mercoledì 9 maggio 2012

Gli alieni ostili non sono mai esistiti

Interessante riflessione dal periodico on line "contro campus". Buona lettura...

Ad occhio nudo sembrano statiche, tranquille, quasi finte. In realtà, le galassie sono in continuo movimento. Ruotano come immense girandole, ed hanno forma ellittica o a spirale. Questi mattoni fondamentali dell’universo, ospitano una serie abnorme di stelle, le quali, a loro volta spinte dalla legge d’attrazione, si muovono vorticosamente. Le galassie sono la conseguenza logicamente prevedibile di un fenomeno che prende il nome di “Clustering Gerarchico”: cioè dell’aggregazione progressiva di strutture piccole fino a formare quelle grandi.


La ViaLattea, in altre parole la struttura Galattica nella quale ci troviamo in questo preciso istante, ha una forma a spirale e comprende più di 200 miliardi di stelle. Fin dai tempi più remoti l’uomo ha coltivato la speranza di non essere solo nell’universo. Ha sperato che l’evoluzione biologica fosse un processo universale, e non un fenomeno casuale tipico del pianeta Terra. Tuttavia, l’umanità ha ben altro a cui pensare. La scienza non è ancora riuscita a determinare con precisione come si sia originata la vita sul nostro pianeta, per poter investigare su come siano andate le cose altrove.

Nel 1950, Enrico Fermi si chiedeva: Se gli extraterrestri esistono perchè non sono già qui? In effetti, alcuni scienziati hanno dimostrato che una potenziale civiltà aliena impiegherebbe dai 4 ai 50 milioni di anni per colonizzarela ViaLattea.Un’enormità di tempo, insomma. D’altro canto, sul nostro pianeta non vi sono segnali evidenti di un contatto alieno preistorico, né prove tali da suffragare le odierne tesi degli ufologi. Esistono solo una marea d’indizi, che sommati tra loro non sono sufficienti ad erigere alcunché di definito.

L’unica reale speranza potrebbe scaturire dall’accostamento tra gli angeli del passato, la cui esistenza sembra in qualche modo assodata, e gli alieni del passato, del presente e del futuro. Ma anche questa strada sembra tutt’altro che scontata. Resta, però, assodato che l’iconografia religiosa e quella aliena abbiano un’unica e sublime radice comune: il Cielo, ossia il Cosmo. Qualche tempo fa, don Giuseppe Tanzella Nitti, teologo alla Pontificia Università della Santa Croce, dichiarò: ” La fede dell’uomo nell’essere una creatura di Dio, nell’essere stato redento da Cristo e nell’essere destinato a una vita di eterna comunione con Dio, non verrebbe contraddetta da un contatto con civiltà extraterrestri. D’altronde, la tradizione ebraica e cristiana sull’esistenza degli angeli ci mostra che il senso della creazione non si gioca tutto sul rapporto fra uomo e Dio, ma resta aperto su altre creature, le quali hanno una storia di salvezza distinta da quella del genere umano”.

Al di là del bene e del male, però, nelle parole del teologo, come in quelle di qualsiasi scienziato chiamato ad esprimersi sul tema degli alieni, si scorgono i dogmi, le convenzioni, gli assiomi tipici di chi tratta un argomento del quale non v’è l’ombra di una prova. E’ proprio questo il nucleo nevralgico del problema. Se da un lato, i fedeli ebraico – cristiani hanno fondato le loro rispettive religioni sulla scorta delle rivelazioni storicamente accertate offerte dal Signore sul monte Sinai, dall’altra parte, gli ufologi hanno generato una dottrina sulla base di osservazioni, talvolta amatoriali, di oggetti luminosi e dischi volanti.

Con ciò non voglio affermare che nei nostri cieli non vi siano strani oggetti luminosi, ma semplicemente che non vi siano prove sufficienti a dimostrare la reale fondatezza della “religione ufologica”. Negli ultimi anni sono state avanzate diverse teorie. Qualcuno ha sostenuto che l’unico abitante dell’universo sia l’uomo. Qualche altro, invece, che l’uomo conviva da tempo con razze aliene dalle intenzioni egemoniche, schiaviste ed ostili. Questi ultimi sono i fantomatici teorici del complotto. Secondo loro, ogni cosa è simbolicamente generata al fin d’ordire un complotto e gli alieni ostili sarebbero in procinto di conquistarela Terra. Secondo me, invece, le loro sono pure farneticazioni. E qui di seguito vi spiego perché.

L’uomo ha avuto ed ha, tuttora, la possibilità di porsi quesiti e di avanzare teorie sull’esistenza anche grazie alla comprovata e, fino ad ora, lampante assenza di civiltà dalle intenzioni egemoniche ed ostili. Il progresso, l’evoluzione biologica delle specie terrestri e l’equilibrio del nostro Sistema Solare, non sarebbero mai esistiti se gli alieni superpotenti non lo avessero voluto. In altre parole, se davvero fossero esistiti alieni ostili in cerca di un nuovo pianeta abitabile, probabilmente, l’uomo non avrebbe mai avuto modo di evolversi al punto da porsi simili interrogativi.

Se davvero, come qualcuno sostiene, fossimo governati da civiltà aliene prive di amore e rispetto verso la natura terrestre, per quale ragione questi padri creatori avrebbero scelto di concederci il libero arbitrio, ergo la capacità di agire e di discernere il bene dal male, al posto di indurci in schiavitù? Una simile ipotesi non avrebbe alcun significato logico. Pertanto bisogna asserire l’inesistenza di alieni dalle intenzioni ostili. Se esistessero altre forme di vita intelligenti, potrebbero non essere interessate ad imbastire un dialogo con la specie umana. Oppure, potrebbero provenire da galassie tanto lontane da impiegare migliaia di anni per visitarela Terra.

Tuttavia, questo excursus vale per il passato, non per il futuro. E’ improbabile che la Terra sia stata visitata da alieni ostili, perché come detto se davvero fossero stati ostili, probabilmente l’uomo, oggi, non sarebbe esistito. E’ possibile, invece, che l’uomo del futuro venga soppiantato da civiltà egemoniche. Dunque, quel che sembra certo è che se mai gli alieni avessero visitato in passato il nostro pianeta lo avrebbero fatto in modo del tutto amichevole. Se fossero stati spinti da desideri egemonici ci avrebbero eliminato come delle mosche. Se per assurdo, invece, abitassero da sempre sul nostro pianeta, e fossero delle specie ancora sconosciute alla scienza, non dovremmo temerle, ma accettarle. Dovremmo temere ciò che non si conosce, non ciò che può e forse desidera essere conosciuto.

I fantomatici grigi, rettiliani, esseri di luce, umanoidi e chi più ne ha più ne metta, potrebbero essere dei semplici conterranei. Tuttavia, la loro reale esistenza è tutta da provare, ma in teoria se esistessero da migliaia di anni, e fossero davvero ostili perché sarebbero stati così discreti e scrupolosi da farci credere il contrario? Forse perché non esistono se non nella fantasia di qualche scrittore. Oppure perché, consapevoli della nostra inferiorità spirituale, preferiscono temporeggiare ed attendere che i tempi diventino maturi. E’ probabile, infatti, che essi ci abbiano istruiti, aiutati e forse persino creati in laboratorio. Fin dai tempi più remoti l’uomo ha saputo descrivere e raffigurare con realismo il climax della sua evoluzione.

Nei graffiti primitivi, nelle effigi delle caverne e nei quadri post medioevali, per non parlare di alcuni testi sacri, è possibile rintracciare l’essenza di un contatto, quantomeno visivo, con esseri provenienti dal cielo. Si pensi agli Elohim, agli Annunaki ed agli studi del sumerologo Zecharia Sitchin. Di particolare interesse è la teoria della “Biosfera Ombra” di Paul Davies, fisico e cosmologo di fama mondiale, nonché coordinatore del progetto Seti, che da cinquanta anni cerca di intercettare messaggi radio extraterrestri.

Davies sostiene possano esistere, sulla Terra, microrganismi dotati di meccanismi biochimici diversi da quelli noti, e pertanto d’impronta aliena. Ora la dimostrazione empirica di questa natura ibrida ed indipendente potrebbe aumentare la probabilità che anche altrove, in presenza delle componenti essenziali (carbonio, ossigeno e acqua), possano svilupparsi forme di vita microscopiche. Tuttavia, fino ad ora non è stato registrato alcun messaggio, e Davies ha avuto il tempo ed il coraggio di scrivere “Uno strano silenzio”, libro in cui continua a sostenere l’esistenza sulla Terra di batteri alieni.

Sarà vero? Ai posteri l’ardua sentenza.

Fonte: http://www.controcampus.it/2012/04/gli-alieni-ostili-non-sono-mai-esistiti/

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