domenica 30 gennaio 2011

I fisici richiedono un protocollo per inviare messaggi agli alieni

Più passa il tempo e più credo che il progetto Seti, seppur denigrato negli ultimi anni, venga preso sempre più in considerazione, a dirla tutta, sta diventando un punto fermo per la ricerca extraterrestre.



E' di questi giorni la notizia della Royal Society atta a creare la Scala di Londra per la ricerca di vita extraterrestre, proposta da Ivan Almar e da Margaret Race guarda caso dell'Istituto SETI (EUA), oppure la notizia che abbiamo proposto ieri della costruzione del Long Wavelenght Array (LWA) un sistema di ben 13.000 antenne che ha come obiettivo oltre alla ricerca di pianeti extrasolari anche segnali provenienti da civiltà extraterrestri. Per ultimo l'intervista da noi effettuata al Prof. Stelio Montebugnoli riguardo al progetto Dorothy effettuatosi tra il 5 e l'8 Novembre dove i radiotelescopi di 19 Istituti di Ricerca sparsi in 12 Paesi su 5 i continenti, hanno partecipato tutti insieme al suddetto progetto per la ricerca di segnali prodotti da forme di vita intelligente extraterrestre...... L'essenza della ricerca SETI.

Più avanti invece parleremo di una ricerca meno conosciuta simile come finalità ma dal funzionamento completamente opposto al SETI, si chiama METI (Messaging to Extra Terrestrial Intelligence) ed ha lo scopo di inviare messaggi verso i pianeti candidati anzichè ascoltarli.
Vi proponiamo allora la "proposta di un protocollo per le comunicazioni extraterrestri."
Atri e il suo team ritengono che la Terra abbia inviato segnali elettromagnetici per oltre un secolo, per lo più sotto forma di “dispersioni involontarie provenienti da apparecchi televisivi, aerei e dispositivi di telecomunicazione”.

"Una civiltà avanzata situata nel raggio di 100 anni luce dal nostro pianeta potrebbe rilevare i nostri programmi televisivi e quindi già sapere che siamo qui, per cui le speranze di nascondere la nostra posizione nello spazio sono ben poche”, sostengono.
Dal 1974, l’uomo ha intenzionalmente trasmesso i numeri da uno a dieci, numeri atomici o elementi del DNA, grafici raffiguranti un essere umano, il sistema solare, Arecibo, melodie musicali, messaggi di testo, fotografie e disegni.

I ricercatori si sono accorti che i messaggi erano diventati sempre più “antropocentrici” e complessi, e di conseguenza più difficili da decodificare e decifrare per gli ascoltatori extraterrestri.

"La tecnologia moderna consente di trasmettere grosse quantità di dati a costi ragionevoli, ma la trasmissione di quantità massicce d’informazioni dà per scontato che i destinatari extraterresti saranno in grado di comprendere un messaggio complesso”, affermano.

"Dal momento che sappiamo molto poco sulla natura delle civiltà extraterrestri, ammesso che esistano, possiamo incrementare le probabilità che la comunicazione con loro vada a buon fine utilizzando un messaggio adatto che il destinatario presumibilmente potrà comprendere”.

Una volta definito, proseguono i ricercatori, un protocollo METI potrebbe essere usato per mettere alla prova la comunicazione interculturale dell’umanità.
I ricercatori auspicano anche la creazione di un sito web attraverso cui il pubblico possa creare dei messaggi campione conformi al protocollo, recuperarli e tentare di decifrare i messaggi di altri utenti.
"Un protocollo METI è necessario per coordinare uno sforzo congiunto a livello internazionale per inviare messaggi agli extraterrestri”, concludono.
"Costruendo accuratamente un protocollo con cui scrivere e inviare messaggi, ottimizzeremo la qualità dei messaggi che vengono inviati, aumentando così le probabilità che vengano compresi”.
La relazione verrà pubblicata sul numero di maggio o agosto di Space Policy.
Personalmente sono sempre più convinto che questa sia una delle vie da intraprendere per la ricerca di vita extraterrestre, spero solo di esserci quando (e non se!) succederà...

Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/

Studi e rivelazioni dell’ operato alieno sulla terra

Vi proponiamo un’ interessante documentario realizzato dal nostro caro amico Rick Healy e Bon Zoo production.Interviste a personaggi di spicco nel settore ufologico quali Corrado Malanga, Leo Zagami e Chris Everard che fanno il punto sulla situazione attuale e provano a chiarirci parti spesso lasciate in sospeso nel trattare l’ argomento ufo, massoneria e nuovo ordine mondiale.
Buona visione



Fonte: http://www.blobjects.it/

sabato 29 gennaio 2011

UFO, dal Sud Africa un appello per declassificare i documenti

Sull’esempio di Nuova Zelanda e Inghilterra, e in parte dell’Argentina, anche gli ufologi sudafricani chiedono che le autorità, politiche e militari, pubblichino documenti eventualmente in loro possesso sull’argomento UFO.




A dichiararlo al sito News24 è Christo Louw, un’autorità nel paese sulla tematica di avvistamenti e attività legate al mondo dell’ufologia. Basti pensare che il suo sito, da quasi quindici anni, analizza gli “UFO sightings” nel suo paese con uno scrupolo e una professionalità estrema.

Quello di Christo Louw è solo l’ultimo di una lunga serie di appelli eccellenti nel mondo dell’ufologia internazionale. L’argomento della declassificazione dei files relativi agli avvistamenti di UFO è particolamente delicato. A dicembre si era nutrita una speranza dietro un annuncio, più o meno mal interpretato, da parte di Wikileaks. Un’attesa che continua in quanto il sito di Assange non ha ancora mostrato ciò che realmente detiene sulla tematica.

Tuttavia dopo i recenti annunci da Nuova Zelanda e Argentina, seppur di contenuto diverso, in molti sperano che si possa innescare un effetto a catena.

Non che la divulgazione di news sugli UFO sia modesta, anzi. In questo inizio di 2011 la quantità di informazioni appare piuttosto elevata. In termini realistici il vero obiettivo di molti ufologi consiste nell’apprendere, oltre che la conferma dell’esistenza di alieni o meno, le informazioni dalla prospettiva dei governi per incrociarle con quelle già di dominio pubblico. La sensazione di molti esperti è che le autorità di vari paesi non abbiano un quadro preciso e definito sulla tematica UFO. Nel corso degli anni, tuttavia, hanno potuto maturare una visuale privilegiata sul fenomeno. Un conto è osservare un video presente su YouTube inserito da un testimone occasionale, altro è poter leggere un rapporto riservato da parte di un pilota di caccia su un ipotetico avvistamento. Mica poco.

venerdì 28 gennaio 2011

LWA: il gigantesco impianto che, a lavori ultimati avrà 13.000 antenne

Entrerà in funzione quest'estate la prima stazione del Long Wavelenght Array: gigantesco impianto che, a lavori ultimati, conterà complessivamente 53 stazioni e un totale di oltre 13.000 antenne. Obiettivi: la ricerca di pianeti extrasolari e, chissà, segnali provenienti da civiltà extraterrestri.



Scandagliare l’universo alla ricerca di pianeti extrasolari e di segnali artificiali extraterrestri. Sono solo due tra i tanti obiettivi che si prefigge il Long Wavelenght Array (LWA), il nuovo radiotelescopio in costruzione nel deserto del New Mexico. Già da questa estate entrerà in funzione la sua prima stazione costituita da un insieme di 256 antenne, simili nella forma a un ventilatore da soffitto. Una volta completato, LWA sarà composto da 53 stazioni per un totale di 13.000 antenne distribuite su di un’area di circa 400 chilometri di diametro.

Nel New Mexico era già presente il predecessore del nuovo radiotelescopio: denominato Long Wavelenght Demonstrator Array, aveva dato buoni risultati riuscendo a captare improvvise emissioni radio dal cielo. Purtroppo si è sempre trattato di emissioni generate da fenomeni di scarso interesse, come ad esempio dalle meteore che riflettevano i segnali televisivi nell’alta atmosfera. LWA intende portare la ricerca a un livello qualitativo superiore. Le sue antenne permetteranno di scandagliare ampie regioni di cielo alla ricerca di quelle onde radio che possono rivelare la presenza di pianeti lontani, divenendo così uno strumento alternativo ai metodi classici di ricerca di pianeti extrasolari. Ma il radiotelescopio potrà fare molto di più, come spiega Joseph Lazio, radioastronomo al JPL, per il quale “captare le emissioni improvvise di onde radio ci farà scoprire esplosioni sulla superficie di stelle vicine, esplosioni di stelle lontane, buchi neri ancora non individuati e forse persino trasmissioni radio da parte di altre civiltà”.

LWA si distingue anche per l’intervallo di radiofrequenze con il quale si troverà a lavorare: compreso tra i 20 e gli 80 megahertz, corrispondente a lunghezze d’onda tra i 15 e i 3,8 metri, è una regione dello spettro elettromagnetico finora poco utilizzata per via dei costi e dei limiti tecnici. L’avanzare della tecnologia ha però ridato impulso al settore che ora con questo radiotelescopio intende aprire un nuovo corso nella storia della radioastronomia.

Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/

Webcam filma strano oggetto volante: è un ufo?

Innsbruck, Austria - Una web cam, di quelle che ormai spesso si vedono anche negli angoli delle nostre strade, ha casualmente ripreso un oggetto volante non identificato mentre attraversava il cielo notturno della nota città austriaca. Si tratta di una sequenza suggestiva che, come al solito, è andata ad arricchire il già vasto repertorio presente sul canale video di You Tube. L’evento è accaduto il 18 gennaio: sono le 22:30 circa e ci troviamo in una zona imprecisata della città, visibilmente collinare. Ad un certo punto si nota il passaggio di un oggetto verosimilmente tubolare e luminescente che sembra avere un moto irregolare. L’avvistamento dura una manciata di secondi. Ma di cosa si è trattato? Difficile da stabilire. Sicuramente il filmato merita un’attenzione particolare e sarà sottoposto allo studio specifico degli ufologi locali. Qualunque ne sia la natura, rimane comunque la certezza che la telecamera urbana ha sicuramente catturato qualcosa di anomalo.



Fonte: http://www.latest-ufo-sightings.net/

giovedì 27 gennaio 2011

Visione dell'Ufologia cinese e i dogmi Occidentali

Nell'Occidente industrializzato, si è evoluto il dogma pseudo religioso secondo cui gli esseri umani sono al centro della creazione dell'universo da parte di “Dio”.



Questo dogma è la motivazione ideologica che sta dietro la permanente delegittimazione dei verificabili contatti che la gente ha avuto con gli extraterrestri. Questo evidente dogma è diventato il corrispondente moderno dell'antico dogma il quale asseriva che “la terra era piatta”, sostenuto dalla Chiesa e dalle elitè di potere per secoli nonostante che Eratostene già nel III secolo a.c. non solo usò coordinate sferiche per rappresentare i punti della superficie terrestre, ma calcolò con ottima approssimazione anche la circonferenza della Terra. Al contrario, libera dai dogmi occidentali di stampo pseudo religioso, l'ambiente Buddista della Cina ha liberato la comunità scientifica, che con il sostegno del governo, e la partecipazione della comunità esplora da decenni i casi di UFO e le prove di contatti tra umani ed extraterrestri.

Cos'è un dogma?

L’occidente con il dogma religioso che altro non è che un sistema di offuscamenti, propaganda e relativa ideologia, che le élite presentano come “verità” allo scopo di mantenere il controllo sulle masse ed espandere il dominio. Altri esempi di dogma operativo corrente comprendono gli schemi di socializzazione che mirano a convincere la gente che "il capitalismo promuove la libertà e la democrazia", che "la privatizzazione è una buona cosa", e che "il protezionismo economico è una brutta cosa".

Un esempio notevole di dogma, nel contesto della cosiddetta 'guerra al terrorismo', è che "gli Stati Uniti e i suoi partner della coalizione stanno conducendo la guerra in Iraq e Afghanistan non sostanzialmente per il petrolio, ma per promuovere i "diritti umani," intanto però sono ben documentatae le violenze, le sofferenze e le peggiori oppressioni umane.

In Cina la ricerca ufologica è apprezzata e riconosciuta dalla scienza

In Cina, la ricerca sugli UFO è una scienza apprezzata, riconosciuta e sostenuta dallo stato. Forse anche perchè i cinesi, secondo antiche scritture, hanno molto più in comune con gli alieni che con gli umani.





Izvestia riporta che la Cina ha un numero record di organizzazioni legate agli UFO basate su comunità e scienziati. Ce ne sono molte che tentano addirittura di stabilire qualche sorta di contatto con gli extraterrestri. Le loro azioni sono protette dalla Società Nazionale degli Studi sugli Extraterrestri, che è stata fondata 25 anni fa. Questa Società Nazionale è finanziata dal governo.

Solo a scienziati ed ingegneri professionisti è permesso diventare membri della Società. Si richiede anche che una persona abbia un dottorato in ambito scientifico e numerose pubblicazioni sugli UFO. Circa un terzo di tutti i membri della società sono anche membri del governo della Cina.

Lo studio degli extraterrestri non è emarginato come nel caso dell'Occidente industrializzato, che tenta di usare i suoi dogmi per ridicolizzare i ricercatori indipendenti.

Gli extraterrestri vivono in mezzo a noi?

Scienziati cinesi, affermano che gli extraterrestri vivono tra gli umani da sempre. Tra questi c'è Sun Shi Li, (in foto sotto, mentre mostra i suoi disegni di extraterrestri dalla sembanza umana) un ex funzionario del Ministero degli Esteri del governo cinese ora presidente della The Chinese UFO Research Organization (CURO) ossia ll Centro di Ricerca sugli UFO di Beijing. Egli afferma che i waixingren (extraterrestri) vivono tra noi.



Il primo incontro ravvicinato di Sun avvenne nel 1971, quando era stato inviato in una lontana zona agricola durante la “rivoluzione culturale” (1966-76) per eseguire il duro lavoro della semina del riso. Un giorno, mentre lavorava con altri nel campo, la sua attenzione è stata attirata da un oggetto luminoso nel cielo, che si innalzava e si abbassava ripetutamente .

Sulle prime, Sun credette che l'oggetto fosse una sorta di dispositivo di rilevazione della guerra fredda, - una deduzione più che ragionevole visti i tempi che correvano. Tuttavia, anni più tardi, dopo aver letto materiale estero sugli avvistamenti UFO, capì di aver avuto un'esperienza di incontro ravvicinato.

E Sun non è l'unico esperto nel paese che prende sul serio prendere questi avvistamenti. Secondo Shen Shituan, un attivo scienziato missilistico, presidente dell'Università Aerospaziale di Beijing e direttore onorario dell'Associazione della Ricerca sugli UFO sostenuta dal governo, afferma che ogni rapporto di incontri con alieni deve essere giustamente indagato.





Alcuni di questi avvistamenti sono reali, alcuni falsi, mentre in altri casi sono incerti”, ha detto Shen Shituan, “comunque, tutti questi fenomeni meritano di essere studiati.”

La ricerca [eticamente fondata] sugli UFO potrebbe aiutare a contribuire la ricerca di nuove forme di trasporto ad alta velocità, fonti illimitate di energia non inquinante e colture dalla crescita più rapida, afferma Sun Shili, presidente di una Associazione di Ricerca sugli UFO approvata dal governo (50.000 membri).

Shen Shituan non scarta immediatamente i rapporti su UFO/ET come le sue controparti nelle comunità scientifiche occidentali, come ad esempio le incredibili dichiarazioni di un operaio secondo il quale gli alieni sarebbero entrati nella sua casa a Beijing mentre sua moglie e suo figlio erano con lui presenti, e con lui ha fatto un viaggio di 256 chilometri verso oriente per poi ritornare indietro in pochissimo tempo.

La più conosciuta storia di rapimento alieno in Cina è il caso di Zhao Meng Guo (in foto a destra), un giovane contadino coltivatore di piante, che abita a Wuchang, vicino la città di Harbin della provincia di Heilongjiang. Nel giugno 1994 Zhao Guo e altri due contadini che lavoravano in un campo videro all'improvviso qualcosa di insolito vicino il monte Phoenix. Da lì scaturì un complesso e bizzarro evento che coinvolse Zhao Guo: un fascio di luce lo investì. Fu l'inizio del suo rapimento e del suo presunto rapporto sessuale con una donna aliena. Meng Zhaoguo, un lavoratore rurale del nord-est della città di Wuchang, afferma che aveva 29 anni quando ruppe i voti nuziali per la prima e unica volta - con una extraterrestre di corporatura insolitamente robusta. "Lei era alta dieci piedi di altezza (tre metri) ed aveva 6 dita, ma per il resto sembrava del tutto come un essere umano" ha detto.

Durante il settembre del 2003 Zhang Jingping, un ricercatore UFO con sede a Pechino, insieme a psicologi e tecnici della polizia ha sottoposto Zhao Guo all'ipnosi e al test della verità a Pechino. Zhang ha indicato i risultati del test che hanno dimostrato che il rapito stava dicendo la verità.

Ha anche dichiarato che i medici avevano appurato che le cicatrici sul corpo di Zhao Guo "non possono essere state causate da lesioni comuni o interventi chirurgici." Meng Zhao Guo, un umile contadino con una scolarizzazione di soli 5 anni, ha detto che non aveva mai sentito parlare di UFO o ufologi fin quando la sua esperienza non è stata segnalata agli esperti ufo.

Mentre alcuni cinesi sostengono di aver avuto esperienze intime con extraterrestri come ad esempio l'abduction di Meng, un numero sempre più crescente di persone in Cina credono in oggetti volanti non identificati, o UFO.

La Cina ha una rivista bimestrale - diffusione 400.000 - dedicata alla ricerca ufologica. I media conservatori statali segnalano gli avvistamenti UFO su base regolare, una caratteristica che è in contrasto con l'organizzazione dei governi occidentali che, come una politica, negano il verificabile contatto umano con gli extraterrestri. Gli appassionati di UFO in Cina godono del supporto di eminenti scienziati e di legami con i reparti segreti militari, che dà al loro lavoro piena rispettabilità scientifica.


Queste luci velocemente si sono riunite come una grande luce che illuminato e circondato l'imbarcazione completamente prima di scomparire improvvisamente. Riferimento: Nationalufocenter.com.


Se qualcosa vola lassù, c'è un'ottima ragione per cercare di capire perché sono qui, perché vengono da noi, e che relazione c’è tra noi e loro".

Per capire il fenomeno UFO, abbiamo bisogno di avere una comprensione ampia di diverse discipline”, dice Albert So, professore universitario e membro del club UFO di Hong Kong, “incluse matematica, fisica, storia, filosofia, addirittura alcuni tipi di attività paranormali e tutto il resto".

Secondo un equipe di scienziati cinesi, una misteriosa piramide situata sul monte di Baiging, in Cina, sarebbe stata costruita dagli extraterrestri. La Piramide, alta una sessantina di metri, al suo interno conterrebbe tre incavature con aperture triangolari e sarebbe piena di particolarissimi tubi rossi che si insinuano dentro la montagna fino a raggiungere un vicino lago salato. Uno dei ricercatori dell'Accademia di scienze sociali , citato dall'agenzia di stampa cinese, ha dichiarato che bisogna ispezionare fino in fondo l'incredibile struttura, in quanto la natura extraterrestre della piramide sarebbe possibile anche in base alla presenza, nelle vicinanza, di strane pietre con qualità e forme non comuni, disposte, tra l'altro, in una zona prevalentemente disabitata. Per maggiori info clicca qui

Per comprendere quanto ostracismo ci sia in Occidente, circa i contatti con gli extraterrestri e l’influenza che questi hanno sulla civiltà umana, bisogna rendersi conto che la “scienza ufficiale” e la “religione istituzionalizzata” in Occidente sono due “teste” dello stesso corpo politico. Sì, la “scienza ufficiale” in Occidente parla di “evoluzione”, e la religione occidentale istituzionalizzata parla di “creazione”. Tuttavia, entrambi i gruppi al di là della forma, hanno raggiunto un evidente consenso nel trascurare prove chiare di contatto e influenze verificabili da parte extraterrestre sulle civiltà umane. Questa negazione congiunta si basa su una ideologia oppressiva che tenta di reprimere la conoscenza umana negando il contatto con altri mondi e altre civiltà extraterrestri.

Un’altra interessante testimonianza riguarda alcuni monaci buddisti.

Agli inizi degli anni 90 la rivista tedesca Der Bund pubblicava un articolo intitolato "Le Piramidi del Lago Tungfling" riguardante la scoperta compiuta da un team di archeologi guidati dal Prof. Chi Pen-Lao dell'Università di Pechino, di alcune piramidi alte circa 300 metri, situate nei fondali del Lago Tungfling, nello stato dello Yunnan, al confine tra Tibet e Cina. Le piramidi, di cui non è stata ancora determinata l'età, secondo il Prof. Pen-Lao, sarebbero state inghiottite dalle acque del lago in seguito ad un terribile cataclisma avvenuto circa tremila anni fa.

Su un'isola dello stesso lago e sulle pareti dei monti che lo circondano sono stati ritrovati geroglifici e disegni risalenti a circa 45 mila anni fa, raffiguranti personaggi con arnesi simili a trombe musicali, che gli archeologi presumono trattarsi di armi.

Nella parte superiore di tali iscrizioni rupestri spiccano enigmatici oggetti cilindrici che navigano nel cielo, aventi come passeggeri esseri umani recanti trombe più piccole.

Il Prof. Chi Pen-Lao, in una intervista per il quotidiano Ximing Evening News, parlò di un popolo antichissimo che abitava in alcune caverne di una zona remota ed inesplorata delle montagne di Nimu, a 5000 metri di quota, nel Tibet occidentale, vicino al confine con la Cina. La tribù, avvicinata per la prima volta da una pattuglia di militari, era composta da circa 300 individui, alti un metro e trenta, che parlavano un linguaggio incomprensibile e si coprivano con foglie e pellicce. In altre caverne, situate sui monti di Bayan Kara Ula, erano state scoperte delle incisioni rappresentanti il Sol levante, la Luna e le stelle, collegate ad una raffigurazione della Terra tramite un nugolo di puntini che indicherebbero la via percorsa dai cosmonauti.

Un'altra curiosa vicenda, che riguarda la regione in questione, viene narrata nel libro "La caverna degli antichi" il cui autore, il monaco tibetano Lobsang Rampa Chakpori, racconta che molti anni prima un altro Lama, il maestro Dondup Mingyar, gli aveva rivelato l'esistenza di una grotta straordinaria, ricca di congegni misteriosi, occultata tra le montagne tibetane. Il maestro Mingyar, nel libro, racconta così la sua esperienza:

"Ero con altri tre Lama e stavamo esplorando alcune catene montuose tra le più remote, allo scopo di scoprire la causa di un forte boato udito qualche settimana prima. Perlustrando le vette circostanti, individuammo una grande crepa molto profonda che immetteva in una “caverna degli antichi”. "Penetrammo tutti e quattro nella crepa e dopo alcuni metri notammo che una debole luce argentea, mai vista prima, illuminava un'ampia ed enorme sala, come se la montagna fosse vuota. Mentre avanzavamo constatammo con grande stupore che la luce argentea illuminava anche degli apparecchi e altri meccanismi strani. Alcuni di questi si trovavano dentro dei contenitori di vetro, mentre altri si potevano toccare".

Così cominciammo tutti a ispezionare questi strani macchinari e l'immensa sala, attraversando porte che si aprivano e si chiudevano automaticamente, mentre le apparecchiature sembravano illuminarsi o entrare in azione al nostro passaggio. In una di queste macchine si trovava uno schermo (molto simile ad un odierno televisore), dove il gruppo poteva rivedere, registrati, alcuni episodi di vita della civiltà perduta degli antichi. Questo è quello che vedemmo e sentimmo. Una civiltà evoluta, esistita migliaia e migliaia di anni fa, che poteva volare nel cielo e costruiva apparecchi che imprimevano pensieri nella mente di altre persone. Possedevano armi atomiche e infatti una di queste esplose e distrusse quasi tutto il mondo
".

La scienza occidentale e le pseudo-religioni condividono sistemi corrispondenti di dogma, che cercano di negare il contatto umano con gli extraterrestri

Gesù, presunto ispiratore della religione “Cristiana” occidentale basata su corroborazioni nella Bibbia, cercava di sostenere il bisogno di saggezza, accompagnata dalla pace e dall’amore per il prossimo. Tuttavia, la pratica storica ed attuale della cristianità istituzionalizzata è stata, al contrario, manipolare le masse affinché accettassero le posizioni bigotte pensate per raggiungere gli obiettivi centrati sul materialismo di una élite con lo scopo di accrescere e consolidare sempre di più il loro potere.

La “Scienza Ufficiale” e la “religione istituzionalizzata” in Occidente non sono ispirate dallo spirito libero di ricerca della saggezza. Piuttosto, questi mezzi istituzionali, in Occidente, sono guidati da una “élite di ideologi” che, in contrasto con la Cina cerca d’ingannare il popolo occidentale sia sulla consapevolezza degli extraterrestri che su altri temi.

«Brasile, India e Cina sono in prima linea nel voler prendere consapevolezza del fenomeno extraterrestre», afferma Mihir Sen dell'Indian Daily. «Vogliono assicurarsi che il nuovo mondo emergente capisca che dobbiamo co-esistere con i nostri evoluti vicini extraterrestri». L'Indian Daily riporta che gli extraterrestri saranno costretti a rivelarsi ancora più apertamente per evitare che i disastri prodotti dall’uomo diventino irreversibili.

Come la civiltà umana è stata distrutta sotto l'ipocrisia che guida il comitato scientifico occidentale e l'Istituzione pseudo-religiosa, il tempestivo bisogno di illuminazione della popolazione umana circa la realtà extraterrestre, potrebbe benissimo essere portato dalla Cina. Il governo della Cina, nonostante i conti di violazione dei diritti umani, sembra aver preparato in modo costruttivo i membri di quella società, sul tipo di contesto di consapevolezza potenzialmente vitale, che i governi occidentali continuano a negare ai suoi stessi membri della società.

Adattamento a cura di Noiegliextraterrestri

Fonte: http://www.agoracosmopolitan.com/home/Frontpage/2007/02/07/01353.html

mercoledì 26 gennaio 2011

Al prestigioso GFA si è parlato di extraterrestri e di UFO

Eravamo sulla notizia da pochi giorni. Poi, una volta appurato che l'ufficiosità si è tramutata in ufficialità decidiamo di informarvi. Nel prestigioso GFA (Global Competitiveness Forum), che si è tenuto nei giorni 23-24-25 e 26 gennaio 2011 a Riyadh (Arabia Saudita), si è parlato di UFO e di extraterrestri. Quindi in un contesto dove partecipano i più grossi personaggi dal punto di vista economico del mondo, si è parlato di questo delicato argomento.




Nel corso della Quinta Riunione annuale del GFA hanno partecipato, in quanto esperti nella tematica, questi illustri ufologi e scienziati:

Zaghloul El Naggar (Professore di Scienze della Terra), Stanton T. Friedman (Fisico Nucleare, conferenziere e scrittore), Michio Kaku (Professore di Fisica Teoretica alla City University di New York, ospite televisivo alla SCI FI Science alla Discovery/Science TV Channel), Nick Pope (scrittore e giornalista) e Jacques Vallee (astronomo Franco Polacco, scrittore e componente della SBV).

Le loro relazioni erano incentrate tutte sul tema "Contact: Learning from Outer Space". Ecco come veniva introdotto il tema, di cui, successivamente, i relatori hanno approfondito con le loro relazioni.

"I presupposti socio-culturali e psicologici e i preconcetti ci vincolano in larga misura, compresa la forma dei nostri punti di vista dell'Universo, in modo che possiamo essere inclini a trovare ciò che stiamo cercando, e non riescono a vedere ciò che non siamo. Utilizzando le conoscenze acquisite dalla ricerca nel campo dell'Ufologia e in quello della vita extraterrestre, che cosa potremmo noi apprendere sugli ostacoli all'innovazione in altre aree di ricerca?

- Innovazione e antropocentrismo, etnocentrismo ed Ego (n.d.r. CUI l'Io in Psicologia).

- Falsificazione ed evidenza dell'assenza

- Che cosa direbbe Giordano Bruno".

Ci domandiamo come mai ufologi importanti, come Friedman Pope e Vallee, oppure scienziati "possibilisti" come, ad esempio, Michio Kaku, presenti ad un convegno prestigioso di economisti? Chissà, forse il GFA potrebbe essere interessato a "particolari" informazioni su tecnologia "esogena"? Non lo sappiamo, ma la presenza di Stanton T. Friedman, esperto di UFO precipitati e retroingegneria, può portare a pensare a ciò. Magari il GFA è interessato a ciò, in prospettiva anche al futuro negli investimenti alle imprese.

Tra gli sponsor presenti alla manifestazione ricordiamo (tanto per citarne qualcuno) la Boeing, la CNN, il National Geographic, Al Jazirah, Financial Times, Google e tanti altri (elenco completo nell'immagine sotto).

Che dire, troppe notizie e avvenimenti che riguardano gli UFO e gli extraterrestri ultimamente. In questo 2011, dopo la gloriosa Royal Society si muove anche la Global Competitiveness Forum. Che per davvero il 2011 sia l'anno "clou" per la rivelazione della presenza extraterrestre sulla Terra? Non lo sappiamo..... chissà.

Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/

UFO, strana moria di pesci dopo un avvistamento in Colombia

Colombia protagonista sul fronte UFO, ancora una volta in pochi giorni. Il paese sudamericano sembra essere al centro di una inconsueta attività legata al passaggio, avvistamento e segnalazioni di presunti UFO. Un episodio insolito, avvenuto nella giornata di venerdì scorso, si sarebbe registrato nei pressi del villaggio di El Llanito. Una moria di pesci si sarebbe infatti notata, da parte degli abitanti del villaggio, in seguito all’apparizione di un oggetto volante non identificato. Di questa anomala moria di pesci esistono anche prove documentate, con immagini e video, da parte delle televisioni locali.




Tra i primi a studiare il caso, in Italia, il Centro Ufologico Ionico. L’organismo diretto da Antonio De Comite ha mostrato notevole interessa in merito. Come si può leggere sul sito panoramadiario.com, pare che la causa non andrebbe ricercata nella mancanza di ossigeno. I pesci sarebbero morti per altri motivi. Infatti molti esemplari rinvenuti presentavano strane abrasioni, bruciature in pratica.

Ad onor di cronaca non è la prima volta che avengono episodi simili. Negli anni novanta si riscontrarono episodi simili in altre parti del mondo: anche in quei casi ci fu chi affermò che vi fosse una correlazione con un avvistamento. Numerosi organi di informazione in lingua spagnola hanno dato ampio risalto all’accaduto. Colombia terra di misteri in questo 2011. Non solo nelle grandi città ma anche e soprattutto nelle località più periferiche. Recentemente, ad esempio, ha destato scalpore l’episodio inerente l’avvistamento di un presunto UFO nei pressi di un vulcano. Di questo episodio è stata scattata anche qualche foto. Così come va ricordato l’ avvistamento, ad inizio anno, avvenuto in un quartiere centrale di Medellin. Un 2011 dunque vivace nei paesi dell’America latina, le cui popolazioni dimostrano una grande sensibilità ed interesse alle tematiche legate all’ufologia.

Fonte: http://notiziefresche.info/ufo-strana-moria-di-pesci-dopo-un-avvistamento-in-colombia_post-72243/

martedì 25 gennaio 2011

Michio Kaku: novità scientifiche su Ufo e alieni

La scienza in generale, la fisica e l'astrofisica in particolare hanno fatto notevoli passi in avanti negli ultimi decenni, tanto da mettere in discussione molti dei dogmi ai quali molta parte della comunità è sempre stata affezionata, vuoi per motivi conservatoristici, vuoi per mancanza di immaginazione.



Non c'è di che stupirsene: è sempre stato così e così sempre sarà, e parafrasando un noto fisico del passato si può dire che certe nuove teorie seppur corrette, vengono accettate universalmente solo quando la generazione degli oppositori non passa a miglior vita.
E' facile sentirsi rispondere: "la scienza è scienza, non cambia con il passare degli anni, se una teoria era provata e corretta allora, lo è anche oggi". Ecco, niente di più sbagliato. Anche perchè una formula matematica o fisica di per sè è certamente sempre corretta, ma la teoria che da essa può derivare niente affatto. Questo è dovuto al fatto che non è possibile poter vantare la considerazione di tutte le variabili, ma anche solo la totalità dei fattori in gioco, ed inoltre il risultato è talvolta soggetto ad interpretazione. Soprattutto si consideri che esse sono appunto teoria, il cui termine stesso prevede il fatto che non sarà mai cosa certa e mai completamente provata. Ciò non vuol dire che tutte le torie scientifiche sono discutibili, anzi, la maggior parte di esse si basa sull'esperienza, su conferme indirette e su molteplici operazioni di controllo, tanto da apparire considerevolmente affidabili, ma la verità è che la validità di una teoria scientifica è reale fino a quando non si scoprono elementi in disaccordo, o non si trovano interpretazioni migliori, cosa che in genere porta ad un'altra teoria migliore, in sostituzione della vecchia. Ciò accade continuamente soprattutto per quelle sceinze ancora in divenire, come lo studio dei meccanismi dell'universo o la fisica delle particelle, anche per il fatto che gli ambienti d'osservazione dei relativi fenomeni è particolarmente difficile, e di fatto ne ignoriamo del tutto alcuni elementi. Nel secolo scorso si sono susseguite scoperte destabilizzanti per la scienza, come la Relatività e la fisica quantstica, e solo oggi iniziamo ad assaporare i frutti più succosi di tali rivoluzioni epocali. Niente di più facile che in questo approfondire alcune delle teorie più fragili vadano sostituite, o aggirate. Questo in relazione all'esobiologia e all'ufologia è ancora più evidente. Tutti i pregiudizi novecenteschi carichi di arrogante scetticismo nullificatore sono caduti uno ad uno, tanto che oggi uno degli astrofisici più noti e considerati come è Michio Kaku, si permette di parlare di queste cose in termini deltutto possibilisti, dimostrando il cambiamento radicale dell'atteggiamento della vera scienza nei confronti della ricerca della vita aliena, e dell'identificazione di certi fenomeni una volta reputati leggendari, come gli ufo. Eh sì! La velocità della luce non è più un problema e l'acqua è dappertutto nel nostro spicchio di universo: rassegnatevi voi nichilisti fustigatori dell'immaginazione; la scienza non è dalla vostra parte.

Fonte: http://insolitanotizia.blogspot.com/

lunedì 24 gennaio 2011

La "scala di Londra" e il consiglio di prepararsi al contatto alieno

E'un gennaio piuttosto ricco sul piano dell'elaborazione ufologica. Le novità riguardano la Royal Society e la "Scala di Londra". Vediamole, grazie anche al contributo che mi ha passato il Cun, il Centro Ufologico Nazionale.



ROYAL SOCIETY - La rivista Philosophical Transactions, gestita dalla Royal Society, nell'ultimo numero ha chiesto ai governi del mondo di prepararsi a un possibile incontro con una civiltà extraterrestre. Ha sottolineato che questo incontro potrebbe essere ruvido. Il magazine sostiene che se il processo di evoluzione in tutto l’universo segue i modelli darwiniani, come accade sulla Terra, le forme di vita che contatterebbero gli esseri umani potrebbero “condividere la loro tendenza alla violenza e allo sfruttamento delle risorse". Per questo motivo, gli scienziati chiedono alle Nazioni Unite di istituire un gruppo di lavoro dedicato agli “affari extraterrestri” con la capacità di delineare un piano da seguire nell'eventualità di un contatto alieno. “Dobbiamo essere pronti al peggio nel caso ricevessimo una civiltà extraterrestre" avvisa Simon Conway Morris (docente all'Università di Cambridge), convinto che la vita biologica nell’universo debba avere caratteristiche simili a quelle della Terra. Morris è certo che se esistono alieni intelligenti “saranno come noi; dato che la nostra storia non è così gloriosa, dovrebbe farci pensare e metterci in guardia”. Il professor John Zarnecki, della Open University, e Martin Dominik, dell’Università di St. Andrews, chiedono in questo articolo un piano “responsabile” guidato da esperti e scienziati per evitare gli “interessi di potere e opportunismo” nel caso gli alieni arrivino sul nostro pianeta. La mancanza di coordinamento è facilmente superabile con la creazione di un “piano generale di lavoro”, analogo a quello costituito per monitorare gli asteroidi, guidato attraverso uno sforzo realmente globale e governato da un gruppo politico con sufficiente legittimità. La rivista affronta anche la domanda su che cosa succederà alle religioni nel caso dovessimo entrare in contatto con forme di vita aliene: "I teologi non resteranno senza lavoro - afferma Ted Peters, del Pacific Lutheran Theological Seminary in California - ma dovranno riformulare i dogmi religiosi per tener conto di una visione più ampia delle creazioni di Dio".

LA SCALA - Non stiamo parlando del teatro milanese, ma della "London Scale” (Scala di Londra) per i contatti extraterrestri. E' un'evoluzione della Scala di Rio (valori da 0 a 10, usati per quantificare l'impatto di ogni annuncio pubblico riguardo all'evidenza di intelligenza extraterrestre) e anche della celebre equazione di Drake. In termini matematici è definita dalla formula LSI (che sta per London Scale Index) = Q x δ, dove δ varia da 0 a 10 e dove Q è la somma dei valori di questi quattro parametri: 1) la forma di vita annunciata; 2) la natura delle prove; 3) il tipo di metodo utilizzato nella scoperta; 4) la distanza dalla Terra in cui è stata trovata questa nuova forma di vita. La somma è moltiplicata un fattore di fiducia di chi ha effettuato l'annuncio. Questo va da fraudolento (0), prevalentemente non veritiero (0,1), controverso ma non scartabile (0,2), testato ma necessita di ulteriori prove (0,3), prevalentemente veritiero (0,4) e, infine, certo o molto affidabile (0,5).

Fonte:http://misterobufo.corriere.it/

UFO, astronauta ESA: «Sì, abbiamo visto cose inspiegabili»

Bisogna ammetterlo: non passa giorno in cui non si parli, nel bene o nel male, del fenomeno UFO e dell’esistenza di vita intelligente oltre quella terrestre. Stiamo assistendo ad una vera e propria escalation in termini di confessioni, rivelazioni, dichiarazioni, testimonianze, interviste, foto e filmati, tutti incentrati su eventi apparentemente inspiegabili e collegabili all’Ufologia.




Oggi è il turno di Jean-François Clervoy, astronauta francece in forza all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dal 1992. La sua ultima esperienza spaziale risale al 1999, con la missione STS-103 il cui obiettivo era la riparazione del telescopio spaziale Hubble.

In una intervista pubblicata dall’edizione spagnola dell’ABC, l’astronauta ha raccontato delle missioni spaziali passate e in corso, soffermandosi sulle motivazioni che hanno spinto (apparentemente) la NASA a “tralasciare” la Luna e spiegando che per l’Agenzia Spaziale Americana esistono luoghi più interessanti da esplorare, come Marte e gli asteoridi. Inoltre, esistendo una cooperazione internazionale per le missioni in progetto, il contributo europeo è fortemente vincolato dalle scelte e dalle strategie degli Stati Uniti e Russia.

Nella chiacchierata con l’astronauta, lo stesso ha esposto un ambizioso progetto, un suo sogno: la realizzazione di una stazione orbitante visitabile, in orbita geostazionaria attorno la Terra, a 36.000 chilometri di quota. “L’Europa – dichiara – ha la tecnologia e la capacità per realizzare questo progetto”.

Passiamo alla interessante rivelazione. Alla domanda se gli astronauti avessero visto, durante le missioni spaziali, qualcosa che non hanno potuto spiegare, Clervoy ha risposto: “Si, c’è qualcosa. A volte ci sono cose che vediamo e che non riportiamo, resta un segreto. Naturalmente sono questioni che entrano in gioco con la sicurezza. Molto spesso non viene divulgato nulla perchè si può essere fraintesi, pregiudicando l’immagine e la carriera, oppure giudicati come se si fosse commesso un errore”.

Parole che certamente non vanno sottovalutate e che vanno a sommarsi alle tante dichiarazioni (fondate o meno) di coloro che, negli ultimi decenni, hanno vestito un ruolo ufficiale in campo militare e scientifico.

Fonte:http://www.newnotizie.it/2011/01/12/ufo-astronauta-esa-%C2%ABsi-abbiamo-visto-cose-inspiegabili%C2%BB/

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...