martedì 30 marzo 2010

Galaxy Zoo cataloga galassie con internet

Non sempre le ricerche scientifiche si avvalgono di strumenti altamente sofisticati. L’università di Oxford ha messo a punto un progetto chiamato Galaxy Zoo, un sito internet in cui è possibile registrarsi e contribuire alla classificazione di milioni di galassie. Con quali strumenti? Semplicemente occhi e cervello di persone comuni; i ricercatori affermano infatti che l’occhio umano percepisce le forme meglio di un computer.



Galaxy Zoo è un progetto scientifico che invita gli utenti del web a collaborare e aiutare per classificare le galassie, coinvolgendo direttamente a contribuire alla ricerca scientifica, pur ottenendo la possibilità di visualizzare le galassie che abitano il nostro universo. Perché hanno bisogno di persone per fare questo, piuttosto che usare un computer? La risposta è che il cervello umano è in grado di riconoscere dettagli che un computer non farebbe caso.

Le galassie sono oggetti complessi che variano enormemente in apparenza, eppure in qualche modo possono essere molto simili, si potrebbe scrivere un programma per computer per classificare queste galassie, infatti molti ricercatori hanno fatto il possibile per crearne uno, ma finora nessuno ha davvero fatto un lavoro abbastanza buono.

Non sono stati in grado di rendere i computer a vedere oltre la complessità, per identificare attendibilmente le somiglianze che appaiono evidenti ai nostri occhi e il cervello, per ora, e probabilmente ancora per qualche tempo, le persone restano il miglior espediente di classificazione delle galassie.

Ottenere tutte queste classificazioni di galassie è solo la prima fase del progetto, quello che veramente vogliano fare è cercare di capire che tipo di galassie ci sono, come si formano, ed i processi che hanno cambiato adesione ai sistemi che vediamo oggi.



Galaxy Zoo contiene quasi un quarto di un milione di galassie che siano mai state catturate con una macchina fotografica collegata a un telescopio robotico (lo Sloan Digital Sky Survey), al fine di capire come queste galassie, c’è bisogno di tutto l’aiuto possibile per classificarle secondo le loro forme, un compito al quale il cervello è addirittura migliore di un computer super veloce. Più di 150.000 persone hanno preso parte a Galaxy Zoo finora, producendo una ricchezza di preziosi dati.

Link: http://www.galaxyzoo.org/

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