lunedì 25 luglio 2011

Non solo Sitchin...

Vladimir Sheherback scienziato esperto di modelli matematici dell’università del Kazakistan asserisce che:

Ho studiato l’immagazzinamento delle informazioni genetiche nel nostro organismo e ho scoperto che il nostro DNA si combina in base ad una sequenza vecchia di tre miliardi e mezzo di anni e per questo anteriore alla comparsa della nostra vita sul pianeta. Dunque, la nostra struttura genetica viene da fuori. In altre parole, l’uomo è stato programmato nello spazio dagli extraterrestri.


Cosa si nasconde dietro la nostra esistenza ? cosa ci fa vivere ? per quale motivo ci è stato fatto questo dono ?

Domande apparentemente senza risposta ma con il passare del tempo forse dare una risposta non è cosi tanto impossibile. Attraverso una serie di libri e partendo da quello di un ufologo che ormai reputo uno dei migliori nel campo non solo ufologico ma clipeologico, Alfredo Lissoni, sono riuscito ad elaborare un ipotesi sul mistero della vita e trovare delle risposte a quelle domande. Per arrivare alle risposte dobbiamo iniziare dall’affermazione Vladimir Sheherback scienziato esperto di modelli matematici dell’università del Kazakistan. Egli ha recentemente formulato un’ipotesi di quelle che lasciano senza fiato: l’informazione contenuta nel patrimonio genetico degli esseri viventi della Terra potrebbe contenere un messaggio proveniente da creature di altri mondi.


Lo scienziato avrebbe individuato nei geni alcuni raggruppamenti di aminoacidi e, all’interno di questi gruppi, sequenze di formazioni simmetriche che ben difficilmente possono essere il risultato di un’origine naturale del nostro codice genetico: il DNA. Con questa sigla viene definito l’acido desossiribonucleico, che si trova all’interno del nucleo delle cellule umane ed è portatore dei caratteri ereditari. A tale acido, che costituisce la sostanza fondamentale del gene, è affidata la sintesi delle proteine. Sheherback ha parlato addirittura di un secondo livello di informazione inserito nel codice genetico, che potrebbe contenere messaggi inviati sulla Terra da parte di esseri pensanti esistenti in qualche punto dell’Universo. Si tratterebbe di un messaggio significativo inserito in una molecola artificiale di DNA. In effetti il nostro codice genetico è una sorta di registratore biologico, dove é scritto tutto: di quali malattie siamo portatori o ci ammaleremo e a quale età questo avverrà, quanto saremo alti, di quale colore avremo gli occhi, i capelli e persino, approssimativamente, la data della nostra morte e se questa avverrà per infarto o per arresto cardiaco. Un’altra sorprendente presa di posizione è quella dello scienziato Francis Crick, cioè proprio dello scopritore della struttura del DNA, il quale asserisce che la vita è troppo inauditamente complicata per potersiessere formata a caso.


Ecco qui riportata l’affermazione di Sheherback in merito alle origini del nostro DNA:

Ho studiato l’immagazzinamento delle informazioni genetiche nel nostro organismo e ho scoperto che il nostro DNA si combina in base ad una sequenza vecchia di tre miliardi e mezzo di anni e per questo anteriore alla comparsa della nostra vita sul pianeta. Dunque, la nostra struttura genetica viene da fuori. In altre parole, l’uomo è stato programmato nello spazio dagli extraterrestri.

Appena letta questa affermazione mi sono posto anch’io la domanda che compare nel titolo del libro di Lissoni:

Gli extraterrestri hanno creato l’uomo ?

In base a degli elementi trovati durante le mie ricerche penso che la risposta “si” alla domanda in questione non sia una cosa che debba essere lasciata nel campo dell’impossibile ma tutt’altro.

Procedendo con ordine dopo aver letto questa affermazione di Sheherback mi sono imbattuto in un’altra informazione contenuta nel libro del medico oculista Massimo Barbetta incentrato sull’ormai famoso mistero di Rennes le Chateau:


la scienza moderna ha scoperto soltanto da pochi anni il meccanismo alla base dell’invecchiamento del DNA delle cellule nucleari. Si tratterebbe di una riduzione nell’attività di un enzima chiamato Telomerasi, che non riesce più a riparare le parti terminali dei telomeri dei cromosomi, che cosi iniziano a “sfilacciarsi” alle estremità e, perciò, ad invecchiare. Soltanto in un lontano futuro si può pensare di riuscire a reintegrare questa specifica attività enzimatica

E nel libro di Michael Hesemann “I Nuovo Cerchi nel Grano” ho trovato qualcosa che si riallaccia perfettamente all’affermazione sia di Sheherback che di Barbetta:

è decisivo comunque che nel DNA degli alieni la doppia elica presenti un terzo giro e quindi si configuri coma una tripla elica. Il DNA somiglia al nostro e quindi questo potrebbe essere far pensare ad una variazione genetica o ad una mutazione. Solo di recente la società Enzo Biochem di Farmingale, New York, a comunicato di essere riuscita a mettere a punto un processo per modificare il DNA, una tecnica consistente nell’aggiungere un terzo giro alla doppia elica. Dustin Brund, nella sua analisi del messaggio di Chilbolton, arrivò alla conclusione che la conclusione del DNA degli alieni era una logica conseguenza del ruolo fondamentale svolto all’interno della catena della molecola tetraedrica silicio ossigeno, ruolo che nel nostro DNA era svolto dai fosfati

E l’ultimo elemento sta nel libro di Giorgio Pastore “Dei del cielo dei della terra”:

“alieni giunti in un remoto passato sul nostro pianeta avrebbero cosi deciso di effettuare un esperimento, unendosi geneticamente ai primi abitanti della terra. I due DNA (terrestre e extraterrestre) sarebbero stati fusi tra loro, dando vita al primo vero uomo ad immagine e somiglianza di Dio. Nacquero Adamo ed Eva, ovvero, uomini e donne muniti di intelletto, un dono divino. Probabilmente scuri di pelle, in quanto diretti discendenti degli ominidi terrestri”

Partendo da questo fatto ipotetico è possibile collegarci all’elemento della tripla elica che andrebbe a costituire il DNA alieno. È possibile che nel creare noi e quindi fondendo i due DNA la terza elica sia scomparsa oppure è stata tolta deliberatamente.


Supponendo che angeli e dei del passato siano veramente gli alieni del presente e supponendo che abbiano vita eterna a differenza di noi che moriamo dopo un certo periodo di tempo per varie cause come è possibile
tutto ciò ? Io credo che la risposta sia in quella terza elica la cui presenza rende sempre attivo l’enzima telomerasi in modo da prolungare la vita e farla diventare eterna. Ma dato che nel creare noi è scomparsa a differenza dei nostri creatori abbiamo una vita ridotta e quindi non eterna.

In questo modo le affermazioni dei vari ricercatori che io ho citato come elementi base della questione si collegano perfettamente fornendo una risposta alla seguente domanda:


Gli extraterrestri hanno creato l’uomo ? io credo che la questione non sia del tutto impossibile ma la strada verso la verità è ancora lunga.

Di Lombardi David (Centro Italiano Ricerche)

Fonte: http://ningizhzidda.blogspot.com/2011/07/non-solo-sitchin.html

domenica 24 luglio 2011

Scienziati trovano geni extraterrestri nel DNA umano?

Un gruppo di ricercatori che lavorano al Progetto Genoma Umano, capitanati dal Prof. Chang, hanno comunicato una sorprendente scoperta scientifica: credono che le cosìddette sequenze non codificanti del DNA umano, ovvero quello che si pensava essere Junk (spazzatura), non sono altro che il codice genetico di forme di vita extraterrestri. In pratica gli ET sarebbero nostri parenti stretti....


Le sequenze non codificanti sono comuni a tutti gli organismi viventi sulla Terra, dalle spore (muffe) fino ai pesci, come per l'uomo, nel DNA umano esse costituiscono gran parte del genoma totale, come asserisce il Prof. Sam Chang, il capo del Team di scienziati. Sequenze non codificanti, originariamente conosciute come "DNA spazzatura", sono stati scoperte anni fa, e la loro funzione è rimasto un mistero. La stragrande maggioranza del DNA umano è di un altro Mondo. Gli apparenti "geni spazzatura extraterrestre" possono solo godersi il viaggio. Dopo un'analisi approfondita con l'aiuto di altri scienziati, programmatori informatici, matematici e altri ricercatori, il professor Chang aveva chiesto se l'apparente "DNA spazzatura" è stato creato da una sorta di "programmatore extraterrestre".

Una più alta forma di vita extraterrestre è stata impegnata nella creazione di una nuova vita e su pianeti diversi..


"I pezzi alieni all'interno del DNA umano - osserva il professor Chang - hanno delle proprie vene, arterie e proprio sistema immunitario che resiste con forza tutti i nostri farmaci anti-cancro". Il professor Chang stabilisce inoltre che "la nostra ipotesi è che una più alta forma di vita extraterrestre è stata impegnata nella creazione di una nuova vita e su pianeti diversi. La Terra è solo uno di loro. Forse, dopo la programmazione, i nostri creatori ci crescono allo stesso modo si cresce batteri in piastre di Petri ,non possiamo conoscere le loro motivazioni. Se si trattava di un esperimento scientifico, o un modo di preparare nuovi pianeti per la colonizzazione, o si tratta di affari da tempo in corso di seminare la vita nell'universo ".


Il Professor Chang indica inoltre che "se pensiamo in termini umani, questi programmatori extraterrestri, stavano molto probabilmente lavorando su un super codice composto da diversi progetti, e questi progetti avrebbero dovuto produrre varie forme di vita per altri pianeti".

Sono state anche cercate diverse soluzioni. Questo Super Codice o Grande Codice, una volta eseguito, non possiede una funzione, ma modificandone le parti e aggiungendone di nuove, una volta eseguito ancora, si possono ottenere dei miglioramenti, via via che ogni volta se ne aggiugono delle parti.

Il team del professor Chang concludono inoltre che, agli "apparenti programmatori extraterrestri" potrebbero aver avuto l'ordine di tagliare tutti i loro piani idealistici per il futuro, quando si sono concentrati sul" Progetto Terra " per rispettare una ipotetica scadenza.Coordinatori del progetto Genoma UmanoMolto probabilmente, in modo frettoloso, gli ET programmatori, possono aver dovuto ridurre drasticamente "il super codice" e consegnato un programma di base, già preimpostato, destinato alla Terra ". Il professor Chang è solo uno dei molti scienziati e ricercatori che hanno scoperto altre origini extraterrestri all'umanità. Chang e i suoi colleghi, mostrano che le lacune della "programmazione extraterrestre nel sequenziamento del DNA precipitato o gettato in fretta sulla Terra, allo scopo di creare la vita umana sulla Terra, ha presentato una Umanità con una crescita senza logica nella massa di cellule che conosciamo come il cancro". Chang (nella foto a destra) indica inoltre che "quello che vediamo nel nostro DNA è un programma composto da due versioni, un codice grande e il codice di base. Il dr. Chang afferma poi che "il programma completo del DNA" non era scritto in modo positivo sulla Terra. E' ormai un dato di fatto già verificato nelle ricerche passate e che i geni da soli non sono sufficienti a spiegare l'evoluzione; ci deve essere qualcosa di più in gioco...

"Prima o poi - dice Chang - dobbiamo fare i conti con l'idea incredibile che ogni vita sulla Terra porta con se un pezzo genetico di un parente o cugino extraterrestre e che l'evoluzione non è quello che pensiamo che sia".

Fonte: http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/491-scienziati-trovano-geni-extraterrestri-nel-dna-umano

venerdì 22 luglio 2011

Militare cileno: "gli UFO sono una minaccia reale e di enorme gravità"

l titolo prende spunto dalle dichiarazioni del capitano cileno dell Esercito e pilota militare Rodrigo Bravo - consulente anche della rivista brasiliana "UFO" - il quale ha affermato che "ci troviamo di fronte ad un problema reale, sebbene la maggioranza della gente non crede a queste tematiche".


Inoltre, continuando, ha affermato che "non si può negare o ignorare la situazione degli UFO. Rappresentano una minaccia reale e di enorme gravità. Abbiamo a che fare con un fenomeno complesso, le cui caratteristiche non possono essere spiegate con un qualcosa di naturale e terrestre".

Queste dichiarazioni sono state necessarie, visto le informazioni ed una serie di registrazioni dove diversi piloti d'aereo cileni hanno affermato di aver avuto occasionali contatti con gli UFO.(Articolo completo)

Nota di Antonio De Comite: queste dichiarazioni non sono isolate (e non è la prima volta che Rodrigo Bravo se ne esce con ciò), molti ricercatori a livello internazionale hanno confermato che gli UFO - qualunque cosa essi siano - sono una grave minaccia alla sicurezza aerea. E non dimentichiamoci poi associazioni come il NARCAP (National Aviation Reporting Center on Anomalous Phenomena) negli USA e il CEFAA (Comité de Estudio de Fenomenos Aéreos Anomalos) in Cile - tanto per citarne qualcuna - che hanno sottolineato questa questione. E poi ci sarà un motivo sul perchè se ne occupino anche i militari e gli apparati di "intelligence". E uno potrebbe essere quello di cui sopra. E poi una piccola curiosità. Sappiamo benissimo che UFO è acronimo di Oggetto Volante Non Identificato, ma pronunciatelo a voce: oltre a UFO esce benissimo "You Foe" (E' Nemico). E per i militari qualunque oggetto o fenomeno che non risponde ad una identificazione è catalogato come nemico.

Fonte: http://centroufologicoionico.blogspot.com/2011/07/militare-cileno-gli-ufo-sono-una.html

giovedì 21 luglio 2011

Elio Sindoni alla ricerca di altri mondi... Con rigore scientifico.

Le esplorazioni del fisico Elio Sindoni alla ricerca di altri mondi. Con rigore scientifico. Ecco perché l’esistenza di ET è probabile, ma il contatto molto difficile.


Ci sarà qualcun altro nell'immensità, in questa «stanza smisurata e superba», o siamo soli nell'universo? E soprattutto, come sarà fatto questo qualcuno? È difficile dire che cosa preferiremmo, ma la nostra mente non ha potuto trattenersi dal fantasticare anche su un tema del genere, pur così astruso e privo di appigli. La fantascienza si è sbizzarrita a più riprese, anche se a tratti con immaginazione limitata e potenza rappresentativa un po' anemica, sul tema della natura degli ultraterrestri, gli abitanti di altri mondi abitati. Il filone dei marzianini verdi si è presto esaurito e l'immaginazione si è rivolta ad altri mondi e altri protagonisti, dandoci anche veri e propri capolavori.

Il tema ritorna ogni tanto anche alla ribalta della cronaca e qualche anno fa è stato messo in piedi il Seti, Search for ExtraTerrestrial Intelligence, un progetto internazionale «di ascolto» scientifico di eventuali voci intelligibili nel cosmo. Al livello del grande pubblico però raramente il tema è stato trattato con il dovuto rigore. È quello che fa ora il fisico Elio Sindoni nel suo affascinante libro Siamo soli nell'Universo? (Editrice San Raffaele). Il tema è affrontato in chiave scientifica, anche se l'autore non disdegna alcune appetitose incursioni nelle più riuscite rappresentazioni e nei numerosi racconti fantastici di ieri e di oggi sul tema extraterrestri.

Molti sono convinti che esistano, anche perché si vanno scoprendo in questi anni un numero sempre maggiore di pianeti più o meno simili al nostro che orbitano intorno alla loro stella, come noi intorno al Sole. Ma se gli extraterrestri esistono perché non li abbiamo ancora visti? Il fatto è che per poterci incontrare in qualche maniera occorre che siano soddisfatte alcune condizioni. Se si tratta soltanto di forme di vita elementari, non potranno infatti certo venire a trovarci, nemmeno via radio: occorre andare noi a trovare loro. Per farsi vivi in qualche maniera bisogna che anche loro abbiano sviluppato una forma di vita intelligente e progettuale, con un livello tecnologico comparabile, se non superiore, al nostro. E infine le distanze potrebbero rivelarsi tali da rendere tutto enormemente più difficile.

Occorre insomma che si verifichi una sorta di doppia o tripla contemporaneità. Loro devono sviluppare una civiltà tecnologica contemporaneamente a noi, nell'ipotesi molto verosimile che le civiltà, soprattutto quelle molto avanzate, abbiano una durata limitata. La loro civiltà deve durare cioè tanto a lungo da sovrapporsi alla nostra, e il periodo di sovrapposizione non deve essere troppo breve. L'universo è grande, quindi potenzialmente c'è posto per tutti, ma è così grande che attraversarne anche solo una piccola parte richiede un tempo quasi inimmaginabile. Occorre quindi avere il tempo per affrontare un viaggio intergalattico per arrivare a incontrarsi. In conclusione sarà comunque molto difficile avere un contatto materiale, anche se certamente non impossibile. Occorre che «quelli là» esistano e che «si sbrighino» a raggiungere un rispettabile livello tecnologico. Solo a queste condizioni l'incontro potrà avvenire. Fra mille, duemila o diecimila anni? Impossibile dirlo.

Da notare che in tutti questi discorsi è nascosto un interrogativo veramente velenoso: quanto può durare la nostra tecnologia e quanto potremo durare noi? Per calcolare la probabilità di un vero incontro, anche solo via onde radio, questa valutazione è fondamentale, ma fa girare la testa solo a pensarla, una cosa del genere. È possibile immaginare la nostra fine? Possiamo immaginare un mondo senza uomini? Leopardi ci provò nel Dialogo di un folletto e di uno gnomo . Gli uomini sono tutti morti e i due protagonisti parlano dell'evento, definendolo un «caso da gazzette», che ovviamente non ci sono più. Ma «la terra non sente che le manchi nulla, e i fiumi non sono stanchi di correre, e il mare, ancorché non abbia più da servire alla navigazione e al traffico, non si vede che si rasciughi».


Ma noi non ci saremo. Da brivido, anche se questo non è l'unico elemento che fa girare la testa in tutta l'argomentazione relativa alla vita «altra» nello spazio. Tutti i numeri sono impressionanti, dalla quantità di galassie nel cosmo a quella di stelle presenti in una galassia, dalle distanze fra le varie regioni del cielo agli anni che sono trascorsi dall'inizio del tutto. Si tratta di una lettura edificante e che dovrebbe servire a porre nella giusta prospettiva la meschinità di molte delle nostre preoccupazioni quotidiane e delle nostre «battaglie», così appassionatamente presenti alla nostra mente e così ardentemente combattute. Le considerazioni presentate in questo libro, e più in generale la contemplazione del cielo e della sua immensità, costituiscono da sempre il miglior antidoto possibile all'animosità di molte nostre controversie e beghe giornaliere. O almeno così dovrebbe essere.

Ma insomma gli extraterrestri esistono o non esistono, a prescindere dal loro livello di evoluzione e di civiltà? Non lo sa nessuno. Ci sono altrettante buone ragioni per pensare di sì come per pensare di no. A favore di una risposta positiva milita l'enormità di molti numeri. Le stelle presenti nell'universo sono un numero con più di venti cifre e una loro consistente frazione sembra avere pianeti intorno a sé. L'universo stesso ha più di tredici miliardi di anni e dovrebbe campare ancora almeno tre volte tanto, anche se il Sole non ne ha per più di quattro-cinque miliardi di anni. Possibile che in tutta questa abbondanza non ci sia spazio per la vita? Contro questa eventualità milita una nostra valutazione dell'improbabilità del fenomeno vita. Il numero di forme di vita possibili nasce quindi dal prodotto di un numero grandissimo per uno piccolissimo. Questa operazione non può dare meno di 1, perché noi esistiamo, ma può dare appunto soltanto 1 oppure 2, 5, 10 o anche di più.

Tutto questo è diligentemente esposto nel libro. Non poteva essere diversamente, dato che a parlare è uno scienziato, ma questo gli fa molto onore perché so per esperienza quanto sia difficile mantenere l'obbiettività su un tema così appassionante. Conosco gente che giura che gli extraterrestri esistono e altra che giura in maniera altrettanto convinta che non esistono. Ognuno ci può proiettare le proprie paure e le proprie aspettative, ma come la prenderemmo se ci fossero davvero e un bel giorno si facessero vivi?

Fonte: http://www.corriere.it/cultura/libri/11_luglio_19/sindoni-siamo-soli-nell-universo_10df9416-b1ea-11e0-962d-4929506ed0a9.shtml

Eisenhower e i grigi

Nel 1954 durante un incontro tra una delegazione aliena e l'allora Presidente degli USA, Dwight Eisenhower, i grigi ci misero in allerta per la presenza di un pianeta estraneo. Tale pianeta che incrocerà le orbite di alcuni pianeti del nostro sistema solare, causerà parecchi problemi alla Terra, come il probabile bombardamento di meteore


Del presunto incontro fra l’ex Presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower e alcuni alieni di tipo Grigio in ambito ufologico si vocifera da molto tempo. Noi ce ne siamo brevemente occupati nell'articolo: Eisenhower disse "no". La maggioranza delle indiscrezioni in merito sarebbe emersa da fonti di Intelligence, in particolare da "insiders", ad esempio del calibro del dottor Michael Wolf. Lo scenario che si prospetta è il seguente.

All’incontro, avvenuto in data non del tutto precisata, ma presumibilmente a fine Febbraio 1954, avrebbe partecipato il Presidente Eisenhower ed un gruppo selezionato di uomini del suo staff - alla presenza del reporter Franklin Allen, del vescovo di Los Angeles James McIntyre e dell’uomo d’affari Gerald Light. L’appuntamento sarebbe stato programmato presso la base aerea di Muroc, attualmente divenuta Base Edwards dell’USAF, nel deserto della California. Sempre secondo le indiscrezioni, Eisenhower e il suo staff sarebbero stati testimoni dell’atterraggio di un disco volante extraterrestre, da cui fuoriuscirono dei Grigi, che chiesero al Presidente di prendere in considerazione l’idea di rendere pubblica la loro presenza.

LE INFORMAZIONI IN "REMOTE VIEWING"

Nel suo libro "Alien Agenda" (Ed. Harper Collins, 1997), inedito in Italia, il ricercatore Jim Marrs fornisce, tra l’altro, un quadro molto esauriente sulle attività di un gruppo di spie psichiche del Governo USA, i famosi Remote Viewers, a cui dedica un intero capitolo. Tali personaggi, sorta di "007 ESP", riuscivano, tramite un duro addestramento, a vedere scene che si svolgevano a grande distanza, o anche in altri tempi. La tecnica da loro usata non era troppo dissimile dalla "Proiezione Astrale" o Bilocazione, termini familiari per chiunque si interessi di parapsicologia ed esoterismo. Grazie alla loro vista psichica, i Remote Viewers - incaricati dal Governo di spiare le attività sovietiche - osservarono invece sovente UFO ed ET. Ma, in un caso clamoroso, uno dei Remote Viewers decise di dare un’occhiata alle attività UFO nel passato, divenendo testimone involontario dell’incontro di Muroc tra Eisenhower e i Grigi! Ecco il suo racconto, registrato in presa diretta:

"Sembrano i primi anni ‘50... Posso sentire una banda musicale intonare l’inno ‘Hail to the Chief’ (saluto al capo, n.d.a.), come nei convegni politici, quando il Presidente entra nella Hall. Ma è diverso... Vedo la striscia di un’autostrada su una strada a due corsie, ma il luogo ricorda una zona desertica. È giorno, sento il calore del sole. C’è una specie di pista di atterraggio, come un aeroporto, è qui vicino, da quello che posso intuire. Sento il suono di aerei, come quelli a reazione. Penso sia una zona interdetta al pubblico. Vedo delle guardie e delle torrette di osservazione... C’è un convoglio di macchine, automobili nere, che provengono da quella autostrada dove mi trovavo prima.

No, aspetta un minuto! È una base, una base militare! Precisamente, una base dell’Air Force. Diversa gente esce dalle macchine e si dirige dentro un edificio. Sono tutti vestiti di scuro, in giacca e cravatta... è davvero interessante! Ci sono due, no, tre velivoli a forma di disco in avvicinamento. Uno di questi atterra, mentre gli altri due rimangono sospesi per aria. Adesso atterra anche il secondo, ed il terzo. Il primo disco volante atterrato si apre. Una delle macchine nere e un paio di jeep militari gli si avvicinano. Due, no, tre esseri escono fuori dal disco. Non scendono camminando, ma sembrano piuttosto fluttuare verso il suolo. Le porte delle macchine si aprono e da quella nera esce un tipo alto e un po’ anziano, seguito a breve distanza da una coppia di militari e un civile. È un posto caldo, la temperatura è da deserto... Due di questi ET Grigi sono piccoli, mentre il terzo è più alto, ma non tanto alto quanto il vecchio umano... Aspetta un attimo! M..., è un nostro ex Presidente!"

Più tardi il Remote Viewer lo riconoscerà in alcune foto di Eisenhower. L’operatore psichico continua a descrivere la scena e spiega come tutto il gruppo (inclusi gli alieni) venga fatto salire sulla Cadillac nera e portato all’interno di un vicino edificio della base.
"Vengono scortati dentro da alcuni tipi grandi e grossi, con elmetti blu e bianchi. Il Presidente e l’intero gruppo di persone con i Grigi entrano in una stanza, sembra una sala per conferenze. Ho la sensazione che tutto sia stato pre-pianificato. Un evento previsto. Entrambe le delegazioni è come se abbiano delle aspettative, ma la sensazione che avverto è di relativa tranquillità, di emozioni contenute. I Grigi sono interessati ad instaurare e mantenere dei canali di comunicazione col Governo. Quello in borghese chiede come. Il Grigio più alto risponde che provvederanno loro a fornirgli i mezzi per poter entrare in contatto, sia per le brevi che per le lunghe distanze. Il Grigio alto dice inoltre che gli umani non devono temerli.

Il Presidente gli chiede perché sono qui e l’essere più alto replica che la loro presenza è dovuta alla necessità di anticipare avvenimenti futuri, dei cambiamenti e che loro contribuiranno ad accelerare il processo di sviluppo. Non per scopi bellici, chiarisce un Grigio piccolo. Gli ET vogliono un rapporto chiaro col Governo, dice il Grigio alto, ma non una alleanza. Il Presidente vuole sapere da quanto tempo sono attorno a noi. Da molto tempo, risponde uno dei Grigi più piccoli. Più a lungo della vostra storia ufficiale. Ed aggiunge che noi fummo abbandonati dai nostri antenati, i nostri creatori... Il personaggio in abiti civili è visibilmente scosso, quasi stia per avere un collasso. I tre Grigi si voltano a fissarlo. Wow! Il civile si è calmato immediatamente. Sembrano soddisfatti del comportamento del Presidente, lo percepiscono molto stabile e calmo, mentre non lo sono del civile, si sentono dispiaciuti per lui.

Il Presidente dice che vuole solo amicizia e collaborazione con gli alieni e il Grigio alto gli risponde che anche loro vogliono lo stesso. Aggiunge che essi continueranno a osservare e ad aspettare per vedere cosa facciamo, come ci comporteremo nei loro riguardi e che la loro attività qui andrà avanti. Il civile vuole sapere che genere di cambiamenti sono in arrivo. Uno dei piccoli Grigi gli risponde che ci verrà detto di più al momento opportuno. Presto. Il Grigio più alto si sta voltando verso di me, adesso. Wow! Si è accorto della mia presenza! Uno dei militari nota il suo comportamento e chiede cosa c’è che non va. Niente, risponde il Grigio alto, abbiamo un visitatore. Il militare chiede come sia possibile. Non è tempo di spiegarlo, dice quello alto". La visione nel passato del Remote Viewer si interruppe bruscamente in questo punto, come se il suo pensiero fosse stato bloccato. "Credo che abbiano continuato il discorso in privato, senza orecchie indiscrete come le mie nei paraggi", sostiene il personaggio.



I PUNTI IN COMUNE

Si presuppone che i Remote Viewers non possano essere invisibili agli "occhi" di esseri la cui capacità percettiva sia elevatissima. In tal caso, se la natura del discorso è privata, accade quasi sempre che il telepate venga respinto, o "allontanato". La vicenda appena narrata, non derivata da un semplice veggente, ma da un agente psichico al servizio dello spionaggio USA, si inserisce nel quadro di altre informazioni emerse negli anni a proposito di Muroc.

Vediamone i punti in comune.

1. Eisenhower avrebbe avuto un incontro con degli alieni di tipo "Grigio".

2. Il Presidente vide atterrare degli UFO (un solo oggetto, stando ad alcuni rivelatori, tre secondo il Remote Viewer ed il famoso ricercatore Le Poer Trench: a conferma dell’atterraggio di tre dischi, scortati da due oggetti sigariformi rimasti in volo).

3. L’incontro fu pre-programmato.

4. Uno degli argomenti fu la reazione del pubblico alla notizia dell’esistenza degli UFO.

5. La località dell’incontro era una base dell’Aeronautica sita in una zona desertica (l’attuale Base Edwards dell’USAF, nel deserto californiano, per i rivelatori).

6. Erano presenti sia militari che civili.

7. Il fatto sarebbe avvenuto in data imprecisata negli anni Cinquanta (Febbraio 1954 secondo gli "insiders").

8. I Grigi avrebbero stretto un "trattato" con il Governo USA.

I punti in comune alle due versioni sono troppi per essere frutto di una mera coincidenza. Inoltre, l’esperienza del Remote Viewer risale a diversi anni fa, quando i rivelatori ancora non avevano parlato dell’incontro di Muroc, tra Eisenhower e i Grigi, avvenimento di cui lo "PSI agent" era totalmente all’oscuro. Altri dettagli sembrano confermare l’incontro di Muroc. Il primo riguarda la "sparizione" di Eisenhower del 20 Febbraio 1954, che durò parecchie ore. Il riserbo assoluto dello staff presidenziale su dove si trovasse Eisenhower - allontanatosi dalla fattoria di Smoke Tree dove alloggiava - portò il nugolo di cronisti che lo accompagnava dovunque ad autentici isterismi.

Iniziarono a girare voci che il Presidente aveva avuto un malore e l’Associated Press giunse al punto di diffondere la notizia della sua morte! Solo allora un reporter di fiducia, James Haggerty, venne convocato a Smoke Tree e quando ne uscì rilasciò una dichiarazione ufficiale: Eisenhower si era rotto un dente mentre mangiava e in tutta fretta si era dovuto rivolgere da un imprecisato dentista. A molti apparve una scusa. Smoke Tree non distava molto da Muroc... Il secondo dettaglio probante è una lettera di Gerald Light indirizzata all’amico Meade Layne, direttore del Borderland Sciences Research Associates, datata 16 Aprile 1954:

"Caro amico, sono appena tornato da Muroc. Le voci sono vere, dannatamente vere! (...) durante la mia visita di due giorni ho visto cinque tipi di astronavi diverse, studiate e manipolate dai nostri ufficiali di aviazione con l’assistenza e il permesso degli extraterrestri! (...) Il Presidente Eisenhower, come forse già sai, è stato segretamente condotto a Muroc, quella notte...".

UNA TERRIBILE PIOGGIA METEORICA
Torniamo alla definizione di "cambiamenti futuri" che il Grigio avrebbe posto a motivazione della loro interazione. Un altro telepate governativo avrebbe infatti assistito ad un incontro tra leader terrestri ed alcuni alieni, in cui sarebbero stati discussi cambiamenti geofisici previsti attorno al 2000:

"I cambiamenti, dice l’alieno alto con la pelle grigia, andranno a influenzare il Pianeta. Ogni 25.000 rivoluzioni attorno al Sole (anni), la Terra viene bersagliata da grandi rocce provenienti dal cielo. Credo parli di meteore o asteroidi. C’è anche un pianeta che incrocerà le orbite di alcuni pianeti del nostro sistema solare e questo causerà parecchi problemi alla Terra. Adesso il Grigio mostra a tutti un ologramma dell’orbita di questo pianeta che taglia di netto le orbite di diversi pianeti del sistema solare. È incredibile! Il Grigio mostra ai tipi in borghese che il pianeta passerà vicino alla Terra quando sarà sul punto di uscire dal sistema solare. Il suo passaggio risucchierà molte meteoriti dalla fascia degli asteroidi, che finiranno nella sua scia e quindi, passando accanto alla Terra, verranno attratti dalla nostra gravità. Cadranno sulla Terra. L’alieno cerca di spiegare che gli umani responsabili dovranno tirare su una specie di... di scudo. Gli ET non possono fare molto, almeno per adesso.

Non sono in grado di calcolare con troppo anticipo la traiettoria esatta del pianeta. Un individuo in borghese chiede quante saranno le vittime e che cosa possono fare per evitarlo. Il Grigio alto gli risponde che dovranno costruire enormi rifugi sotterranei per se stessi e la loro gente, dentro le montagne. L’uomo gli chiede cosa ne sarà degli altri e il Grigio risponde che alcuni umani moriranno, perché non sono preparati. Aggiunge che il compito dei responsabili non militari è di preparare la gente all’evenienza. Il panico sarà inevitabile, ma ci forniranno i mezzi per ridurre i problemi al minimo"
.

Il Remote Viewer conclude la sua sessione vedendo degli uomini in tute arancioni che partono con i Grigi, dopo una "cerimonia di partenza". Proprio come nel finale di Incontri Ravvicinati di Spielberg. Un altro caso?



IL PIANETA DI SITCHIN
Queste "visioni a distanza" sembrano confermare quanto l’autorevole studioso Zecharia Sitchin afferma da tempo. Dalla sua interpretazione di alcune tavolette sumere, Sitchin avrebbe dedotto che gli antichi popoli mediorientali venivano spesso visitati da una razza proveniente da un "pianeta vagante", la cui orbita incrociava quella del nostro sistema solare ogni 3.600 anni (di cui i 25.000 di cui parlava il Grigio sembrano un multiplo). I Sumeri chiamavano questo pianeta Nibiru e le due razze che vi abitavano Nephilim e Annunaki. Sarebbero stati proprio loro, secondo i miti sumeri, a creare l’uomo con un complesso intervento di ingegneria genetica. Ora, sembra che le previsioni di Sitchin, da sempre convinto che " Nibiru" stia per tornare, vengano parzialmente confermate dai Remote Viewers.

Da notare, inoltre, il riferimento ad uno "scudo spaziale" che i terrestri avrebbero dovuto approntare. È forse il programma americano SDI, chiamato anche "ombrello difensivo" o "scudo stellare"? E come non pensare alle numerose basi sotterranee segrete approntate di nascosto dal governo USA e di cui Richard Sauder ha le prove? Forse la costruzione di queste gigantesche basi è dovuta ad un programma di preparazione all’impatto meteorico di cui avrebbero parlato i Grigi? Se così fosse, viene da pensare che anche i film "Deep Impact" e "Armageddon" (quest’ultimo girato con la collaborazione della NASA) rientrino nel programma di "preparazione delle masse". E nella stessa logica rientrerebbe lo "scherzetto" fatto dalla CNN qualche anno fa, quando nel corso di un normale notiziario diede la notizia (falsa) dell’imminente impatto di un enorme meteorite sulla Terra.

Speriamo di sbagliare. Ma è certo che quanto rivelato dai Remote Viewers governativi cancella parecchie "zone scure" del rompicapo per essere solo un caso.
Forse troppe.
Premessa di Massimo Fratini
Articolo di Pablo Ayo

Fonte: http://ningizhzidda.blogspot.com/2011/07/dwight-eisenhower-e-i-grigi.html

lunedì 18 luglio 2011

JFK e gli Ufo: un documento indicherebbe in questo ambito le ragioni del suo assassinio

Da molti anni si specula su quale potrebbe esser stato il vero motivo per cui John F. Kennedy sia stato eliminato ma sin dalla Commissione Warren si comprese che tale segreto non sarebbe mai stato ufficialmente rivelato. Il ritiro dal Vietnam, la decisione di fare rientrare nel Tesoro l’emissione del dollaro e persino la volontà di rendere pubblica la questione degli Ufo. Questo documento per la prima volta collega la figura di JFK e l’MJ12 e sopratutto testimonia la volontà di questo gruppo di impedire al Presidente di interferire con i loro affari.


Questa pagina scampata alle fiamme, assieme ad altre otto, sono state fatte pervenire a Timothy Cooper per mano di una certa “Salina” che si presume sia la segretaria di James Jesus Angleton, Direttore della CIA all’epoca dell’assassinio a Dallas. In realtà il frontespizio di questa serie di documenti non è firmato, ma Timothy Cooper ha ricevuto nel corso degli anni molti altri documenti da questa “Salina”, che ormai in pensione avrebbe sentito la necessità di render note queste informazioni. Timothy Cooper collabora con Robert Wood, che ha raccolto tutta questa serie di documenti dando poi vita a majesticdocuments.com.
Tornando al contenuto di questo momorandum, scritto o dettato dal Direttore della Cia, identificato con la sigla MJ-1, vi è sopratutto una frase che evidenzia le intenzioni del MJ-12 nei confronti di JFK. “…dovete sapere che LANCER ( nome in codice per JFK ) sta indagando sulle nostre attività e noi questo non lo possiamo permettere…“ Considerato del livello di segretezza ed il calibro dei personaggi coinvolti non è diffcile credere che un modo per impedire che JFK ficcasse il naso nei loro affari era proprio quello di farlo fuori.

Ci sono ancora un paio di considerazioni da fare. Che JFK volesse mettere gli americani a conoscienza della questione ufo non è poi così sicuro. Sembra infatti che ciò che preoccupava il “governo ombra” non fosse questo ma bensì l’intenzione del presidente di collaborare con i Russi per la realizzazione di un programma spaziale congiunto. Nel memorandum che segue si può leggere infatti che Kennedy istruì proprio il direttore della Cia affinchè si facesse chiarezza tra i “conosciuti” e gli “sconosciuti” in modo che i Russi non fraintendessero eventuali minacce ma sopratutto che non credessero che dietro alla richiesta di collaborazione vi fosse il tentativo di rubare i loro segreti.
Un altro elemento di notevole rilevanza che risalta in questo memo sta nel fatto che Kennedy ordina, al direttore della CIA, che una volta fatta chiarezza tra conosciuti e sconosciuti i dati raccolti vadano condivisi con la NASA dove “…gli sconosciuti sono un fattore. Questo aiuterà i direttori di missione della Nasa nei loro compiti difensivi.”

Da cui possiamo dedurre almeno due fatti:

Il primo che tutti, ad un certo livello, erano consapevoli dell’esistenza della presenza di questi “sconosciuti” che personalmente mi ricordano il soprannome “Babbo Natale” con cui gli astronauti descrivevano gli UFO che incontravano in orbita. Il secondo che se da loro è necessario difendersi devono essere necessariamente ostili. Quindi sembra trapelare uno scenario in cui vi siano gruppi di alieni, perchè di questo si parla, conosciuti e forse alleati mentre altri ancora sconosciuti e, quanto meno, non alleati. Un’ indiretta conferma dell’originalità di questi documenti si può ritrovare in un messaggio classificato mandato dal Presidente Eisenhower al suo direttore della CIA in cui si cita il programma Jehovah, menzionato anche su questa stessa pagina. Per inciso, il progetto Jehovah sarebbe un programma di retro-ingegneria su velivoli alieni portato avanti da Oppenheimer e Einstain.

Per ulteriori approfondimenti e la consultazione di tutti i nove documenti vi rimando a : http://www.earthfiles.com/news.php?ID=1839&category=Environment

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.7092

venerdì 15 luglio 2011

"Amicizia": un vero caso di contatto tra umani e alieni?

Tra il 1956 e la fine degli anni ’70 in Italia un largo gruppo di persone, appartenenti alle più diverse categorie sociali , fu coinvolto in quello che è senza alcun dubbio il più importante e meglio documentato caso di contattismo di massa mai registrato nel nostro paese. La vicenda è passata alla storia con il nome di “Amicizia” ed è rimasta segreta per più di tre decenni fino a quando, nel 2007, è stata resa nota al pubblico attraverso il libro “Contattismi di Massa” (Nexus, 2007) nel quale l’autore vengono rese pubbliche le memorie di uno dei maggiori protagonisti della vicenda.

A seguito della pubblicazione del libro, altri testimoni che avevano preso parte a quella straordinaria vicenda di contatto si sono fatti avanti per raccontare gli eventi da loro vissuti molti decenni prima. La mole di prove fotografiche e video è impressionante sia per qualità che per quantità. Così come straordinarie sono le testimonianze dirette di coloro che, ancora in vita, hanno scelto di raccontare questa storia. Tra questi ultimi, il Console italiano Carlo Alberto Perego, esponente di spicco della diplomazia italiana prima e dopo la guerra, il quale fu pesantemente coinvolto nel caso “Amicizia” tanto da aver svelato per primo in Italia, già nel 1957, l’esistenza di basi aliene sulla Terra e in particolare sul suolo italiano. Vi proponiamo un'intervista ad Ivan Ceci, giornalista e ufologo che si occupa del caso e ci parla anche di un simile caso he attualmente si stà verifiando in Cile.



Fonte: http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/483-conferenza-ufo-dibattito-sul-qcaso-amiciziaq-a-pomezia-roma

giovedì 14 luglio 2011

Qualcosa volò vicino alla Luna: un UFO nel video?

Ad osservare la luna spesso si possono registrare delle sorprese, a fissarvi l’obiettivo della videocamera a volte si può riprendere qualcosa di insolito, in volo. Un oggetto volante non identificato, o perlomeno non riconoscibile dalle immagini e che di conseguenza va considerato tecnicamente un UFO. Un nuovo video in queste ore è finito sotto la lente di ingrandimento di Bibiana Bryson.

La ricercatrice ufologa argentina, tremite la RADIO (Red Argentina De Investigacion OVNI) ha proposto e messo in risalto un contributo che, evidentemente, giudica perlomeno meritevole di approfondimento. Sullo sfondo della luna piena si nota, in movimento, un oggetto volante non riconoscibile. Non è un effetto ottico, qualcosa si muove sul serio. A dimostrarlo sono gli zoom e gli ingrandimenti operati dal team tecnico della Bryson. Non è escluso che possa esserci qualche ulteriore approfondimento nei prossimi giorni, teso soprattutto a determinare la natura dell’oggetto volante inquadrato nel filmato.



Per il momento la nota ufologa sudamericana non si è sbilanciata nel merito. Nella materia ufologica del 2011, i video possono rappresentare una valida risorsa: tuttavia proprio come il metodo della Bryson ricorda, le successive verifiche sono quanto mai indispensabili. Non ci si può basare unicamente sulle semplici immagini. L’ufologa argentina, in questo senso, ha aperto una strada che in molti stanno seguendo su scala internazionale.

Fonte: http://notiziefresche.info/qualcosa-volo-vicino-alla-luna-un-ufo-nel-video_post-109019/

Un Ufo Disegna Una Stella Nel Cielo Di Lecce - Fake, vero Ufo o esperimento militare?

Un turista sta girando un filmato mentre si trova in vacanza a Lecce. Cammina, raggiunge la piazza principale della città, inquadra le bellezze architettoniche del luogo e si sofferma sulla statua di Sant'Oronzo, commentando il tutto. Un video amatoriale come tanti, tantissimi altri. Solo che, mentre il turista commenta, in lingua inglese, le bellezze cittadine e la statua del Santo, ecco apparire nel cielo uno strano oggetto. E' un oggetto volante non identificato, luminoso tanto da poter sembrare una stella - se solo il video non fosse girato in pieno giorno, per giunta con il cielo sereno e tersissimo - e velocissimo. L'ovni si sposta seguendo traiettorie in linea retta e compiendo repentini cambi di rotta, fino a disegnare una stella a cinque punte nel cielo sovrastante la piazza principale leccese.



Impossibile che si trattasse di una stella, altrettanto impossibile che fosse un aereo a meno che, è chiaro, non si tratti di qualche prototipo militare ancora coperto dal segreto. In tal caso, però, perchè effettuare un'esercitazione proprio in pieno giorno e sopra una città popolosa e frequentata da turisti come Lecce? Se di segreto militare si tratta, perchè compiere evoluzioni che possano essere viste e riprese da qualcuno (cosa che, in effetti, è avvenuta)?

Il video amatoriale del turista anglofono è stato prontamente caricato su Youtube e, come di consueto in questi casi, ha scatenato la solita polemica tra quanti credono negli extraterrestri e coloro che invece ritengono che si tratti di un fake o di una burla ben organizzata...Vi faremo sapere...

Fonte: http://www.paid2write.org/attualita_gossip/un_ufo_disegna_una_stella_nel_cielo_di_lecce_il_video_16725.html

mercoledì 13 luglio 2011

Out of the blue - Documentario sugli UFO in Italiano

Il documentario "Out of the blue", che è stato girato nel 2006, inizia con alcune testimonianze del noto episodio delle "Phoenix lights" ("le luci di Phoenix"), registratosi in Arizona nel 1997. Mentre osservavano il passaggio della cometa Hale-Bopp, migliaia di persone hanno raccontato di aver visto un enorme oggetto passare sulle loro teste, a qualche centinaio di metri al massimo di distanza. "Era a forma di Delta -- raccontano i testimoni -- era circondato da una serie di luci, e potevi capire che era un oggetto solido perchè oscurava completamente le stelle al suo passaggio".





Fonte: http://ilsole24h.blogspot.com/2011/07/out-of-blue-documentario-sugli-ufo-in.html

lunedì 11 luglio 2011

Carl Sagan e la questione Ufo. Non fu solo scetticismo.

Desidero portare un contributo innovativo a questo blog parlando di un grande astrofisico. Questo è possibile se si parla di Carl Sagan, il “padre spirituale” (e materiale) delle missioni Viking e Voyager della Nasa per l'esplorazione di Marte e dei pianeti gioviani, nonché ideatore del messaggio di Arecibo e infine autore di “Contact”.


Il romanzo, edito a metà degli anni 80, diventò nel 1997 anche un bellissimo film - uscito postumo dopo la morte dello scienziato - nel quale la protagonista è una grande Jodie Foster. Se si naviga nel web, sembra che Carl Sagan sia sempre stato uno scettico a priori in merito al fenomeno ufologico. Ma pochi conoscono un suo libro del 1966 scritto in collaborazione (nonostante si fosse in piena guerra fredda) con un suo omologo sovietico, Iosif Shklovski. Nel volume viene dedicato un capitolo intero all'ipotesi che la civiltà sumera potesse avere avuto un contatto con gli “uomini-pesce” (le famose raffigurazioni di uomini dotati di scafandro) che altro non sarebbero stati se non presunti astronauti extraterrestri. Ma non basta: nello stesso libro, il coautore russo ipotizza che una delle due lune di Marte, Phobos, sia il prodotto artificiale di una avanzata civiltà marziana vecchia di qualche milione di anni e probabilmente estinta. Ecco la citazione in inglese: "... Since Mars does not have a large natural satellite such as our moon, the construction of large, artificial satellites would be of relatively greater importance to an advanced martian civilization in its expansion into space... The launching of massive satellites from Mars would be a somewhat easier task than from Earth, because of the lower martian gravity... Perhaps Phobos was launched into orbit in the heyday of a technical civilization on Mars, some hundreds of millions of years ago..." Lo stesso romanzo “Contact” pare essere un modo di raccontare una storia più facile da comunicare nei panni dello scrittore rispetto a quelli, ben più complicati, dello scienziato che ha un ruolo ben definito. Forse un “contatto” extraterrestre già c'è stato e Carl Sagan qualcosa in più sapeva.

Angelo Pugliese

Fonte: http://misterobufo.corriere.it/

Ufologo americano rivela: Incidente Ufo nel 2010, presso la Warren Air Force Base, nel Wyoming

Il ricercatore ed ufologo statunitense Robert Hastings ne è fortemente convinto: lo scorso anno, precisamente il 23 ottobre 2010, presso la Warren Air Force Base, nel Wyoming, i responsabili dell’arsenale nucleare presente nell’installazione militare persero il controllo di almeno 50 missili intercontinentali Minuteman III, per il presunto intervento di un oggetto volante sconosciuto.


I portavoce dell’Air Force, intervistati dall’investigatore, hanno parzialmente ammesso il fatto (non potendo esimersi dal farlo), giustificando l’incidente come un errore di comunicazione dovuto ad un cavo di collegamento sotterraneo.La grave anomalia sarebbe durata, ufficialmente, quasi un’ora e rappresenta un record negativo assoluto per quanto concerne questo tipo di incidenti.
Come nel passato, dove analoghi avvenimenti sono stati testimoniati da ex militari appartenenti all’Air Force (ricordiamo il caso denunciato dal Col. Robert Salas, avvenuto nel 67 presso la base aerea di Mallmstrom), anche in questo caso ci sarebbero forti sospetti di un intervento “esterno” non convenzionale.
Secondo Hastings, almeno tre tecnici addetti alla manutenzione dei sito missilistico avrebbero rivelato confidenzialmente la presenza di un enorme oggetto sigariforme presente nel cielo al momento dell’incidente, avvenimento ovviamente coperto immediatamente da segreto militare.
Quest’oggetto apparso sulla verticale della base, in corrispondenza dei siti missilistici, avrebbe causato un’interruzione di corrente durata diverse ore, che avrebbe conseguentemente fatto perdere il controllo momentaneo di una parte del sistema missilistico. I tecnici, che hanno accettato di parlare con la garanzia dell’anonimato, hanno asserito di aver ricevuto pressioni dal comando della base per avere garanzie sul loro silenzio e che l’anomalia si sarebbe protratta in realtà per ben 26 ore. I testimoni oculari escludono di aver osservato un oggetto convenzionalmente conosciuto: non aveva sigle riconoscibili né oblò o cabina di pilotaggio ed aveva una forma insolitamente allungata e sottile.
Ad alimentare i sospetti sulla gravità dell’evento, anche il fatto che il centro di controllo lancio sia stato riportato on line solamente alcuni giorni dopo, cosa certamente anomala per un sito strategico importante come quello della Warren Air Force Base.
Secondo il ricercatore americano non esistono motivi che indichino la malafede dei testimoni: “il problema verificatosi è molto serio e va approfondito con ogni mezzo. Ma la questione principale è che gli Stati Uniti non vogliono ancora ammettere apertamente la reale presenza degli UFO e il fatto che questi oggetti siano pilotati da entità intelligenti interessate al nostro programma nucleare. Ovviamente queste sono cose che non vanno ammesse dinanzi al grande pubblico. La storia si ripete ancora oggi, fin dal lontano 1940”.

Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

domenica 10 luglio 2011

UFO e luci nella notte di Bogotà: il video non svela l’enigma

In una estate 2011, priva di contributi particolarmente significativi in tema di avvistamenti UFO, è ancora il Sud America a recitare la parte del leone. Ancora una volta un video che ha fatto il giro della rete,di nuovo opinioni differenti sulla natura delle luci che si notano nelle immagini del filmato pubblicato su YouTube. Il video è stato girato in notturna e lo scenario metropolitano, ovviamente, apre il ventaglio delle ipotesi. Come spesso accade in questi casi le opinioni di ricercatori ed appassionati tendono a divergere in misura considerevole. Si profilano le ipotesi più convenzionali: elicotteri, luci di edifici in lontananza, aerei, da quelle più fantasiose che coinvolgono in pieno l’ipotesi degli alieni. Di sicuro la Colombia e la città di Bogotà non sono nuove ad avvistamenti simili.



Il video girato lo scorso ventuno giugno non offre molte indicazioni, tanto che sinora non si registrano analisi delle immagini da parte di ricercatori UFO internazionali o centri ufologici. L’enigma, per il momento, resta tale. Nel corso degli ultimi decenni, la Colombia può essere considerata uno delle nazioni statisticamente più vivaci.

Fonte: http://notiziefresche.info/ufo-e-luci-nella-notte-di-bogota-il-video-non-svela-lenigma_post-107959/

Messico, avvistato oggetto misterioso in cielo.

Giallo in Messico. In cielo è apparso un oggetto misterioso, seguito da due scie di fuoco, è stato filmato mentre precipita verso la terra vicino a Cuernavaca. Sarà un ufo, una navicella aliena o un meteorite? Questa è la domanda a cui si vorrebbe dare una risposta, ma almeno per ora tutto resta avvolto nel mistero.



Il filmato, girato il 29 giugno scorso, è stato caricato su YouTube da un utente di nome Kimdragon1.E un utente, dopo aver visto il filmato ha scritto:

«Ho visto esattamente la stessa cosa al 29 giugno dalla Grecia alle 23.00 ora locale»

Fonte: http://www.ilquotidianoitaliano.it/gallerie/2011/07/news/messico-avvistato-oggetto-misterioso-in-cielo-video-100627.html/

domenica 3 luglio 2011

Progetto BlueBeam - Alieni come 11 Settembre ?

Una visione interessante della questione aliena...



NON è intenzione del video screditare o RIDURRE la questione alieni.

Tuttavia trovo molto curioso notare come i maggiori strumenti di Propaganda (Tv, Cinema, Media Psuedo-Alternativi )continuano a tacere sulle questioni importanti ma si soffermano continuamente sulla questione UFO!

Secondo questa teoria gli avvistamenti di UFO (nel suo senso esteso di extraterrestri, alieni o dischi volanti) non sono reali ma il prodotto di una PSY-OP che sperimentarono come forma di minaccia perenne capace di spingere la popolazione ad accettare il NWO, strategia oggi sostituita da due minacce fantoccio dimostratesi psicologicamente più efficaci, come il "terrorismo" ed il "global warming".

Voyager, Mistero, e tanti altri. Ad ogni puntata un servizio sugli Ufo.
Dove, sempre, erroneamente, la parola UFO viene accostata al termine: ALIENO.
CERCATE TR-3B ad esempio.

Allo stesso tempo questi "format" screditano il punto più importante della Vera questione Alieni.
Due piccioni con una fava.. nel Suo caratteristico stile.

Traduzioni a cura di : Heimskringla

Fonte: http://lalternativaisaia.blogspot.com/2011/07/progetto-bluebeam-alieni-come-11.html

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