venerdì 18 marzo 2011

Grande figura aerospaziale francese ed europea, uno dei padri del missile Ariane, Yves Sillard ex Direttore Generale del CNES (Centro Nazionale di Studi Spaziali), presiede oggi il comitato direttivo del GEIPAN (Groupe d'Etudes et d'Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés) in seno al CNES.


Ha risposto alle domande della rivista Nexus (edizione francese) nel suo ultimo numero di marzo 2011.

Nexus: oggi stiamo assistendo ad un vasto movimento di scoperchiamento del segreto sui dossiers concernenti gli UFO. Il qualità di Presidente del comitato direttivo del GEIPAN, cosa ne pensa?


Yves Sillard
: io stesso, nel 2007, sostenni e ottenni, in pieno accordo con la direzione del CNES, l'opportunità di rendere di dominio pubblico i documenti che il GEIPAN aveva in suo possesso. Ora possiamo, anche, consultare liberamente il tutto online sul sito internet del CNES. Negli ultimi anni, più di una dozzina di Paesi hanno seguito l'esempio. Solo la politica degli Stati Uniti, che dal 1969 e in contrasto all'evidenza non è interessata a questi dossier. E ciò rimane totalmente incomprensibile.

Sono rammaricato sull'assenza di collegamenti tra diversi organismi esistenti in tutto il mondo. Ci auguriamo vivamente che i PAN (phénomènes aérospatiaux non identifiés) siano analizzati secondo le stesse procedure in tutti i Paesi e che i risultati vengano condivisi in comune. Ciò permetterà di avere una visione d'insieme, la più obiettiva possibile, per creare un clima favorevole alla deposizione delle testimonianze e di sviluppare un'archiviazione globale. Il GEIPAN non ha risorse umane sufficienti per mantenere le relazioni in corso con altri gruppi, dello stesso genere, nel mondo.

Eppure, è un famoso paradosso, è un modello per numerosi paesi che hanno attuato delle strutture analoghe, ad esempio in America del Sud. Il comitato direttivo ha raccomandato, a più riprese, che la squadra del GEIPAN sia leggermente rinforzata da personale appartenente al CNES o altre agenzie, ma ciò non è stato ancora reso possibile.

Nexus: a parte l'assenza di cooperazione internazionale, vede altri ostacoli alla divulgazione?

Yves Sillard: il primo ostacolo è la raccolta delle testimonianze. E' essenzialmente banale nella mente del pubblico, che porta il testimone a deporre ciò che ha visto alla Gendarmeria, ma ci sono, certamente, molte persone che non testimoniano per paura del ridicolo. I PAN di categoria D - che non possono essere spiegati con nessun fenomeno conosciuto - sono assimilati agli UFO, agli ET, ai piccoli omini verdi...e questo può dissuadere i numerosi testimoni, dell'aviazione civile o militare per esempio, di apportare il loro contributo alla raccolta d'informazione.
Il secondo ostacolo è quello di passare oltre la disinformazione, di ignorarla, che non possiamo che deplorare. Gli Stati Uniti hanno imparato l'arte della disinformazione o della ridicolizzazione delle testimonianze, e questo dal Rapporto Condon del 1969 il quale concluse che non c'era nulla di serio negli avvistamenti di UFO. Da allora, questo rapporto è stato ampiamente riportato dall'Agenzia Federale dell'Aviazione americana (FAA) e tutti gli studi seri sembrano suscettibili di essere bloccati, e comprendono molti casi interessanti come i giganteschi fenomeni luminosi di Phoenix in Arizona del 13 marzo 1997, oppure l'osservazione dell'aeroporto O'Hare di Chicago del 7 novembre 2006.

(Sopra una ricostruzione artistica dell'UFO di O'Hare, basato sulla testimonianza fatta dalla CNN da un ingegnere meccanico)

Tra noi, penso che nessuno in Francia avrebbe avuto la possibilità di presentare delle spiegazioni fantasiose, come quelle emanate dalle autorità federali americane dopo i due avvenimenti. Il terzo ostacolo concerne l'approccio della comunità scientifica. Il lavoro del GEIPAN non è, a tutt'oggi, ben compreso da loro e un'azione continua di informazione e la persuasione resta necessaria per gli scienziati, che possono avere un interesse ai PAN di categoria D, senza che questo porti a pregiudicare la loro carriera.

Questa azione è stata ostacolata dall'atteggiamento veemente, forse rafforzata da azioni di disinformazione volontaria da parte degli Stati Uniti, in alcuni circoli razionalisti. L'atteggiamento di questi è probabilmente motivato da delle lodevoli preoccupazioni di lotta contro l'oscurantismo e le credenze alienanti. E' tuttavia profondamente antiscientifico, rifiutare di guardare in faccia l'esistenza di testimonianze inconfutabili, e ciò non è accettabile quando uno studio obiettivo ed intelligente di questi fenomeni viene intrapreso.

L'approccio del GEIPAN, contrariamente a ciò che si pensa, ha un approccio rigorosamente scientifico: ci confrontiamo con dei fenomeni che, per alcuni, sono inesplicabili; quindi bisogna individuarli, classificarli, analizzarli, eccetera...Noi non abbiamo ancora delle conclusioni, noi possiamo fare delle ipotesi.

Nexus: l'ipotesi extraterrestre fa parte di queste?

Yves Sillard: è una possibilità che dobbiamo prendere in considerazione, con serietà, serenità e imparzialità. L'esistenza di civiltà extraterrestri è altamente probabile, anche se sono oltre la nostra comprensione. Se si considera la genesi dell'Universo, queste civiltà possono, in alcuni casi, essere di secoli, migliaia oppure milioni di anni più avanzati rispetto a noi, e noi dobbiamo fare prova di una grande modestia circa la valutazione delle loro capacità scientifiche e tecnologiche eventuali; altre, invece, possono accusare un ritardi importante comparata alla nostra.

Nexus: alcuni credono di vedere nell'atteggiamento degli USA la volontà di mantenere i segreti delle tecnologie extraterrestri, con le quali gli americani sono entrate in contatto.

Yves Sillard: io non lo credo affatto, per una ragione semplice e logica: se così fosse, noi vedremmo queste applicazioni da molto tempo, soprattutto nel settore aerospaziale. Tuttavia, ciò che fa la differenza oggi tra Stati Uniti e gli altri Paesi, è l'enorme quantità di denaro nella ricerca per scopi militari, che si traduce in particolare con l'alto costo dei loro aerei di combattimento. E mi viene in mente l'aereo F-35...

Nexus: il GEIPAN è, a volte, criticato per il suo relativo tepore. La documentazione che viene pubblicata evoca molto spesso "oggetti" e non semplicemente dei "fenomeni". Perchè, allora, non dire semplicemente che il GEIPAN si occupa di UFO?

Yves Sillard: questo perchè molte osservazioni riportate sono di natura molto diversa e non possono, sistematicamente, ricevere la classificazione in oggetti e il termine UFO ha preso un determinato significato, viziato dal suo utilizzo in film di fantascienza molto discutibili. Il GEIPAN si interessa ad un ampio spettro di PAN, che sono riportati e utilizzati per classificare la nomenclatura ABCD, i quali permetteranno di ordinare le indagini che sono state condotte.

Così, oggi, tra i 1650 casi di fenomeni osservati, attorno ai quali è stato possibile raggruppare 6000 testimonianze contenuti nel database del GEIPAN, lo studio ci ha concesso di notare che 690 sono spiegabili o molto probabilmente spiegabili (PAN A e B), 500 sono inspiegabili per mancanza di precisione (PAN C), e 460 appartengono alla categoria dei fenomeni la cui realtà non può essere contestata, ma che sono inesplicabili al nostro livello di conoscenza (PAN D).

In questa ultima categoria, alcune testimonianze descrivono incontestabilmente degli oggetti, per esempio l'osservazione di Nuku Hiva, nella Polinesia francese, nella notte del 21 ottobre 1988, quando dei pescatori videro tre sfere luminose volare ad alta quota. La loro testimonianza fu corroborata da quella di equipaggi di compagnie aeree della Air New Zealand e UTA che, a largo delle isole Marquises, osservarono da tre a sei "UFO" la stessa notte.

Nexus: esistono alcuni casi che sono fonti di dibattito. Tra i quali, ciò che è stato osservato il 5 novembre 1990 sopra la diagonale Biarritz - Strasburgo. Per lei, si trattò di un rientro atmosferico, per altri un caso spettacolare di osservazione di UFO.

(Sopra ricostruzione artistica di una tipologia di UFO che sarebbe stata vista il 5 novembre 1990)

Yves Sillard
: effettivamente, un centinaio di testimonianze su questo avvenimento sono state raccolte dal SEPRA (Service d'expertise des phénomènes de rentrées atmosphériques), che all'epoca sostituiva il GEPAN. Dopo aver preso contatto con la NASA, si è capito che si trattava del rientro in atmosfera del terzo stadio del un missile sovietico Proton, su una diagonale del golfo di Gascogne - Alsace.

Il caso è dunque chiaro e questa spiegazione permise di comprendere le poche differenze esistenti tra le testimonianze: a seconda del luogo e al momento dell'osservazione, fu possibile che i movimenti dell'oggetto apparvero ascendenti per alcuni testimoni. Tuttavia, su insistenza di alcuni testimoni che consideravano questa spiegazione insufficiente, rispetto a ciò che avevano osservato, mi parve giusto approfondire l'inchiesta.

Mi confidai a Jean-Jacques Velasco che dirigeva il SEPRA all'epoca delle osservazioni, ma lui mi convinse del carattere rigoroso ed esaustivo dell'inchiesta iniziale e non sembrò convinto di riaprire il dossier dopo cinque anni il verificarsi dei fatti. Se si vuole essere onesti, ma si tratterebbe allora di una coincidenza straordinaria, non si può scartare totalmente l'ipotesi secondo la quale ci fosse, nello stesso momento e sulla stessa zona geografica, un rientro atmosferico e l'osservazione di uno o molti altri fenomeni inspiegabili.

Nexus: avete sentito, in un modo o nell'altro, qualche pressione su come orientare i vostri lavori?

Yves Sillard: Mai, il comitato direttivo del GEIPAN comprende degli scienziati e dei rappresentanti dell'Aeronautica Militare, dell'aviazione civile, della sicurezza civile, della Gendarmeria...ma in nessun momento ho percepito la volontà di qualcuno di orientare i nostri lavori. Io non ho, comunque, tutti gli elementi per affermare con assoluta certezza che le autorità civili oppure militari comunichino al GEIPAN tutto quello che conoscono in tema PAN; ma, da parte mia, non ho mai notato la minima volontà di occultare informazioni importanti.

Nexus: in questo momento, quali sono le principali inchieste in corso?

Yves Sillard: il GEIPAN ha diverse indagini in corso, ma sembra che il numero di testimonianze, suscettibili di essere classificate nella categoria D, sono diminuite nel corso di questi ultimi anni. Questo può significare che i PAN di categoria D osservati in Francia sono meno numerosi, mentre si moltiplicano in altre parti del mondo, oppure semplicemente che ci sono meno persone che testimoniano ufficialmente in Gendarmeria.

Penso che sia ugualmente interessante discutere della situazione a Hessdalen, in Norvegia, dove sono osservati da, almeno, alcuni decenni dei fenomeni prevalentemente luminosi, totalmente inesplicabili. Si tratta di un caso unico al mondo di regolari apparizioni di PAN, sullo stesso luogo e su scala temporale molto lunga. Io ci sono andato nel 2007, su invito del professore Erling Strand, dell'Università di Oslo. Con l'aiuto di ricercatori italiani, ha organizzato da più di una ventina d'anni, delle campagne d'osservazione con l'utilizzo di macchine fotografiche, magnetometri, lasers e radars. Purtroppo, se l'esistenza indiscutibile dei fenomeni è stata ampiamente confermata, i mezzi impiegati non sono stati sufficienti per poter formulare una ipotesi circa la loro origine.

Il comitato direttivo del GEIPAN ritiene che il carattere eccezionale di Hessdalen merita qualche attenzione in più. Grazie ad un concorso di circostanze favorevoli, un progetto internazionale, che coinvolge gli scienziati norvegesi dell'Università di Oslo, i francesi del CNRS e della CEA e gli italiani del radio-osservatorio di Bologna, è stato messo in piedi. Il GEIPAN ha preso in carico diverse missioni in Norvegia, ma la responsabilità del progetto è nelle mani, naturalmente, degli scienziati coinvolti. Un primo passo, mettendo a disposizione un numero ancora limitato di strumenti di misura, è stato avviato nel mese di dicembre 2010. I risultati registrati saranno disponibili dopo il periodo invernale; i team di scienziati vedranno se converrà proseguire questo studio con dei mezzi più sofisticati.

Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/

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