martedì 20 settembre 2011

Intervista a Luciano Scognamiglio

Luciano Scognamiglio è diplomato in Informatica, vive a San Giovanni in Persiceto (Bologna), si interessa di Coscienza e di energie sottili dal 2004 facendo numerose esperienze e divulgazioni, e dal 2008 ricerca ed opera attivamente nel campo delle interferenze aliene, partendo dal lavoro pionieristico del dottor Corrado Malanga, docente e ricercatore universitario di chimica organica presso l'università di Pisa, da molti anni massimo esperto al mondo in materia di abduction.


1) Quando hai incominciato ad interessarti di Ufologia? Quale evento ti ha spinto ad addentrarti nei meandri di questa neoscienza?
Non mi sono in realtà mai interessato di ufologia. Ricordo di essere stato un aspirante ufologo per circa un minuto della mia vita, quand'ero piccolo, e vidi uno dei miei primi documentari su UFO e alieni, cosa allora per me nuova: quando davanti agli occhi mi scorrevano le immagini e i video di tutti quegli oggetti volanti, in un'epoca in cui la fotografia digitale non esisteva ancora, mi resi conto immediatamente che era tutto vero, doveva esserlo, non poteva essere un trucco, non ripetuto da centinaia di migliaia di persone nel mondo. Mi vidi subito ufologo da grande, a raccogliere prove e testimonianze di questi oggetti volanti non identificati, a fare ciò che a me piaceva già dalla tenera eta, ovvero raccogliere, esaminare, catalogare e conservare. Poi, mentre osservavo il documentario, apparì il volto del famoso alieno grigio, descritto da molte persone, il quale sarebbe uscito da questi UFO ed avrebbe interagito con i testimoni stessi: appena lo vidi provai una sensazione di diffidenza, amplificata da quel volto inespressivo che in quanto tale non poteva dare alcune fiducia. Appena avuta la prima sensazione negativa in merito, prevalse la curiosità: non mi interessava più nulla dei dischi volanti, delle fotografie e delle registrazioni video, perché sarebbe stato molto più interessante parlare con chi gli UFO li pilotava, e chissà da dove veniva, cosa sapeva, e cosa poteva dirci! Mi resi conto nell'arco di pochi secondi che l'interesse maturato nel minuto precedente per qualcosa di tecnologico era svanito totalmente di fronte all'interazione con qualcosa di biologico e cosciente. Negli anni successivi, crescendo, mantenni costante ma non eccessivo l'interesse per l'argomento, perché essendo piuttosto pragmatico mi dicevo che finché non c'erano prove concrete sarebbe stata una perdita di tempo occuparsi della cosa: dell'ufologia non mi importava nulla, ovvero di stare a rincorrere oggetti volanti non identificati, di raccogliere materiale multimediale e testimonianze al riguardo, che con il passare del tempo veniva sempre più inquinato dai falsi... insomma, di fare l'ufologo. Io volevo parlare con questi esseri, ma dato che a parte qualche strambo racconto poco verificabile non c'era nulla di solido, lasciai perdere mantenendo negli anni questo mio interesse acceso ma mettendolo da parte fino a quando non avrei trovato delle scoperte affidabili.

2) Hai subito nella tua vita ''Rapimenti Alieni''? Come hai conosciuto ed approfondito le tue conoscenze su questo tema?
Non ho mai subito abduction, e se l'avessi fatto non potrei svolgere assolutamente la mia attività. In dicembre 2007 ho conosciuto le ricerche del dottor Corrado Malanga, che ho cominciato a seguire ed approfondire a partire dal mese successivo, iniziando un percorso di conoscenza e pratica chi mi ha portato a ciò che faccio oggi. Mi sono formato leggendo, anzi divorando, ogni documento pubblicato da Malanga ed ascoltando ogni sua conferenza ed intervista: ho passato circa un anno ad incamerare informazioni senza sosta, a confrontarle con le mie conoscenze ed a provare le tecniche su me stesso e su altre persone prima di iniziare a lavorare sugli addotti, cosa che faccio dall'inizio del 2009.

3) Come valuti il rapporto che hai con il tuo Mentore ed Amico, Corrado Malanga? Come vedi in prospettiva futura il vostro legame professionale?
Il nostro rapporto è stato esclusivamente professionale, dato l'incredibile distacco emotivo e l'approccio tecnico e scientifico che bisogna mantenere lavorando con gli addotti e sul tema delle interferenze aliene. Il dottor Malanga ha deciso di uscire dalla scena pubblica a fine anno e di continuare solamente il suo lavoro privato con gli addotti e la divulgazione su UFOMachine delle sue nuove scoperte; decisione che approvo totalmente perché, dopo quasi quarant'anni di dedizione assoluta a questa causa e senza guadagnare un solo centesimo da tutto ciò, è giusto che anche lui abbia il diritto di tornare nella tranquillità della sua vita privata, una tranquillità che forse non ha mai ancora avuto. Al momento non si prospetta dunque alcun legame professionale in quanto il dottor Malanga ha deciso di continuare questa ricerca per conto proprio lasciando che il suo gruppo di collaborazione lavori in modo indipendente avendo già ormai le basi per farlo. A questo proposito gli sarò sempre grato per tutto ciò che ho avuto la fortuna di apprendere e di mettere in pratica grazie a lui, che per primo al mondo e da solo ha raggiunto risultati ineguagliabili con così pochi mezzi e in così poco tempo.


4) Quale impatto ha il tuo interesse ed il tuo impegno per gli eventi e le problematiche Ufologiche sui rapporti familiari e lavorativi?
Positivo: ho avuto l'opportunità di dialogare con le persone a cui tengo riguardo una problematica che ritengo molto seria ed una cosa meravigliosa come la psiche umana, composta da Mente, Spirito ed Anima, che ritengo di grande importanza.

5) Hai avuto pressioni da Autorità Occulte o Servizi Segreti a cessare i tuoi studi e le tue ricerche? Hai paura per la tua sicurezza?
No. Ricevo minacce da chi controlla gli addotti ma vanno sempre a vuoto perché dietro ad esse ci sono poteri che in realtà non vogliono farci alcun male in quanto sanno che rappresentiamo l'unica possibilità anche per loro di uscire da questo problema globale. Non ho alcuna paura ed anche se le cose cambiassero e la minaccia dovrebbe farsi più concreta, non mi fermerei lo stesso.

6) Quanti casi di ''Adduzione'' hai avuto l'opportunità di studiare? Quanti casi hai risolto con successo? Ricordi il primo grande successo ed il primo grande fallimento?
Ad oggi ho avuto a che fare con più di 1100 soggetti addotti ma solo con circa 700 di essi ho potuto approfondire. Di questi, poco più di 500 hanno voluto analizzare la loro situazione con l'aiuto della tecnica delle àncore per il recupero dei ricordi, e con circa 400 di loro ho eseguito sedute dal vivo con l'utilizzo di tecniche di ipnosi, psicodramma, simulazione mentale e programmazione neurolinguistica, arrivando nella maggior parte alla risoluzione totale, stabile e definitiva del problema. Questi numeri dipendono quasi totalmente dal coraggio, dall'onestà e dalla forza di volontà dell'addotto, che se non ha queste qualità abbandona il percorso appena affiora la possibilità di scoprire qualcosa in grado di fargli capire la sua situazione di addotto e quindi di schiavo, in sfavore dell'idea di essere un improbabile prescelto e fortunato dalle entità che invece lo controllano, ingannano e parassitano dalla sua nascita. L'addotto che non riesce a prendere atto di essere in una situazione che sconvolge le sue credenze e convinzioni rifiuta inconsciamente di approfondire la sua situazione, non accetta il fenomeno di abduction come un problema da risolvere, e cerca una scappatoia alla prima difficoltà o paura che gli si profila all'orizzonte. A nulla dunque possono valere i nostri sforzi quando l'addotto stesso non vuole veramente acquisire coscienza di se stesso e di chi lo imprigiona e sfrutta, perché ognuno è unico responsabile delle proprie azioni e se rifiuta la possibilità di essere libero non c'è persuasione al mondo che tenga. Nel rispetto del libero arbitrio e del percorso di esperienza personale, seppur con rammarico devo lasciar andare coloro che interrompono il lavoro tecnico intrapreso, anche perché sarebbe inutile non solo intervenire su chi non vuole o non è pronto, ma anche farlo su chi non si fida più di noi e dei nostri consigli, incrinando quel rapporto di fiducia che è alla base del funzionamento di ogni dialogo ed applicazione tecnica legata alle metodologie che utilizziamo. Grande gioia provo invece quando un addotto diventa a tutti gli effetti un ex-addotto, cambiando completamente vita, rinascendo come un fiore, vivendo appieno per la prima volta tutte le sensazioni e le emozioni che prima gli erano state precluse: il soggetto mantiene il più delle volte un rapporto comunicativo in cui informa del suo stato positivo e delle sue scoperte, non mancando l'occasione di ringraziare così intensamente da commuovere. Porterò avanti il mio lavoro anche solo per una di quelle persone che uscendo dal problema manifesta un così tale benessere che riesce a compensare il dispiacere lasciatomi da tutti gli altri soggetti che si sono persi restano nella loro prigione.

7) Quale persona nello staff di Malanga puoi considerare come il più preparato, dal Punto di Vista tecnico, sulle argomentazioni Ufologiche? Quale il più empatico ed adatto per effettuare un ipnosi regressiva su un addotto?
Ogni persona che collabora con il dottor Malanga è preparata per il lavoro che svolge, sia a livello tecnico che di supporto per gli addotti. Al momento non c'è alcuna lista ufficiale pubblica di collaboratori, dunque in caso di necessità saremo noi stessi ad indicare a chi ne ha bisogno l'operatore più vicino.


8) Potresti descriverci l'emozioni che provasti durante la tua prima Conferenza? Potresti indicarci le prossime Date delle tue Conferenze ed i luoghi dove avverranno?
Ricordo un certo imbarazzo nel parlare per la prima volta da solo ad un pubblico di circa 100 persone, che è lentamente svanito nel corso della giornata man mano che l'argomento trattato suscitava in me il desiderio di parlarne e di spiegarlo. Per me fu un grande risultato perché da allora ho potuto diffondere anche sul territorio e non solo via internet le ricerche del dottor Malanga e i risultati da me ottenuti che le confermano totalmente. Dopo aver esposto dal vivo il tema delle interferenze aliene in sette località italiane nel corso di circa 10 mesi, ho deciso per il momento di fermarmi per continuare il lavoro tecnico più intensamente, e il lavoro di ricerca e divulgazione ad un livello più efficace via internet.


9) Il tuo continuo migliorarti e specializzarti sui fenomeni di ''Interferenza Aliena'' credi ti porterà, un giorno. a 'vivere di sola ufologia' (economicamente parlando)?

No. Non intendo guadagnare un solo centesimo dalla sofferenza degli addotti, nemmeno per fare informazione dato che ci sono abbondanti mezzi gratuiti al pubblico, quelli telematici, che consentono di farlo senza intascare alcunché da chi ne ha bisogno. Questa conoscenza deve essere totalmente gratuita e non deve diventare un business: è l'unico modo per mantenerla integra e far sì che raggiunga chiunque e porti i risultati sperati.

10) Se avessi due desideri da poter esprimere, quali sarebbero?
Vorrei che la coscienza comune aprisse gli occhi per conoscere la realtà aliena e tutte le altre realtà che ci sono state nascoste, facendo cadere ogni pregiudizio in merito; vorrei inoltre che ognuno capisca quant'è importante iniziare la ricerca e la scoperta di sé per poi arrivare a percepire il mondo e tutto ciò che contiene con un discernimento tale da consentire di valutare correttamente ogni cosa senza dare adito a niente e nessuno di prevalere su se stessi, mettendo fine ad ogni forma di controllo, sfruttamento, costrizione, coercizione, menzogna, potere e parassitaggio.

Fonte:http://gazzettadelmistero.blogspot.com/2011/09/intervista-luciano-scognamiglio.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+LaGazzettaDelMistero+%28La+Gazzetta+Del+Mistero%29

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...