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venerdì 8 ottobre 2010

E vi fu guerra in cielo...

Un altro interessante articolo del blogger Zret...



E vi fu guerra in cielo: Michele ed i suoi angeli combatterono contro il dragone; anche il dragone ed i suoi angeli combatterono, ma non vinsero e per loro non fu più trovato posto nel cielo. (Apocalisse 12,7-8)

Uno scenario verosimile?

Scrive Daniele Dellerba: "Nel recente documentario di "History Channel", "A caccia di UFO: spie extraterrestri", si ipotizza che alcuni U.F.O. siano stati abbattuti grazie a nuovi tipi di laser ad alta potenza, in via di realizzazione in alcuni famosi laboratori statunitensi. Questi prototipi di raggio anti-U.F.O. preoccuperebbero, secondo gli autori, gli alieni, che così spierebbero queste aree di ricerca. Se così fosse, a nostra insaputa, sarebbe stato guadato un Rubicone strategico. Disponendo, infatti, di un'arma anti-intrusione in grado di colpire velivoli non terrestri anche a lunga distanza nello spazio, diventerebbe meno pressante conservare il segreto con le masse. Ovviamente, oltre alle difese laser, deve anche essere disponibile un modo per schermare le armi a raggi dai grandi black out energetici che gli U.F.O. producono, altrimenti questi armamenti sono inutili per minacciare gli extraterrestri. Se esistono queste armi laser, vedremmo spuntare ovunque nuove strutture locali in ogni stato per produrre grandi quantità di energia elettrica: forse qualcuno noterà un nesso con la rinata mania internazionale di costruire centrali nucleari (anche in Italia)."

Queste osservazioni si incuneano nel dibattito esopolitico che diviene sempre più attuale. Le bellicose dichiarazioni di un esponente politico giapponese, che ha invitato a considerare l'eventualità di un’aggressione aliena contro cui è necessario armarsi, suonano come l’ennesimo appello a combattere il nemico esterno creato dal nulla. Anche Stephen Hawking ha voluto mettere in guardia contro colonizzatori provenienti da lontanissimi pianeti: le frasi del cosmologo britannico, neanche tanto sibilline, paiono in linea con gli scopi del governo occulto. Quali sono i fatti cui si riferisce il ricercatore indipendente Dellerba? Astronavi di civiltà spaziali sono abbattute dai terrestri, ma questo non è un fenomeno recente ed i militari hanno solo, negli ultimi anni, perfezionato i sistemi d’arma per neutralizzare gli “intrusi”.

E’ forse stato un errore credere che fosse possibile stipulare un accordo o un patto di non aggressione con i governi mondiali: ora le forze armate del pianeta, avvalendosi della retro-ingegneria che ha consentito loro di progettare e costruire velivoli e strumenti bellici sempre più sofisticati e letali, stanno per avere il sopravvento su esseri che hanno sottovalutato non solo le capacità tecnologiche del nemico, ma soprattutto la sua incommensurabile perfidia. L’"Iniziativa di difesa strategica" - S.D.I. (alias “Scudo spaziale”), i satelliti, le armi ad energia diretta sono da decenni impiegati contro gli avversari della Cabal, sovente con successo. Diversamente, si spiegherebbe la militarizzazione dello spazio? Vogliamo forse cadere nel tranello e cominciare un’altra guerra infinita contro un inafferrabile Bin Laden cosmico e concentrare l’odio contro un Goldstein galattico? Continua ad echeggiare l’avvertimento (inascoltato) di Werner Von Braun, per bocca della sua portavoce, Carol Rosin: “the last card, the last card”. L’ultima carta cui si riferiva la Rosin è appunto lo spauracchio extraterrestre: non neghiamo che possa esistere un pericolo esterno, ma non coinciderà mai con quello additato dall’O.N.U. e dalle altre screditate istituzioni nazionali ed internazionali.

E’ il solito gioco delle parti: le autorità intendono demonizzare esseri benevoli per perpetuare il loro perverso dominio. Purtroppo creature “gandhiane” non hanno reagito o hanno reagito in modo molto blando agli attacchi sferrati dai militari, forse confidando nella loro superiorità tecnologica e spirituale, ma certi farabutti comprendono solo le maniere forti. La ripercussione è la seguente: sembra che alcuni esseri siano ridotti a mal partito. In caso di conflitto, specialmente se i terrestri potessero contare su potenti alleati, l’esito non sarebbe scontato. Il teatro di guerra è stato già accuratamente mappato, ricavandone una configurazione elettronica tridimensionale (Progetto R.F.M.P.): il teatro di guerra è il mondo. Ecco perché le irrorazioni clandestine investono l’intero pianeta o quasi. La prossima conflagrazione sarà “la guerra dei mondi”.

E’ evidente che i media stanno cercando, assecondando la volontà di poteri occulti, di acclimare l’opinione pubblica alla possibilità del “contatto extraterrestre”: che certe notizie, come quella sulla nomina di un’ambasciatrice dell’O.N.U. per le relazioni con le civiltà stellari, siano diffuse per essere subito dopo smentite, poco importa. Il sasso è stato gettato. I telefilm Visitors e The event lanciano messaggi obliqui. Il contatto, però, sarà gestito secondo le bieche strategie ed i fini di un potere che ha sempre ingannato e vessato le nazioni. Possiamo credere alle “verità” del sistema? Quando, nel corso della storia, almeno quella degli ultimi decenni, il potere ha agito nell’interesse dei cittadini? La chiamata alle armi contro gli alieni “cattivi” potrebbe essere l’eccezione? Ammettiamo, per assurdo, che una tantum il governo mondiale intenda difenderci da assalitori esterni, chi di noi sarebbe tanto stupido da rispondere all’appello “Armiamoci e partite!” Vadano i governanti ed i loro lacché a combattere, a morire, dilaniati da una bomba, si tratti di stanare un inesistente Bin Laden da una grotta dell’Afghanistan, si tratti di sparare ad un soldato proveniente da chissà dove.

Fonte: http://zret.blogspot.com/

domenica 1 agosto 2010

Ipotesi lunari

Numerose sono le teorie sulla formazione della Luna che, stando all'astronomia ufficiale, avrebbe 4,6 miliardi di anni. Secondo l'astronomo statunitense W.H. Pickering (1858-1938), questo "calcinato cadavere cosmico" (W. Von Braun) fu strappato dal cuore della Terra.



Anche R. Steiner, nel saggio “Miti e misteri dell'antico Egitto”, sostiene che il satellite e la Terra, eoni addietro, costituivano un unico corpo celeste. Lo scienziato britannico J.H. Jeans (1877-1946) pensò che Selene fosse il risultato dell'aggregazione di frammenti cosmici; il celebre astronomo di Albione, F. Hoyle, (1915-2001), ipotizzò che la Luna fosse stata originata dai frammenti di una stella esplosa.

Il noto cosmonauta sovietico Pavel Popovich (1930-2009) riporta le seguenti informazioni: molto tempo fa, esisteva un pianeta gigante vicino alla Terra, più grande di Saturno, abitato da una civiltà avanzatissima. Alcuni autori di fantascienza chiamano il pianeta Phaeton, altri Moonah. I suoi abitanti sfruttavano l'energia nucleare ed usavano il nostro pianeta come area di test: di conseguenza sul pianeta occorse un'esplosione con tragiche conseguenze. Un frammento di Moonah si staccò e venne catturato dalla Terra, per diventare la nostra Luna.

La Luna, che è l'oggetto astronomico più vicino a Gaia ed il più intensamente studiato, è dopo tanti millenni, ancora un corpo enigmatico: ad esempio, non è chiaro quale sia la genesi dei crateri. Di solito si ripete che i crateri sono dovuti all'impatto di meteoriti, benché alcuni scienziati li attribuiscano all'attività vulcanica. Talbot, però, insieme con gli altri ricercatori che hanno elaborato la teoria dell'universo elettrico, sostiene che la conformazione di queste depressioni circolari e, in particolare, le raggiere di solchi sui bordi evidenziano l'azione di fenomeni elettrici su scala cosmica.

Sono molteplici le singolari manifestazioni osservate sul globo: si va dalle ombre che si muovono ai bagliori di fuoco, come quelli notati il 23 novembre del 1920 nei crateri Funerius e Keplero, dai "segnali luminosi" del cratere Platone, alla trasparenza della Palude del sonno. Qui il suolo selenita appare semidiafano, lasciando intravedere al di sotto un piano opaco. Queste ed altre stranezze sono state raggruppate nell'espressione "fenomeni lunari transienti".

Questi eventi sono osservati da circa un millennio ed alcuni sono stati riferiti da molti testimoni o da scienziati rispettabili. I fenomeni che sono stati osservati variano da nebbie localizzate a cambiamenti duraturi del panorama lunare ed includono nebbie, colorazioni rossicce, verdi, blu o violette, illuminazioni, oscuramenti.

Non manca poi chi afferma, come il documentarista José Escamilla, che il satellite ha un aspetto e colori ben diversi da quelli divulgati dalla N.A.S.A.: non sarebbe, infatti un sasso grigio ed arido, ma un avamposto su cui sorgono basi extraterrestri. Una speculazione? Già lo scrittore Luciano di Samosata, nel suo romanzo "Storia vera", aveva immaginato che la Luna fosse abitata: la sua era solo un'invenzione letteraria, ma l'idea che lassù qualcuno si nasconda sotto i mari e le catene montuose o sulla dark side, non è poi così peregrina, se già il funesto Bush junior progettò di costruire installazioni militari sul satellite.

La fascinazione della Luna è antica quanto l'umanità: simile ad un volto occhiuto, essa sembra scrutare la Terra. La superficie selenita, con aree di colorazione differenti, ha tradizionalmente suggerito l'immagine di un viso umano. Plutarco (I- II sec. d. C.), nella monografia "De facie in orbe Lunae apparente", disquisisce su tale concezione. Nel Medioevo, alcuni videro nel disco splendente la figura di Caino che regge una forca di spine. Dante, seguendo Averroè, aveva attribuito le aree chiare e scure ai "corpi rari e densi", ossia alla diversa densità della materia lunare, ma Beatrice in Par. II, corregge tale convincimento, attraverso una spiegazione di natura teologica.

Di recente, un famoso scrittore ha rinverdito l’eccentrica idea secondo cui la Luna sarebbe una costruzione artificiale, una gigantesca astronave, ospitante un gruppo di perfidi alieni che, da eoni, perpetra una perniciosa manipolazione dell’intera umanità. Questa congettura si incastra con la tesi circa l'artificialità di Phobos e Deimos, i satelliti di Marte, le cui caratteristiche salienti erano state inspiegabilmente divinate da Johnathan Swift nei "Viaggi di Gulliver". L'astrofisico sovietico I. Sklovskij (1916-1985), decenni addietro, suggerì che le lune del cosiddetto "pianeta rosso" non fossero naturali. Una ricerca scientifica, eseguita poco tempo fa, da un'équipe indipendente del Mars Express Radio Science (MaRS), ha concluso che l’interno di Phobos potrebbe essere cavo, proprio come opinò Sklovskij.

Come si può constatare, i misteri selenici sono innumerevoli e qui ho tralasciato anche solo di sfiorare gli ambiti astrologici ed esoterici, il significato mitico e religioso della Luna e di Lilith, the black moon, le tradizioni che legano la rutilante sfera al Sinai etc. Che il nostro satellite sia un mondo artificiale, a guisa della Morte nera, la sinistra stazione spaziale, al centro dell'universo immaginato nella saga cinematografica "Star wars", non è forse una supposizione così... lunare.

Fonti:

Enciclopedia dell’astronomia e della cosmologia, Milano, 2005 s. v. Luna e sotto le voci inerenti agli scienziati
P. Kolosimo, Ombre sulle stelle, Milano, 1966
R. Steiner, Miti e misteri dell’antico Egitto, 1908
http://www.blogger.com/post-create.g?blogID=4977974539732198049
Fonte: http://zret.blogspot.com/2010/07/ipotesi-lunari.html

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