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martedì 23 agosto 2011

Misteriosi e inquietanti suoni vengono ascoltati in tutto il mondo!

In tutto il mondo, sempre più persone stanno riportando di ascoltare... un suono orribile che sembra avere origine dall'atmosfera.


Kiev, Bielorussia, Florida, Michigan, New Jersey, North Bergen, Victoria BC, Alkmaar, Maryland, Scandinavia ... Negli ultimi tempi, in molte città di tutto il mondo sono stati ascoltati i suoni provenienti dal cielo, e che possono durare fino a più di un'ora in alcuni casi.

Non è un fenomeno nuovo ed è stato osservato anche in anni precedenti.
C'è una spiegazione logica di questo fenomeno?

Nel 2009, il sito Niburu.nl fatto una ricerca e ha concluso che può essere un oggetto di enormi proporzioni. Dato lo schema che copre il suono e la distanza / tempo viaggia, arriviamo a una dimensione minima di diversi chilometri. Il suono non viene prodotto da una specie di propulsore, ma è solo l'aria che si muove alla velocità di circa 150 km / h.

Sembra che si tratti di un gigantesco (invisibile) dispositivo!

Ecco una selezione di video con il misterioso 'HUM'







Fonte: http://thedayafter2012.blogspot.com/

lunedì 22 agosto 2011

Vento solare diretto verso la terra ?

Un doppio buco coronale sulla superficie solare sta' originando un flusso solare che dovrebbe colpire la terra tra il 22-24 Agosto 2011 lo riporta il sito Space Weather l'immagine e' stata catturata dalla sonda della NASA SOHO il 20 Agosto 2011 il NOAA prevede una probabilita' dal 35% al 50 % che ci possa essere una perturbazione geomagnetica terrestre da tenete sotto controllo lageoattivita'(terremoti,vulcani) molto spesso in aumento durante iflussi di plasma solare.(http://spaceweather.com/)


Il vento solare è un plasma tenuissimo, la cui componente di ioni è formata, normalmente, per il 95% da protoni ed elettroni (in proporzione circa uguale) e per il 5 % da particelle alfa (nuclei di elio) con tracce di nuclei di elementi più pesanti. Vicino alla Terra, la velocità del vento solare varia da 200 km/s a 900 km/s, mentre la sua densità varia da alcune unità a decine di particelle per cm cubo. Il Sole perde circa 800 milioni di kg di materiale al secondo eiettandolo sotto forma di vento solare (rispetto alla massa del Sole questa perdita è del tutto insignificante).Il plasma del vento solare porta con sé il campo magnetico del Sole in tutto lo spazio interplanetario fino ad una distanza di circa 160 unità astronomiche (una unità astronomica rappresenta la distanza media tra la Terra ed il Sole). Poiché le linee di forza del campo magnetico del vento solare rimangono collegate alla loro origine nella fotosfera, l'espansione radiale del vento solare dal Sole e la rotazione di questo (periodo 28 giorni) fanno sì che le linee del campo magnetico si curvino in modo da formare una spirale. Il vento solare interagisce con il campo magnetico terrestre e lo confina in una regione di spazio detta magnetosfera. Le variazioni nel tempo della pressione dinamica del vento solare e dell'intensità e orientazione del suo campo magnetico perturbano in modo a volte drammatico la magnetosfera terrestre. Tali perturbazioni, insieme con gli effetti di altri disturbi provenienti dal Sole, sono oggetto di studio da parte di una disciplina emergente, la cosiddetta "meteorologia spaziale". Tra tali effetti vi sono, ad esempio, il danneggiamento delle sonde spaziali e dei satelliti artificiali e la ben nota aurora boreale e quella australe. Altri pianeti con campi magnetici simili a quelli della Terra hanno anch'essi le loro aurore.
Il vento solare crea una "bolla" nel mezzo interstellare (che è composto dal gas rarefatto di idrogeno ed elio che riempie la galassia), che prende il nome di eliosfera. Il bordo più esterno di questa bolla è dove la forza del vento solare non è più sufficiente a spingere indietro il mezzo interstellare. Questo bordo è conosciuto come eliopausa, ed è spesso considerato come il confine esterno del sistema solare. La distanza dell'eliopausa non è conosciuta con precisione. Probabilmente è molto più piccola sul lato del sistema solare che si trova "davanti" rispetto al moto orbitale del sistema solare nella galassia. Potrebbe anche variare a seconda della velocità del vento solare al momento, e a seconda della densità locale del mezzo interstellare. Si sa che è ben oltre l'orbita di Plutone. Le sonde spaziali Voyager 1 e Voyager 2, dopo aver terminato la loro esplorazione planetaria, si stanno dirigendo verso l'esterno del sistema e si spera che arriveranno fino all'eliopausa.

Fonte: http://ilsole24h.blogspot.com/2011/08/vento-solare-diretto-verso-la-terra.html

giovedì 30 giugno 2011

La vita segreta del caos

Un documentario sulla più affascinante e intrigante scoperta della scienza.
La teoria del caos, infatti, dimostra che a differenza di quanto creduto fino alla fine del XX secolo, l'universo è tutt'altro che un meccanismo perfetto e sincrono in stile orologio, ma bensì imprevedibile e complesso.

Ma la teoria del caos oltre ad aver sepolto per sempre il sogno newtoniano basato e conseguente alla scoperta della legge di gravità, fornisce anche una spiegazione a molti aspetti oscuri della natura e dimostra scientificamente come l'esistenza dell'universo, la sua creazione ed evoluzione non hanno necessità dell'esistenza di un creatore.Il contenuto e la fattura delle immagini fanno di questo documentario un opera imperdibile, che oltre a illuminare su molte delle cose sentite dire ma in gran parte sconosciute ai più, fornisce un ottimo strumento di comprensione della natura e permette di poter accedere alla riflessione sulla domanda: "Perché esistiamo?" attrezzati con una serie di presupposti e dati totalmente nuovi e preziosi. Infine vi mostrerà come un computer può creare esseri e intelligenze artificiali che evolvono in maniera del tutto inaspettata.



Fonte: http://lalternativaisaia.blogspot.com/2011/06/la-vita-segreta-del-caos.html

lunedì 27 giugno 2011

Astronomi scoprono bizzarro sistema planetario

La scoperta non è ancora stata confermata, ma un team di astronomi dell'Osservatorio Armagh (parte del Southern African Large Telescope) sembra essersi imbattuto in un sistema planetario decisamente bizzarro rispetto a quelli che abbiamo osservato finora.


Di sistemi planetari diversi dal nostro ne sono stati scoperti diversi: ci sono quelli con più o meno pianeti giganti, quelli con pianeti potenzialmente abitabili, addirittura alcuni che ruotano attorno a stelle prima considerate improbabili per la costituzione di un sistema solare.

Ma il sistema planetario recentemente scoperto sembra essere ancora più strano di quanto osservato finora. E' composto da una coppia di stelle, una nana bianca e una nana rossa, che ruotano l'una attorno all'altra con una velocità tale da compiere una rivoluzione completa in circa due ore.

Le stelle sarebbero così vicine tra loro da orbitare entro un perimetro inferiore alla circonferenza del nostro sole. Queste caratteristiche orbitali fanno in modo che, ad ogni rivoluzione, una stella passi di fronte all'altra causando eclissi che consentono di poter studiare efficacemente il sistema.

I ricercatori, tuttavia, si sono accorti che queste eclissi non si verificano a scadenze regolari: a volte sono state osservate prima di quanto previsto, altre invece qualche minuto dopo. Questo ha fatto nascere l'ipotesi che il sistema binario possa ospitare due pianeti giganti, la cui attrazione gravitazionale causerebbe perturbazioni nelle orbite delle due stelle.
Secondo i calcoli degli astronomi, le masse dei due pianeti dovrebbero aggirarsi attorno alle 6-8 volte quella di Giove, e occorrerebbero rispettivamente 5 e 16 anni perchè questi pianeti possano effettuare un'orbita completa.
Questo curioso sistema planetario è stato chiamato "UZ For", si trova nella costellazione della Fornace, ed è troppo lontano per poter riprendere direttamente i due pianeti giganti.

La posizione dei pianeti, ben oltre la zona di Goldilocks del sistema, e la natura delle due stelle creerebbero un ambiente molto inospitale sulla superficie dei due giganti planetari. La gravità della nana bianca sottrae materia alla nana rossa con un flusso continuo che, quando colpisce la stella "ladra", si riscalda ed emette un flusso di raggi-x letali che si estende oltre l'orbita dei due pianeti giganti.
La scoperta di questo sistema planetario è stata resa possibile dall'analisi di 27 anni di dati raccolti durante l'osservazione della regione di spazio occupata dalla Fornace.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2011/06/astronomi-scoprono-bizzarro-sistema.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+DitaDiFulmine+%28Dita+di+Fulmine%29

giovedì 23 giugno 2011

Il direttore della NASA Charles Bolden: "preparatevi alle catastrofi"

Il direttore della NASA Charles Bolden ha mandato un messaggio “alla famiglia della NASA” talmente ambiguo, talmente pieno di piccole "sorprese", e talmente suscettibile di lettura da angolazioni diverse, che lasciamo siano i nostri utenti a commentarlo.


Testo del messaggio

"Vorrei solo qualche minuto per parlare a tutti voi nella famiglia della NASA sulla preparazione per le emergenze. Quella della NASA è un'organizzazione assolutamente unica. Siamo l'unica organizzazione nel governo federale che è responsabile per la sicurezza ed il benessere della gente non solo qui sulla Terra ma anche fuori da questo pianeta.

Nella mia esperienza alla direzione degli astronauti, e nella mia esperienza come Marine in attività, abbiamo sempre parlato dell'importanza della preparazione delle famiglie, e di avere un adeguato programma di supporto familiare. E io temo che il nostro programma non sia valido quanto dovrebbe esserlo.

Quindi chiedo a tutti voi della famiglia della NASA, sia che abitiate sulla West Coast, …

… sulla costa Est, sulla costa del Golfo, sui Grandi Laghi, pensate ai disastri naturali che potrebbero avvenire nella vostra zona, pensate ad attacchi come l'11 settembre, che possano arrivare da forze esterne, e parlate con le vostre famiglie dei vostri compiti, e di quello che loro debbono fare per prepararsi ad eventi imprevisti.

Mettete a punto un piano di preparazione familiare, in casa vostra. Pensate ad una strategia di comunicazione per la famiglia. Dove possiamo riunirci tutti, se arriva un'emergenza e ci troviamo tutti in punti diversi della città? Cosa faremo? Ci chiameremo fra di noi con il cellulare? Pensate a cose del genere. Se avete animali pensate ad un piano di emergenza per gli animali. Come fare a garantire che qualcuno pensi a loro, se vi trovate tutti sparpagliati in luoghi diversi? Se poi qualche membro della vostra famiglia ha delle necessità speciali, preparatevi anche per quelli.

La cosa più importante per noi, al fine di portare al termine con successo la nostra missione, è che la nostra gente, le nostre famiglie soprattutto, vengano protette, in modo da poter venire al lavoro tranquilli che nel caso di una emergenzale nostre famiglie saranno protette.

Quindi torno a chiedervi di riunire le vostre famiglie e pensare a cosa dovreste fare in una situazione di emergenza. Spero che adotterete il programma di preparazione delle famiglie, mentre tutti ci prepariamo al meglio per affrontare queste emergenze. Sappiate quello che fate. Sappiate che cosa farete, che cosa vorrete che faccia la vostra famiglia nel caso di una emergenza. Ma soprattutto siate preparati.
"

Fonte: http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/461-il-capo-della-nasa-charles-bolden-annuncia-qpreparatevi-alla-catastrofiq

martedì 24 maggio 2011

Quel pianeta è abitabile a venti anni luce da noi

Venti anni luce, così lontano eppure così vicino. E un nome strano, Gliese 581d, che viene dalla stella nana attorno a cui orbita, Gliese 581, senza la “d” finale


E’ un nuovo pianeta che gli scienziati francesi che l’hanno individuato definiscono “capace di ospitare la vita, in forme simili a quelle che conosciamo sulla Terra”. La scoperta è stata annunciata da un comunicato del Cnrs, il centro per la ricerca scientifica francese. Si stima che il pianeta possa avere una massa sette volte superiore alla terra, ed estendersi per circa il doppio della superficie. E’ dal 2007 che ne è nota l’esistenza, ma un nuovo studio ne definisce l’abitabilità, dopo una ricerca più accurata sull’atmosfera, che permetterebbe la presenza di acqua.

Gliese 581d orbita infatti all’esterno della cintura verde della relativa stella, nella cosiddetta “zona di Goldilock”, una posizione in cui la temperatura è ideale per l’esistenza dell’acqua in forma liquida. Non è così caldo da farla evaporare e nemmeno così freddo perché congeli. E con il tipo di atmosfera ad alta densità di diossido di carbonio, che gli scienziati ritengono probabile per un pianeta così grande come quello individato, potrebbero quindi esserci piogge, nuvole, oceani. E quindi la vita, in forma vegetale e anche animale. E addirittura intelligente, sempre nel campo delle ipotesi. Gliese 581d è solo uno degli oltre cinquecento pianeti extrasolari scoperti negli ultimi 15 anni

Ma secondo chi l’ha scoperto, 581d potrebbe non avere un ambiente del tutto simile alla Terra. Anzi, sarebbe “un posto piuttosto strano da visitare”. L’aria più densa e le nuvole più compatte, secondo il Cnrs, manterrebbero la luce in superficie in una perpetua colorazione rosso-tramonto, piuttosto scuro. E la grande massa del pianeta lascia ipotizzare una gravità doppia rispetto alla Terra. E comunque, arrivarci non è possibile per la nostra attuale tecnologia. Venti anni luce significa che per raggiungere Gliese ci vorrebbero circa 20 anni, viaggiando alla velocità della luce. Utilizzando le nostre attuali tecnologie, ci vorrebbero circa 300mila anni. Un tempo necessario per studiare molti altri metodi per viaggiare nello spazio.

Fonte: http://www.repubblica.it/scienze/2011/05/19/news/quel_pianeta_abitabile_a_venti_anni_luce_da_noi-16436613/

martedì 26 aprile 2011

Mistero risolto sulla sfiorata collisione fra la sonda Soyuz e la presunta flotta Ufo

Come scritto sul post del 31 marzo 2011 attendevamo verifiche sulla presunta flotta Ufo nelle vicinanze della Stazione Spaziale Internazionale...Bè il mistero è stato risolto: si tratta di detriti spaziali e per la precisione di un pezzo di un vecchio satellite cinese.


Nel 2007 i cinesi decisero di sperimentare una futura guerra stellare, cioè ordinarono ad uno dei loro strumenti attivi di scontrarsi con uno non più in uso. La collissione spazziale ha avuto grande successo (ne ricordiamo le prime pagine di allora) ma la conseguenza ovvia è che si sono creati una miriade di detriti spaziali potenzialmente pericolosi per gli altri oggetti in orbita.

Uno di questi oggetti è quasi entrato in collisione con la stazione spaziale proprio mentre sopraggiungeva la Soyuz. Sulla stazione spaziale erano già pronti a salire sulla navetta di emergenza e ricordiamo che a bordo della stazione c'è il nostro Paolo Nespoli. Niente paura dunque, non ci sono UFO che spiano le nostre missioni spaziali, nessun alieno, solo "spazzatura spaziale" prodotta dall'uomo.

Fonte: http://www.paid2write.org/tecnologia_scienze/mistero_risolto_sulla_sfiorata_collisione_fra_la_sonda_soyuz_la_presunta_flotta_ufo_13471.html

lunedì 18 aprile 2011

Gli ultimi risultati del Wise: sorprese in arrivo?

Gli astronomi di tutto il mondo oggi possono passare al setaccio centinaia di milioni di galassie, stelle e asteroidi raccolte nel primo pacchetto di dati inviati dalla missione Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE) della NASA. “A partire da oggi, centinaia di nuovi sguardi saranno puntati sui dati trasmessi da WISE, e non escludo molte sorprese”, afferma Edward (Ned) Wright di UCLA, il capo ricercatore della missione.


WISE è stata lanciata nello spazio il 14 dicembre 2009, con il compito di mappare tutto il cielo all’infrarosso con una sensibilità notevolmente migliorata e una risoluzione molto più potente rispetto ai suoi predecessori. Dalla sua orbita polare, ha scrutato i cieli circa una volta e mezzo mentre raccoglieva immagini scattate a quattro lunghezze d’onda (dell’infrarosso). Durante la sua missione, WISE ha scattato più di 2.7 milioni di foto, immortalando oggetti che vanno da remote galassie ad asteroidi situati relativamente vicino alla Terra.

Come qualsiasi altro telescopio a infrarossi, WISE ha avuto bisogno di liquido refrigerante per raffreddare i suoi rilevatori termosensibili. Quando, come previsto, questo liquido refrigerante a idrogeno congelato è finito all’inizio di ottobre 2010, (ne abbiamo parlato qui) due dei suoi quattro canali infrarossi erano ancora operativi. La missione è stata successivamente prolungata altri quattro mesi, con l’obiettivo di finire di rastrellare immagini di asteroidi e comete nella cintura di asteroidi principale del nostro sistema solare.

Le scoperte della missione includono 20 comete, più di 33.000 asteroidi tra Marte e Giove e 133 oggetti vicini alla Terra (NEO), che sono quelle asteroidi e comete con orbite comprese tra 45 milioni di chilometri della traiettoria che la Terra percorre intorno al Sole. Il satellite è entrato in ibernazione all’inizio di febbraio di quest’anno (ne abbiamo parlato qui) .

WISE sta compiendo il primo importante passo per portare a termine il suo obiettivo principale di consegnare agli astronomi la raccolta di oggetti trovati. I dati provenienti dal primo 57% del cielo esplorato sono accessibili attraverso un archivio pubblico online. I risultati completi della ricerca, con un’elaborazione dati migliorata, saranno messi a disposizione nella primavera del 2012. Un predecessore di WISE, l’Infrared Astronomical Satellite, ha ricoperto un ruolo simile circa 25 anni fa, e i dati che ha raccolto oggi sono ancora preziosi per gli astronomi. Allo stesso modo, si prevede che l’eredità di WISE durerà per decenni. Queste informazioni susciteranno grande interesse tra gli astrobiologi e aiuteranno la ricerca per lo studio dei NEO e la ricerca di mondi abitabili intorno a stelle lontane.

Siamo entusiasti che i dati preliminari contengano milioni di nuovi oggetti”, afferma Fengchuan Liu, Responsabile del progetto WISE al Jet Propulsion Laboratory della NASA, a Pasadena, California. “Ma la missione non è ancora finita, il vero tesoro è il catalogo finale che sarà disponibile tra un anno, che conterrà il doppio delle fonti, coprendo tutto il cielo e addentrandosi persino oltre nell’universo rispetto alla versione disponibile oggi”.

Gli astronomi utilizzeranno i dati grazie all’infrarosso di WISE per cercare particolarità nascoste e studiare i trend in grosse popolazioni di oggetti conosciuti. Le missioni di esplorazione spesso portano anche a scoperte inattese, perché cercano ovunque nel cielo piuttosto che bersagli conosciuti. I dati della missione sono importanti anche per trovare i candidati migliori per gli studi di follow-up da effettuare con altri telescopi, tra cui l’osservatorio Herschel dell’Agenzia spaziale europea, che ha degli importati contributi dalla NASA.

Chissa se Tyche rientra in quel 43% della porzione di cielo non ancora esplorata, oppure è un puntino di quei milioni di nuovi oggetti contenuti nei dati preliminari ancora da analizzare. Mi sento di dire che l'annuncio della scoperta di Tyche per il momento non ci sarà, ma sono altresì convinto che la sua scoperta potrebbe essere solo una questione di tempo.

Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/

giovedì 31 marzo 2011

Incredibile incontro ravvicinato avvenuto tra la ISS e una flottillas Ufo

In attesa di ulteriori verifiche sulla veridicità del video vi proponiamo questo interessante video.



La registrazione di questo incredibile filmato è con tutta probabilità datata 3 Febbraio 2011. Nel video in questione la Stazione Spaziale internazionale in orbita attorno alla terra è avvicinata improvvisamente da una moltitudine di oggetti volanti non identificati che appaiono dallo spazio esterno disponendosi in perfetta formazione lineare.L’accaduto non confermato dalle fonti ufficiali NASA e taciuto (volutamente?) dai principali organi di stampa e dai mezzi televisivi è indice che qualcosa di strano quel giorno sia realmente avvenuto,come suffragato dalle immagini e dal video che evidenzaliena vi propone di seguito. Una prima analisi eseguita sulle stesse fa escludere che possa trattarsi di riflessi,stelle o spazzatura spaziale, inoltre gli oggetti risultano ben distinti e possiedono una tipica conformazione circolare luminescente, riconducibile al fenomeno ufo osservato in diverse occasioni anche in atmosfera terrestre.

Di seguito alcuni fotogrammi delle immagini registrate dalla ISS comparate all’elaborazione grafica eseguita sulle stesse.




Fonte: http://evidenzaliena.wordpress.com/

lunedì 22 novembre 2010

Ufo filmato nello spazio?

L’evento è avvenuto il 16 novembre scorso ed è stato trasmesso (involontariamente?) dalla NASA attraverso il suo canale tv sul web.
Le telecamere della Stazione Spaziale Internazionale hanno accidentalmente ripreso in piena notte (erano circa le 3:00) il passaggio di un oggetto non identificato che ha attraversato lo spazio circostante. Il filmato, che forse solo per un errore dei tecnici NASA non è stato oscurato, non ha bisogno di ulteriori commenti poiché a mio avviso costituisce una prova inconfutabile che qualcosa lì fuori esiste davvero.



Fonte:http://www.ufodigest.com

mercoledì 13 ottobre 2010

La sonda Hayabusa riporta sulla terra traccie di vita aliena?

In questi ultimi giorni l’Agenzia Spaziale Giapponese (la Japan Aerospace Exploration Agency, altrimenti nota come JAXA), ha reso nota la notizia del rinvenimento, all’interno di una sonda tornata dallo spazio nel giugno scorso, di alcune particelle di natura sconosciuta.



La sonda, denominata Hayabusa, fu spedita nello spazio circa sette anni fa (2003) con la missione di atterrare su un asteroide chiamato Itokawa, situato tra Marte e Giove, e prelevare alcuni campioni nel tentativo di trovare indizi sulla composizione di questi macigni dello spazio e sulle origini del nostro sistema solare. Dopo un viaggio di andata, durato più di due anni, Hayabusa è riuscita nel suo scopo e dopo essere atterrata sul piccolo asteroide ne ha prelevato alcuni campioni.
Tra questi, sono state individuate alcune particelle che presenterebbero caratteristiche diverse dalle consuete polveri raccolte in questo tipo di missioni. A quanto risulta, da esami preliminari, esse potrebbero contenere tracce di una forma di vita sconosciuta, ma per avere l’eventuale conferma di questa eccezionale scoperta occorrerà attendere ulteriori analisi specifiche che verranno effettuate nei prossimi mesi dagli scienziati dell’agenzia spaziale giapponese.

Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

domenica 30 maggio 2010

Sempre più probabile la vita su Europa

Europa, la luna di Giove, è uno dei mondi alieni più promettenti per quanto riguarda la ricerca di vita extraterrestre. Recenti analisi sembrano infatti dimostrare che l'oceano nascosto sotto il suo strato di ghiaccio superficiale conterrebbe ossigeno a sufficienza per supportare forme di vita simili a come noi le conosciamo sulla Terra. Ci potrebbe essere ossigeno a sufficienza per supportare milioni di tonnellate di biomassa.



La ricerca, realizzata da Richard Greenberg, scienziato planetario del Lunar and Planetary Laboratory dell' Università dell'Arizona, era in realtà già stata resa nota nell'Ottobre del 2009, come Dita di Fulmine aveva scritto al tempo in questo post.
Ma solo ora arrivano le prime conferme all'ipotesi di Greenberg.

Europa ha bene o male le dimensioni della nostra Luna, ma è completamente ricoperta da uno strato di ghiaccio spesso qualche chilometro che custodisce un oceano globale profondo circa 160 km. Da quello che sappiamo, dove c'è acqua potrebbe esserci una possibilità di vita, anche se le due cose non sembrano essere così strettamente legate come ci si potrebbe immaginare.

Ma ciò che suggerisce che Europa potrebbe realmente essere popolata da forma di vita è l'influsso che Giove ha sulle sue lune. Si sa infatti che la gravità del gigante gassoso può provocare un riscaldamento tale degli oceani di Europa da permettere la sopravvivenza di forme di vita complesse. Senza contare che la costante irradiazione energetica proveniente dal pianeta reagisce con lo strato superficiale di ghiaccio liberando ossigeno ed altri ossidanti nell'oceano sottostante.



Quello che si è sempre pensato su Europa tuttavia è che questo bombardamento di particelle ionizzate che liberano ossigeno nell'oceano della luna gioviana non consentirebbe di trasportare sufficiente ossigeno per supportare la vita in strati profondi del mare globale. Questo considerando anche i bombardamenti di detriti spaziali che potrebbero scalfire il ghiaccio: potrebbero infatti scavare il guscio ghiacciato di Europa per qualche decina di metri, ma non raggiungere l'oceano sottostante.

Il nuovo studio tuttavia sembra suggerire l'idea che l'ossigeno possa aver raggiunto anche l'oceano sotterraneo di Europa, passando attraverso la superficie ghiacciata. La chiave è l'attrazione gravitazionale di Giove.
Giove infatti esprime su Europa una forza gravitazionale circa 1000 volte maggiore rispetto a quella che la Terra esercita sulla Luna, facendola gonfiare e comprimere, e rendendola geologicamente attiva, oltre che fornire una spiegazione sul perchè la superficie ghiacciata non sembra essere più vecchia di 50 milioni di anni.

La forza gravitazionale di Giove potrebbe provocare l'emersione di ghiaccio profondo, a contatto con l'oceano, verso la superficie, dove verrebbe ossigenato. Durante questo processo, strati più superficiali ed ossigenati della calotta ghiacciata verrebbero spinti in profondità, portando ossigeno al mare di Europa. Il meccanismo è tale che occorrerebbero circa 2 milioni di anni per ossigenare l'intero oceano di Europa.

Non solo: parte della crosta ghiacciata potrebbe sciogliersi in profondità, creando fratture che trascinano materia ricca di ossigeno dalla superficie all'oceano di acqua liquida prima di ricongelarsi. Anche se questo processo fosse meno imponente di quanto è stato calcolato, occorrerebbe solo mezzo milioni di anni per raggiungere livelli di ossigenazione paragonabili a quelli di alcune zone scarsamente ossigenate della Terra, in grado di supportare crostacei e microrganismi. In soli 12 milioni di anni, periodo geologicamente cortissimo, il mare globale di Europa raggiungerebbe livelli di ossigeno tali da essere paragonabili agli oceani terrestri ricchi di vita, se non addirittura superiori.

Tutte queste ipotesi portano a ritenere che su Europa sia possibile, grazie al continuo rifornimento di ossigeno dagli strati superficiali della luna, la presenza di circa 3 milioni di tonnellate di vita. Se questo numero non dice niente, possiamo fare queste analogie:

* 3 milioni di tonnellate: 22.000 balene azzurre, il mammifero e l'animale più grande del mondo.
* 3 milioni di tonnellate: 60.000 capodogli
* 3 milioni di tonnellate: 3.000.000 di squali bianchi
* 3 milioni di tonnellate: 150.000.000 di Macrocheira kaempferi, il granchio più grande del mondo (20 kg di peso)

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2010/05/sempre-piu-probabile-la-vita-su-europa.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+DitaDiFulmine+%28Dita+di+Fulmine%29

lunedì 24 maggio 2010

I russi pronti a lanciare l'operazione per evitare lo scontro Apophis -Terra (news)

Annunciato il progetto dell’Accademia delle scienze
Coinvolta la Lavochkin per la costruzione della sonda che dovrà deviare la rotta dell'asteroide



Milano - I russi sono sempre più intenzionati a organizzare una spedizione per evitare che l’asteoride Apophis entri in collisione con la Terra nel 2036. Lo scorso dicembre Anatoly Perminov, presidente dell’agenzia spaziale federale russa Roscosmos aveva stupito tutti dicendo che la sua agenzia stava studiando il progetto per affrontare il corpo celeste. Ora Lev Zelioni, direttore dell’IKI, l’Istituto di fisica cosmica dell’Accademia delle scienze, in un convegno a Mosca sull’esplorazione cosmica ha precisato che anche il suo Istituto, tradizionalmente impegnato sulle missioni interplanetarie, è coinvolto dal progetto avviato da Roscomos con cui lavora in stretta collaborazione.
FASE A - In aggiunta ha precisato che è stata coinvolta pure la società che dovrebbe costruire la sonda. Si tratta della Lavochkin Association specializzata nella fabbricazione di veicoli spaziali scientifici. Dunque il piano sta assumendo contorni sempre più precisi e concreti avvicinandolo al momento del via politico e quindi all’approvazione della spesa, se si troveranno i rubli necessari. Finora si tratta solo di indagini di “fase A”, come la chiamano gli spaziali, per dire che si esamina la fattibilità dell’operazione. Se il responso è positivo allora si passa ad approfondire il progetto (fase B). Entrambe costano poco e se anche questa è buona si possono avviare le fasi di sviluppo e costruzione (C e D) dopo il reperimento delle risorse economiche adeguate. Il via definitivo, dunque, arriva dopo la fase B.
PREVISIONE CATASTROFICA - L’asteroide Apophis venne scoperto nel 2004 dall’osservatorio Kitt Peak in Arizona (Usa) ed allora veniva espressa una previsione catastrofica: nel 2029 poteva scontrarsi con la Terra. Le successive valutazioni compiute al Jpl della Nasa e all’Università di Pisa dimostravano che le cose potevano per fortuna andare meglio. Nel 2029, 13 aprile, sarebbe passato vicinissimo alla Terra ad una distanza di 36.350 chilometri (circa dove ruotano i satelliti per telecomunicazioni in orbita geostazionaria intorno all’Equatore) mentre una certa probabilità di collisione era riportata nel successivo passaggio del 2036.

Armageddon - Le probabilità restano comunque poche (una su 250 mila) ma il nostro pianeta non è ancora considerato del tutto fuori pericolo anche perché le orbite degli asteroidi subiscono della variazioni soggette come sono agli influssi gravitazionali dei pianeti. Quindi la comunità spaziale internazionale si è data da fare per affrontare il problema ricordando la fantascientifica storia di Armageddon. Progetti sono stati studiati negli Stati Uniti e in Europa ma erano i russi a emergere come intenzionati più seriamente a procedere. E la nuova notizia lo dimostra.

Il distruttore - I russi hanno nella loro memoria la caduta di una cometa o di un asteroide a Tunguska in Siberia nel 1908 che ha distrutto un’ampia regione non abitata. Apophis (dio dell’Antico Egitto che voleva dire Distruttore) che ha un diametro stimato di 350 metri e viaggia alla velocità di circa 30 chilometri al secondo se ci cade addosso svilupperebbe una potenza di 870 megatoni, cioè una potenza 65 mila volte più grande di quella di Hiroshima. Nel dubbio è meglio agire. E il progetto russo prevede una sonda che si avvicina all’asteroide e devia la sua rotta mettendo in salvo in pianeta. «È in gioco la vita delle persone - dice Anatoly Perminov - . Non possiamo sederci ad aspettare con le mani in mano, dobbiamo costruire un sistema che ci permetta di evitare la collisione, anche se costerà milioni di dollari». L’idea dei russi è quella di coinvolgere anche altre nazioni nel loro progetto proprio per trovare risorse finora poco disponibili.

Fonte: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_maggio_19/asteroide-russia-caprara_ce8e3e92-6365-11df-8b63-00144f02aabe.shtml

lunedì 19 aprile 2010

La NASA Manderà il Robonaut 2 sulla Stazione Spaziale Internazionale (news)

La NASA lancerà il primo robot umanoide nello spazio quest’anno, è diventerà un residente permanente della ISS. Il Robonaut 2, o R2, è stato sviluppato dalla NASA e dalla General Motors sotto un accordo di cooperazione ,per lo sviluppo dei assistenti robotici che possono lavorare fianco a fianco con gli umani, che siano essi astronauti o lavoratori delle catene di produzione nelle fabbriche.



Il robot da 136kg consiste in una testa, un torso con due braccia e due mani e sarà lanciato a bordo dello shuttle Discovery, come parte della missione STS-133, pianificata per Settembre. Una volta a bordo della stazione,gli ingegneri osserveranno il comportamento del robot in un ambiente privo di gravità. L’R2 si aggiunge all’altro famoso robot presente sulla Stazione Spaziale,conosciuto come Dextre. Questo robot,costruito dall’Agenzia Spaziale Candese, consiste in due lunghe braccia che servono a svolgere attività che normalmente dovrebbero svolgere gli astronauti uscendo fuori dalla ISS.





Mentre Dextre si trova all’esterno della stazione, l’R2 sarà confinato alle operazioni nel laboratorio Destiny, presente sulla ISS.Comunque futuri miglioramenti potrebbero permettergli di muoversi più liberamente all’interno della ISS, e un giorno potrà essere modificato per operare anche all’esterno.

L’uso del R2 sulla stazione spaziale è solo l’inizio di una corsa a due per lo spazio, quella de umani e robot insieme.” ha spiegato John Olson, direttore del Ufficio per i Sistemi di Integrazione nell’Esplorazione, della NASA. “Il partnership di umani e robot sarà di importanza critica nell’esplorazione del sistema solare, e ci permetterà di andare più in la di quanto potremmo mai immaginare oggi.”



L’abile robot umanoide non solo somiglia ad un umano,ma è progettato per lavorare come uno. Con braccia e mani umanoide, l’R2 è in grado di usare i stessi strumenti di lavoro che usano i membri della stazione. In futuro,i più grandi benefici dell’avere robot umanoidi nello spazio, potrebbero derivare dall’avere un assistente ai astronauti in missioni difficili o molto pericolose. Per adesso, l’R2 è ancora un prototipo e manca dell’adeguata protezione necessaria per resistere fuori dalla ISS.

Mettere alla prova il robot dentro la stazione spaziale sarà fondamentale per lo sviluppo futuro. L’R2 sarà testato in gravità zero, e verranno testati gli effetti di interferenze causate da radiazioni e campi elettromagnetici. Inoltre fornirà importanti feedback per il suo miglioramento successvo.

Adesso l’R2 è in fase di test estensivi per prepararlo al volo. Vengono fatti i test nel vuoto, con le vibrazioni, e radiazioni,insieme a tante altri test che aiuteranno il progetto anche della GM.

Gli estremi livelli di test effettuati con l’R2 è puntato ad uno sviluppo che lo prepari per il lavoro sia sulla ISS che nelle catene di produzione e montaggio delle fabbriche.” ha dichiarato Alan Taub,vice presidente del Centro Ricerca e Sviluppo della GM.

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010/04/19/la-nasa-mandera-il-robonaut-2-sulla-stazione-spaziale-internazionale/#more-693
Fonte originale: http://www.physorg.com/news190462414.html

mercoledì 14 aprile 2010

Spazio: Obama ha un piano ambizioso...(news)

Washington, 13 apr. - Il presidente Usa, Barack Obama, molto criticato nei mesi scorsi per la cancellazione del programma "Constellation" che doveva riportare un uomo sulla Luna, annuncera' domani un "piano ambizioso" che dovrebbe comunque rilanciare la conquista umana dello spazio.



Il discorso del presidente Usa, giovedi' al Kennedy Space Center, in Florida, dinanzi ad astronauti, scienziati e dipendenti della Nasa, e' molto atteso. Secondo il Washington Post, Obama dovrebbe impegnarsi in un progetto che, entro cinque anni, portera' alla creazione di un razzo per mandare astronauti su asteroidi, sulla luna, sui satelliti di Marte ed eventualmente anche su Marte. In sostanza, il nuovo programma di esplorazione spaziale immaginato dal presidente per la Nasa dovrebbe essere meno costoso di "Constellation", ma permettere la conquista dello spazio piu' rapidamente di quando previsto dalla precedente amministrazione Bush.

Fonte: http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201004141055-eco-rt10043-spazio_obama_ha_un_piano_ambizioso

mercoledì 7 aprile 2010

Su Marte un tempio simile alle ziqqurat sumere?

Incredibile a dirsi ma è la pura verità. La sensazionale scoperta è opera non del solito ricercatore americano o straniero, ma di Ennio Piccaluga, studioso italiano, direttore della rivista Area di Confine e grande esperto del pianeta Marte. Vedere per credere. Le fotografie allegate parlano da sole. No, non siamo sulla Terra, ma proprio sul Pianeta Rosso. L’immagine di Fig. 1, particolare di una foto scattata dalla sonda spaziale europea Mars Express nel 2004, mostra quella che indiscutibilmente sembra essere una ziqqurat sumera.


Fig.1

In molti si chiederanno come mai queste immagini siano state rese pubbliche solo adesso. Ma non è proprio così. Gli appassionati già conoscono questa sconvolgente realtà dal 2006, anno di uscita del best seller di Ennio Piccaluga dal titolo Ossimoro Marte. Ma è giunta l’ora che tutto ciò diventi di dominio pubblico. Su Marte c’è stata, e forse c’è tutt’ora, vita intelligente.

Nella foto di Fig. 2, vediamo la ziqqurat in bianco e nero, dove risaltano ancora di più i particolari. Non possono essere frutto del caso, perché ogni elemento è al proprio posto.


Fig.2

Secondo le leggi della probabilità è impossibile una simile combinazione di particolari, la natura non può fare simili scherzi. Per convincersene basta guardare la Fig. 3, dove c’è la ricostruzione fatta da Patsy Nicholas Di Falco, che ha graficamente “eliminato la polvere accumulatasi” sul monumento marziano, rispettando rigorosamente le luci e le ombre, effettuando non solo un disegno, ma un vero e proprio studio che riproduce esattamente la realtà sotto la polvere dei millenni. Nelle immagini che, si ripete, sono reali, si nota la presenza di una torretta e di sette gradoni proprio come nelle ziqqurat terrestri.


Fig.3

Altri indizi di chiara artificialità sono il cratere quadrato che si vede molto bene in alto a destra, specie nella foto in bianco e nero (i meteoriti non scavano crateri quadrati). Siccome è situato vicinissimo alla ziqqurat, è probabile che da lì sia stato estratto proprio il materiale per costruire il monumento. Gli enti spaziali forse vogliono che nulla trapeli. A conferma di ciò, citiamo il caso del dipendente dell’Ente Spaziale Europeo licenziato nel 2004 perché aveva osato affermare che le strutture osservate in alcune foto scattate su Marte dalle sonde spaziali non erano naturali, ma costruite da qualcuno. Come per il fenomeno UFO, la gente deve essere tenuta all’oscuro di tutto, forse perché molti potrebbero rimanere scioccati nel sapere della presenza di altri esseri evoluti oltre all’uomo.

Ma è solo questione di tempo. Il grande pubblico ne saprà molto di più proprio in questi giorni, quando sarà in edicola il numero di Aprile di “Area di Confine” rivista mensile diretta proprio da Piccaluga, dedicata a questi temi, alle scienze, agli Ufo ed alle cosiddette materie di confine e che in diversi numeri ha già trattato di queste scottanti rivelazioni. Ma la bomba esploderà anche in TV tra pochissimo tempo quando andrà in onda la puntata di Voyager che Piccaluga ha già registrato, dedicata proprio alle rivelazioni di Ossimoro Marte. Era ora che ciò avvenisse, il grande pubblico deve sapere. Perché la ziqqurat non è altro che un piccolo antipasto della sconvolgente realtà che c’è sul Pianeta Posso. Questo non è che l’inizio e nei prossimi giorni se ne vedranno delle belle anche su internet, sperando che qualcuno non provi a fermare la verità perché, non c’è dubbio, la storia così come la conosciamo va riscritta.

Fonte: UNoNotizie.it (http://www.unonotizie.it/9564-ziqqurat-su-marte-foto-scattate-sul-pianeta-rosso-lasciano-dubbi-per-centro-ufologico-di-benevento-e-un-manufatto.php)

In fase di progettazione una missione Europea nel Polo Sud della Luna .(news)

Le regioni del polo sud della nostra Luna hanno ricevuto molta attenzione nei mesi scorsi. Sono infatti un certo numero le missioni spaziali che ultimamente hanno confermato la presenza di notevoli quantità d' acqua allo stato ghiacciato sulla Luna. Un esempio è dato dai fantastici risultati della missione NASA LCROSS, ma anche da quanto ha rilevato lo strumento americano Mini-Sar a bordo dell'orbiter indiano Chandrayaan-1.

Insomma, il fatto è che il polo Sud lunare è diventato un obiettivo fondamentale per le prossime missioni di esplorazione, sia automatiche che umane.
Anche l'Europa sta dirigendo la propria attenzione a questo target. L'ESA infatti ha iniziato a chiedere alle industrie europee di sottoporre proposte per una missione automatica in grado di allunare dolcemente nelle regioni del polo Sud, ne esplori l'ambiente in modo da preparare la strada a future missioni umane.
Il paesaggio in cui questo Lander europeo dovrà atterrare è però molto differente da quello pianeggiante in cui si posarono i moduli lunari delle missioni Apollo. Il polo sud lunare è caratterizzato infatti da grandi crateri, ripide pendenze, alte creste, come potete vedere dall'immagine



due primari obiettivi di missione sono i seguenti: (1) utilizzare la più moderna tecnologia di navigazione in grado di compiere un atterraggio morbido (soft landing) con la massima precisione. Durante la discesa il lander dovrà "vedere" la superficie lunare in avvicinamento e riconoscere autonomamente zone pericolose per l'atterraggio; (2) una volta atterrato il Lander dovrà studiare l'ambiente lunare con un insieme di strumenti. Saranno oggetto di studio le proprietà ed i possibili effetti che le radiazioni e la polvere lunare potrebbero avere sui futuri astronauti. Verrà inoltre esaminato il suolo per rilevare possibili segni di risorse che potrebbero essere utilizzata da avamposti abitati.

Un certo numero di industrie europee hanno già valutato le varie opzioni di missione e progetti. Il prossimo step è chiamato "Phase-B1" e porterà ad una più matura specificazione degli elementi progettuali sia per i veicoli spaziali che per le richieste di allunaggio e di esplorazione ambientale. Questa fase inizierà la prossima estate e durerà 18 mesi. Il macro-obiettivo è di lanciare la missione entro la fine di questo decennio.
Come parte del processo di coinvolgimento di ricercatori ed industrie (europei) il prossimo 14 Aprile 2010 si terrà un incontro al centro ESA Space Research and Technology (ESTEC) in Olanda.

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php
Fonte originale: http://newsspazio.blogspot.com/2010/03/in-fase-di-progettazione-una-missione.html

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