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giovedì 2 settembre 2010

Dean e le quattro razze umanoidi

E’ venuto anche in Italia, all’inizio dell’estate, e ha parlato a un convegno svoltosi in Calabria. Più in generale, è “agitato” e, soprattutto, appare risoluto ad attaccare. Stiamo parlando di Robert Dean, ex sergente maggiore della Nato ma, nella sua ultradecennale carriera di militare, pure comandante di unità operative nelle guerre in Corea e in Vietnam.



Va all’attacco di che cosa? Di quella che lui sostiene essere una verità ormai non più mascherabile: gli alieni non solo ci scrutano, ma da tempo stanno prendendo le “misure”, con interesse, al genere umano. Tra le razze extraterrestri ce ne sarebbero infatti quattro con il “taglio” umanoide (ideali per i “pezzi di ricambio?”: in fondo è una tesi che in tempi non sospetti, gli anni 70 della serie Ufo e Shado, gli sceneggiatori inglesi Gerry e Sylvia Anderson avevano già teorizzato) e una di queste, oltretutto, sarebbe formata da individui perfetti. Noi, insomma, saremmo degli ibridi di serie B. Certo, ripensando a certe escursioni sulla “razza pura” fatta da ben noti e tristi personaggi della storia, vengono i brividi e occorre frenare. Però, in assoluto, depurando le riflessioni da ogni basso istinto e da certi orrori, potrebbe anche starci che, in un ipotetico ranking di entità che popolano l’universo, noi non si sia al posto più elevato (posto e premesso che occorre pure mettersi d’accordo su questo concetto). Comunque, le parole e l’incavolatura di Dean sono riassunte in questa frase, pubblicata dal sito www.nonapritequelportale.com: “Sono stanco, arrabbiato e spazientito… il tempo è venuto, è ora di dire le cose come stanno. Ho atteso trent’anni questo momento e la mia pazienza è finita. Oltretutto si sta parlando di un argomento che è il più importante dei nostri tempi e certamente uno dei più significativi di tutta l’umanità”.
dean.jpg
Come dargli torto? Se venisse provato che si è coperta l’esistenza degli alieni, qualcuno dovrebbe un giorno fornire adeguate spiegazioni, al di là del ragionevole motivo di celare per non impressionare una massa che potrebbe essere colta dal panico. Su You Tube, come ci ha segnalato il nostro amico Suntheory, c’è un filmato di 4 minuti scarsi che riassume però bene la posizione e i sospetti di Dean: vi invito anch’io a cliccarlo (questo e il link) e poi a commentarlo. Una cosa su tutte mi ha colpito: un uomo, per quanto non lo conosca e non lo possa giudicare nel grado di attendibilità, che ha frequentato per tanto tempo ambienti di un certo profilo del suo Paese, gli Stati Uniti, è tra quelli che sospetta complotti e coperture: è solo un pazzo, un mitomane scriteriato, o un furbastro in cerca di facile pubblicità? Per la cronaca, l'ex militare comincia dalla Nasa. E non è necessario arrivare alla storia controversa, anzi di più, delle missioni fantasma Apollo 19 e Apollo 20. Ci si può tranquillamente fermare alle spedizioni che, con buona pace di coloro che sostengono che l’uomo non è mai andato sulla Luna, sono state ufficialmente consegnate ai libri di storia.

Fonte: http://misterobufo.corriere.it/

martedì 6 luglio 2010

Corrado Malanga: prendere coscienza del problema alieno

Direttamente dal blog disclosureprojectufo la segnalazione di una serie di filmati di Corrado Malanga pubblicati qualche giorno fà....ecco come Danilo, amministratore del blog, presenta questi video...

Oggi, voglio presentarvi una lunga intervista fatta a Corrado Malanga, pubblicata in questi giorni sul canale tematico a lui dedicato. Il filmato, diviso in ben 25 episodi, rende sicuramente onore allo studio sistematico che il Malanga ricercatore ha portato a termine in tutti questi anni sul fenomeno delle abduction aliene, studio che gli è valso sicuramente il merito di essere annoverato tra i maggiori esperti del problema. “Prenderne coscienza”, questo il titolo di questa lunga intervista, vuole essere un incoraggiamento a considerare come reale il fenomeno dei rapimenti alieni ed ha lo scopo di far conoscere a tutti quali sono le caratteristiche ed i fenomeni connessi a questo particolare ed attualissimo problema.”
E, credetemi, in questo, Corrado Malanga riesce molto bene…
Nel frattempo lo ringraziamo per lo sforzo immenso – e non privo di rischi, a questo punto - che sta compiendo al posto di una intera comunità scientifica che continua codardamente ad ignorare tutto ciò che non sa spiegare, vanificando in questo modo la funzione stessa della scienza. E forse anche la finalità ultima della nostra esistenza terrena.
Buona visione.

Ecco il primo video:




Potete continuare a vedere il resto sul canale tematico http://www.youtube.com/user/ArchivioMalanga....

martedì 29 giugno 2010

Canada: Filmata cretura aliena?

Anche se di solito sono grosse bufale ecco un curioso filmato...

Alcuni siti ufologici statunitensi hanno pubblicato in questi giorni sul loro portale, un video molto particolare postato su Youtube: girato da un contadino della zona rurale di Alberta, in Canada, presumibilmente nei primi di Giugno (forse il giorno 7), il filmato mostra un qualcosa di certamente non umano che attraversa il giardino del malcapitato contadino che suo malgrado con una videocamera riprende la scena. Il presunto alieno, glabro e molto alto, cammina lentamente con una strana andatura, sembra avere delle mani molto grandi con tre dita ciascuna e apparentemente indossa una tuta metallica molto aderente che a tratti sembra rendere la figura quasi invisibile alla vista. Ad un certo punto l’essere, rendendosi conto di essere osservato, aumenta la sua andatura e fugge via sparendo dall’obiettivo.
Bufala, realtà? E’ ancora presto per dirlo: il filmato è stato posto sotto sequestro ed è tuttora al vaglio degli studiosi di tutto il mondo…




Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

giovedì 24 giugno 2010

Implicazioni della Teoria dell’Inflazione per le Visite Extraterrestri

Pubblichiamo una interessante ricerca a cura di J.Deardoff (1), B.Haisch (2), B.Maccabee (3) e H.E.Puthoff (4) con traduzione di Lavinia Pallotta, galactica@infinito.it (Membro Gruppo Camelot e Fondazione Sentinel Italia)....Buona lettura...

- (1) 1689 S.W.Knollbrook Pl., Corvallis, Oregon 97333, USA;
- (2) National Aviation Reporting Center on Anomalous Phenomena (NARCAP, www.narcap.org), Post Office Box, 1535, Vellejo, California, USA;
- (3) Fund for UFO Research, Post Office Box 277. Mt Rainer, Maryland, 20712, Stati Uniti;
- (4) Institute for Advanced Studies at Austin, 4030 W. Braker Ln., Suite 300, Austin, Texas 78759, USA, puthoff@earthtech.org;



Abstract:
Recentemente si è sostenuto che il ragionamento antropico applicato alla Teoria dell’Inflazione rafforzi la previsione secondo la quale dovremmo fa parte di una vasta civiltà galattica, rafforzando così il paradosso di Fermi “Dove sono tutti?”. Inoltre, la teoria delle superstringhe e della M-brane ammette la possibilità di universi paralleli, alcuni dei quali, in linea di principio, potrebbero essere abitati. In aggiunta, discussioni riguardo ad un concetto così esotico di trasporto come “wormhole attraversabili” ora le si trovano nella rigorosa letteratura di fisica. Di conseguenza, la soluzione al paradosso di Fermi “siamo soli”, basata sui limiti delle opinioni dell’inizio XX secolo, appare oggi in contrasto con i nuovi sviluppi delle migliori teorie di fisica e astrofisica. Per tanto riesaminiamo e rivalutiamo l’attuale ipotesi secondo cui gli extraterrestri o le loro sonde non si trovano in prossimità della Terra e ipotizziamo invece che potrebbero essere trovate alcune prove della loro presenza, in determinati rapporti UFO di alta qualità. Questo studio approfondisce l’ipotesi precedente secondo cui: (1) il viaggio interstellare da parte di civiltà avanzate non esula a priori dai principi della fisica e, quindi, potrebbe essere fattibile, e (2) che tali avanzate civiltà potrebbero preferire la ricerca della conoscenza da specie incontaminate piuttosto che una comunicazione diretta tra specie, e di conseguenza scegliere un apparente occultamento della loro presenza.

1. Introduzione
La domanda sempre ricorrente sul perché sembra che la Terra non sia stata visitata da extraterrestri (ET) ha dato vita a numerose discussioni sul tema del “Paradosso di Fermi”. Il problema nacque come battuta di Enrico Fermi ai suoi colleghi dopo pranzo, un giorno del 1950 a Los Alamos. Se ipotizziamo l’esistenza di solo un’altra o molte civiltà aliene nella Via Lattea della nostra galassia, e se ipotizziamo la colonizzazione che implica il viaggio interstellare vicino alla velocità della luce o molto meno, il modello di diffusione prevede la colonizzazione o almeno la visita di tutti i pianeti abitabili della galassia nella scala temporale di decine milioni di anni, molto meno rispetto agli approssimativi 13 x 109 anni di età della galassia stessa. Da qui il paradosso: dove sono tutti [1]?
Possibilità teoriche sconosciute a Fermi, oggi rendono persino più forte il paradosso. Ora si può congetturare razionalmente riguardo le prospettive presentate dagli universi paralleli a membrana [ovvero la “teoria M-brane”, 2]. Pertanto, se l’esistenza di un universo multi-dimensionale come si deduce dalle Teorie delle Superstringhe e della M-brane è corretta, potrebbero esserci universi abitati a minuscole distanze ortogonali dal nostro. Inoltre, il ragionamento antropico è stato recentemente applicato alla teoria dell’inflazione, per arrivare ancora una volta alla conclusione che dovremmo trovarci all’interno di una più vasta civiltà galattica [3]. Mentre una volta, la soluzione al paradosso di Fermi “Siamo soli” era l’unica apparentemente valida, oggi risulta incompatibile con l’assunto dell’auto-campionamento casuale e dell’universo infinito, coerente con la teoria dell’inflazione. Ci troviamo così nella curiosa posizione per cui l’attuale teoria cosmologica prevede che si dovrebbe avere esperienza di visite extraterrestri. Allo stesso tempo, le attuali fisica e astrofisica suggeriscono che tali visite possano non essere impossibili come si credeva.

2. Recenti Progressi Scientifici
In recenti scoperte astronomiche, sono stati catalogati oltre 100 esopianeti, con la sensibilità di localizzazione ora aumentata al punto che, ad esempio, un pianeta delle dimensioni di Giove si è dedotto si trovasse in un’orbita simile a quella di Giove, attorno ad una stella simile al Sole [4]. Nel campo dell’esobiologia, molte recenti attività suggeriscono che alcuni degli elementi fondamentali per la vita possano avere origine nello spazio come anche essere trasportati dai meteoriti [5-6]. La possibilità di una diffusa panspermia ha ricevuto nuovo impeto [7-8]. Tali studi e scoperte rendono plausibile l’ipotesi che ci sia vita intelligente altrove, nell’universo. Questo, naturalmente, è il postulato fondamentale formulato dai sostenitori del SETI, Search for ExtraTerrestrial Intelligence, che usa mezzi di localizzazione ottici o a microonde.
L’ipotesi extraterrestre (ETH), secondo la quale la vita intelligente proveniente da “altrove” nell’universo potrebbe stare facendo visita alla Terra, è diventata meno inverosimile attraverso la tesi secondi cui il limite della velocità della luce -“loro non possono giungere fin qui da là”- non è così limitante come ipotizzato in precedenza. Questo limite vede la propria origine nella teoria speciale della relatività, che non mettiamo in discussione. Ad ogni modo, nel contesto della relatività generale (GR) ci sono tre approcci che potrebbero permettere di by-passare legittimamente tale limite, data una conoscenza sufficientemente avanzata (forse di milioni di anni) di fisica e tecnologia.....
[NdR: il resto del lungo articolo, ovvero il secondo paragrafo, unitamente ai paragrafi 3, 4, 5 e 6 si possono trovare al sito web www.fondazionesentinel.org/documenti_ufo/implicazioni.htm]

7. Conclusioni
Nonostante il fenomeno UFO continui ancora oggi da più di due generazioni, l’enorme vantaggio tecnologico dei presunti ET si presenterebbe ancora come un grande shock per molti scienziati così come anche cittadini, come ha indicato il Brooking Report [47]. Potrebbe essere così grande da sfidare seriamente la nostra realtà consensuale, un pericolo non insignificante. L’essere impotenti nei confronti della loro presunta potenzialità e vantaggio evolutivo potrebbe non essere in gran parte ben accetto, e non sarebbe una sorpresa il fatto che la scienza avrebbe difficoltà ad accettare la situazione [48]. Ciononostante, la realtà del fenomeno e il fatto di essere stati scoperti già da tempo da ET progrediti ora può risultare più probabile della soluzione al paradosso di Fermi attraverso la non esistenza di ET avanzati o la loro incapacità di esplorare o colonizzare la galassia. Pertanto è necessaria un’aperta ricerca scientifica a riguardo, con una particolare attenzione verso i resoconti UFO di alta qualità, che sembrano mostrare indizi di coinvolgimento d’intelligenza e strategia ET.

Ringraziamenti:
Ringraziamo P.Sturrock della Stanford University e T.Roe del National Aviation Reporting Center of Anomalous Phenomena (NARCAP) per i miglioramenti suggeriti.

Note:
1. S. Webb, “If the Universe is Teeming Aliens... Where is everybody? Fifty solutions to the Fermi Paradox and Problem of Extraterrestrial Life”, Copernicus Books, New York, 2002.
2. E. Dudas, “Theory and Phenomenology of type I strings and M-theory”, Class. Quant. Grav., 17, R41, 2000, (hep-ph/0006190).
3. K. D. Olum, “Conflict between anthropic reasoning and observation”, ANALYSIS, 64, p.1, 2004, (gr-qc/030370).
4. S. Udry, M. Mayor, e N. C. Santos, “Statistical properties of exoplanets. I. The period distribution: Contraints for the migration scenario”, Astron. Astrophys., 407, p.369, 2003.
5. B. C. Coughlin, “Searching for alien haven in the heavens”, Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A., 98, p.796, 2001.
6. D. P. Glavin, O. Botta, G. Cooper, e J. L. Bada, “Identification of amino acid signatures in carbonaceus chondrites”, Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A., 98, p.2138, 2001.
7. M. K. Wallis e N. C. Wickramasinghe, “Interstellar transfer of planetary microbiota”, Mon. Not. R. Astron. Soc., 348, p. 52, 2004.
8. W. M. Napier, “A mechanism of interstellar panspermia”, Mon. Not. R. Stron. Soc., 348, p. 46, 2004.
47. U.S. House of Representatives report No 242, “Proposed Studies on the Implications of Peaceful Space Activities for Human Affairs”, 1961.
48. P. A. Sturrock, “Extraterrestrial intelligent life”, Q. J. R. Astron. Soc., 19, p.521, 1989.

Fonte: http://www.camelotchronicles.com/2005/Testi/09txt1.htm#infl1

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