il “fenomeno luminoso di Hessdalen”, dove come direttore scientifico ha svolto diverse missioni sul campo. Svolge tuttora ricerche teoriche nel campo del progetto SETI e prosegue la sua ricerca sulla fisica dei fenomeni luminosi anomali".

Questo, invece, è il testo predisposto da Borghezio sulla desecretazione della documentazione relativa agli Ufo:

Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 4, 179, 180 e 189 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto l'articolo 123 del suo regolamento,
A. considerando che nel 1978 la 33a Assemblea generale delle Nazioni Unite dette formale riconoscimento al problema degli UFO,
B. considerando che nel 1993 è stata presentata al Parlamento europeo una risoluzione, firmata dal fisico italiano Tullio Regge, volta ad estendere a livello europeo le competenze investigative in materia di Ufo all'unico ente governativo allora esistente in Europa (il Sepra, oggi Geipan),
C. considerando l'interesse per il fenomeno degli Ufo di molti esponenti della comunità scientifica, che hanno denunciato l'occultamento sistematico dei dati,
D. considerando che uno studio del materiale raccolto dai governi di tutti gli Stati membri avrebbe importanti ricadute scientifiche e tecnologiche,
1. ritiene essenziale l'istituzione di un Osservatorio scientifico per l'analisi e la divulgazione dei dati scientifici sinora raccolti dai vari enti e governi europei;
2. chiede l'apertura degli archivi pubblici sugli Ufo e la desecretazione da parte degli Stati membri, per consentire ai cittadini e ai mass media la pubblica fruizione di tutti i documenti;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente dichiarazione, con l'indicazione dei nomi dei firmatari, al Consiglio, alla Commissione e ai governi degli Stati membri.

Onorevole Borghezio, quali reazioni ci sono state alla sua iniziativa?

"Sono stato intervistato dalla televisione e dalla radio tedesche. E hanno già aderito tanti rappresentanti dei Paesi dell'Est. Gli italiani? Dieci hanno già dato il loro consenso. Dobbiamo arrivare a 300 firme, abbiamo tempo fino ad ottobre: sono abbastanza ottimista, penso che raggiungeremo l'obiettivo. Perché tanti Paesi dell'Est? Perché anche gli Ufo, soprattutto gli Ufo, erano materia coperta dal segreto di Stato ai tempi della "cortina di ferro": la caduta del comunismo, probabilmente, ha favorito un grande desiderio di accedere a certi dossier. In questo e in altri campi. Tornando al Parlamento del nostro continente, vorrei che, a fronte di una mobilitazione precisa, si giunga a un atto politico: insomma, qualcosa si dovrà fare"-

Da quando si occupa di Ovni, extraterrestri e dintorni?

"Da poco più di un anno. E' successo un po' per caso: per esigenze di lavoro dovevo registrare alcuni programmi di Telepadania; nel rivederli mi sono imbattuto nella serie curata da Alfredo Lissoni. Mi sono così reso conto della portata della questione: è ben differente dal sentire comune, che generalmente liquida certi temi come cavolate o farneticazioni. Io invece noto che si stanno interessando pure degli scienziati: questo non vuol dire che credono necessariamente ai dischi volanti e agli extraterrestri, ma indiscutibilmente la loro attenzione deve suscitare degli interrogativi..."

Però lei non apparteneva alla schiera degli scettici?


"Sì, è vero: ero scettico. Ma esserlo non presuppone l'impossibilità di modificare un giudizio. O non ipotizzare che in un argomento controverso ci siano aspetti interessanti e comunque meritevoli di attenzione. Nel caso degli Ufo e degli Alieni, penso che sia proprio la posizione di molti scienziati: sebbene parecchi di loro non credano a nulla di tutto questo, ritengono che studiare il fenomeno serva a migliorare la quantità di nozioni a disposizione della scienza".

Un passo indietro: Mario Borghezio, prima della... conversione sulla via di Damasco, aveva mai pensato agli Ufo?


"Mi ero appassionato a suo tempo ai libri di Peter Kolosimo. La questione aliena rientrava solo in parte nella sua trattazione: Kolosimo si occupava infatti di misteri in senso lato e di fanta-archeologia, come qualcuno ha definito i suoi scritti sulle civiltà del passato. Ecco, non ho divorato pane e fantascienza, però non mi manca un aggancio con elementi classici del filone, soprattutto sul fronte dei film
".

E' comunque curioso che, non avendo un "background" specifico, sia alla fine approdato agli Ufo...

"Io ho una grande passione per gli archivi. Mi piace frequentarli, scrutarli, acquisire informazioni. Quando ho visto che i governi di un po' tutto il mondo si sono messi a declassificare i cosiddetti "X files", ho pensato: ecco, questa è una mia missione. E' bastato poco per capire che il tema è davvero tosto...".

Lei è convinto che ci sia, o perlomeno ci sia stata, da parte dei governi, un'azione di copertura?

"Sì, di sicuro. Tanto materiale è stato secretato. E non penso solo ai 'report' degli avvistamenti dei piloti di aereo".

C'è stato anche un ex ministro canadese, Paul Hellyer, che ha parlato molto chiaro: i governi del Patto Atlantico, e dunque la Nato, hanno fatto ostruzione, anzi di peggio.

"Bisogna riflettere una dichiarazione del genere. Se questa persona non ha perso il senno, le sue affermazioni non possono cadere nel dimenticatoio. In fondo è lo scopo della mia azione: è necessario arrivare a un osservatorio allargato, su scala europea o meglio ancora mondiale, del fenomeno degli Ufo. Unire le forze su un progetto comune porta sempre a dei buoni risultati".

Ma lei, ormai ex scettico, che idea si è fatto degli extraterrestri e di questi oggetti che paiono svolazzare in cielo?

"Non ho ancora la competenza per andare molto in là con i giudizi. E devo anche fare i conti con il tempo che mi lascia il mio lavoro di politico: pensate, mi hanno detto che a Poirino, vicino alla mia Torino, è apparso un bellissimo crop circle in un campo; però non ho avuto modo di andarlo a vedere... Comunque, tornando alla domanda, sono un ex scettico che ora è su posizioni di apertura".

Crede che ci sarà mai un contatto con una civiltà extraterrestre?

"Sì, secondo me è molto probabile che avvenga".

Domanda cattivella, inevitabilmente a sfondo politico. Lei che ce l'ha con gli immigrati, come fa ad accettare... gli Alieni?

"Sono i luoghi comuni che circolano sulle persone. Sono i "cappelli" che ti mettono in testa. Provo a spiegare, se poi si vuole continuare a giudicare in un certo modo, non posso farci nulla... Dunque: io non sono contro l'immigrazione in senso assoluto. Sono contro l'immigrazione che diventa "invasione", prevaricazione, imposizione di uno stile di vita che non rispetta quello del Paese ospitante. Sono soprattutto contro l'immigrazione che si trasforma in commercio basso e illecito. Di per sé, dunque, lo straniero non mi spaventa. E l'Alieno pure".

Fonte: http://misterobufo.corriere.it/

Zamparini, un crop nel suo campo I "botti" continui di Pescara

A giudicare dal caldo infernale di questi giorni (almeno dalle mie parti...), l'estate è davvero esplosa. E che cosa succede, dicono i miscredenti, quando il tempo è bello e il sole picchia duro? Ci sono le condizioni ideali perché la gente vada via di senno e perché qualche burlone si diverta a combinare scherzi, meglio se di notte. Si spiegherebbe così, secondo loro, il vertiginoso incremento di avvistamenti, in particolare di sfere infuocate e globi luminosi: alla resa dei conti sono in gran parte le fatidiche, o famigerate, lanterne cinesi. You Tube fa poi il resto...



E poi, diciamola tutta, non c'è il rischio che bufala chiami bufala, un po' come quando scatta il fenomeno (delinquenziale, in questo caso) dell'imitazione di chi lancia i sassi dai cavalcavia dell'autostrada? Vabbé, questo è anche uno sfogo per invitare, sempre e comunque, a non liquidare sempre e tutto come falso e inaffidabile: nella melma, si rischia di perdere di vista qualche perla. E' comunque la quantità di fatti che colpisce. E non solo di globi e/o oggetti più o meno strani. E' anche un gran momento per i crop circles: a parte quello davvero bello e molto strano di Poirino (ne abbiamo parlato pure noi, ieri sera è stato tra gli argomenti trattati da Misteri su Italia 1) - piccola domanda: ma dove sono le tracce degli interventi, orme e quant'altro, degli umani che l'avrebbero fatto? - ce n'è uno che ha avuto addirittura l'onore di una "diretta" Tv. Il presidente del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini, mentre stava per essere intervistato da Sky ha chiesto scusa e ha staccato, giustificandosi così: "Sono nel mio campo in Friuli, dove hanno appena trovato un crop circles, sì, quei disegni che si dice siano realizzati dagli Alieni...". La conduttrice credeva di essere stata presa in giro: invece, era tutto vero. Di solito, da extraterrestri sono i prezzi che, almeno all'inizio del mercato, Zamparini fissa per i suoi giocatori... Ma, scherzi a parte, per lui è stato qualcosa di particolare imbattersi, a Merlana di Bagnaria Arsa, in queste figure speciali, la maggiore delle quali aveva un diametro di 50 metri. "E' vero - ha dichiarato a Radio 24 -, è una strana sensazione. Non voglio dire che sono stati per forza di cose gli Ufo, però il problema è che in questa zona d'Italia questi strani fenomeni si ripetono da un po' di tempo. Può essere che sia opera dell'uomo, però per fare un lavoro simile ci vogliono almeno 20 persone ed è strano anche che nessuno si accorga di loro". E' proprio così...

Le "cannonate" in terra d'Abruzzo

Quanto a stranezze, vi giro anche questa vicenda che mi è stata segnalata e che è stata riportata dal quotidiano on line abruzzese "Prima da noi.it". "Ore 9.45 un botto netto, imponente, deflagrante, inconfondibile. Un fragore avvertito da Ortona a Roseto degli Abruzzi dall’origine sconosciuto. Al momento non si segnalano dai comandi dei vigili del fuoco emergenze nel Pescarese e nel Chietino. Il botto è stato avvertito distintamente da moltissime persone molte delle quali sono corse ai balconi e alle finestre o in strada. Molte segnalazioni sono giunte anche sulla pagina Facebook di PrimaDaNoi.it a conferma che il fenomeno è stato avvertito forte e chiaro. Una delle ipotesi potrebbe essere quella di un jet che supera la barriera del suono anche se resta qualche dubbio sulla potenza e sul raggio di azione che pare essere almeno di 70 chilometri. Uno stesso fenomeno era già stato segnalato un paio di mesi fa nella zona della Maiella ed udito sia a Guardiagrele che a Chieti. Anche il quel caso paura, domande e nessuna risposta". La mappa della zona interessata al botto è a questo link

Luci strane tra Savona e Albissola

E per finire, ecco una lettera giunta in redazione al nostro servizio on line dedicato ai lettori. Ci scrive Roberto dalla Liguria. "Sabato 26 giugno alle 22.55 percorrevo a piedi la strada costiera che da Savona arriva ad Albissola Marina: ad un certo punto, all'ultima curva prima di entrare in paese (che si trova elevata e ben esposta sul mare), mi è balzato all'occhio un punto luminoso nel cielo in direzione di Varazze. Mi ha stupito che fosse molto più luminoso di qualsiasi astro visibile normalmente e che al posto di una luce fredda ne avesse una rossastra. E' più giusto definirla arancione. L'oggetto è restato immobile alla mia vista per circa 2 minuti, con emissione di luce assolutamente fissa, che però non ne faceva percepire la forma. Giusto il tempo per realizzare (circa 30 secondi) e per fare notare a mia moglie quella fonte luminosa un po' anomala, quindi nel giro di 1-2 secondi si è affievolita fino a scomparire. E' possibile che invece di affievolirsi l'oggetto si sia allontanato in direzione opposta a me ad altissima velocità. Mi sono preoccupato poi di verificare che non ci fosse nei paraggi qualche nuvola che potesse averlo nascosto: il cielo era terso e la luce era comparsa sul mare, non c'erano in quel punto colline che avrebbero potuto nasconderlo ad un suo minimo spostamento. Abbiamo raccontato subito alle nostre figlie quanto accaduto, ed ecco che dopo 2 minuti mia figlia Arianna avvista l'oggetto spostato in pieno mare; era più vicino, tanto da poter scorgere una forma diversa da quella circolare. L'illuminazione non sembrava uniformemente distribuita, ma purtroppo questa apparizione è durata pochi secondo e la "luce" si è spenta di nuovo. Poco dopo abbiamo cercato di verificare ad occhio nudo il cielo in quella posizione, con il favore di un bel chiaro di luna. Ma ovviamente nessun oggetto, anche non illuminato, risultava visibile in silhoutte. Siamo rimasti sbigottiti: mi figlia di 13 anni è rimasta inizialmente un po' scossa per aver rivisto apparire l'oggetto, ma è ancora abbastanza giovane per voltare facilmente pagina e non pensarci su all'indomani. Inizialmente ho cercato di usare scetticismo per rassicurare me e la mia famiglia, ho pensato anche stupidamente ad una mongolfiera (ma notoriamente non volano di notte!...) che per qualche istante si era palesata illuminando il pallone soprastante... Ma mi sembra proprio di arrampicarmi sugli specchi. Se qualcuno volesse qualche ulteriore chiarimento sull'accaduto, sarò lieto di fornirli. Spero di poter condividere questo avvistamento (di qualunque cosa si trattasse) con qualcun'altro, almeno per scambiarci delle idee". Che dire, Roberto? Quello spegnersi improvviso purtroppo sa tanto di lanterna cinese, più che di sparizione ad alta velocità...

Fonte: http://misterobufo.corriere.it/

UFO: intervista al Presidente del CUN Bibolotti

Professione: ufologo. Vladimiro Bibolotti, parmigiano acquisito originario di Roma, da due anni è il presidente del Cun, Centro Ufologico Nazionale, ma da circa venti si occupa di ufologia.




Una mente scientifica la sua, che non si lascia condizionare dalla reazione che accomuna la maggior parte delle persone quando vengono a conoscenza del suo mestiere, ovvero diffidenza e perplessità. La sua passione nasce dall’amore per la scienza ed è stata rafforzata, nel tempo, dalla constatazione indiscutibile di fenomeni che lasciano quantomeno interdetti: «In base allo studio di trattati di politica internazionale saltano fuori cose strane, spiegabili solo con l’esistenza di altre forme di vita nello spazio» racconta. Ad esempio? Documenti risalenti alla guerra fredda nei quali le due super potenze stabiliscono di venirsi reciprocamente in aiuto in caso di attacco di «satelliti esterni». O anche dichiarazioni pubbliche di importanti uomini politici. «A studiare la materia sono i servizi segreti e militari delle grandi potenze mondiali e le più grandi menti scientifiche si sono espresse a riguardo – spiega Bibolotti -. Numerosissimi avvistamenti Ufo sono documentati. Dal 1947 ad oggi ci sono stati nel mondo 150 mila fenomeni documentati che non si riescono a spiegare altrimenti. Gli Ufo sono una cosa seria. Chi ride degli Ufo perché incredulo è come se ridesse dei microbi perché non riesce a vederli». Ma allora cosa è vero e cosa no? I cerchi nel grano ad esempio: «Quasi tutta opera di furbetti che si divertono a fare cerchi falsi – spiega -. Anche se alcuni sono stati rinvenuti in luoghi, come ad esempio basi militari, in cui difficilmente delle persone avrebbero potuto agire senza essere scoperte». Gli alieni come hanno fatto allora? «Alcuni parlano di “tecnologie esotiche“». E le foto dei classici alieni verdi con tanto di occhioni neri? «Quelle sono assolutamente false: non abbiamo idea di come possano apparire ai nostri occhi queste forme di vita extra-terrestre». Verrebbe da chiedersi quale sia, concretamente, il lavoro di un ufologo. «Cataloghiamo e studiamo i fenomeni che ci vengono segnalati (circa 300-400 all’anno), oppure ci limitiamo alle osservazioni di oggetti volanti nei cieli – continua il presidente del Cun -. Noi stiamo tra l’incudine e il martello: nel senso che ci collochiamo tra gli scettici che ignorano e gli ingenui che pensano di vedere quello che in realtà non c’è. Siamo noi la maggior parte delle volte a “sbugiardare” falsi avvistamenti e “bufale“». Riconosciuto anche a livello ministeriale, il Cun ha una sede provinciale anche a Parma, di cui naturalmente Bibolotti è presidente: «La città risponde bene ai convegni – spiega -, anche se qui a Parma una vera e propria conferenza nazionale non l’abbiamo mai fatta. Speriamo di poterla programmare presto».

Fonte: http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/46079/Gli_Ufo_Esistono_davvero.html

John Podesta fa dietrofront sugli UFO

John Podesta è stato alla Casa Bianca capo del personale sotto la presidenza di Bill Clinton e elemento del team di transizione presidenziale di Obama.



Nel corso di una conferenza stampa tenutasi al National Press Club, il giorno 14 novembre 2007, ha chiesto al governo degli Stati Uniti la divulgazione dei files inerenti il fenomeno UFO, affermando che “…è giunto il momento di aprire i libri sulle questioni che sono rimaste nel buio della questione UFO. E’ giunto il momento di scoprire cosa è realmente la verità che è là fuori. Dobbiamo farlo perchè giusto. Dobbiamo farlo perchè, francamente, il popolo americano è in grado di gestire la verità e dobbiamo farlo perchè è la legge“. Secondo il giornalista Alfred Lambremont Webre, l’ex impiegato alla Casa Bianca e ingegnere dell’Air Force One Wilbur “Will” Allen ha pubblicamente riconosciuto che ci sono stati numerosi avvistamenti di UFO ed extraterrestri, che hanno sorvolato e atterrato su Capitol Hill. Questi oggetti ed esseri sarebbero stati fotografati con macchina ad alta risoluzione. Allen è stato addestrato nel campo della fotografia e analisi presso un laboratorio della CIA ed ha fatto riprese per le grandi imprese del cinema, come la Warner Brothers. E’ interessante notare che secondo i rapporti del giornalista Webre, Podesta ha recentemente esortato Allen di cessare la sua divulgazione sulle attività UFO, dicendo che tale procedura “potrebbe destabilizzare la società“. Ci si chiede perchè Podesta abbia fatto tale capovolgimento radicale, dato che fu il primo che parlò di “Disclosure UFO”.

Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/

giovedì 1 luglio 2010

Ufo fotografato in Virginia

Culpeper, Virginia - Il giorno 29 giugno scorso, verso le ore 22:30 circa, un uomo di 50 anni, di nome Tim, si trovava in strada dinanzi alla sua abitazione per la consueta passeggiata con i suoi cani. Improvvisamente la sua attenzione è stata catturata da un’insolita luce nel cielo, che sembrava muoversi lentamente su e giù nel buio della notte. Per una decina di minuti, l’uomo ha osservato l’insolito fenomeno cercando di determinare cosa fosse, ma invano. A quel punto ha chiamato suo figlio facendosi portare un binocolo per osservare meglio e si è accorto che la luce era in realtà un oggetto ben definito formato da tre luci distinte. L’uomo ha poi svegliato l’altra figlia chiedendole di prendere la macchina fotografica digitale ed ha scattato alcune foto. Ora la cosa strana è che l’oggetto, facendo rotta in direzione della città di Dulles, ad un certo punto è scomparso per poi tornare alcuni minuti dopo di nuovo visibile: ciò è successo per tre o quattro volte fino a quando l’oggetto è finito fuori visuale.
Qui sotto una delle foto scattate all’oggetto.



Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

Segnali extraterrestri trascurati dagli astronomi?

SETI a Lafayette, USA, gli astronomi hanno captato segnali di breve durata e per la loro unicità in natura sono stati trascurati per qualche tempo, ma ora, dopo ulteriori studi che hanno permesso di iniziare a guardare questi segnali unici, si ritiene che essi possano essere di origine e natura extraterrestre.




Dominic Benford e James Benford (Microwave Sciences) affermano che il segnale potrebbe benissimo provenire da una civiltà altamente avanzata inviata nello spazio, pilotato da un segnale di enorme potenza nella gamma dei 190.000 terawatt. La ricerca, alla base di questa scoperta, ha esaminato la possibilità che potrebbe trattarsi anche di una stella pulsar. Ma i loro risultati e conclusioni suggeriscono che il segnale possa essere di origine non naturale, ma possibilmente di natura intelligente. Questa incredibile scoperta, se provata, potrebbe essere quella che tutti stavano aspettando in campo di ricerca di vita extraterrestre. La risposta alla domanda: “siamo soli nell’Universo?” E si potrebbe rispondere che il telefono di E.T. ha squillato per qualche periodo di tempo, ma abbiamo appena perso la chiamata. Fino ad oggi. Come fanno gli osservatori a differenziare un Radiofaro SETI da una pulsar e da altre esotiche sorgenti, alla luce di probabili Radiofari osservabili? Larghezza di banda, larghezza di impulso e la frequenza possono essere caratteristiche distintive. Tali transienti di questo tipo potrebbero essere la prova di civiltà leggermente superiori a noi nella scala Kardashev.

Documento scientifico in Pdf http://lanl.arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1003/1003.5938.pdf
Fonte del documento: http://lanl.arxiv.org/abs/1003.5938

Link che ha riportato la notizia tradotta (dall’inglese) http://beforeitsnews.com/news/85/730/Alien_Signals_Were_Overlooked_By_Astronomers..html

La scala di Kardashev è un metodo di classificazione delle civiltà in funzione del loro livello tecnologico, proposta nel 1964 dall’astronomo russo Nikolai Kardashev.



Si compone di tre tipi, basati sulla quantità di energia di cui le civiltà dispongono, secondo una progressione esponenziale. L’esistenza delle civilizzazioni descritte è del tutto ipotetica, ma questa scala è stata utilizzata come base di partenza nella ricerca del progetto SETI, e viene utilizzata inoltre nella fantascienza.

Tipo I: civiltà in grado di utilizzare tutta l’energia disponibile sul suo pianeta d’origine (secondo i calcoli che Kardashev aveva proposto inizialmente 4×1012 watt).
Tipo II: civiltà in grado di raccogliere tutta l’energia della stella del proprio sistema solare (4×1026 watt).
Tipo III: civiltà in grado di utilizzare tutta l’energia della propria galassia (4×1037 watt).
La civiltà umana sarebbe pertanto una civiltà ancora di “Tipo 0″, in quanto utilizzerebbe solo una frazione dell’energia totale disponibile sulla Terra.

Carl Sagan ha definito un metodo per calcolare, a partire dai tipi iniziali, anche i decimali, per mezzo della seguente formula:K=log10W-6/10 nella quale K rappresenta il livello di civiltà della scala e W i watt utilizzati. Secondo questo metodo la civiltà umana sarebbe ad un livello di 0,7.

Secondo Kardashev la Terra nel 1964 avrebbe potuto percepire la presenza di una civiltà di tipo III sotto forma di emanazioni di onde radio o di fasci laser. Nel 1965 ritenne di aver intercettato uno di questi segnali nella radiogalassia CTA 102 e la notizia venne pubblicata con grande risalto dall’agenzia Tass, ma in seguito apprese che pochi giorni prima un astronomo olandese, Maarten Schmidt aveva identificato il segnale come l’emissione di un quasar. In seguito Iosif Shklovsky, principale collaboratore di Kardashev, giunse alla conclusione che una civiltà di tipo III non potrebbe che autoestinguersi, secondo il concetto della singolarità tecnologica. Jack Cohen e Ian Stewart hanno sostenuto che se non possiamo comprendere civiltà più avanzate, non possiamo neppure ipotizzare in che modo esse si evolvano. Inoltre il progresso tecnologico umano è dipeso da una successione di scoperte, talvolta fortuite, come la scoperta della penicillina, e dalla presenza di determinate condizioni, come la presenza dei combustibili fossili, che potrebbero non essere universalmente diffuse. Le alte energie appaiono necessarie per riuscire ad accorciare le enormi distanze spaziotemporali tra le stelle (cunicoli spaziotemporali) e quindi a un rapido passaggio all’acquisizione della disponibilità di energie di livelli superiori.

Seguendo la progressione esponenziale sono stati estrapolati ulteriori tipi di civiltà ancora più avanzate:

Tipo IV: in grado di controllare tutta l’energia di un superammasso di galassie (circa 1046 watt)
Tipo V: in grado di disporre dell’energia dell’intero universo visibile (circa 1056 watt). Una civiltà di questo livello è probabilmente ipotizzabile nell’ambito della teoria del punto Omega di Frank Tipler
Civiltà ancora più avanzate sono state immaginate nella fantascienza:

Tipo VI: livello energetico di più universi (1066 watt), con la possibilità di alterare le leggi della fisica su ciascuno degli universi multipli.
Tipo VII: divinità con capacità di creare universi a volontà e di utilizzarli tutti come fonti energetiche (un esempio è dato nel racconto di fantascienza L’ultima domanda di Isaac Asimov).
Estrapolando in base al tasso di crescita attuale del consumo energetico planetario, secondo Michio Kaku, fisico teorico statunitense, l’umanità potrebbe raggiungere una civiltà di tipo I intorno al 2200, di tipo II intorno al 5200 e di tipo III intorno al 7800.

La teoria di Kardashev può essere collegata ad altre teorie sociali, come quella proposta da Leslie White nel suo libro The Evolution of Culture. The Development of Civilization to the Fall of Rome, del 1959, che si propone di spiegare tutta la storia dell’umanità sulla base dello sviluppo della tecnologia. White riteneva infatti che i progressi tecnologici determinerebbero l’organizzazione sociale, seguendo le idee dell’etnologo e antropologo statunitense dell’Ottocento Lewis Henry Morgan, e proponeva come misura del livello di avanzamento di una società quella del suo consumo energetico, proponendo cinque stadi: quello dell’energia muscolare personale, dell’utilizzo di animali domestici, con il passaggio all’agricoltura della biomassa,delle energie fossili e infine dell’energia nucleare. La teoria di White si traduce nella formula P=ExT (dove P sta per progresso, E per energia consumata e T un coefficiente determinato in base all’efficacia delle tecniche che utilizzano questa energia.

Articolo completo sulla Scala diKardashev: http://it.wikipedia.org/wiki/Scala_di_Kardashev


Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/

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