lunedì 10 dicembre 2012

Il “mezzo” annuncio di Medvedev sugli extraterrestri Quando i presidenti si sbilanciano sugli Alieni

Il problema principale è che è “pregiudicato”: a un G8 fu beccato palesemente ubriaco di vodka. Così Dmitri Medvedev non è stato preso troppo sul serio, forse a torto, per il fuorionda di un’intervista.


Fuori trasmissione – però, ahilui, non a microfoni spenti, un incidente che ricorre spesso e che ha fatto vittime illustri pure nel passato – è tornato a parlare degli extraterrestri, che sono, com’è noto, un suo storico pallino. Il presidente russo, con le sue parole (ma siamo sicuri che fosse convinto di parlare senza essere registrato? Azzardo la tesi che lo sapesse benissimo e che l’ha fatto apposta, scegliendo una via di mezzo tra silenzio e affermazione pubblica), ha rilanciato una tesi molto gettonata. Ovvero: che i Governi sanno benissimo degli Alieni, salvo tacere per ragioni di opportunismo e di ordine pubblico. In soldoni: “Gli extraterrestri sono già tra di noi da un bel po’. Non posso dirvi quanti sono, ma non sono parecchi. Non possiamo dirlo per scatenare il panico, però se guardate un film come ‘Men in Black’, ecco, la realtà è proprio così”. Il file “Aliens” sarebbe poi presente nelle valigette ultrariservate che contengono pure i codici per il lancio dei missili nucleari. Medvedev, posto che fosse sobrio e nel pieno possesso delle proprie facoltà, si è insomma fermato a metà del percorso. Secondo molti, al di là della necessità di gestire la comunicazione e l’impatto sociale di un notizia del genere, governanti e affini sono frenati da una banale riflessione: perché io, e non altri, devo ammettere una cosa del genere? Però a volte le cose scappano e prima del presidente russo ci sono stati almeno due episodi significativi. Dopo i fatti di Roswell, il numero uno statunitense dell’epoca, Harry Truman, inviò un dispaccio (conservato nel museo della città del New Mexico) nel quale avvisava che si era verificato il crash di un velivolo presumibilmente di origine non terrestre.

E il 21 settembre 1987, alla 42.a assemblea generale delle Nazioni Unite, Ronald Reagan parlò di una minaccia proveniente da un’invasione aliena e di come sul pianeta ci saremmo dovuti preparare, unendoci, nell’attesa dell’aggressione. Straparlava pure lui, per quanto di gaffe ne abbia fatte nella sua carriera? Alle Nazioni Unite, poi? E Truman beveva insospettabilmente vodka? La traduzione completa del fuorionda Grazie al nostro Tigrino, che ha vissuto per quasi un quarto di secolo a Mosca e che dunque conosce il russo come le sue tasche, vi passo la traduzione completa del fuorionda del presidente Medvedev durante l’intervista al telegiornale “Nedelja” (Settimana). A) INTERVISTATRICE: “C’e’ in giro l’opinione che su alcuni avvenimenti esistano dei “dossier” molto voluminosi con sopra scritto “SEGRETISSIMO”, e che la’ siano racchiusi tutti i segreti del mondo, e che Voi sappiate assolutamente tutto. Per esempio, se sono o no venuti sulla Terra degli extraterrestri, i cosiddetti “omini verdi”. B) PRESIDENTE MEDVEDEV: “Dunque, lo dico a lei per la prima e ultima volta. Insieme alla “valigetta con i codici nucleari” , al presidente della Nazione (si intende la Russia, n.d.t.) viene portata una speciale cartella, su cui è scritto “SEGRETISSIMO”. Questa cartella è interamente dedicata agli extraterrestri che hanno visitato il nostro pianeta. Nello stesso tempo viene trasmessa una RELAZIONE assolutamente riservata dal reparto dei Servizi Segreti che si occupa della presenza degli extraterrestri sul territorio del nostro Paese. Queste due cartelle di documenti vengono consegnate assieme alla “valigetta nucleare”. A mandato terminato, tali cartelle vengono conseguentemente passate al nuovo presidente. Un’ informazione più precisa su tale questione la potete avere guardando il noto film-documentario “The Men in Black” – ce ne sono diverse versioni”.

A) INTERVISTATRICE : “Quanti sono tra di noi gli extraterrestri?”

B) PRESIDENTE MEDVEDEV: “Quanti sono tra di noi non lo posso dire, in quanto ciò potrebbe destare il panico”.] Il problema principale è che è “pregiudicato”: a un G8 fu beccato palesemente ubriaco di vodka. Così Dmitri Medvedev non è stato preso troppo sul serio, forse a torto, per il fuorionda di un’intervista. Fuori trasmissione – però, ahilui, non a microfoni spenti, un incidente che ricorre spesso e che ha fatto vittime illustri pure nel passato – è tornato a parlare degli extraterrestri, che sono, com’è noto, un suo storico pallino. Il presidente russo, con le sue parole (ma siamo sicuri che fosse convinto di parlare senza essere registrato? Azzardo la tesi che lo sapesse benissimo e che l’ha fatto apposta, scegliendo una via di mezzo tra silenzio e affermazione pubblica), ha rilanciato una tesi molto gettonata. Ovvero: che i Governi sanno benissimo degli Alieni, salvo tacere per ragioni di opportunismo e di ordine pubblico. In soldoni: “Gli extraterrestri sono già tra di noi da un bel po’. Non posso dirvi quanti sono, ma non sono parecchi. Non possiamo dirlo per scatenare il panico, però se guardate un film come ‘Men in Black’, ecco, la realtà è proprio così”. Il file “Aliens” sarebbe poi presente nelle valigette ultrariservate che contengono pure i codici per il lancio dei missili nucleari. Medvedev, posto che fosse sobrio e nel pieno possesso delle proprie facoltà, si è insomma fermato a metà del percorso. Secondo molti, al di là della necessità di gestire la comunicazione e l’impatto sociale di un notizia del genere, governanti e affini sono frenati da una banale riflessione: perché io, e non altri, devo ammettere una cosa del genere? Però a volte le cose scappano e prima del presidente russo ci sono stati almeno due episodi significativi. Dopo i fatti di Roswell, il numero uno statunitense dell’epoca, Harry Truman, inviò un dispaccio (conservato nel museo della città del New Mexico) nel quale avvisava che si era verificato il crash di un velivolo presumibilmente di origine non terrestre. E il 21 settembre 1987, alla 42.a assemblea generale delle Nazioni Unite, Ronald Reagan parlò di una minaccia proveniente da un’invasione aliena e di come sul pianeta ci saremmo dovuti preparare, unendoci, nell’attesa dell’aggressione. Straparlava pure lui, per quanto di gaffe ne abbia fatte nella sua carriera? Alle Nazioni Unite, poi? E Truman beveva insospettabilmente vodka?
La traduzione completa del fuorionda

Grazie al nostro Tigrino, che ha vissuto per quasi un quarto di secolo a Mosca e che dunque conosce il russo come le sue tasche, vi passo la traduzione completa del fuorionda del presidente Medvedev durante l’intervista al telegiornale “Nedelja” (Settimana).

A) INTERVISTATRICE: “C’e’ in giro l’opinione che su alcuni avvenimenti esistano dei “dossier” molto voluminosi con sopra scritto “SEGRETISSIMO”, e che la’ siano racchiusi tutti i segreti del mondo, e che Voi sappiate assolutamente tutto. Per esempio, se sono o no venuti sulla Terra degli extraterrestri, i cosiddetti “omini verdi”.

B) PRESIDENTE MEDVEDEV: “Dunque, lo dico a lei per la prima e ultima volta. Insieme alla “valigetta con i codici nucleari” , al presidente della Nazione (si intende la Russia, n.d.t.) viene portata una speciale cartella, su cui è scritto “SEGRETISSIMO”. Questa cartella è interamente dedicata agli extraterrestri che hanno visitato il nostro pianeta. Nello stesso tempo viene trasmessa una RELAZIONE assolutamente riservata dal reparto dei Servizi Segreti che si occupa della presenza degli extraterrestri sul territorio del nostro Paese. Queste due cartelle di documenti vengono consegnate assieme alla “valigetta nucleare”. A mandato terminato, tali cartelle vengono conseguentemente passate al nuovo presidente. Un’ informazione più precisa su tale questione la potete avere guardando il noto film-documentario “The Men in Black” – ce ne sono diverse versioni”.

A) INTERVISTATRICE : “Quanti sono tra di noi gli extraterrestri?”

B) PRESIDENTE MEDVEDEV: “Quanti sono tra di noi non lo posso dire, in quanto ciò potrebbe destare il panico”.


fonte: http://misterobufo.corriere.it/

giovedì 22 novembre 2012

Bbc e Alieni, quando lo “scoop” fa stoltamente paura...e le novità da Marte...

Questa è proprio bella… Come riportano il Telegraph e il Guardian, e come mi ha segnalato la nostra Delphie – che ringrazio per la… rassegna stampa mentre continuo ad essere svantaggiato dal fuso orario nel quale mi trovo ora -, quelli della Bbc sono riusciti nell’impresa da primato del mondo di stoppare un’iniziativa interessante, curiosa e intelligente. E tutto, e solo, perché ci sono/ci potrebbero essere di mezzo gli Abbc, alieni,martelieni, fonte di paura o di potenziale attacco a gerarchie, equilibri e interessi corporativistici. La grettezza e la stupidità al massimo livello, insomma. Ma di che cosa si tratta? Di questa vicenda, raccontata dal professor Brian Cox a un canale radio della Bbc (la foto che pubblichiamo è tratta da The Guardian/The Observer). Cox per la stessa emittente, ma sul fronte televisivo, cura uno show di un certo successo. Ebbene, per cercare qualche spunto nuovo e fuori dal comune, ha avuto l’idea, assieme al suo staff, di far puntare il telescopio Jodrell Bank verso il Threapleton Holmes B, scoperto circa un anno fa. L’obiettivo? Verificare se da quelle parti giungono segnali di vita intelligente. Ma i dirigenti della Bbc l’hanno stoppato: “No, non puoi procedere: una cosa del genere viola le regole dell’azienda. Dobbiamo rispettare delle norme di tutela e di sicurezza, nel caso ottenessimo un risultato del genere”. Cox non credeva alle sue orecchie: “Ma come? Potremmo avere lo “scoop” che cambierebbe la storia dell’umanità e voi mi dite che vi preoccupate della tutela e della sicurezza, che ci sono delle linee guida da rispettare?…” Ad ogni modo, la Bbc è recidiva. Il professore, infatti, ha svelato che voleva fare qualcosa di simile su Marte: realizzare un filmato e proporlo ai telespettatori, invitandoli ad aiutare la ricerca di segnali di attività geologica, presupposto di una possibile presenza della vita nel passato o nel presente del pianeta. “Ma metti in palio un premio a chi trova qualcosa?” è stata la risposta. Sconcertante.


Pianeta Rosso e Nasa, si attende un annuncio...

Riporto qui il link del portale di astronomia Coelum, di sicuro un sito serio e attendibile. C’è la notizia di un imminente annuncio della Nasa in merito alle esplorazioni del rover Curiosity sul suolo marziano. Da quello che si è appreso – gli spifferi filtrano sempre, in questi casi – la sonda avrebbe raccolto materiale particolarmente interessante, “addirittura dal significato sconvolgente”, secondo quanto ha dichiarato una fonte. Non resta che aspettare e vedere di che cosa si tratta. E soprattutto se si tratta di qualcosa che davvero ha relazione con la ricerca più importante della storia dell’umanità.

Fonte: http://misterobufo.corriere.it/2012/11/20/bbc-e-alieni-quando-lo-scoop-fa-paura/curiosity-lands-on-mars/

Messico: l’oggetto caduto nel vulcano Popocatepetl era un UFO. La conferma sulle analisi video del Cenapred

La presunta presenza di un Ufo nel cratere del vulcano Popocatepetl, ripresa in Messico dal telegiornale della TV Televisa, aveva causato sconcerto e confusione nella popolazione locale, malgrado la comunità scientifica continuava a diffondere scetticismo riguardo all’episodio. Lo scorso 25 ottobre, alle 20.45 ora locale, una delle telecamera usate per monitorare l’attività del vulcano, a circa 65 chilometri da Città del Messico, aveva ripreso un oggetto luminoso in discesa nel cratere. Le immagini sono state poi presentate nel telegiornale della sera del canale Televisa: l’oggetto vi appariva cilindrico, probabilmente metallico o comunque brillante, di grandi dimensioni, e sembrava muoversi a una velocità superiore a quella di un aereo. La possibilità che si sia trattato davvero di un Ufo era stata accolta dai dubbi della comunità scientifica locale, ma ora dalle analisi svolte dal CENAPRED Centro Nacional de Prevención de Desastres, e dal centro ufologico locale, sembrano non dare più spazio a dubbi. Quel misterioso oggetto cilindrico è caduto all’interno del cono vulcanico del Popocatepetl e nessuno è riuscito ad identificarlo. Le possibilità, dicono al CENAPRED, che un oggetto spaziale possa cadere sul Popocatepetl e nel cono vulcanico è di 1 su 276 miliardi. Quindi l’ipotesi della caduta di un bolide (meteora) per gli esperti non è possibile e ammettono di non aver mai visto un bolide cosi compatto nella sua caduta, dato che solito frammentarsi all’impatto con l’atmosfera.

Guardate il video delle analisi.









Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php


lunedì 22 ottobre 2012

Sondaggio Shock: gli inglesi credono più agli alieni che all'esistenza di Dio

Gli alieni sono più "veri" di Dio. E' quello che emerge da una ricerca condotta dalla Opinion Matters, che ha condotto un sondaggio su 1359 adulti, tutti cittadini inglesi, su questioni che vanno dalla fede in Dio ai cover up di Stato sugli Ufo, dall' allunaggio alla presenza di vita extraterrestre nello spazio. I risultati riportati nei dettagli dall'Huffington Post nella sua edizione inglese, hanno fatto scalpore, dato che ben il 52% degli intervistati crede nell'esistenza degli alieni mentre solo il 44% degli intervistati crede in Dio. Una rivoluzione culturale? Insomma i cittadini inglesi in maggioranza reputano più fattibile la vita extraterrestre piuttosto che la Santissima Trinità.



Bisogna precisare che il sondaggio è stato effettuato su commissione per il videogame XCOM: Enemy Unknown, gioco di grande successo basato sull'invasione aliena nel nostro pianeta.

Ma il campione del sondaggio, sarebbe -secondo la versione di Opinioni Matters- sufficientemente variegato per poter essere considerato rappresentativo della popolazione del Regno Unito.


Tuttavia per correttezza bisogna pensare che con un campione statistico più ampio, includendo persone probabilmente escluse dal sondaggio come gli anziani, i dati sarebbero diversi. Ma fa riflettere che l'errore statistico nell'ordine del 3-4% non copre il gap tra chi crede agli ufo e chi crede in Dio.

Ma le due cose non sono in realtà contrapposte. Anzi, come fanno notare le ultime aperture della Chiesa Cattolica e della Specola Vaticana, l'osservatorio astronomico e centro di ricerca scientifica della Chiesa cattolica, l'esistenza degli Alieni non è un'ipotesi negata dalla Chiesa, ma guardata con interesse.

Fonte: http://www.ufoonline.it/

domenica 16 settembre 2012

Deja Vu',una sbirciatina negli universi paralleli?

Chi di noi non ha mai sperimentato, almeno una volta, il curioso fenomeno del déja vu, quella strana sensazione di aver già vissuto una certa esperienza, senza ricordare il luogo e il tempo?


Il termine déjà vu è francese e letteralmente significa "già visto". Si tratta di un fenomeno piuttosto comune nell'esperienza sensoriale umana, ma ancora poco compreso. Può capitare di trovarsi in un posto assolutamente nuovo e avere l'impressione di esserci già stati prima. Cosa genera questa particolare condizione della nostra percezione? In passato, questa curiosa sensazione è stata attribuita a tutto, dai fenomeni paranormali ai disturbi neurologici.

Negli ultimi anni, è cresciuto l'interesse degli scienziati per questo singolare fenomeno, facendo emergere una serie di teorie sull'origine del déjà vu e stabilendo che non si tratta semplicemente di un problema tecnico nel sistema mnemonico del nostro cervello, ma di qualcosa di più profondo. Gli psicologi hanno suggerito che il déjà vu potrebbe verificarsi quando gli aspetti emotivi e cognitivi di una certa situazione, sono simili a episodi già vissuti in precedenza. Tutte le informazioni accumulate nel corso della nostra esistenza, potrebbero generare quella particolare sensazione di familiarità tipica del déjà vu.

C'è anche chi si è spinto in spiegazioni alternative molto più esotiche, come associare il déjà vu a certe capacità profetiche, oppure al ricordo di una vita precedente o alla chiaroveggenza. Qualunque sia la spiegazione, il déjà vu è certamente un fenomeno universale che riguarda la condizione umana e, nonostante le numerose teorie, la sua causa della sua origine è ancora un mistero.

Ma c'è un fisico teorico, il dott. Michio Kaku, conosciuto dalla maggior parte delle persone per la sua attività di divulgatore scientifico - e per le sue teorie che certamente travalicano i confini delle fisica tradizionale - che ha proposto un'interessante connessione tra il fenomeno del déjà vu e l'esistenza degli universi paralleli

Il dott. Kaku è impegnato da anni nello studio della Teoria delle Stringhe, secondo la quale il tessuto fondamentale dell'Universo è costituito da oggetti ad una dimensione, simili a stringhe o membrane, in vibrazione: in base alla tensione e alla frequenza di vibrazione verrebbero prodotte e sostenute le particelle elementari. Una delle conseguenze matematiche dalla Teoria delle Stringhe è che il il mondo che conosciamo non è completo.

Oltre le 4 dimensioni con cui abbiamo familiarità – il tempo e lo spazio tridimensionale – esisterebbero altre sei dimensioni spaziali extra, presenti in forme geometriche invisibili in ogni singolo punto nell’universo. Queste dimensioni extra potrebbero avere migliaia di forme possibili diverse, ognuna teoricamente corrispondente ad un universo con le proprie leggi fisiche. Ciò che definiamo Universi paralleli.

Secondo il dott. Kaku, la fisica quantistica afferma che c'è la possibilità che il déjà vu sia causato dalla nostra capacità di saltare da un universo all'altro! Per approfondire la sua teoria, Kaku cita il lavoro del prof. Steve Weinberg, il famoso fisico teorico, vincitore del premio Nobel, che sostiene l'idea del Multiuniverso. Secondo Weinberg, esiste un numero infinito di realtà parallele che convivono con noi "nella stessa stanza".

E' un pò come le centinaia di onde radio differenti che sono trasmesse intorno a noi, ogni giorno, da stazioni lontane. In ogni istante, il nostro ufficio, la nostra casa o le nostre auto sono avvolte da questo flusso ininterrotto di onde radio. Se abbiamo lo strumento giusto, una semplice radiolina, abbiamo la possibilità di ascoltare una sola frequenza alla volta, questo perchè tutte le frequenze non sono in fase tra loro.

Ogni stazione trasmette il proprio segnale a una frequenza diversa, con un'energia diversa. Il risultato è che la radiolina può captare una sola frequenza alla volta. Allo stesso modo, nel nostro universo noi siamo sintonizzati sulla frequenza che corrisponde alla realtà fisica. Ma ci sono un numero infinito di realtà parallele che esistono attorno a noi, "trasmesse" ad una frequenza differente dalla nostra e con le quali noi non possiamo sintonizzarci.

Mentre la radiolina è sintonizzata per catturare una certa frequenza e quindi una sola stazione radio alla volta, il nostro universo è composto di "stringhe" che vibrano ad una frequenza unica che i nostri sensi riescono a percepire. Gli universi paralleli non sono "in fase", cioè non vibrano alla stessa frequenza. Ma quando sono "in fase" è teoricamente possibile "saltare da un universo a un altro".

Fonte: http://andromedawaked.blogspot.it/2012/09/deja-vuuna-sbirciatina-negli-universi.html#more

mercoledì 5 settembre 2012

Pale Blue Dot

Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita.


L’insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni “superstar”, ogni “comandante supremo”, ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica.

Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria e nel trionfo, potessero diventare i signori momentanei di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti le incomprensioni, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto fervente il loro odio. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l’illusione che abbiamo una qualche posizione privilegiata nell’Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c’è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi.

La Terra è l’unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c’è altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Colonizzare, non ancora.

Che vi piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l’astronomia è un’esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c’è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l’uno dell’altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l’unica casa che abbiamo mai conosciuto
.

Carl Sagan - Astronomo

fonte: http://qualcosanonva.wordpress.com/

giovedì 30 agosto 2012

Marina Russa : possibili basi extraterrestri sottomarine

La Marina Russa, di recente, ha declassificato i dossier nei quali sono registrati incontri con oggetti non identificati e, apparentemente, superiori tecnologicamente a quelli costruiti dall'uomo.

I dossier risalgono al periodo sovietico e furono redatti da un gruppo speciale di ufficiali, deputato alla raccolta delle segnalazioni anomale. A capo del gruppo c'era l'Ammiraglio Nikolay Smirnov, vice comandante della Marina Sovietica.


Vladimir Azhazha, un ex ufficiale della Marina e famoso ricercatore russo UFO, è convinto che si tratti di materiale estremamente prezioso: "Il cinquanta per cento di questi incontri con gli UFO sono collegati con gli oceani e il quindici per cento ha a che fare con i laghi". Quindi, la conclusione è che gli UFO tendono a nascondersi in acqua. Il che ha una sua logica, dato che l'acqua è in grado di schermare alcune radiazioni, rendendo più difficile l'individuazione di una possibile astronave o sonda aliena.

In uno dei file, si legge dell'avvistamento di sei oggetti non identificati da parte un sottomarino in missione di combattimento nell'Oceano Pacifico. Non riuscendo a "seminare" i misteriosi visitatori subacquei, il capitano ordinò di riportare il sommergibile in superficie. I sei oggetti fecero lo stesso, raggiungendo la superficie per poi volare via nell'alta atmosfera.


Altri eventi misteriosi vengono registrati nella zona del Triangolo delle Bermuda. L'Ammiraglio Yuri Beketov, comandante di sottomarino in pensione, racconta delle interferenze e dei misteriosi malfunzionamenti degli strumenti, una volta raggiunta la zona dei Caraibi. L'ufficiale della Marina Russa si spinge nel dire che potrebbe essere l'effetto di una qualche presenza UFO sul fondo del Mar dei Caraibi: "In numerose occasioni, gli strumenti hanno dato letture di oggetti materiali che si muovono a velocità incredibile. I calcoli hanno rilevato una velocità di circa 230 nodi, 400 km orari. Una velocità del genere è pressoché impossibile anche in superficie, ma la resistenza dell'acqua è maggiore. E' come se questi oggetti sfidassero le leggi della fisica. C'è solo una spiegazioni: le creature che hanno realizzato queste macchine sono molto più avanzate di noi", conclude Beketov.

Una conferma alle parole dell'Ammiraglio Beketov arriva dal commento di Igor Barklay, veternao dell'intelligence della Marina Sovietica: "Gli UFO tendono a mostrarsi dove si concentrano le nostre flotte navali o quelle della NATO, sopratutto nei pressi delle Bahamas, delle Bermuda e di Puerto Rico. Gli avvistamenti più frequenti si registrano nella parte più profonda dell'Oceano Atlantico, nella parte meridionale del Triangolo delle Bermuda e del Mar dei Caraibi".

ufo-sottomarini-baikal-lago.jpgUn altro luogo che ha fatto registrare numerosi avvistamenti UFO è il lago Baikal, uno dei laghi più profondi del mondo. I pescatori raccontano di potenti luci provenienti dal fondo del lago e di oggetti volanti sull'acqua. In uno dei file, si riporta che, nel 1982, un gruppo di subacquei in addestramento militare nel lago Baikal, avvistò un gruppo di creature umanoidi vestite con abiti argentei. L'incontro avvenne ad una profondità di 50 metri. I sub cercarono di catturare le creature, ma ebbero la peggio: tre dei sette uomini morirono, mentre altri quattro rimasero gravemente feriti.

"E' possibile che esistano basi aliene sottomarine: perchè no? Nulla deve essere escluso", dice Vladmir Azhazha. "Lo scetticismo è la strategia più semplice: non credere a niente, non fare nulla. Raramente le persone hanno possibilità di visitare queste grandi profondità, perciò è di estrema importanza analizzare ciò che hanno incontrato a quelle profondità".

Fonte: http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/

mercoledì 1 agosto 2012

Eamonn Ansbro: "Possiamo prevedere l'arrivo degli Ufo"

"Abbiamo scoperto che gli Ufo compiono delle orbite determinate attorno alla Terra. Possiamo dimostrare che ciò avviene veramente, indicando in quale luogo preciso, in quale momento preciso, con un margine d'errore di 20 minuti. Sono anni che ci lavoriamo."



Lo dice, Eamonn Ansbro, e lo riporta Panorama anticipando una lunga intervista che andrà in onda l'8 Agosto su Italia 1. Il ricercatore Due lauree, un PhD in astronomia- specializzazione sul sistema solare- il direttore del Kingsland Observatory da molti anni è mente e braccio di un progetto che ha denominato SETV, dove la V sta per "visitation" dice di essere non solo sicuro dell'esistenza dei dischi volanti, ma di sapere anche prevederne l'arrivo. A seguire l'intervista integrale.

Irlandese, membro della Royal Astronomical Society, il professor Ansbro è stato ospite del convegno del Cun che si è tenuto a San Marino qualche mese fa. È qui che il giornalista di Mediaste l'ha incontrato per discutere con lui di questi studi rivoluzionari che di certo non lo hanno reso molto gradito al mondo accademico.



Scrive Paronama:

Quasi tutti i suoi colleghi, infatti, sono ancora persuasi che gli Ufo- nella migliore delle ipotesi- siano solo un travisamento di fenomeni naturali. Nella peggiore, invece, sono pure invenzioni. Quando gliel'ho fatto notare, però, non si è scomposto.


"Sfortunamente gli scienziati non hanno mai indagato adeguatamente in questo campo. Dopo 20 anni di ricerche, invece, io posso dire di aver scoperto un aspetto degli Ufo che mostra un evidente contenuto intelligente", mi risponde. No, per Ansbro gli Ufo non sono errori o fantasie: questi oggetti misteriosi che solcano i cieli di tutto il mondo sono invece maledettamente concreti, reali, extra-umani e molto affascinanti.

Nell'intervista , che andrà in onda il prossimo 8 agosto in seconda serata su Italia 1, il professore ha spiegato il primo risultato dei suoi studi, ovvero l'individuazione di vere e proprie rotte lungo le quali questi mezzi spaziali alieni si muoverebbero. Rotte che seguono, secondo Ansbro, un principio diverso da quello dei nostri satelliti artificiali e che passano- udite udite- anche su alcune città italiane.

Dunque, come funziona?

Siamo pionieri in questo campo di ricerca. Abbiamo scoperto queste orbite attorno alla Terra e siamo in grado di dimostrare, per la prima volta, che gli Ufo compiono una propria opera di controllo e sorveglianza su quello che avviene sul nostro pianeta. In un certo modo avviene come durante la missione Apollo degli anni '60: c'è un'astronave-madre, poco visibile o del tutto nascosta, che emette un certo numero di oggetti volanti nella bassa atmosfera. È per questo che ogni tanto le persone li vedono. Poi in un'altra orbita la stessa astronave oppure una diversa recupera le sonde robotiche liberate prima. Questo è il motivo per il quale l'operazione è breve e così l'osservazione dei testimoni può durare da 1 fino ad un massimo di 30 minuti.



Nessun dubbio allora: questi Unidentified flying objects- gli Ufo- sono dunque di origine aliena? Ne è sicuro?

Sì, ora ne siamo praticamente sicuri. Ci sono voluti molti anni per capirlo, abbiamo dovuto elaborare equazioni e formule matematiche, ma ora abbiamo anche individuato il loro metodo di comunicazione. Abbiamo recentemente scoperto infatti che non comunicano utilizzando fonti luminose o segnali radio: niente di tutto ciò. Utilizzano un sistema davvero incredibile perché ricorrono ai messaggi telepatici. Al momento pensiamo che esista una tecnologia particolare all'interno delle astronavi, non ne conosciamo la forma, stiamo provando ad immaginarla. Alcuni piccoli gruppi di scienziati ci stanno lavorando, la gente può crederci o no.



Insomma, uno scenario in stile Spielberg. Facile immaginare comeil resto della comunità scientifica abbia accolto questa azzardata teoria ...


Undici anni fa abbiamo presentato la nostra ricerca al SETI, negli Stati Uniti, e abbiamo avuto molto problemi. Non perché gli scienziati non la capissero, ma perchè non potevano accettarla. Abbiamo mostrato i dati, nei dettagli, con ben 40 dimostrazioni. Abbiamo sfidato la comunità scientifica e alla fine, con molte difficoltà, siamo riusciti a pubblicare le nostre ricerche. Il Seti ha una visione molto ristretta, tutta focalizzata sui ricettori radio di Houston. Ma lo spettro della realtà è molto più ampio! Non ci sono solo le onde radio o quelle luminose.

Loro invece pensano che una civiltà extraterrestre debba comunicare solo via radio. Non puoi pensare così, dovrebbero avere un livello evolutivo decisamente basso se comunicassero in questo modo e invece gli extraterrestri sono molto più avanti di noi. Questi esseri sono centinaia di migliaia di anni oltre, sono molto evoluti come razza- anche se, ovviamente, la mia è un'ipotesi. E stanno esplorando, come lo facciamo noi nel sistema solare. Solo che loro esplorano centinaia di stelle.

Anche il concetto di viaggi interstellari è rimasto chiuso all'interno della mentalità degli anni '60. Ci siamo fermati all'Equazione di Drake, definita nel 1961, che limita però la visione perchè è vincolata alla velocità della luce. In virtù di questa legge, gli E.T non potrebbero arrivare da noi. Ma le più recenti ricerche degli ultimi 10 anni hanno dimostrato che è possibile, invece: possiamo andare alla velocità della luce, grazie ai buchi neri, ai tunnel quantistici e così via. Non è sorprendente ciò che sta accadendo adesso, ma per ora riusciamo a comprenderlo poco.



Si scalda mentre parla, il professor Ansbro: si vede che l'argomento gli sta davvero a cuore. La telecamera che lo riprende deve seguirlo mentre si sposta da un lato all'altro, gesticolando vistosamente con le mani. Sicuramente, le sue parole non lasciano indifferenti. Allora cerco di andare più in profondità: gli Alieni, secondo lui, ci guardano, meglio, ci sorvegliano


Qual è lo scopo di questa osservazione capillare?

Svolgono una funzione di controllo, di sorveglianza automatica in vari modi. Vogliono registrare qualsiasi cosa facciamo, come fanno gli antropologi nei confronti di una tribù indigena mai vista prima. Li osservano da lontano, poi pian piano provano ad avvicinarsi, ma nel contempo anche gli indigeni vedono l'antropologo ed è possibile che dopo un po’ avvenga l’incontro, ma a tempo debito. Sta alla nostra società fare uno sforzo genuino per incontrare gli Alieni, affinchè avvenga un contatto. Sì, penso che avverrà solo se facciamo questo sforzo Allora si faranno avanti.



Ok, il concetto è chiaro: gli Alieni vogliono sapere tutto, ma proprio tutto di noi. Ancora, però, mi sfugge il motivo: perchè siamo così interessanti? Cos'ha il nostro pianeta o la nostra civiltà di così speciale? Una vera risposta non c'è, visto che anche il professore si difende con una frase di circostanza.

Perché no? Noi viaggiamo, siamo una razza curiosa e loro sono curiosi riguardo a noi.



Insisto: questa sorveglianza è una novità recente oppure c’è stata anche nel passato? Nella storia antica gli Alieni sono già venuti a farci visita?

Con un grande sorriso l'astronomo mi risponde: Non ne sarei affatto sorpreso se fosse già accaduto. Noi possiamo mostrare dati che risalgono al 1880. Abbiamo collezionato centinaia di rapporti di avvistamenti Ufo, di questi ne abbiamo usati 1300 dei più credibili, con molteplici testimoni oculari, filmati e così via. Li abbiamo usati per tracciare le rotte e i cicli che si nascondono dietro gli avvistamenti. Abbiamo tracciato dei veri e propri grafici temporali con il computer, esistono programmi informatici con tutte queste attività, che spiegano come ciò avvenga. L'abbiamo provato molte volte e funziona, abbiamo persino registrato un avvistamento con una tv!



Questa è bella: come, un Ufo ripreso su appuntamento? Ansbro me lo conferma.

Esatto, l'abbiamo dimostrato sulla tv nazionale: abbiamo detto ai media l'ora e il punto esatto di un passaggio e loro l'hanno registrato. Hanno ripreso un Ufo.



Ma le mie speranze di fare il bis vanno deluse: alla mia richiesta di indicarmi un nuovo appuntamento (per la tv italiana, stavolta...) il professore glissa:

Non posso dirlo all'istante, devo fare dei calcoli...



Peccato.

Comunque, a sentire lui, i suoi studi provano senza ombra di dubbio il passaggio frequente e prevedibile di questi oggetti volanti non identificati. Dove le loro orbite si intersercano, si verifica una più alta concentrazione di avvistamenti. Ecco perchè in alcuni luoghi si vedono più Ufo che in altri: le rotte passano proprio da lì.

Succede ovunque, in tutto il mondo?


Sì, l'hai detto, accade ad esempio in Sud America. Noi abbiamo scoperto ben 660 orbite che tagliano l’equatore, ci sono centinaia di intersezioni. E come funzionano? Gli scienziati spaziali pensano che si debbano seguire delle orbite circolari intorno alla Terra, come per i nostri satelliti artificiali. Noi, invece, pensiamo che i mezzi extraterrestri non utilizzino le stesse traiettorie convenzionali dei satelliti. Le loro orbite sono sincronizzate con la rotazione della Terra, come in un reticolato... È molto intelligente, è un sistema che non ci saremmo nemmeno mai sognati. Abbiamo provato per anni, con molti fallimenti. Tutti dicevano: perché provare? Non funzionerà. E invece funziona, come abbiamo specificato 11 anni fa nel nostro studio.



Se accade ovunque, allora avviene anche dalle parti nostre, in Europa e ovviamente in Italia.

Quali sono esattamente i luoghi migliori per filmare un bell'Ufo all'orizzonte?

Ci sono molte orbite in Irlanda, nel Regno Unito, nel nord Italia. Ad esempio a Venezia, Torino, ma anche a Roma. Siamo stati in grado di calcolare la velocità degli UFO: è mach 30, è disumano, lo so, noi possiamo resistere forse fino a mach 8. È incredibile, ma è come la rivoluzione copernicana: per tanti anni la gente non riusciva a capirla.




Le parole di Eamonn Ansbro impressionano. Chi le pronuncia ha lauree e specializzazioni, ha un certo prestigio a livello internazionale: non è pensabile che si stia esponendo in modo così esplicito senza avere le prove di quanto afferma.

Ma se colpisce noi, chissà quanto debba sconvolgere gli altri astronomi...

All’interno del mondo scientifico esistono vari dipartimenti- astronomia, astrofisica, fisica- e i professori si occupano solo della materia di loro competenza. Se introduci qualcosa che è assolutamente al di fuori di queste suddivisioni, è praticamente impossibile che accettino di indagare. Ci abbiamo provato, ma...dice sconsolato allargando le braccia. Poi riprende: Spero vivamente però che i tempi stiano cambiando. Ora abbiamo una grande opportunità. Io ho presentato i miei dati alle agenzie spaziali europee, in un altro convegno dedicato all'astrobiologia. Penso tuttavia che esista una concezione paradigmatica che non è in grado di integrare questi argomenti. C’è una zona di comodo per alcuni scienziati, come per quelli del SETI, ad esempio. Quando cercano segnali provenienti da stelle molto distanti o quando ipotizzano forme di vita su altri pianeti. Non si relazionano mai- e sarebbe la scoperta più grande- con qualcosa che può essere vicino a noi, anche qui in Italia ad esempio, forse anche a San Marino. È un pensiero scomodo, per alcuni scienziati sarà molto difficile integrare questa realtà.

Questo è il motivo per il quale io personalmente non penso che accadrà. Conosco scienziati che hanno esposto teorie coraggiose nell’ambito della fisica, sono 30 anni avanti rispetto al loro tempo, ma questo non è accettabile per gli altri ricercatori, perché non sono al pari con gli studi di fisica. Quindi ora tu magari ti chiederai se sono frustrato. No, non lo sono. Penso che quando capisci il paradigma che c’è là fuori, finisci per rispettare la situazione.



Un po' rassegnato, allora, Professore? Forse sì. Ma nello stesso tempo battagliero, quando prefigura un cambio di mentalità che deve partire dal mondo civile prima ancora che dal mondo politico. Consapevole come è che molti governi non si possono permettere rivelazioni in materia aliena: l'argomento è pericoloso, troppo estremo per aspettare una presa di posizione ufficiale. Ma potrebbero esserci delle sorprese...

Sì, ma credo che il punto di rottura non verrà dagli Stati Uniti. Noi pensiamo che tutto accada lì, invece potrebbe arrivare dalla Cina, potrebbero farlo i Paesi più aperti rispetto a questo argomento. Come il Cile, come il Brasile. Sanno che è tutto reale, sanno che c’è un contatto. Anche i Francesi stanno vivendo un rapporto frustrante con gli Americani.

Conosci Alain Boudier? , mi chiede, citando il presidente della commissione Sigma/3af (costola della Association Aéronautique et Astronautique de France ) che due anni fa ha diffuso un resoconto dettagliato su vari avvistamenti Ufo definendoli "reali e di possibile origine extraterrestre" .

Ebbene, mi assicura Ansbro, Boudier e i suoi sono rimasti molto delusi dal comportamento di Washington. "Hanno parlato con i generali, hanno fatto degli incontri, hanno portato i dati, ma niente, non ne vogliono sapere. Però so anche che i Francesi vogliono andare avanti nelle indagini. Quindi la verità arriverà fuori dagli Usa."

Allora cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro? Se non saranno i Governi ad ammettere verità nascoste, saranno forse proprio loro, gli E.T., a palesarsi al mondo, cancellando censure, veti e segreti di Stato? È una possibilità- mi dice l'astronomo irlandese- ma ad una condizione...

"Una cosa è l’approccio scientifico, un'altra è il nostro atteggiamento. Penso che dobbiamo diventare più aperti per accettare questa realtà. Le persone devono fare uno sforzo perché nasca una partnership con gli Extraterrestri. Solo allora si avvicineranno. Ci sono le prove, lo dicono migliaia di rapporti nella storia. Abbiamo visto migliaia di casi particolarmente interessanti. Abbiamo scoperto che quando si vede un vero Ufo, se qualcuno eccitato pensa “oh è straordinario, lo voglio vedere più da vicino!”, si crea una connessione telepatica e gli Ufo vengono più vicini; mentre invece se non sei pronto, se hai paura, se ne vanno via.

La stessa cosa accade con il tuo cane o il tuo gatto a casa: c’è una relazione che va sviluppata, più ti relazioni col tuo gatto, usando i pensieri o gli sguardi, più comunichi. Così accade con gli Ufo. Credo che potremmo essere pronti al contatto. Se ci uniamo, nel modo giusto, in modo non politico, potrebbe funzionare. È da qualche anno che stiamo facendo dei test, ma ancora in modo molto blando. In ogni caso dobbiamo preoccuparcene, dobbiamo prepararci in modo appropriato, in modo scientifico e a livello di comunicazione.

Perchè dopo 20 anni di ricerche, posso affermare che questi esseri riescono a scannerizzare ogni singola persona: se hai paura- e nelle nostre società, ce ne è tantissima- la riconoscono. Da parte loro, invece, non ce n'è. Credo che vorrebbero davvero entrare in contatto con noi".


fonte: http://www.ufoonline.it/2012/07/31/eamonn-ansbro-su-italia-1-possiamo-prevedere-l-arrivo-degli-ufo/

martedì 17 luglio 2012

Gli Ufo e Tony Blair, ecco gli ultimi X-file di Sua Maestà

Gli Ufo non facevano dormire sonni tranquilli a Tony Blair. L’ex inquilino del numero 10 di Downing Street era così preoccupato dalla possibile divulgazione delle informazioni classificate sugli avvistamenti alieni da richiedere una completa informativa in materia da parte dell’allora Ministro della Difesa.


È quanto emerge dagli ultimi X-file custoditi per anni dagli Archivi Nazionali britannici e resi pubblici nelle ultime ore. I timori dell’ex Primo Ministro sarebbe sorti all’indomani dell’ampliamento del “Freedom Information Act“, nel 1998, che di fatto ha portato all’apertura dei dossier prima coperti dal segreto e ha permesso ai cittadini di Sua Maestà chiedere dettagli su Ufo ed affini. “Uno degli errori peggiori del mio Governo“, ha scritto Blair nella sua autobiografia.
Dopo aver ricevuto la lettera di un ricercatore, l’ufologo Nicholas Redfern, che alludeva al “cover up” e gli chiedeva un intervento per rendere disponibili i dati relativi ai molteplici avvistamenti segnalati nel Regno Unito, il Premier si rivolse al Ministero per capire quale fosse la politica da seguire.
Lo staff rispose che l’interesse sulla materia era “limitato”, anche se l’atteggiamento tenuto riguardo l’esistenza di forme di vita extraterrestre era “aperto ad ogni possibilità”. Tuttavia, aggiungevano i solerti funzionari, approfondire l’argomento avrebbe richiesto risorse ingenti che non avrebbero potuto autorizzare.

Il Premier girò la risposta a Redfern, assicurandogli che poteva aver accesso alle notizie relative agli Ufo in virtù del Freedom Information Act, ma che esse erano comunque soggette a clausole di riservatezza. “Non abbiamo promosso ricerche sui fenomeni ufologici e non c’è alcun progetto di farne in futuro”, gli garantiva per iscritto.

In questa ultima tranche di documenti- circa 6700 pagine- diventate adesso di pubblico dominio sono contenuti fogli ufficiali, lettere private, resoconti di avvistamenti. Testi a volte davvero curiosi, come una nota risalente al 1995, nella quale un agente dell’Intelligence affermava che le visite aliene sulla Terra potevano avere uno scopo di “ricognizione militare, analisi scientifica o semplice turismo“.

Oppure, un appunto preparato prima di un dibattito alla Camera dei Lord, nel 1979, nel quale lo scrivente si domandava perchè mai gli Alieni dovessero interessarsi ad un pianeta insignificante- il nostro- in orbita attorno ad una stella tanto banale- il Sole.
Tra gli avvistamenti più singolari rivelati dai giornali inglesi, viene riportato anche quello del proprietario di un hotel del Galles che nel 1977 raccontò di aver visto “due umanoidi, molto alti, privi dei volti e vestiti d’argento“, mentre compivano strane misurazioni sul terreno. O ancora, nel 1999 fu visto un oggetto volante non identificato a forma di diamante passare sopra lo stadio del Chelsea.
Non mancano segnalazioni da parte di militari. Un ufficiale della Raf in una sua memoria all’Intelligence della Difesa diceva di aver visto un Ufo volare vicino al suo velivolo, a quota 40 mila piedi. Non solo. Anche la task force navale inviata alle isole Falkland durante il conflitto con l’Argentina, nel 1982, sarebbe stata ‘pedinata’ da un Ufo. “Pare fossero omini verdi con il poncho“, chiosava l’autore del rapporto, con tipico humor inglese…


Fonte: http://www.extremamente.it/2012/07/13/gli-ufo-e-tony-blair-ecco-gli-ultimi-x-file-di-sua-maesta-2/

lunedì 2 luglio 2012

fidel castro conosce i segreti della presenza aliena sulla terra?

E’ quanto emergerebbe da un interessante articolo pubblicato sul suo blog dal ricercatore portoricano Jorge Martin (qui il link per leggere integralmente il testo) in merito alla conoscenza che Fidel Castro avrebbe circa per la tematica UFO/Alieni.


Tra i vari argomenti esposti nel post c’è un passo particolare nel quale si racconta che una fonte ben informata (un noto avvocato portoricano indipendentista e socialista di nome Juan Mari Bras, amico personale e confidente di Castro) avrebbe rivelato come il dittatore cubano, fosse a conoscenza di particolari segreti riguardanti la presenza aliena sul nostro pianeta.


In particolare, Bras (in foto) avrebbe raccontato che durante uno dei viaggi effettuati in Russia, prima della caduta dell’Unione Sovietica, il "leader maximo" venne condotto dalle autorità russe in una installazione militare segreta (un’Area 51 sovietica, per intenderci) celata al mondo, nella quale vi era un particolare laboratorio top secret. In alcune di queste stanze vennero verosimilmente mostrati a Castro i resti di una navicella spaziale catturata dai militari russi e il corpo di un essere alieno alto (probabilmente il pilota) conservato in una macchina criogenica.

Questa notizia fu in qualche modo confermata anche successivamente, ma le fonti non vollero più parlare in seguito di questi argomenti per il timore di ritorsioni personali.

Resta solo da capire cosa i russi abbiano raccontato all’epoca al loro alleato e quale sia la reale ubicazione (se ancora attiva) di questa installazione segreta.

Recenti studi, hanno comunque confermato l’effettiva esistenza (oltreché negli Stati Uniti) di strutture segrete in varie parti del mondo (compresa l’ex Unione Sovietica) delle quali non viene ammessa ufficialmente la presenza ma dove, presumibilmente, vengono sviluppati quotidianamente progetti altamente classificati. Non è escluso, quindi, che in alcune di queste installazioni venga effettivamente nascosta tecnologia non convenzionale, frutto (forse) del recupero di navicelle aliene, utilizzata per scopi militari. Conferme dell’esistenza di queste installazioni ci sono giunte, non molti anni orsono, anche dal compianto Col. USAF Philip Corso, testimone oculare della conservazione criogenica di presunti corpi alieni in una installazione segreta americana.

La conferma della presenza di analoghe strutture presenti anche sull’ex territorio sovietico, non farebbe altro che confermare la probabile quanto segreta collaborazione esistente, praticamente da sempre, tra gli Stati Uniti e la Russia con particolare riguardo alla ricerca di vita nello spazio, allo studio del fenomeno UFO, al recupero e alla riconversione tecnologica di manufatti di origine non terrestre per scopi esclusivamente militari.

Fonte: http://danilo1966.iobloggo.com/

Ufo nel Mar Baltico, tutta una truffa?

Gli esploratori oceanici che avrebbero scoperto un enorme oggetto dalle forme enigmatiche sul fondo del Mar Baltico si stanno prendendo un mucchio di tempo per capire di cosa si tratta.


Un tempo sospetto, direbbe qualcuno. I subacquei svedesi, che si fanno chiamare Ocean Team X, spiegano che l'oggetto sta producendo interferenze elettriche che rendono inutili i loro tentativi di indagare. "Tutto ciò che è elettrico là fuori - addirittura il telefono satellitare - ha smesso di funzionare quando eravamo sopra l'oggetto", ha detto Stefan Hoberborn subacqueo del team in un comunicato X Ocean press. "E poi siamo arrivati ​​a circa 200 metri di distanza e si è riacceso, ma tornati sopra l'oggetto non ha funzionato per l'ennesima volta"

Come risultato fin'ora, c'è ancora una sola immagine sonar di 200 metri e larga 60. Secondo gli esperti nel campo dell'"imaging remote", tuttavia, l'immagine è "priva di risoluzione, dettaglio e quantificazione," presenta poi "numerosi artefatti di elaborazione" e si presenta come una navicella spaziale solo perché ha una forma alla Millennium Falcon che ha stimolato la fantasia dei più ottimisti. Invece, hanno detto gli esperti, ciò che l'immagine mostra è probabilmente solo una formazione rocciosa vagamente circolare, un cuscino di basalto - rara, ma possibile nel mondo degli abissi.

Scoprire la composizione è molto più facile di quanto gli svedeci ci facciano credere, perchè aspettano tanto?

La presunta incapacità della squadra di Ocean X di fornire i dettagli del fondale marino è il segreto per tenere alta l'attenzione e aggiungere fascino all'oggetto, almeno a vedere la recrudescenza della copertura mediatica ad ogni nuova notizia.


Peter Lindberg, capo della Ocean Team X, ha un ulteriore motivo, secondo Jonathan Hill, un ricercatore presso l'impianto di Mars Space Flight presso l'Arizona State University, che analizza le immagini le caratteristiche della superficie dei pianeti scattate durante missioni della NASA Mars. Insomma non uno qualunque.

"Ogni volta che la gente fa affermazioni straordinarie, è sempre una buona idea prendere in considerazione per un momento se sono personalmente beneficiare del credito di quelle affermazioni o se si tratta di una osservazione veramente oggettiva", ha detto Hill.


"In questo caso, la squadra ha chiaramente molto da guadagnare da un'affermazione straordinaria", ha detto. "Il signor Lindberg sta già facendo organizzando piano economici per portare dei turisti facoltosi nel suo sottomarino per visualizzare l'oggetto. Se avesse usato un martello pneumatico sottomarino per rompere un piccolo pezzo dell' oggetto, un geologo avrebbe potuto determinare se fosse un cuscino basalto in pochi minuti. Ma se si rivelato rivelasse un cuscino di basalto e non un 'misterioso UFO', il signor Lindberg non avrebbe molto altro per alimentare il suo business plan. Quindi prepariamoci ad aspettare perchè la storia andrà per le lunghe.

Fonte: http://www.ufoonline.it/2012/07/02/ufo-nel-mar-baltico-la-certezza-della-truffa-sembra-vicina/

mercoledì 27 giugno 2012

La misteriosa morte di Serge Monast

Serge Monast (1945 - 5 dicembre 1996) è stato un giornalista investigativo del Quebec, poeta, saggista e studioso di storia segreta. Egli è conosciuto in particolare per aver denunciato il progetto della N.A.S.A. noto come Blue beam.


Al principio degli anni '90 del XX secolo, cominciò a scrivere dei saggi sul tema del Nuovo Ordine Mondiale ed a proposito delle trame ordite da sette occulte, ispirandosi per lo più alle opere di William Guy Carr.

Fondò l'Agenzia internazionale per la stampa libera (A.I.P.L., Agence internationale de presse libre), con cui pubblicò la maggior parte dei suoi libri. Le sue ricerche ottennero una buona risonanza, specialmente grazie ad un'intervista televisiva rilasciata all’ufologo Richard Glenn: nell’intervista egli ripetutamente mise in guardia l’opinione pubblica sui pericoli costituiti da un governo mondiale totalitario.

Nel 1994 uscì il suo contributo più noto il “Project Blue Beam (N.A.S.A.)”, dove è descritto con dovizia di particolari il piano ideato dalla N.A.S.A. con la complicità dell'O.N.U. (Organizzazione dei nazisti uniti, n.d.r.), volto ad imporre una religione nefanda, fondata sulla venerazione dell'Anticristo attraverso la Parousia di un Cristo tecnologico.

Come spesso avviene, la "cultura popolare" è la filigrana delle interpretazioni e delle scoperte dei ricercatori indipendenti: così alcuni episodi della saga fantascientifica “Star trek” e della sua bolsa appendice, “Star trek: the next generation”, contengono in nuce riferimenti alle macchinazioni delle élites, in particolare al Progetto Blue beam. Gli episodi sono “The God thing” e “Devil’s due”. In “Devil’s due”, sul pianeta Ventax II le nazioni sono dominate dal timor panico, poiché ritengono che il mondo sia prossimo alla fine. L’ambiente è inquinato, si susseguono i terremoti e nel cielo appaiono immagini (ologrammi) di Ardra, la “dea” con cui mille anni prima le genti di Ventax II avevano stipulato un patto: ella sarebbe tornata per salvarli dalle future calamità ed il suo avvento sarebbe stato preceduto da segni apocalittici. Ardra, in realtà, sfruttando una sofisticata tecnologia, intende ridurre in schiavitù la superstiziosa e credula popolazione, fingendo di strapparla alla catastrofe finale.

Nel 1995 Monast pubblicò la sua opera più impegnativa e dirompente, Les Protocoles de Toronto (6.6.6) per denunciare i crimini di una cricca denominata "6.6.6", mirante all'instaurazione di una dittatura planetaria.

Tra il 1995 e il 1996, il sistema cominciò a perseguitare il ricercatore canadese: non volendo che i suoi figli ricevessero un'"istruzione" pubblica, aveva deciso di educarli in casa. Le autorità gli sottrassero la prole e lo perseguirono per aver violato la legge. Monast morì di infarto il 5 dicembre 1996, all'età di cinquantun anni, il giorno dopo essere aver trascorso una notte in prigione.

Alcuni dei suoi ultimi lavori sono stati ristampati dallo studioso ed editore Jacques Delacroix.

Che cosa pensare dell’immaturo decesso di Monast? L’autore canadese fu quasi certamente assassinato per mezzo di un'arma elettromagnetica. Lunghissima è la lista degli ufologi uccisi, dei genetisti e dei ricercatori nel campo della cosiddetta “free energy”, anch’essi eliminati o di cui è stato inscenato il suicidio. Non credo che la morte di Monast sia stata naturale: chi denuncia le cospirazioni del governo ombra rischia, laddove gli pseudo-attivisti del Disclosure project non corrono né hanno corso in questi anni alcun pericolo. In Italia gli ufologi istituzionali che, da mezzo secolo, seguitano a scrivere tomi e ad organizzare conferenze su lucine nel cielo, non hanno alcunché da temere. Minimizzando o negando a priori tutti gli aspetti più spinosi della questione (rapimenti, mutilazioni animali misteriose, coinvolgimento dei militari…), costoro hanno formato un’accademia che conferma lo status quo.

Gli ufologi che, pur in buona fede, propalano un’immagine degli “alieni buoni”, anzi salvatori, portano acqua al mulino delle élites. Non si può escludere che esistano civiltà esterne benevole, ma i messaggi che provengono da sedicenti Pleiadiani, Siriani, “Fratelli dello spazio” etc. sono ingannevoli. Giustamente molti si chiedono per quale motivo i ricercatori che perorano la causa del rilascio di informazioni per opera dei governi circa i dischi volanti e l’energia libera, ignorino la Biogeoingegneria. Questi investigatori, tra l’altro, avallano la menzogna del riscaldamento globale dovuto al biossido di carbonio (!!!), attendendo risoluzioni e ragguagli dagli stessi apparati che causano i problemi e mentono in modo spudorato.

Non passa giorno in cui non si alimenti la speranza che la Cabala stia per essere esautorata: si favoleggia di arresti di massa, di una Quinta colonna pronta ad uscire dai suoi nascondigli per dare il colpo di grazia al potere, di “extraterrestri angelici” che agiranno per portare la pace e risanare il pianeta. Purtroppo queste storielle, spesso canalizzate da autoproclamatisi “maestri ascesi”, sono ripetute da molti anni, ma, con qualche scusa patetica, la data dell’intervento provvidenziale e risolutivo viene sempre procrastinata. Intanto il quadro nazionale ed internazionale si deteriora viepiù, mentre di un cambiamento positivo non si vede neppure l’ombra.

E’ imminente dunque l’ascensione, Leit-motiv di certi settori talora tangenti con il variegato movimento della New age, o monteremo sull’ascensore per l’inferno? Questo non significa scartare l’idea della palingenesi, ma il rinnovamento non può provenire dai tagliagole del sistema e da chi, in modo consapevole o no, li fiancheggia.

E’ triste, desolante ammettere che in questi mala tempora ce la dovremo cavare da soli, ma è preferibile una dura verità ad un sogno fallace.

Fonte: F. Ossola, Dizionario enciclopedico di ufologia, Milano, 1981, s.v. inerenti

Fonte: http://zret.blogspot.it/2012/06/la-misteriosa-morte-di-serge-monast.html

L’Ufo del Mar Baltico produce distorsioni elettro-magnetiche?

L’ultima notizia che arriva dal presunto Ufo scoperto in fondo al Golfo di Botnia, tra Svezia e Finlandia, è davvero singolare e non fa che aumentare i dubbi e moltiplicare le ipotesi sulla cosiddetta “anomalia del Baltico” .
I subacquei che si sono avvicinati per esplorare il fondale in prossimità dell’ ampio oggetto adagiato là sotto sostengono infatti che le loro attrezzature avrebbero smesso di funzionare a circa 200 metri di distanza dal “Millenium Falcon”, come è stata anche ribattezzata dai media la strana formazione individuata un anno fa grazie al sonar.


Il subacqueo professionista Stefan Hogerborn, componente dell’ Ocean X Team che sta esplorando la zona, ha affermato che alcune delle telecamere della squadra nonchè il telefono satellitare sarebbero andati completamente in tilt nel momento in cui si sono trovati direttamente sopra il misterioso oggetto, che ad uno sguardo ravvicinato si è rivelato una sorta di piattaforma circolare sollevata dal fondale per qualche metro e coperta (dicono i ricercatori) di fuliggine.
“Tutto ciò che è elettrico ha smesso di funzionare- ha infatti raccontato il sub. “Dopo che ci siamo allontanati sino a circa 200 metri di distanza, le apparecchiature si sono riaccese per poi di nuovo spegnersi quando ci siamo tornati sopra.” Insomma, la “cosa” altererebbe le onde elettromagnetiche.
Il capo della spedizione, il cercatore di tesori svedese Peter Lindberg , ha aggiunto: “Io ero il più scettico di tutti sulle varie teorie fiorite in merito all’oggetto. Pensavo di trovare solo pietre, rocce e fango, ma in effetti quello che ho visto è completamente diverso: è stata un’esperienza davvero unica….”
Un altro membro della missione, il socio Dennis Asberg, ha invece dichiarato: “Sono al cento per cento convinto che abbiamo trovato qualcosa di molto, molto, molto speciale. Non posso dire se si tratta di un meteorite o di un vulcano o una base di U-boat della Guerra Fredda. Oppure se si tratta di un Ufo . Ma deve pur essere qualcosa!”
Come già raccontato dal nostro blog, lo strano oggetto è stato scoperto nel giugno dello scorso anno, ma per la mancanza di fondi prima e per le avverse condizioni meteorologiche in questo tratto di mare poi, non è stato possibile organizzare una spedizione prima del giugno 2012.


Le prime immagini scattate da vicino hanno mostrato una sorta di “fungo” ben diverso da ciò che il sonar aveva fotografato, anche se non meno intrigante e misterioso. Inoltre, il team avrebbe individuato in prossimità dell’oggetto circolare una scia lunga circa 300 metri che è stata descritta come una pista o un sentiero: la traccia lasciata dall’astronave prima di arrestarsi?
Ogni ipotesi, in assenza di conferme o smentite, resta in piedi, anche quella più fantasiosa. Ora però si aggiunge anche l’interferenza sugli strumenti elettrici. L’anomalia del Baltico sembra sempre più anomala…

Fonte: http://www.extremamente.it/2012/06/26/lufo-del-mar-baltico-produce-distorsioni-elettro-magnetiche/

lunedì 11 giugno 2012

Il punto sulla spedizione dell' "Ufo" nel mar Baltico

Tra intoppi e contrattempi è partita in questi giorni la spedizione del gruppo di ricerca Ocean Explorer che sta perlustrando il fondale marino alla ricerca dell’ormai noto “UFO del Mar Baltico”. Il 4 Giugno data di partenza dell'avventura dei sette mari, la spedizione dei ricercatori si è dovuta fare da parte a causa di un'esercitazione militare della Nato denominata BALTOPS che ha una cadenza annuale.



Circostanza che ha suscitato roventi polemiche, qualcuno ha visto nella coincidenza un tentativo delle potenze mondiali di insabbiare la verità sul presunto relitto che giace sotto il fondale marino. In realtà l'esercitazione era prevista da tempo, e stupisce come un team che dovrebbe rappresentare un'eccellenza abbia avuto un approccio dilettantesco anche con un semplice calendario che scandisca il modo con cui procedere.

Tutto era cominciato il 19 Giugno 2011 quando un oggetto non identificato sarebbe stato messo in evidenza da una ricerca sonar nel fondale Baltico svedese: lo scriveva tra gli altri Ben Radford nel portale MSNBC.

Il ricercatore svedese Peter Lindberg, sostenne all'epoca di non aver mai visot nulla di simile nei suoi diciotto anni di esperienza lavorando con gli ultrasuoni nelle grandi profondità marine.
Molti fecero notare che il sonar però non chiarisce la composizione di un oggetto in fondo al mare, per quello che ne sappiamo potrebbero essere sedimenti naturali o addirittura fango.

Il Mar Baltico è letteralmente un tesoro per la squadre di salvataggio e per i ricercatori. I bassi livelli di salinità del mare contribuiscono a preservare gli oggetti che si depositano sul fondo. In questo momento, sappiamo che circa 20.000 oggetti, soprattutto relitti ed oggetti inabissati nei naufragi giagiono negli abissi del Mar Baltico. Ma potrebbero anche essere il triplo, o addirittura 100mila.



Così si è arrivati alla spedizione che è diventata un evento mediatico di notevoli proporzioni.

Per finanziare l'impresa Ocean X Team ha firmato un accordo di partnership con la produzione TV Titan, che ha realizzato una serie di documentari TV e film analoghi per un pubblico internazionale che avrebbe avuto inizio nello scorso aprile.


Dopo un serie di rilievi, la Ocean Explorer ha annunciato una spedizione che si terrà in questi giorni. La stessa ditta esploratrice è concentrata a trovare e a raccogliere più fondi possibili, con l’intento di avviare una esplorazione subacquea massiccia nelle acque scure oceaniche, ma per ora sembra che ad interessarsi di queste operazioni siano i militari. Discovery Channel e NatGeo sembra che abbiano rinunciato per ora a sponsorizzare tale operazione. Insomma per adesso siamo al livello di pinne e boccaio o quasi.


Fonte: http://www.ufoonline.it/2012/06/09/a-che-punto-%C3%A8-la-spedizione-dell-ufo-nel-mar-baltico/

mercoledì 30 maggio 2012

Ricordare l'Eterno: La visione di Platone dell'"Educazione" nelle Esperienze Anomale

Le persone che descrivono l'esperienza di incontro con alieni, spesso dicono di ricevere informazione di qualche tipo, come se venissero educate su argomenti complessi che possono sembrare chiarissimi durante l'esperienza, ma che possono divenire nebbiosi o persino sembrare banali in seguito. Gli argomenti sono spesso di grande importanza, come una calamità ambientale imminente, causata dal comportamento umano o da altre cause, forse sconosciute.


L'autore Whitley Strieber ha descritto una misteriosa "scuola segreta" a cui ha partecpiato da ragazzo, una scuola gestita da esseri che lui ha associato ai suoi incontri (The Secret School , 1989). Il racconto di Strieber e quelli di altri esperienti sono in qualche modo consistenti con le scoperte di studiosi di folclore e antropologi culturali, per i quali le persone nei secoli hanno raccontato di essere state portate in strani posti da esseri non-umani e alcuni di questi rivelano aspetti piacevoli o disturbanti di dimensioni della realtà prima sconosciute. Come dobbiamo intendere l'aspetto "educativo" dell'esperienza di incontro con l'alieno?

In molti racconti del fenomeno, si suggerisce che l'"educazione" degli esperienti vada oltre l'insegnamento formale o l'informazione tecnica ricevuta a bordo di presunte imbarcazioni aliene. Molti autori hanno notato che la comprensione di sè e le identità personali di alcuni esperienti vengono cambiate per sempre, quando scoprono di essere in qualche modo legati agli alieni. Come individui che passano nell'iniziazione sciamanistica e nell'esperienza di pre-morte, gli esperienti a volte ricordano vite precedenti e dimensioni di esistenza che sono state dimenticate quando sono nati come esseri umani. Diversi anni fa, la psicologa Edith Fiore, è stata una delle prime a descrivere casi in cui gli esperienti hanno detto di aver ricordato che la loro "vera" identità non era umana, ma aliena. (Encounters , 1989).

Platone e la Reincarnazione

La nozione che l'educazione riguardi una sorta di ricordo di verità dimenticate venne postulata da Platone, la figura centrale nella filosofia Occidentale. Platone aderì alla dottrina della reincarnazione, per la quale l'anima umana (psyche) si sposta in un nuovo corpo dopo la morte di quello precedentemente occupato da essa. Come altre persone di culture pre-moderne, prese per certo che l'universo sia composto di piani che trascendono quello sensoriale o materiale. Nel suo dialogo Fedone, Platone descrive l'anima eterna, imprigionata nel corpo mortale, che desidera tornare alla sua origine.
Soffrendo di amnesia dopo l'essere nata in un nuovo corpo, l'anima non può facilmente ricordare la sua origine divina, ma invece rimane affascinata dai fenomeni sensori e sensuali in modo da rimanere ancora più attaccata al corpo. Platone suggerì che la filosofia coinvolgesse il processo del ricordare quello che l'anima sapeva prima di nascere e un processo concomitante di indebolimento dell'attaccamento al corpo.

Come evidenza che l'anima abbia una relazione con il dominio eterno, Platone fa notare che abbiamo la conoscenza della verità, per esempio nella geometria, che non può essere mai perfettamente istanziata nel mondo materiale. Nel suo dialogo Menone, Socrate mostra che uno schiavo completamente diseducato può elaborare una prova di un problema di geometria. Com'è possibile? Perchè il ragazzo schiavo ha "ricordato" quello che sapeva prima di nascere, quando la sua anima si trovava in prossimità degli schemi eterni o forme di cui i fenomeni materiali sono repliche imperfette.
Educazione: Dipingere quello che già Conosciamo

Il nostro verbo "to educate" deriva dal Latino educare, che è relativo a educere, condurre o trarre fuori. In altre parole, l'educazione riguarda il processo di trarre fuori quello che già conosciamo. L'esperienza di incontro con l'alieno, potrebbe essere compresa come un tale processo di "educazione"?
Ci sono analogie intriganti tra la spiegazione di Platone e quella offerta da alcuni addotti e le loro esperienze, in particolare la nozione che gli esperienti "scelgono" di nascere come umani.
Benchè molti esperienti inizialmente temono e persino detestano i loro rapitori, alcuni esperienti infine stabiliscono una relazione con essi, diversa, più positiva e persino amorevole. Tali esperienti concludono che loro stessi hanno "scelto" non solo di incarnarsi come esseri umani che avrebbero dimenticato la loro identità alla nascita, ma anche di essere presi dagli esseri con cui sono in qualche modo legati intimamente.

Molti degli esperienti con cui hanno lavorato lo psichiatra John Mack e la direttrice della clinica PEER Roberta Colasanti, sono passati in una specie di crescita spirituale o di trasformazione nel processo dell'apprendere sulla loro identità aliena. Tale trasformazione può non essere limitata ai soli esperienti, suggerisce Mack, ma può avere implicazioni più ampie per l'intera umanità, che ora è nel processo di apprendere quello che gli stessi esperienti hanno scoperto. Uno spostamento fondamentale che metterebbe in questione i sistemi di credo che legittimano le istituzioni sociali e politiche di tutti i tipi.
Se gli esperienti sono l'avanguardia di un processo di trasformazione che altererà la comprensione dell'umanità sulle sue origini e sul suo destino, potremmo ben capire il perchè la società "ufficiale" resista con tanta forza anche solo al menzionare il fenomeno di incontro con l'alieno e facendo poco sforzo per apprenderne le possibili implicazioni per l'umanità.

Benchè Platone non consideri l'abduction aliena, conclude il suo famoso lavoro, la Repubblica, con una lunga descrizione dell'esperienza di pre-morte di un guerriero Greco famoso, Er, che si svegliò nel momento della sua pira funebre (fortunatamente spenta), 12 giorni dopo la sua presunta morte e raccontò una storia straordinaria del reame in cui le anime dimorano prima di rinascere. Er descrisse come le anime seguissero Lachesi, una delle tre Parche, che parlava ad esse tramite un interprete nel modo seguente:

O anime di un giorno, ecco l’inizio di un altro periodo di vita terrena, che finisce in morte. Nessuno spirito guardiano vi assegnerà una sorte, ma voi sceglierete la vostra sorte. Lasciate scegliere a colui al quale spetta per primo, la vita alla quale sarà legato per necessità. La virtù non ha padrone: l'uomo che la onora o disonora, ne avrà di più o di meno. La colpa è di chi sceglie; Il Cielo non ha colpa.

(Souls of a day, here shall begin a new round of earthly life, to end in death. No guardian spirit will cast lots for you, but you shall choose your own destiny. Let him to whom the first lot falls choose first a life to which he will be bound of necessity. But Virtue owns no master: as a man honors or dishonors her, so shall he have more of her or less. The blame is his who chooses; Heaven is blameless. (Translation by F. Cornford, Oxford Press, 1970))

Ovviamente, questa esperienza cambiò la vita di Er, che nella sua condizione di pre-morte incontrò quello che altri normalmente dimenticano nel processo della nascita. Alcuni esperienti sembrano vedere gli "alieni" come interpreti di poteri ben superiori, come intermediari che tentano di farci ricordare le nostre vere origini in modo che possiamo vivere diversamente nel tempo in cui siamo incarnati. Nel processo del ricordare la nostra vera identità, possiamo anche scegliere di allinearci con un destino che altrimenti rimarrebbe irrealizzato. Invece di continuare a degradare il pianeta perchè siamo in preda alla avidità, all'avversione e all'illusione, l'umanità potrebbe evolvere in modo da rendere costruttive le relazioni tra umani e tra gli umani e la biosfera.

Naturalmente, ci sono molti aspetti confusi e oscuri dell'esperienza di incontro con alieni, inclusi aspetti che non sembrano rientrare in questa interpretazione. Non dobbiamo scartare la possibilità che altri alieni si impegnino in complesse azioni di inganno, studiate per celare finalità che hanno poco o nulla a che fare con la trasformazione umana. Tuttavia, esperienti coraggiosi e persone che hanno preso seriamente le loro testimonianze, ci fanno un dono condividendo con noi la possibilità che individui stiano incontrando esseri da un altro piano della realtà, un piano al quale l'umanità è in qualche modo legata e al quale possiamo tornare. Il riconoscere la nostra relazione con piani superiori, comunque, non è una scusa per volare lontani dalla responsabilità, ma richiede invece un maggiore impegno nell'esibire compassione per tutta la vita sul pianeta blu e verde.

Michael E.Zimmerman, Ph.D., è presidente e professore di filosofia all'Università Tulane ed è professore di clinica presso il dipartimento di psichiatria alla Tulane School of Medicine. Ha scritto due libri su Heidegger: Eclipse of Self (1981) e Heidegger's Confrontation with Modernity (1990). Più recentemente, ha scritto Contesting Earth's Future: Radical Ecology and Post-modernity (1994). Zimmerman è direttore del comitato consultivo del PEER, un progetto del Center for Psychology & Social Change.

fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6664

lunedì 14 maggio 2012

Sei un addotto? scoprilo qui...

Molti milioni di persone, a quanto sembra, hanno avuto incontri con esseri alieni. Molti attribuiscono la causa di tali esperienze a memorie soppresse e la loro consapevolezza si limita a un occasionale evento paranormale, che sembra confonderli più di ogni altra cosa. Alcuni non sono pronti per sapere con certezza, altri provano un profondo bisogno di sapere se sono coinvolti con gli alieni. Se sei tra questi ultimi, continua a leggere.


Questo è un elenco di 58 frequenti sintomi condivisi dalla maggior parte degli addotti, basato su ricerche già divulgate e su scoperte personali, compilato solo per fornire un supporto che consenta di stabilire se sei un addotto (non è un metodo assoluto, ovviamente potrebbero esserci altre spiegazioni). Se tu o qualcuno di tua conoscenza si rivede in molti dei tratti qui elencati, sarebbe opportuno cercare l’aiuto di un ricercatore o terapista qualificato. L’elenco non segue un ordine particolare.

Chiediti se…

1. Hai avuto inspiegabili missing o lost time (tempo mancante, o vuoto temporale) di un’ora o più.

2. Ti sei trovato paralizzato a letto con un essere nella tua stanza.

3. Hai cicatrici o segni insoliti, senza alcuna possibile spiegazione su come te li sei procurati (strane cavità simili a cucchiaiate, cicatrici diritte, segni triangolari, cicatrici sul palato, nel naso, dietro o nelle orecchie, lateralmente al ginocchio).

4. Hai mai visto sfere di luce o flash di luce in casa tua o in altri luoghi.

5. Hai ricordi di volare nell’aria che non potrebbero essere sogni, o sogni ricorrenti che riguardano l’azione di volare.

6. Hai un “ricordo particolare” che non se ne andrà (ad es. un volto alieno, un esame, un ago, un tavolo, un neonato molto esile e strano, etc.).

7. Hai visto raggi di luce fuori di casa o che entrano nella tua stanza attraverso una finestra.

8. Hai sognato spesso avvistamenti UFO, raggi di luce o esseri alieni.

9. Hai mai avuto un avvistamento scioccante o avvistamenti multipli nella tua vita.

10. Hai una consapevolezza cosmica, interesse per l’ecologia, l’ambiente, la dieta vegetariana, o sei molto impegnato dal punto di vista sociale.

11. Hai la forte sensazione di avere una missione o un compito importante da svolgere, a volte, senza sapere a cosa sia dovuto questo impulso.

12. Hai una sensazione segreta di essere “speciale” o “scelto” in qualche modo.

13. Hai vissuto eventi inspiegabili nella tua vita, e ti sei sentito stranamente ansioso, di conseguenza.

14. Hai avuto molte, insolite esperienze psichiche - come sapere che sta per succedere qualcosa prima che accada.

15. Per le donne: hai mai avuto gravidanze isteriche, o feti fantasma (essere in stato interessante, e non esserlo più).

16. Ti sei mai svegliato in un posto diverso da quello dove ti sei addormentato, o non ricordi di essere mai andato a dormire (svegliandoti con la testa ai piedi del letto o in macchina).

17. Hai mai sognato occhi simili a quelli degli animali (come quelli di un gufo o un cervo) o ricordi di aver visto un animale che ti guardava. O, anche, se hai paura degli occhi.

18. Ti sei mai svegliato nel bel mezzo della notte spaventato.

19. Hai reazioni forti davanti alla copertina di Communion o di raffigurazioni di alieni. Sia di avversione che di attrazione.

20. Hai inspiegabili forti paure o fobie (ad es. altezza, serpenti, ragni, grossi insetti, alcuni suoni, luci, la tua incolumità o lo stare da solo).

21. Hai avuto problemi di auto-stima per molta della tua vita.

22. Hai visto qualcuno con te restare paralizzato, non potersi muovere o congelato nel tempo, soprattutto qualcuno con cui vivi.

23. Ricordi di aver avuto un posto speciale, di significato spirituale, quando eri più giovane.

24. C’è mai stato qualcuno, nella tua vita, che ha affermato di aver visto un’astronave o un alieno vicino a te, o è stato testimone di una tua scomparsa.

25. Hai mai trovato strane macchie di sangue sulle lenzuola o sul cuscino, senza riuscire a spiegartele.

26. Ti interessano gli avvistamenti UFO o gli alieni, che ti spingono forse a leggere molto a riguardo.

27. Hai una forte avversione verso l’argomento UFO o alieni - non vuoi parlarne.

28. Hai mai sentito la necessità improvvisa di guidare o camminare in direzione di una località lontana o sconosciuta.

29. Hai la sensazione di venire osservato spesso, soprattutto di notte.

30. Hai mai sognato di passare attraverso una finestra chiusa o una parete solida.

31. Hai mai visto una strana nebbia o foschia, che non dovrebbe esserci.

32. Hai udito strani ronzii o suoni pulsanti di cui non sei riuscito a identificare la fonte.

33. Hai avuto insolite perdite di sangue dal naso, in qualsiasi momento della tua vita. O ti sei svegliato con il naso che sanguina.

34. Ti sei mai svegliato con un dolore ai genitali che non puoi spiegare.

35. Hai mai avuto problemi al collo o alla schiena, vertebra T3 spesso fuori, o ti sei svegliato con un insolito indolenzimento in qualche parte del corpo.

36. Hai mai avuto sinusiti croniche o disturbi nasali.

37. Ci sono oggetti elettrici attorno a te che vanno fuori controllo o smettono di funzionare, senza alcuna spiegazione (come le luci della strada, che si spengono quando ci passi sotto, interferenze nella TV e nella radio quando ti avvicini, etc.)

38. Hai mai visto una figura incappucciata vicino a casa tua o in casa tua, e soprattutto vicino al tuo letto.

39. Hai mai sentito frequenti o sporadici suoni all’orecchio, soprattutto in uno.

40. Hai una paura insolita dei dottori o hai la tendenza a evitare trattamenti medici.

41. Soffri d’insonnia o disturbi del sonno che ti sconvolgono.

42. Sogni di medici o procedure mediche.

43. Soffri di frequenti o sporadici mal di testa, soprattutto nella zona del setto nasale, dietro un occhio o in un orecchio.

44. Hai mai la sensazione di impazzire persino a pensare a questo genere di cose.

45. Hai mai avuto esperienze paranormali o psichiche, inclusa l’intuizione.

46. Sei predisposto verso comportamenti compulsivi o di dipendenza.

47. Hai mai canalizzato messaggi telepatici da parte di extraterrestri.

48. Hai udito una voce esterna nella tua testa, che ti parla, magari dandoti delle istruzioni o guidandoti.

49. Hai mai avuto paura dell’armadio, ora o quando eri piccolo.

50. Hai mai avuto problemi sessuali o relazionali (come la strana sensazione di non doverti impegnare in una relazione perché questo interferirebbe con “qualcosa”).

51. Devi dormire contro la parete o con il letto contro la parete.

52. Hai paura di dover essere vigile, altrimenti verrai preso da “qualcuno”.

53. Hai difficoltà a fidarti delle persone, soprattutto se si tratta di figure autoritarie.

54. Sogni di distruzioni o catastrofi.

55. Hai la sensazione di non dover avere il permesso di parlare di certe cose, o che non dovresti parlarne.

56. Hai vissuto molte delle esperienze qui elencate, e ti ricordi dei tuoi figli o genitori che parlavano di esperienze simili, all’occasione.

57. Hai tentato di risolvere questo tipo di problemi con scarso successo o non riuscendovi affatto.

58. Presenti molti di questi sintomi, ma non riesci a ricordare niente riguardo un’abduction o un incontro alieno.




Il questionario del prof. Richard Boylan




Ecco i punti chiave del dottor Richard Boylan per comprendere preliminarmente se un soggetto è rapito o meno.

1. Inspiegabile ansietà e/o impossibilità a rilassarsi dopo aver vissuto esperienze insolite.

2. Panico davanti a oggetti, immagini, storie, film o altro raffiguranti incontri ravvicinati con alieni.

3. Insonnia persistente dopo un evento altamente inusuale, e/o incubi relativi a UFO, ET o incontri ravvicinati.

4. Lunghi periodi di tempo passati a pensare o fantasticare (sogni lucidi) su ET, UFO e incontri ravvicinati.

5. Strani comportamenti concernenti UFO ed ET, ad esempio leggere tutto il possibile sull'argomento.

6. Inspiegabili mutamenti di umore o irritabilità dopo alcuni avvenimenti anomali.

7. Sintomi fisici o segni caratteristici di un incontro ravvicinato.

8. Vuoti di memoria (Missing Time) in seguito ad un avvenimento anomalo.

9. L'insorgere improvviso di sentimenti antisociali o socialmente non comuni.

10. Senso di risveglio verso una coscienza cosmica e nuove prospettive universali.

11. Improvvisa sensazione di affinità verso gli addotti e protagonisti di IR4, e di attrazione verso gli ET, sentendoli familiari.

12. Sensazione di aver ricevuto messaggi telepatici dagli ET, o incremento delle facoltà intuitive.

13. Sensazione di condividere il proprio spazio mentale con un ET.

14. Comparsa di poteri psichici (ESP), o un loro incremento.

15. Attrazione verso una spiritualità o una pratica religiosa basata sulla compenetrazione tra la natura e la Suprema Forza Vitale, rispetto di tutte le forme di vita.

16. Desiderio di rivedere l'ET con cui si sono avuti precedenti contatti.

17. Ossessivo senso di missione acquisito durante gli incontri ravvicinati, per quanto vago, poco chiaro e relegato nell'inconscio.

18. Forte impulso a recarsi in un dato luogo intuendo un probabile ed imminente contatto, per una ragione sconosciuta (che poi si rivela un incontro ravvicinato).

19. Senso di una parziale eredità extraterrestre, perché si condivide una certa prospettiva sulla situazione della Terra, o perché si possiede un patrimonio genetico in comune con gli alieni, o perché in qualche modo si ha un genitore biologico alieno, o perché si prova la sensazione di essere nati altrove.

20. Sensazione che il proprio destino sia con gli ET, altrove nella galassia, o di dover raggiungere la propria vera casa, un pianeta mostrato dagli ET.

In caso di risposta affermativa anche solo a tre o quattro delle domande precedenti, secondo Boylan potrebbero esistere sospetti di abduction o di IR4 avvenuti in fase onirica. A chiunque ritenga necessario un approfondimento in questa complessa e delicata materia, consigliamo innanzitutto di cercare di prendere coscienza dei diversi aspetti più evidenti dell'esperienza, annotando, ad esempio, su un diario tutte le fasi (con date, luoghi, circostanze, persone, etc.) del proprio vissuto che appaiano rilevanti, in associazione o meno a presunte interferenze o manifestazioni inusuali. Per esperienza, è davvero difficile in Italia trovare specialisti del settore, o organizzazioni di ricerca ufologica con validi gruppi di sostegno, peggio che mai psicologi che credano agli ufo o che vogliano giocarsi la propria credibilità professionale con questi argomenti. Se riuscite a trovarne uno, siete tra i pochi fortunati. Le sedute di ipnosi regressiva, che in America ormai fanno anche nelle scuole, qui in Italia sono disdegnate quasi da chiunque, specie dall'ambiente della psicologia.


Fonte: http://www.silverland.info/abduction/sei-un-addotto-scoprilo-qui/







giovedì 10 maggio 2012

Implicazioni della teoria dell'inflazione per le visite extraterrestri

La domanda sempre ricorrente sul perché sembra che la Terra non sia stata visitata da extraterrestri

Recentemente si è sostenuto che il ragionamento antropico applicato alla Teoria dell’Inflazione rafforzi la previsione secondo la quale dovremmo fa parte di una vasta civiltà galattica, rafforzando così il paradosso di Fermi “Dove sono tutti?”. Inoltre, la teoria delle superstringhe e della M-brane ammette la possibilità di universi paralleli, alcuni dei quali, in linea di principio, potrebbero essere abitati. In aggiunta, discussioni riguardo ad un concetto così esotico di trasporto come “wormhole attraversabili” ora le si trovano nella rigorosa letteratura di fisica.


Di conseguenza, la soluzione al paradosso di Fermi “siamo soli”, basata sui limiti delle opinioni dell’inizio XX secolo, appare oggi in contrasto con i nuovi sviluppi delle migliori teorie di fisica e astrofisica. Per tanto riesaminiamo e rivalutiamo l’attuale ipotesi secondo cui gli extraterrestri o le loro sonde non si trovano in prossimità della Terra e ipotizziamo invece che potrebbero essere trovate alcune prove della loro presenza, in determinati rapporti UFO di alta qualità. Questo studio approfondisce l’ipotesi precedente secondo cui: (1) il viaggio interstellare da parte di civiltà avanzate non esula a priori dai principi della fisica e, quindi, potrebbe essere fattibile, e (2) che tali avanzate civiltà potrebbero preferire la ricerca della conoscenza da specie incontaminate piuttosto che una comunicazione diretta tra specie, e di conseguenza scegliere un apparente occultamento della loro presenza.

Questo articolo è stato pubblicato dal Journal of the British Interplanetary Society, vol. 58, pp.43-50, 2005 – vedere il sito: http://www.ufoskeptic.org/ e per la versione originale: http://www.bis-space.com/
Traduzione a cura di Lavinia Pallotta.
Buona lettura.


Introduzione

La domanda sempre ricorrente sul perché sembra che la Terra non sia stata visitata da extraterrestri (ET) ha dato vita a numerose discussioni sul tema del “Paradosso di Fermi”. Il problema nacque come battuta di Enrico Fermi ai suoi colleghi dopo pranzo, un giorno del 1950 a Los Alamos. Se ipotizziamo l’esistenza di solo un’altra o molte civiltà aliene nella Via Lattea della nostra galassia, e se ipotizziamo la colonizzazione che implica il viaggio interstellare vicino alla velocità della luce o molto meno, il modello di diffusione prevede la colonizzazione o almeno la visita di tutti i pianeti abitabili della galassia nella scala temporale di decine milioni di anni, molto meno rispetto agli approssimativi 13 x 109 anni di età della galassia stessa. Da qui il paradosso: dove sono tutti [1]? Possibilità teoriche sconosciute a Fermi, oggi rendono persino più forte il paradosso. Ora si può congetturare razionalmente riguardo le prospettive presentate dagli universi paralleli a membrana [ovvero la “teoria M-brane”, 2]. Pertanto, se l’esistenza di un universo multi-dimensionale come si deduce dalle teorie delle superstringhe e della M-brane è corretta, potrebbero esserci universi abitati a minuscole distanze ortogonali dal nostro. Inoltre, il ragionamento antropico è stato recentemente applicato alla teoria dell’inflazione, per arrivare ancora una volta alla conclusione che dovremmo trovarci all’interno di una più vasta civiltà galattica [3]. Mentre una volta, la soluzione al paradosso di Fermi “Siamo soli” era l’unica apparentemente valida, oggi risulta incompatibile con l’assunto dell’auto-campionamento casuale e dell’universo infinito, coerente con la teoria dell’inflazione. Ci troviamo così nella curiosa posizione per cui l’attuale teoria cosmologica prevede che si dovrebbe avere esperienza di visite extraterrestri. Allo stesso tempo, le attuali fisica e astrofisica suggeriscono che tali visite possano non essere impossibili come si credeva.

Recenti progressi scientifici
In recenti scoperte astronomiche, sono stati catalogati oltre 100 esopianeti, con la sensibilità di localizzazione ora aumentata al punto che, ad esempio, un pianeta delle dimensioni di Giove si è dedotto si trovasse in un’orbita simile a quella di Giove, attorno ad una stella simile al Sole [4]. Nel campo dell’esobiologia, molte recenti attività suggeriscono che alcuni degli elementi fondamentali per la vita possano avere origine nello spazio come anche essere trasportati dai meteoriti [5-6]. La possibilità di una diffusa panspermia ha ricevuto nuovo impeto [7-8]. Tali studi e scoperte rendono plausibile l’ipotesi che ci sia vita intelligente altrove, nell’universo. Questo, naturalmente, è il postulato fondamentale formulato dai sostenitori del SETI, Search For Extraterrestrial Intelligence, che usa mezzi di localizzazione ottici o a microonde. L’ipotesi extraterrestre (ETH), secondo la quale la vita intelligente proveniente da “altrove” nell’universo potrebbe stare facendo visita alla Terra, è diventata meno inverosimile attraverso la tesi secondi cui il limite della velocità della luce – “loro non possono giungere fin qui da là” – non è così limitante come ipotizzato in precedenza. Questo limite vede la propria origine nella teoria speciale della relatività, che non mettiamo in discussione. Ad ogni modo, nel contesto della relatività generale (GR) ci sono tre approcci che potrebbero permettere di by-passare legittimamente tale limite, data una conoscenza sufficientemente avanzata (forse di milioni di anni) di fisica e tecnologia.

Un approccio diffuso da Thorne e Sagan riguarda la possibilità di wormhole, o cunicoli cosmici, una specie di scorciatoia attraverso la metrica dello spazio-tempo [9]. Usando la GR standard come base, sono stati ricavati e pubblicati nella letteratura scientifica alcuni requisiti matematici per wormhole attraversabili e sembra ci sia la possibilità di progettare una metrica wormhole, almeno in linea di principio [10]. Un secondo, più recente approccio, pubblicato nella letteratura sulla GR, è stato denominato la “Warp Drive di Alcubierre” [11-12]. A differenza del limite della velocità della luce nello spazio, non c’è limite alla velocità alla quale lo spazio può espandersi. Più veloce della luce [FTL] il movimento relativo fa parte della teoria dell’inflazione e, presumibilmente, l’universo al di là della distanza Hubble si sta allontanando da noi più veloce di c. Si è visto che un’astronave contenuta in un volume di spazio Minkowski potrebbe, in teoria, fare uso di espansione FTL dello spazio-tempo retrostante e una simile contrazione antistante, con il superamento dell’inconveniente della dilatazione temporale e di impreviste accelerazioni. Un simile approccio implica la costruzione di un “tubo di Krasnikov” [13] per collegare spazialmente luoghi remoti. Naturalmente, sarebbe necessaria, in entrambi i casi, la cosiddetta materia esotica. Se la GR fosse da reinterpretare in termini di un vacuum polarizzabile, come inizialmente proposto da Dicke [14], questo aprirebbe la possibilità a un diverso tipo di ingegneria metrica in cui le proprietà dielettriche del vacuum potrebbero venire alterate in modo tale da aumentare la velocità della propagazione locale della luce. In effetti si starebbe creando un indice locale di rifrazione inferiore all’unità [15]. In ultimo, c’è la possibilità teorica di fare uso delle dimensionalità supplementari della teoria delle superstringhe e M-brane, per trasferirsi in universi paralleli, dove il limite della velocità della luce potrebbe essere piuttosto diverso, e rientrare nel nostro universo, nel luogo desiderato. Questa è di gran lunga la possibilità più speculativa.

Chiaramente, quando si raggiunge la progettazione di soluzioni warp drive o wormhole, emergono ostacoli apparentemente insormontabili, come insostenibili necessità energetiche [16] o il bisogno di materia esotica [17]. Così, per avere successo, si dovrà contare su qualche ancora imprevisto progresso, sul quale possiamo solo speculare, come una tecnologia capace di unificare fluttuazioni del vacuum altrimenti casuali [18]. Ciononostante, la possibilità di viaggi interstellari a tempo ridotto, da parte di civiltà extraterrestri (ET) avanzate non è, come potrebbe sostenere qualche ingenua considerazione, fondamentalmente esclusa dai principi di fisica attualmente conosciuti. La conoscenza ET dell’universo fisico potrebbe comprendere nuovi principi che permetterebbero qualche forma di viaggio FTL. Questa possibilità deve essere presa sul serio, poiché l’età media delle stelle adatte nella “zona abitabile della galassia”, nella quale anche la Terra è situata, si è scoperto essere circa 109 anni maggiore del sole [19], suggerendo la possibilità di civiltà estremamente avanzate oltre alla nostra. Ci sono altre ragioni per cui la soluzione al paradosso di Fermi “Siamo soli” forse dovrebbe essere messa da parte a favore della ETH. Una soluzione che si preferiva, in precedenza, secondo la quale la biogenesi è un evento estremamente raro in concomitanza sia con la panspermia che il viaggio interstellare impraticabile [1], è ora scarsamente plausibile alla luce delle considerazioni cosmologiche già discusse. La ETH sembra essere la soluzione rimasta più proponibile, là dove “ET” viene interpretato in senso generale di non-terrestre, che possa comprendere realtà extradimensionali, come nella teoria delle superstringhe e del M-brane. Date la scienza e la tecnologia ET estremamente avanzate, che ci si aspetta in civiltà considerevolmente più antiche, assieme ai molti rapporti d’osservazioni sin dalla Seconda Guerra Mondiale, di tecnologie altamente avanzate che sembrano operare a piacere nei cieli terrestri, è logico cercare prove di visite ET in almeno una frazione degli attuali rapporti inspiegabili a cui si fa comunemente riferimento come “avvistamenti UFO”. Potrebbe derivare riluttanza a farlo, dal nostro fallimento nel renderci conto che sono state fatte osservazioni di visite ET “genuine”. Questo approccio, che seguiamo qui, esplora la possibilità che “apparteniamo effettivamente ad una grande civiltà, ma ne siamo inconsapevoli” [3].

La risposta dell’Aeronautica Militare (1947-1969)
Rapporti di oggetti sconosciuti nei cieli, che parevano qualche tipo di velivolo e che si esibivano in manovre straordinarie, vennero resi pubblici, per la prima volta, nel 1947. Il primo avvistamento di dominio pubblico si verificò il 24 giugno di quell’anno, dopodiché si verificarono molte centinaia di avvistamenti nei mesi seguenti. Il fenomeno continua tuttora [20-24]. In principio l’aeronautica militare USA raccolse i resoconti degli avvistamenti per analizzarli nell’operazione Project Sign (1948-1949). A questo seguirono il Project Grudge (1949-1952) e il Project Blue Book (1952-1969) [20,25]. Un 20% degli avvistamenti del Project Blue Book, dal 1953 al 1965 restò inspiegato, se viene inclusa la loro categoria “dati insufficienti” [22]. Il Battelle Memorial Institute (BMI; Colombo, Ohio) ha scoperto nel suo studio di 3.201 rapporti dal 1947 al 1952, che la percentuale di unknown [sconosciuti, nda] (avvistamenti inspiegabili) aumentava con l’aumentare della qualità delle informazioni sull’avvistamento e l’affidabilità degli osservatori [21]. Una percentuale sorprendentemente alta, il 30% degli avvistamenti civili e un ancor più sorprendente 38% degli avvistamenti militari, valutati di eccellente qualità, venne catalogato come sconosciuto. D’altra parte, solo il 15% circa degli avvistamenti civili e il 20% di quelli militari, valutati scadenti, era unknown. L’aumentare nella percentuale di sconosciuti con l’aumentare della qualità dei resoconti è un risultato inaspettato se gli avvistamenti fossero tutti spiegabili come errori (errori di corretta identificazione del fenomeno avvistato) sia da parte dell’osservatore/i o da parte degli scienziati che hanno analizzato gli avvistamenti. In questa raccolta di 3.201 avvistamenti nessuno è stato classificato come bufala e solo l’1,5% è stato classificato come causato da effetti psicologici. Questo risultato, scoperto nello studio del BMI durato diversi anni, confuta l’affermazione, fatta nel Condon Report [22] secondo la quale i rapporti UFO provengono da “individui meno informati” che “non sono necessariamente affidabili”. Vale la pena di notare che Condon ebbe accesso ai risultati dello studio del BMI, ma non si fa alcun riferimento ad esso nel Condon Report. Il Project Blue Book terminò nel 1969 con il Condon Report, promosso dal governo [22]. Nella sezione di apertura del Report, il suo direttore concluse che, dopo anni d’indagine, l’aeronautica statunitense non aveva trovato niente di realmente nuovo – nulla che supportasse ipotesi di una nuova fisica o l’ETH – e ulteriori indagini non avrebbero probabilmente trovato niente di veramente nuovo nel futuro. Il Report consigliava che l’aeronautica terminasse il suo progetto d’indagine, cosa che fece alla fine del 1969.

Il Condon Report (1968)

Verso la fine degli anni ’60, l’aeronautica statunitense stipulò un contratto con l’Università del Colorado per intraprendere uno studio scientifico delle prove concernenti il fenomeno UFO. Il direttore del progetto fu il Prof. Edward U. Condon, fisico rinomato ed influente che non fece segreto della sua opinione, sin dall’inizio, secondo la quale nessuna prova significativa di visite extraterrestri fosse passibile di risultato. Lo studio fu relativamente breve (2 anni) ed ebbe un budget notevolmente basso (app. $500 K) per un serio studio scientifico. Quando venne divulgato il Condon Report, nel 1968, la comunità scientifica americana accettò le sue conclusioni apparentemente negative, riguardo le prove di visite extraterrestri, in modo generalmente acritico e, per alcuni versi, persino in modo entusiasta, poiché offriva una fine ad una situazione problematica. Seguì un avvallo al Report da parte della National Academy of Sciences, in seguito ad un insolitamente rapido riesame e l’aeronautica usò prontamente il Report come giustificazione per terminare ogni ulteriore coinvolgimento pubblico a riguardo. La conclusione negativa del Report è, comunque, più apparente che reale, perché c’è una sostanziale discrepanza tra la conclusione nel “Summary of the Study” scritto da Condon singolarmente, e la conclusione che si può ragionevolmente trarre dalle prove presentate nel corpo principale del Report. Tale dicotomia fu possibile perché lo studio era un progetto sul quale Condon, il direttore, aveva l’unica autorità; non era il lavoro di un comitato i cui membri avrebbero dovuto raggiungere una qualche conclusione comune. Un’analisi del Condon Report fatta da Sturrock [26] descrive dettagliatamente i molti contrasti tra lo sprezzante sommario di Condon e i dati reali. Dato il migliaio di pagine di lunghezza del Report, si può tranquillamente ipotizzare che ben pochi nella comunità scientifica avrebbero sacrificato il tempo necessario per leggere l’intero documento. L’impatto del Report fu, così, prevalentemente dovuto ad una speculazione da parte di Condon, sulla propria prestigiosa reputazione scientifica per far accettare le sue opinioni come rappresentanti l’apparente risultato di un’indagine scientifica. In verità, come documenta Sturrock, Condon non prese parte alle indagini e manifestò la conclusione che intendeva trarre, ben prima che i dati fossero opportunamente esaminati, un approccio tutt’altro che scientifico.

La parte del Condon Report contenente le analisi degli avvistamenti, non conferma il “Summary of the Study” scritto da Condon [26]. Molti degli eventi presentati nella sezione Casi Studiati, rientrano nella categoria “non identificati” di UFO, per la quale la definizione del Report fu, in sostanza: “Uno sconcertante stimolo per il rapporto di qualcosa visto nel cielo o atterrato al suolo che non è stato possibile identificare come di origine naturale”. In un dettagliato riesame di questo Report, comunque, veniva indicato che l’ ‘intero corpo del rapporto, gran parte della sua “farcitura scientifica”, non poteva essere condivisa da nessuno che lo studiasse approfonditamente, poiché esamina solo una minima parte dei rapporti UFO veramente sconcertanti, e la sua argomentazione scientifica è spesso insoddisfacente. Dei circa novanta casi che affronta specificamente, se ne riscontrano “non identificati” più di trenta’ [27]. Quattro di questi, rianalizzati e riportati in dettaglio al AAAS Symposium del 1996, mostrarono come non sia stato scientifico l’esame del Condon Report a riguardo; la rianalisi è tuttora inconfutata. Pertanto non possiamo trovarci d’accordo con l’affermazione del Condon Report secondo cui il fenomeno non fornisce nuovi spunti d’indagine per la scienza, dato che molti avvistamenti vennero lasciati inspiegati. Inoltre, in molti dei casi che il Report affermò di aver identificato, tale risultato fu raggiunto meramente supponendo che i testimoni avessero visto qualcosa di diverso nel dettaglio rispetto a ciò che avevano riportato. E ancora, un comitato del American Institute of Aeronautics and Astronautics, nel 1971, trovò “difficile ignorare il piccolo residuo di casi ben documentati ma inspiegabili che costituisce il nocciolo duro della controversia UFO” [28]. E’ evidente che il Condon Report venne lasciato in uno stato insoddisfacente [20, 24-26, 29-30]. La conclusione principale del gruppo Condon eluse la questione fondamentale, il fallimento nello spiegare ogni avvistamento, sostenendo: “La prova presentata riguardo gli oggetti volanti non identificati non fornisce indizi che tali fenomeni costituiscano una diretta minaccia fisica alla sicurezza nazionale” [22]. Questo, comunque, non è in contrasto con una parte di rapporti inspiegati che rappresenta attuali visite ET.

E’ necessaria una ri-valutazione del Fenomeno
L’incongruenza stessa del Condon Report, assieme al rafforzamento del paradosso di Fermi grazie ai recenti sviluppi in cosmologia, fisica, astronomia e astrobiologia, non sono altro che due motivi per rivalutare il fenomeno UFO. Un altro motivo è che gli avvistamenti rilevanti non cessarono con la pubblicazione del Condon Report nel 1969. Molti avvistamenti dettagliati da allora si sono resi disponibili per analisi. Gli scienziati non dovrebbero sentirsi riluttanti a studiarli poiché il sommario esecutivo del Report affermò che “qualsiasi scienziato con adeguata formazione professionale e credenziali, che avanzasse un progetto di studio di rapporti UFO ben specifico e delineato, dovrebbe essere sostenuto”. Un esempio di avvistamenti meritevoli di studio sono quelli verificatesi il 31 dicembre 1978, oltre le coste nord-orientali del South Island, Nuova Zelanda. Vennero coinvolti numerosi canali d’informazione registrati su nastro e pellicola durante gli avvistamenti, relativi rilevamenti visivi, radar aerei e al suolo e fenomeni luminosi ripresi su pellicole a colori così come resoconti di 8 testimoni coinvolti. Analisi dei dati registrati e delle testimonianze, indicano che gli oggetti sconosciuti emananti luce intensa furono rilevati dai radar, filmati e si muovevano, apparentemente, in conseguenza dei movimenti dell’aeroplano che trasportava i testimoni. Gli avvistamenti hanno sfidato qualsiasi spiegazione ordinaria [31-32]. Alcune indagini di avvistamenti inspiegabili sono state promosse dai governi fuori gli Stati Uniti. Fin dal 1977 la French Space Agency ha intrapreso un’indagine ufficiale su rapporti UFO con il progetto GEPAN, chiamato in seguito SEPRA. Nell’ondata di avvistamenti in Belgio del 1989-90, civili e ufficiali militari cooperarono nella condivisione dei testimoni oculari, dati radar e immagini video di velivoli a forma triangolare.

Informazioni negate ora disponibili

I ricercatori del Condon non avevano completo accesso alle informazioni e alle analisi compilate precedentemente dal US Air Force Office of Intelligence (AFOIN) o a tutte le informazioni raccolte dal Project Blue Book. Molte di queste informazioni sono state divulgate negli anni a partire dal 1968. Il rilascio d’informazioni si è verificato su cinque fronti. Primo, l’aeronautica USA ha divulgato i files completi del Project Blue Book nel 1975. Tale divulgazione includeva i files precedentemente irreperibili del Air Force Office of Special Investigation (AFOSI). Secondo, il Freedom of Information Act degli Stati Uniti, che entrò in vigore a metà degli anni’70, portò al rilascio di importanti informazioni da altre agenzie (Federal Bureau of Investigation: FBI, nel 1977; Central Intelligence Agency: CIA, nel 1978, ecc…) sebbene spesso in forma censurata [23-24]. Una terza nuova fonte d’informazioni è la raccolta di rapporti e analisi precedentemente negati, intrapresa dal AFOIN verso la fine degli anni ’40 e i primi anni’50. Questa informazioni sono state divulgate negli ultimi 20 anni come conseguenza di richieste standard di declassificazione di vecchi documenti. Mostra che l’intelligence dell’aeronautica aveva concluso in forma privata, che il 5% degli avvistamenti era inspiegabile, sebbene si trattasse di resoconti apparentemente precisi, fatti da osservatori credibili, contraddicendo così l’affermazione pubblica dell’aeronautica secondo la quale tutti gli avvistamenti potevano essere spiegati. Il documento fornisce una spiegazione del perché l’intelligence dell’aeronautica disse all’FBI, nell’ agosto e di nuovo nell’ ottobre del 1952, che alcuni alti ufficiali dell’aeronautica stavano prendendo in seria considerazione la spiegazione “interplanetaria” [33]. Quarto, governi di stati fuori dagli USA, negli ultimi 25 anni, hanno divulgato importanti informazioni raccolte dalle forze armate e dalla polizia. Non soltanto il governo francese ha rilasciato documenti di avvistamenti attraverso il GEPAN e il SEPRA, ma anche il Ministero della Difesa dell’Inghilterra ha recentemente rilasciato diversi documenti. Anche i governi della Spagna e del Canada hanno divulgato documenti negli anni’70 e’80. Inoltre, alcuni governi, oltre a quello francese, hanno gruppi ufficiali d’indagine sull’argomento. Nel 1997, in seguito ad avvistamenti civili e militari, durante gli anni precedenti, l’aeronautica militare cilena costituì il Comitato per lo Studio dei Fenomeni Anomali (acronimo, CEFAA, in spagnolo) diretto da un ex generale dell’aeronautica, con sede generale nella Scuola Tecnica dell’Aeronautica di Santiago. Uno di noi (Maccabee) fu invitato in Cile nel 1999 a tenere una conferenza ad un simposio sponsorizzato dal CEFAA, per parlare degli avvistamenti. L’aeronautica peruviana costituì un gruppo simile nel 2001. Anche Brasile e Uruguay hanno gruppi d’indagine simili.

Una quinta, nuova fonte d’informazioni non reperibili o utilizzate dal gruppo Condon è costituita dai molti testimoni degli eventi nelle decadi 1940-1960 che hanno lavorato per il governo o l’esercito e dopo aver raggiunto l’età del pensionamento, si sono presentati per divulgare la loro conoscenza di prima-mano [34]. Hanno sentito che fosse più importante per i cittadini sapere cosa stava succedendo piuttosto che continuare ad obbedire alle istruzioni di mantenere il silenzio a riguardo. Una riluttanza a riportare casi UFO sorse a causa di una ridicolizzazione che, sin dagli anni’50 è stata attuata nei confronti dell’argomento. In parte è stata indotta dal gruppo Robertson della CIA del 1953, che sollecitava un programma di debunking contro la realtà del fenomeno [20, 22-23]. Il debunking è molto spesso implementato dall’autorità di una figura che sostiene, a volontà e senza intervistare i testimoni, che qualsiasi cosa venga osservata e riportata come straordinaria sia invece un errore d’identificazione o qualcosa di ordinario. Questo è svilente per i testimoni sinceri, credibili. I maggiori notiziari riportavano subito frasi sarcastiche come “omini verdi” e “appassionati di UFO”, poi gradualmente si disinteressavano all’argomento - cronisti, editori e proprietari d’aziende temono il ridicolo, giusto o ingiusto che sia, tanto quanto lo fanno politici e scienziati. Il rifiuto dell’aeronautica USA, negli anni’50 e ’60 di divulgare i dati degli avvistamenti che aveva raccolto, si aggiunse solo al problema, dal momento che le prove raccolte dal governo non erano disponibili per supportare i testimoni [33]. Il primo direttore della CIA valutò la situazione, nel 1960, come segue: “Dietro le quinte, ufficiali di alto grado dell’aeronautica sono ragionevolmente preoccupati riguardo agli UFO. Ma, attraverso il segreto ufficiale e il ridicolo, a molti cittadini viene fatto credere che gli oggetti volanti sconosciuti siano sciocchezze…per nascondere i fatti, l’aeronautica ha zittito il suo personale” [35]. Anche il Condon Report si aggiunse alla questione, dal momento che dimostrò che gli uomini di scienza potevano semplicemente affermare che i testimoni fossero in errore o disonesti, ed essere creduti dalla gran parte dei loro colleghi, sebbene non avessero prove a sostegno di tali affermazioni. Questo provocò, di conseguenza, una maggiore riluttanza da parte dei testimoni a rivelarsi. Ne consegue che “i testimoni UFO più credibili sono spesso quelli più restii a presentarsi con un resoconto del caso di cui sono stati testimoni” [27]. Questo fattore del ridicolo ha impedito a molto seri ricercatori persino di tentare di riportare le proprie scoperte sulle riviste preferite dalla maggior parte degli scienziati. Di conseguenza, una delle esortazioni fatta dal moderatore di un gruppo di scienziati, nel 1997, è che gli editori delle riviste cambino la loro politica di rifiuto nel prendere persino in seria considerazione articoli relativi al fenomeno UFO, in modo che tale difficoltà possa diminuire [36].

Ipotizzando una strategia ET
Se ammettiamo che almeno alcuni avvistamenti inspiegabili possano essere manifestazioni d’intelligenze extraterrestri, c’è anche un’altra ragione per una rivalutazione: un crescente riconoscimento, negli ultimi due decenni, che una gran parte del comportamento manifestato possa essere visto come piuttosto razionale. L’argomento riguardo il comportamento ET ha suscitato molti dibattiti con il SETI, nelle ultime tre decadi. Il SETI ha avanzato l’ipotesi che il paradosso di Fermi possa essere superato attraverso una continua e incrementata ricerca nel cielo di segnali elettromagnetici che indichino comunicazioni ET [37]. Sono state avanzate diverse possibili ragioni per il mancato successo sino ad oggi [1, 37-38]. Sin dagli anni ’70 anche i sostenitori di una celata presenza ET nelle vicinanze, hanno avanzato le loro ipotesi o scenari. Essi rifiutano come improbabile l’ipotesi che gli ET che viaggiano nello spazio siano governati dai più malvagi ed aggressivi della loro specie – un’ipotesi la cui conseguenza sarebbe che non sopravviveremmo come una civiltà in libero sviluppo in una galassia completamente colonizzata ed esplorata. Gli ottimisti del contatto, invece, ipotizzano che molti gruppi avanzati di ET siano, almeno, etici quanto noi, ancora preoccupati della loro sicurezza ed incolumità. La motivazione degli ET per il viaggio spaziale potrebbe essere l’aumento delle loro conoscenze attraverso l’esplorazione dello spazio piuttosto che la colonizzazione e la ricerca di dominio [39]. Quest’ipotesi è stata formulata relativamente al perché simili ET pur essendo consapevoli della nostra presenza non ci abbiano ancora contattato apertamente. Tra queste ci sono le ipotesi dello zoo, dell’asilo, della quarantena e dell’embargo [1,38,40-42]. La maggior parte presuppone che gli ET coinvolti ci abbiano osservato di frequente in “semi-segreto” e abbiano concluso che non siamo ancora né abbastanza maturi per un contatto aperto, né preparati a questo, perché ogni contatto palese e inaspettato potrebbe causare chaos sociale e crollo di governi. Viene anche postulato che l’interferenza ET con la nostra società ne arresterebbe prematuramente il continuo sviluppo, se dovesse verificarsi prima che le nostre conoscenze fossero progredite al punto da permetterci di capire da dove gli alieni potrebbero provenire e quanto potrebbe essere il loro vantaggio rispetto a noi [39]. Una seria incongruenza in questo ragionamento, comunque, è che il mantenere una totale segretezza ET nei confronti della Terra e del sistema solare porterebbe comunque al chaos sociale nel momento in cui la segretezza o l’embargo fossero finalmente tolti, amenoché gli ET portassero avanti un programma di graduale divulgazione – un embargo “debole” [1,43]. Sebbene l’ipotesi dello zoo o dell’embargo non siano verificabili, quella dell’embargo debole potrebbe esserlo se prendessimo in considerazione la prova UFO. Molte di queste prove sembrano costituire appunto una falla di questo tipo nell’embargo: un programma di istruzione popolare nella forma del fenomeno, che è in opera sin dal 1947, se non prima.

Molti avvistamenti sono stati di una natura tale da attirare l’attenzione sui loro velivoli e far sapere a isolati gruppi di testimoni che i loro occupanti sono consapevoli di noi [24, 44]. Una categoria chiave di tali casi riguarda i resoconti in cui persone con un veicolo in marcia diventano drammaticamente testimoni di un oggetto che li segue sebbene la loro automobile o velivolo faccia manovre che escludono l’avvistamento di oggetti astronomici o di altra normalità, come spiegazione. Similmente, in un certo numero di casi di aereo l’oggetto sconosciuto, che stava o seguendo il velivolo o facendosi vedere da esso, è stato rilevato dai radar come anche visivamente [23-25,27]. Anche l’apparenza straordinaria dell’oggetto, la manovrabilità e la spesso casuale interferenza col sistema elettrico del veicolo, evadono da spiegazioni ordinarie [23-25]. Il fatto è che, per quanto avvistamenti individuali, localizzati e generalmente brevi possano aver fornito prove sufficienti da convincere l’osservatore e gli analisti di avvistamenti, sin da quando cominciarono gli avvistamenti segnalati in lungo e in largo nel 1947, nessun caso ha persistito in un luogo importante un numero di ore sufficiente in una volta sola, o dimostrato le sue abilità ad abbastanza testimoni contemporaneamente, da far riunire i media e pubblicizzarlo al mondo. Né hanno lasciato abbastanza prove per essere completamente convincenti per molti scienziati [25]. Sospettiamo che questo cauto comportamento possa non essere casuale. Per metterla in un altro modo, dal punto di vista dei ricercatori che studiano questi fenomeni, incontri ravvicinati individuali e altri avvistamenti, possono essere molto intrusivi e palesi. Ad ogni modo, dal punto di vista della comunità scientifica e della società nel suo insieme, non è questo il caso, per via della relativa esiguità in termini di tempo e spazio di avvistamenti convincenti, a causa del limitato numero di testimoni nella maggior parte dei casi. La conclusione è che, non fornendo prove sufficienti da rendere completamente ovvia la loro realtà agli scienziati e alla società in generale, gli ET stiano seguendo una strategia o programma che eviti di provocare shock catastrofici alla società nel suo insieme, che qualsiasi contatto palese potrebbe causare, preparandoci nel frattempo, ad un eventuale contatto di questo tipo. Questo potrebbe dirci qualcosa sul loro livello etico. Il prospettare un determinato livello etico degli ET non è una novità; venne ipotizzato, nel 1981, che progrediti ET potessero osservare un Codice Galattico che imporrebbe loro di trattare civiltà in evoluzione, con prudenza [1,45]. Un tale standard di comportamento è coerente con la realtà del fenomeno UFO e con il fatto che né negli ultimi 56 anni, né nei passati millenni siamo stati colonizzati, conquistati o sterminati, né la società è stata traumatizzata da alcuni ET e dalle loro talvolta ipotizzate sonde [1, 41]. E’ coerente anche con il fallimento dei gruppi d’indagine nel cercare di scoprire se gli UFO costituissero qualche diretta minaccia alla sicurezza nazionale. D’altra parte, sembra fin troppo evidente che gli ET non siano intervenuti nelle faccende terrestri in alcun modo benevolo che avrebbe prevenuto guerre umane, carestia e malattia. Infatti, esistono molti casi in cui i testimoni, troppo vicini, sono stati feriti o lesionati. Esistono, comunque, altri casi in cui un testimone è stato guarito da qualche ferita o condizione medica [46]. Tutto questo suggerisce che le interazioni ET con gli esseri umani si basino su un generale livello di benevolente etica neutrale.

Conclusioni

Nonostante il fenomeno UFO continui ancora oggi da più di due generazioni, l’enorme vantaggio tecnologico dei presunti ET si presenterebbe ancora come un grande shock per molti scienziati così come anche cittadini, come ha indicato il Brooking Report [47]. Potrebbe essere così grande da sfidare seriamente la nostra realtà consensuale, un pericolo non insignificante. L’essere impotenti nei confronti della loro presunta potenzialità e vantaggio evolutivo potrebbe non essere in gran parte ben accetto, e non sarebbe una sorpresa il fatto che la scienza avrebbe difficoltà ad accettare la situazione [48]. Ciononostante, la realtà del fenomeno e il fatto di essere stati scoperti già da tempo da ET progrediti ora può risultare più probabile della soluzione al paradosso di Fermi attraverso la non esistenza di ET avanzati o la loro incapacità di esplorare o colonizzare la galassia. Pertanto è necessaria un’aperta ricerca scientifica a riguardo, con una particolare attenzione verso i resoconti UFO di alta qualità, che sembrano mostrare indizi di coinvolgimento d’intelligenza e strategia ET.

Note:
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