sabato 26 marzo 2011

Ufo in Italia: il coraggio di “cavalcare la tigre”

Il “richiamo del cielo”. Negli ultimi anni si assiste, sempre più spesso, ad organi d’informazione tradizionali che iniziano ad occuparsi, con il taglio della cronaca e dell’inchiesta, di episodi di avvistamento UFO o semplicemente commentando contributi in video e in immagini provenienti dal web e in particolare da YouTube. Una linea in controtendenza con il trend degli ultimi decenni in Italia. Un telegiornale che si posiziona in avanguardia, coraggiosamente su questo terreno minato, è Studio Aperto. Incurante delle critiche dei non amanti della tematica UFO. Costoro non gradiscono. In Italia non è così scontato che un tg nazionale commenti, di tanto in tanto, un caso di avvistamento o un video di presunto UFO. In Sud America, invece, è un atteggiamento nelle corde dei mass media locali.


Le telecamere del telegiornale di Italia Uno erano ad esempio recentemente a Rho, in occasione della recente conferenza. Non solo la tv. Numerosi giornali locali e nazionali iniziano a seguire, con soluzione di continuità, non solo i casi più clamorosi ma anche quelli più specifici e particolari. Ad esempio basti vedere il risalto, con tanto di titolo di apertura in una pagina di cronaca, che ha riservato la Gazzetta del Mezzogiorno al recente caso dell’UFO di Manduria. All’interno del lungo pezzo di Nando Perrone vi è un’intervista ad Antonio De Comite.


Un taglio equilibrato ed asciutto, non sensazionalistico ma obiettivo. L’ufologia non più come il fenomeno folcloristico da raccontare con articoli che, in gergo, venivano definiti di “colore” ma descritta alla stregua di una realtà sociale. Non più il riempitivo da mettere in prima pagina nelle sonnacchiose cronache estive.

Una lenta, graduale svolta che potrà sfociare in una “rivoluzione culturale” del fenomeno UFO in Italia. Rivoluzione culturale di cui si avvertono i primi significativi accenni,già da qualche anno. Per buona pace di coloro che, sull’altare di una presunta superiorità intellettuale, gradirebbero veder relegata l’ufologia esclusivamente nelle pubblicazioni di settore. Molto dipenderà, ovviamente, da come gli ufologi italiani, singolarmente, riusciranno a frenare rivalità e gelosie. Soprattutto superare annose contrapposizioni. Frenare, per quanto possibile, l’istinto autolesionistico che li porta a scaramucce “filosofiche”. Fini a se stesse. I presupposti per un cambio di marcia sembrano profilarsi. C’è un vasto pubblico di appassionati, un bacino d’utenza crescente che è la chiave di volta per penetrare nei circuiti dell’informazione tradizionale.

Il livello qualitativo medio dei ricercatori è molto elevato. Migliore di quello di tanti altri paesi, ufologicamente, più evoluti. Le derive “fondamentaliste” sono in declino mentre si sta imponendo una corrente “neorealistica”. Cosa manca? Un pizzico di convinzione in più e di audacia, il coraggio di provare il balzo del definitivo salto di qualità. Abbandonare la nicchia e sbarcare in un nuovo mondo. Fuggire dalla tentazione del “appeasement” con gli scettici. Il destino dell’ufologia italiana è ancora nelle mani degli ufologi, consorziati e indipendenti. Il coraggio, una volta per tutte, di cavalcare la tigre.

Fonte: http://notiziefresche.info/ufo-in-italia-il-coraggio-di-cavalcare-la-tigre_post-91211/

2 commenti:

  1. wow secondo me gli alieni esistono perche è impossibile che non ci sia un'altra forma di vita nell'universo!!!!

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