venerdì 13 gennaio 2012

L'enigma dei 12 segnali del Seti: sono extraterrestri ?

In questi ultimi giorni una notizia curiosa e affascinante è venuta dall'altra sponda dell'oceano Atlantico. 12 segnali, considerati "intriganti" sono stati pubblicati in questi giorni dai ricercatori all'Università di Berkeley, che li ha analizzati e ha fatto alcune considerazioni. Tanto è bastato per scatenare un putiferio tra voci di segnali alieni e smentite con tanto di comunicati stampa. Secondo quanto dichiarato si tratterebbe di frequenze strette, molto più strette di quelle prodotte da eventuali fenomeni astrofisici conosciuti, che variano in frequenza con il tempo, come ci si aspetterebbe a causa dell’effetto doppler imposte dal moto relativo del trasmettitore e il telescopio radio ricevente. Tuttavia da Berkeley catalogano questi segnali come interferenze, disturbi dello spettro, che per ora è non solo prematuro, ma anche assurdo paragonare a segnali intelligenti. Ma qualcuno non ci crede e si chiede se non sia una marcia indietro.


Come dicevamo il team di Berkeley avrebbe bisogno di molti più dati per confermare che i segnali di questo tipo in realtà provengano da una fonte intelligente. I segnali falsi, conosciuto come radio-frequenze(RFI), sono la rovina di ogni radioastronomo, perchè possono essere causati da moltissime cose, dai satelliti radar per aerei al Wi-Fi. Il Berkeley SETI Project Scientist Andrew Siemion ha dichiarato all'Huffington Post: "Ogni tecnologia umana che produce emissioni radio in una frequenza radioastronomica nella banda osservabile è considerato un RFI ".

Gli Scienziati del SETI utilizzano una varietà di tecniche per escludere i candidati non idonei alla ricerca di un segnale "interessante", per esempio si "richiede che il segnale venga solo da una direzione e si cercano variazioni del segnale causate dal moto relativo della Terra rispetto a un trasmettitore molto distante. Siemion ha spiegarto il dilemma degli scienziati del SETI nell'affrontare la ricerca di segnali alieni: molti probabilmente assomigliano a impulsi tipici della società umana. Quando gli astronomi respingono segnali apparentemente inutili, comincia la missione di osservazione del SETI, che cercando di cogliere un segnale reale tra i RFI, può incorrere spesso in errore. Gran parte del lavoro di uno scienziato SETI è escludere i potenziali candidati per evitare di fare qualsiasi annuncio che si riveli illusorio. Con tutto questo sforzo dedicato alle analisi di segnali reali, da separare da quelli falsi, potrebbe succedere un giorno di imbattersi davvero in una trasmissione aliena genuina, ignorandola perché sembra proprio come un RFI.


Anche se la stragrande maggioranza dei segnali candidati può essere attribuita a RFI, gli errori possono ancora produrre risultati interessanti. Nel 1967 un segnale, che è stato catalogato come ipoteticamente intelligente perché produceva un bip ad un tasso costante, è stato identificato dopo tempo come un nuovo tipo di corpo celeste, ormai famoso e che oggi chiamamo Pulsar.

Antony Hewish, che ha supervisionato la ricerca vincendo per questo il premio Nobel ha rilevato: "E 'un problema interessante - se si pensa di avere individuato la vita altrove, nell'universo come si fa ad annunciare i risultati responsabilmente Chi lo fa? Uno lo dice per primo?"

Twitter, chiaramente, non è la risposta...

Un documento chiamato "SETI Post-Detection Protocol" esiste proprio per tale occasione, ma Siemion è scettico che sarà seguito nel caso di una osservazione importante. Probabilmente tra emozione ed euforia la voce, grazia anche a internet si spargerebbe bel prima che qualunque protocollo possa essere aperto, o che una voce istituzionale dia la "lieta!" novella.

Fonte: http://www.ufoonline.it/2012/01/11/l-enigma-dei-12-segnali-del-seti-sono-extraterrestri/

1 commento:

  1. io potrei avere la chiave per poter mandare segnali alle razze aliene....anzi per poterli far vedere a voi tutti....basta avere certi tipi di macchinari

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