martedì 17 luglio 2012

Gli Ufo e Tony Blair, ecco gli ultimi X-file di Sua Maestà

Gli Ufo non facevano dormire sonni tranquilli a Tony Blair. L’ex inquilino del numero 10 di Downing Street era così preoccupato dalla possibile divulgazione delle informazioni classificate sugli avvistamenti alieni da richiedere una completa informativa in materia da parte dell’allora Ministro della Difesa.


È quanto emerge dagli ultimi X-file custoditi per anni dagli Archivi Nazionali britannici e resi pubblici nelle ultime ore. I timori dell’ex Primo Ministro sarebbe sorti all’indomani dell’ampliamento del “Freedom Information Act“, nel 1998, che di fatto ha portato all’apertura dei dossier prima coperti dal segreto e ha permesso ai cittadini di Sua Maestà chiedere dettagli su Ufo ed affini. “Uno degli errori peggiori del mio Governo“, ha scritto Blair nella sua autobiografia.
Dopo aver ricevuto la lettera di un ricercatore, l’ufologo Nicholas Redfern, che alludeva al “cover up” e gli chiedeva un intervento per rendere disponibili i dati relativi ai molteplici avvistamenti segnalati nel Regno Unito, il Premier si rivolse al Ministero per capire quale fosse la politica da seguire.
Lo staff rispose che l’interesse sulla materia era “limitato”, anche se l’atteggiamento tenuto riguardo l’esistenza di forme di vita extraterrestre era “aperto ad ogni possibilità”. Tuttavia, aggiungevano i solerti funzionari, approfondire l’argomento avrebbe richiesto risorse ingenti che non avrebbero potuto autorizzare.

Il Premier girò la risposta a Redfern, assicurandogli che poteva aver accesso alle notizie relative agli Ufo in virtù del Freedom Information Act, ma che esse erano comunque soggette a clausole di riservatezza. “Non abbiamo promosso ricerche sui fenomeni ufologici e non c’è alcun progetto di farne in futuro”, gli garantiva per iscritto.

In questa ultima tranche di documenti- circa 6700 pagine- diventate adesso di pubblico dominio sono contenuti fogli ufficiali, lettere private, resoconti di avvistamenti. Testi a volte davvero curiosi, come una nota risalente al 1995, nella quale un agente dell’Intelligence affermava che le visite aliene sulla Terra potevano avere uno scopo di “ricognizione militare, analisi scientifica o semplice turismo“.

Oppure, un appunto preparato prima di un dibattito alla Camera dei Lord, nel 1979, nel quale lo scrivente si domandava perchè mai gli Alieni dovessero interessarsi ad un pianeta insignificante- il nostro- in orbita attorno ad una stella tanto banale- il Sole.
Tra gli avvistamenti più singolari rivelati dai giornali inglesi, viene riportato anche quello del proprietario di un hotel del Galles che nel 1977 raccontò di aver visto “due umanoidi, molto alti, privi dei volti e vestiti d’argento“, mentre compivano strane misurazioni sul terreno. O ancora, nel 1999 fu visto un oggetto volante non identificato a forma di diamante passare sopra lo stadio del Chelsea.
Non mancano segnalazioni da parte di militari. Un ufficiale della Raf in una sua memoria all’Intelligence della Difesa diceva di aver visto un Ufo volare vicino al suo velivolo, a quota 40 mila piedi. Non solo. Anche la task force navale inviata alle isole Falkland durante il conflitto con l’Argentina, nel 1982, sarebbe stata ‘pedinata’ da un Ufo. “Pare fossero omini verdi con il poncho“, chiosava l’autore del rapporto, con tipico humor inglese…


Fonte: http://www.extremamente.it/2012/07/13/gli-ufo-e-tony-blair-ecco-gli-ultimi-x-file-di-sua-maesta-2/

lunedì 2 luglio 2012

fidel castro conosce i segreti della presenza aliena sulla terra?

E’ quanto emergerebbe da un interessante articolo pubblicato sul suo blog dal ricercatore portoricano Jorge Martin (qui il link per leggere integralmente il testo) in merito alla conoscenza che Fidel Castro avrebbe circa per la tematica UFO/Alieni.


Tra i vari argomenti esposti nel post c’è un passo particolare nel quale si racconta che una fonte ben informata (un noto avvocato portoricano indipendentista e socialista di nome Juan Mari Bras, amico personale e confidente di Castro) avrebbe rivelato come il dittatore cubano, fosse a conoscenza di particolari segreti riguardanti la presenza aliena sul nostro pianeta.


In particolare, Bras (in foto) avrebbe raccontato che durante uno dei viaggi effettuati in Russia, prima della caduta dell’Unione Sovietica, il "leader maximo" venne condotto dalle autorità russe in una installazione militare segreta (un’Area 51 sovietica, per intenderci) celata al mondo, nella quale vi era un particolare laboratorio top secret. In alcune di queste stanze vennero verosimilmente mostrati a Castro i resti di una navicella spaziale catturata dai militari russi e il corpo di un essere alieno alto (probabilmente il pilota) conservato in una macchina criogenica.

Questa notizia fu in qualche modo confermata anche successivamente, ma le fonti non vollero più parlare in seguito di questi argomenti per il timore di ritorsioni personali.

Resta solo da capire cosa i russi abbiano raccontato all’epoca al loro alleato e quale sia la reale ubicazione (se ancora attiva) di questa installazione segreta.

Recenti studi, hanno comunque confermato l’effettiva esistenza (oltreché negli Stati Uniti) di strutture segrete in varie parti del mondo (compresa l’ex Unione Sovietica) delle quali non viene ammessa ufficialmente la presenza ma dove, presumibilmente, vengono sviluppati quotidianamente progetti altamente classificati. Non è escluso, quindi, che in alcune di queste installazioni venga effettivamente nascosta tecnologia non convenzionale, frutto (forse) del recupero di navicelle aliene, utilizzata per scopi militari. Conferme dell’esistenza di queste installazioni ci sono giunte, non molti anni orsono, anche dal compianto Col. USAF Philip Corso, testimone oculare della conservazione criogenica di presunti corpi alieni in una installazione segreta americana.

La conferma della presenza di analoghe strutture presenti anche sull’ex territorio sovietico, non farebbe altro che confermare la probabile quanto segreta collaborazione esistente, praticamente da sempre, tra gli Stati Uniti e la Russia con particolare riguardo alla ricerca di vita nello spazio, allo studio del fenomeno UFO, al recupero e alla riconversione tecnologica di manufatti di origine non terrestre per scopi esclusivamente militari.

Fonte: http://danilo1966.iobloggo.com/

Ufo nel Mar Baltico, tutta una truffa?

Gli esploratori oceanici che avrebbero scoperto un enorme oggetto dalle forme enigmatiche sul fondo del Mar Baltico si stanno prendendo un mucchio di tempo per capire di cosa si tratta.


Un tempo sospetto, direbbe qualcuno. I subacquei svedesi, che si fanno chiamare Ocean Team X, spiegano che l'oggetto sta producendo interferenze elettriche che rendono inutili i loro tentativi di indagare. "Tutto ciò che è elettrico là fuori - addirittura il telefono satellitare - ha smesso di funzionare quando eravamo sopra l'oggetto", ha detto Stefan Hoberborn subacqueo del team in un comunicato X Ocean press. "E poi siamo arrivati ​​a circa 200 metri di distanza e si è riacceso, ma tornati sopra l'oggetto non ha funzionato per l'ennesima volta"

Come risultato fin'ora, c'è ancora una sola immagine sonar di 200 metri e larga 60. Secondo gli esperti nel campo dell'"imaging remote", tuttavia, l'immagine è "priva di risoluzione, dettaglio e quantificazione," presenta poi "numerosi artefatti di elaborazione" e si presenta come una navicella spaziale solo perché ha una forma alla Millennium Falcon che ha stimolato la fantasia dei più ottimisti. Invece, hanno detto gli esperti, ciò che l'immagine mostra è probabilmente solo una formazione rocciosa vagamente circolare, un cuscino di basalto - rara, ma possibile nel mondo degli abissi.

Scoprire la composizione è molto più facile di quanto gli svedeci ci facciano credere, perchè aspettano tanto?

La presunta incapacità della squadra di Ocean X di fornire i dettagli del fondale marino è il segreto per tenere alta l'attenzione e aggiungere fascino all'oggetto, almeno a vedere la recrudescenza della copertura mediatica ad ogni nuova notizia.


Peter Lindberg, capo della Ocean Team X, ha un ulteriore motivo, secondo Jonathan Hill, un ricercatore presso l'impianto di Mars Space Flight presso l'Arizona State University, che analizza le immagini le caratteristiche della superficie dei pianeti scattate durante missioni della NASA Mars. Insomma non uno qualunque.

"Ogni volta che la gente fa affermazioni straordinarie, è sempre una buona idea prendere in considerazione per un momento se sono personalmente beneficiare del credito di quelle affermazioni o se si tratta di una osservazione veramente oggettiva", ha detto Hill.


"In questo caso, la squadra ha chiaramente molto da guadagnare da un'affermazione straordinaria", ha detto. "Il signor Lindberg sta già facendo organizzando piano economici per portare dei turisti facoltosi nel suo sottomarino per visualizzare l'oggetto. Se avesse usato un martello pneumatico sottomarino per rompere un piccolo pezzo dell' oggetto, un geologo avrebbe potuto determinare se fosse un cuscino basalto in pochi minuti. Ma se si rivelato rivelasse un cuscino di basalto e non un 'misterioso UFO', il signor Lindberg non avrebbe molto altro per alimentare il suo business plan. Quindi prepariamoci ad aspettare perchè la storia andrà per le lunghe.

Fonte: http://www.ufoonline.it/2012/07/02/ufo-nel-mar-baltico-la-certezza-della-truffa-sembra-vicina/

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