giovedì 5 aprile 2012

Ex pilota U.S. Navy ammette incontro con un UFO

Dopo circa quarant’anni l’ex pilota della Marina Militare statunitense, il Capitano Larry Jividen (nella foto) ha deciso di raccontare il suo personale incontro con gli UFO. Lo ha fatto in un memoriale rilasciato in esclusiva al quotidiano online The Huffingtonpost.


La notizia è stata resa nota dalla testata giornalistica nella giornata di ieri.

Si tratta dell’ennesima testimonianza resa da un teste credibile (un pilota militare), sulla tangibilità di un fenomeno che è ancora senza risposte definitive.

Ma passiamo ai fatti.

L’evento accadde nel lontano 6 febbraio 1975. In quel periodo Jividen era pilota di un T-39 Sabreliner (foto in basso) in dotazione alla U.S. Navy. Egli stava effettuando l’addestramento come pilota della Marine Reserve Squadron di stanza presso la Naval Air Station di Pensacola, Florida.

La missione filava via tranquilla ad una quota di circa 33000 piedi (poco più di 10000 metri di altezza) quando improvvisamente Jividen, che era alla guida dell’aereo, guardando sulla sua destra vide una luce rossa fissa presente nel cielo. Non lampeggiava come i consueti flash anticollisione in dotazione agli aerei ma poteva essere qualche altro tipo di traffico. Per questo motivo, il Capitano Jividen chiamò via radio il centro di controllo di Pensacola chiedendo notizie su cosa volasse vicino a lui in quel momento. L’oggetto fu osservato da tutti i membri dell’equipaggio (sei in tutto) e risultava essere solido e di forma circolare. Quando l’equipaggio fu informato dalla torre di controllo che nessun altro tipo di traffico risultava essere presente nella zona, Jividen cominciò a preoccuparsi poiché capì che il misterioso velivolo non veniva segnalato dai radar. Così chiese l’autorizzazione ad un cambio di rotta per avvicinarsi alla misteriosa presenza e capire cosa fosse.

inaspettatamente l’UFO cominciò a girare intorno all’aereo, volò da destra a sinistra, fermandosi a ore 11:00. Jividen aumentò la velocità del suo aereo e l’oggetto fece la stessa cosa, volando in formazione con lui. Il pilota scese allora di quota in prossimità del Golfo del Messico, per cercare di vedere meglio la forma dell’oggetto ma quest’ultimo, dopo qualche istante, schizzò via ad una velocità incredibile dirigendosi verso New Orleans, scomparendo alla vista. Jividen ed il suo equipaggio tornarono alla base di Pensacola, dove venne redatto un accurato rapporto sull’incidente. Da quel momento il Capitano Jividen non seppe più nulla e non parlò mai con nessuno di quell’incontrò.

Oggi a distanza di oltre tre decenni ha deciso di svelare il suo segreto, ricordando quell’incredibile ed inaspettata esperienza. Lo ha fatto perché tutti sappiano che qualcosa di veramente incredibile ed inusuale vola intorno a noi, qualcosa che, a parer suo, non è sicuramente di questo mondo...

Fonte: http://www.huffingtonpost.com

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