giovedì 19 maggio 2011

National Geographic e la possibilità di un attacco extraterrestre

Non ho ancora ben capito se domenica prossima sarà lanciato il servizio-inchiesta sull'Area 51 e soprattutto quale emittente (National Geographic, History Channel o Discovery Channel?) lo manderà in onda. Di sicuro, però, il 22 maggio è il giorno scelto da National Geographic per la "prima" di un altro documentario che si annuncia interessante o, comunque, foriero di discussione. Titolo: "When Aliens Attack".


La possibilità che la Terra si ritrovi alle prese con un attacco extraterrestre è valutata da vari punti di vista e prospettive, non senza una serie di premesse a mo' di sfondo, se vogliamo scontate ma necessarie per introdurre il tema. Così, tra l'altro, si ricorda la frase di Carl Sagan "Se nell'universo non ci fossero forme di vita oltre a quelle che esistono sulla Terra, saremmo di fronte a uno spreco enorme", oppure si sottolinea che solo nella nostra galassia ci sono dai 10 ai 50 miliardi di pianeti simili al nostro. "Se non pensassi che non ci fossero chance più che buone di intercettare altre intelligenze, non farei questo mestiere, anche perché non è così remunerativo e ti espone pure al rischio di non essere creduto o, peggio, di essere dileggiato" afferma il dottor Seith Shostek, astronomo veterano del programma Seti. La sua professione di fede è totale: "Se sento qualcuno dichiarare "no, non ci sono alieni nello spazio attorno a noi", io rispondo: "allora credi nei miracoli". Il miracolo, ovviamente, starebbe nel fatto che non esistono". La lista degli intervistati è nutrita e miscela, come d'obbligo in questi casi, sia i credenti sia i miscredenti, questi ultimi ben rappresentati dal colonnello Brian De Toy, già responsabile di studi strategici a West Point: "Io sono uno scettico che crede... nei miracoli. Un anno fa ero in Afghanistan e in Irak: gli alieni con i quali avevo a che fare stavano là; e di loro sono ancora oggi abbastanza preoccupato. Degli altri, no, per nulla". Ad ogni modo, c'è anche chi si è premunito. Partendo dal presupposto che l'Uomo nelle sue conquiste ha trattato male le popolazioni con le quali si è confrontato e che, per analogia, ci sono buone possibilità che gli extraterrestri ci "paghino" con la stessa moneta, il dottor Travis Taylor, per vent'anni dipendente del Dipartimento della Difesa e della Nasa, si è messo al computer e ha scritto il seguente volume: "Introduzione alla difesa planetaria". "Il punto - spiega - non è se ci sono o non ci sono, ma che cosa hanno in mente? E se i loro progetti fossero poco pacifici, com'è molto probabile che sia, la domanda diventa questa: come proteggiamo il pianeta?"

Fonte: http://misterobufo.corriere.it/

1 commento:

  1. Se tutti allenassimo un attimo di più i poteri straordinari della nostra potentissima e inarrestabile mente umana, tutto sarebbe diverso. Io mi alleno per andare oltre da anni. La Mente Umana è in grado di fare qualsiasi cosa se solo lo vogliamo. Non esistono armi che possano sconfiggerla.

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