martedì 24 maggio 2011

Quel pianeta è abitabile a venti anni luce da noi

Venti anni luce, così lontano eppure così vicino. E un nome strano, Gliese 581d, che viene dalla stella nana attorno a cui orbita, Gliese 581, senza la “d” finale


E’ un nuovo pianeta che gli scienziati francesi che l’hanno individuato definiscono “capace di ospitare la vita, in forme simili a quelle che conosciamo sulla Terra”. La scoperta è stata annunciata da un comunicato del Cnrs, il centro per la ricerca scientifica francese. Si stima che il pianeta possa avere una massa sette volte superiore alla terra, ed estendersi per circa il doppio della superficie. E’ dal 2007 che ne è nota l’esistenza, ma un nuovo studio ne definisce l’abitabilità, dopo una ricerca più accurata sull’atmosfera, che permetterebbe la presenza di acqua.

Gliese 581d orbita infatti all’esterno della cintura verde della relativa stella, nella cosiddetta “zona di Goldilock”, una posizione in cui la temperatura è ideale per l’esistenza dell’acqua in forma liquida. Non è così caldo da farla evaporare e nemmeno così freddo perché congeli. E con il tipo di atmosfera ad alta densità di diossido di carbonio, che gli scienziati ritengono probabile per un pianeta così grande come quello individato, potrebbero quindi esserci piogge, nuvole, oceani. E quindi la vita, in forma vegetale e anche animale. E addirittura intelligente, sempre nel campo delle ipotesi. Gliese 581d è solo uno degli oltre cinquecento pianeti extrasolari scoperti negli ultimi 15 anni

Ma secondo chi l’ha scoperto, 581d potrebbe non avere un ambiente del tutto simile alla Terra. Anzi, sarebbe “un posto piuttosto strano da visitare”. L’aria più densa e le nuvole più compatte, secondo il Cnrs, manterrebbero la luce in superficie in una perpetua colorazione rosso-tramonto, piuttosto scuro. E la grande massa del pianeta lascia ipotizzare una gravità doppia rispetto alla Terra. E comunque, arrivarci non è possibile per la nostra attuale tecnologia. Venti anni luce significa che per raggiungere Gliese ci vorrebbero circa 20 anni, viaggiando alla velocità della luce. Utilizzando le nostre attuali tecnologie, ci vorrebbero circa 300mila anni. Un tempo necessario per studiare molti altri metodi per viaggiare nello spazio.

Fonte: http://www.repubblica.it/scienze/2011/05/19/news/quel_pianeta_abitabile_a_venti_anni_luce_da_noi-16436613/

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