domenica 10 aprile 2011

Le reazioni degli ufologi italiani sui materiali FBI

L’ostilità è la severità di giudizio degli ufologi italiani verso il recente materiale FBI, a sfondo UFO, di recente reso pubblico, ha diverse spiegazioni. Non un “capriccio intellettuale” come qualche appassionato ha voluto rimarcare, quanto ragioni basate su dati di fatto concreti.


Mai come in questa occasione, almeno per ciò che concerne il nostro paese, si assiste ad un’uniformità di vedute sulla questione. Chi si è preso la briga di analizzare a fondo la questione è il Centro Ufologico Ionico che, pur tracciando un giudizio severo sulla consistenza del materiale, ha voluto comunque spulciare gli x-files ed analizzarli. Antonio De Comite ha fondato la filosofia del suo centro ufologico mettendo in primo piano proprio lo studio dei documenti delcassificati, libri e tutto il materiale potenzialmente probante. Una scelta che lui ha più volte sintetizzato così: “Quando si va in tv e ci si trova di fronte gli scettici, basterebbe portare qualcuno di questi documenti, magari del Rapporto Cometa, per zittire tutti coloro che negano l’esistenza degli UFO“. Molti hanno associato alcuni documenti presenti, tra quelli on line sul sito gestito dall’FBI, come riscontri interessanti concernenti il famoso caso di “UFO crash” a Roswell.

Invece De Comite, in uno studio approfondito su quei files, spiega dettagliatamente il suo scetticismo nel merito. Come fatto già da Roberto La Paglia, anche il ricercatore pugliese nota delle incongruenze. Innanzitutto la storia del radar. Non si è mancato di far notare come nel rapporto di Guy Hottel si citino dichiarazioni di un informatore dell’Air Force.
Molto delle dichiarazioni raccolte dall’agente dell’ FBI si incenterebbero sullo schianto di un velivolo non identificato. Ebbene, secondo queste voci riportate nel rapporto, lo schianto sarebbe avvenuto a causa dell’interferenza di un sistema radar durante l’avvistamento. Giustamente il ricercatore italiano, causticamente, fa notare: come non si può essere scettici considerando il livello tecnologico dei radar nel 1950? Un’incongruenza curiosa: sia se si voglia sposare la tesi del velivolo militare segreto in volo non ufficiale (quindi dotato di una tecnologia teoricamente avanzata) sia quella meno convenzionale dell’astronave aliena (con tecnologia ipotetica per nulla paragonabile persino alla nostra attuale).

Non è il solo punto debole che rende poco “performanti” i files dell’FBI. Anche perchè sono raccolte testimonianze, non prove. L’FBI ha svolto solo indagini e non trae direttamente conclusioni. Insomma, nessuno si espone. L’informatore resta anonimo, l‘FBI prende atto delle dichiarazioni ma non mostra nessuna “prova incontrovertibile”. In uno speciale sul sito ufficiale del Centro Ufologico Ionico, De Comite ha messo in fila tutte le “debolezze” del materiale presente sul sito FBI a tema UFO. Per la “smoking gun” bisognerà probabilmente attendere ancora…

Fonte: http://notiziefresche.info/fbi-a-carte-scoperte-sugli-ufo-ma-de-comite-spegne-il-radar_post-94636/

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