mercoledì 31 agosto 2011

Oannes l’uomo pesce: il primo contatto con una cultura aliena?

Oannes non era di questo mondo: apparve una mattina su una spiaggia melmosa del golfo Persico, fra le case di paglia e fango. Uscì da una “cosa” rotonda che poteva ricordare un uovo. Di giorno si intratteneva con gli uomini istruendoli “nelle lettere, nelle scienze e nelle arti di ogni tipo. Insegnò loro anche come fondare città, erigere templi, formulare leggi e misurare i campi. Rivelò loro i semi e la raccolta di frutta, ed in generale diede loro ogni cosa che è connessa con la vita civilizzata” e la notte tornava negli abissi perché aveva bisogno dell’acqua per sopravvivere. Oannes era mezzo uomo e mezzo pesce.


Così Berosso sacerdote caldeo vissuto nel III secolo a.C., descrive nella sua opera "Babiloniaka" (perduta ma riportata da altri autori) l’origine della civiltà presso gli antichi popoli mesopotamici. "Vi era una gran moltitudine di gente a Babilonia, ed essi vivevano senza leggi come animali selvaggi – si legge in alcuni frammenti - Nel primo anno una bestia, chiamata Oannes, apparve dal Mar Eritreo, in un luogo adiacente a Babilonia. Tutto il suo corpo era quello di un pesce, ma una testa umana gli era cresciuta sotto la testa del pesce, e piedi umani gli erano similmente cresciuti dalla coda del pesce. Esso aveva una voce umana. Questa bestia passava i giorni con gli uomini, ma non mangiava cibo (…). In seguito apparvero anche altre bestie”. Di fatto il mito di una creatura anfibia connotata come un semi dio che insegna agli uomini i misteri dell’universo non è una rarità. Il culto dell’uomo pesce, infatti, era diffuso in tutto il Medio Oriente, dal golfo Persico alla costa mediterranea: Oannes è il nome dato dal greco Elladio all’essere mitologico che i popoli accadici chiamavano in realtà "Uan" mentre presso i Filistei era noto col nome di Dagon (piccolo pesce).


Cedendo a facili suggestioni e parallelismi, ritroviamo tale culto anche in America dove i Maya adoravano un anfibio che chiamavano "Uaana" che significa "colui che risiede nell’acqua”. Non solo, in Cina Fu Hsi era un uomo con una coda di serpente dalle straordinarie capacità, primo "compilatore" dell’I Ching, il "Libro dei mutamenti" e presso gli induisti uno degli Avatars (il primo) di Vishnu è appunto un pesce. Venendo a culture più vicine alla nostra, non possiamo non parlare dell’acrostico che i primi Cristiani fecero con la parola “pesce” che in greco suona “ichthys”: Iesous Christos Theou Yios Soter (Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore), il cui simbolo veniva usato, nei tempi delle persecuzioni, per marcare le tombe ed i luoghi di riunione o per riconoscere gli amici dai nemici.


Infine un accenno ai Dogon, una popolazione africana stanziata nella repubblica del Mali, proveniente però dalla Mesopotamia, e scoperta dagli antropologi solo nei primi decenni del secolo scorso. I Dogon conservavano il ricordo di creature civilizzatrici, i Nommo, anch’esse anfibie, che arrivarono sulla terra a bordo di arche volanti. Questi esseri per prima cosa cercarono dell’acqua in cui immergersi e poi insegnarono ai sacerdoti i loro segreti. Incredibilmente i Dogon dimostrarono di possedere precise nozioni di astronomia compreso il sistema multiplo di Sirio – Sirio a, b e c – non visibile ad occhio nudo e scoperto dalla scienza moderna attraverso calcoli matematici solo nel 1997. E’ ragionevole, da questi miti, che come fili sottili attraversano il fumo del tempo ed uniscono decine di popolazioni lontane fra di loro, ipotizzare un primo antichissimo contatto dei nostri progenitori con una civiltà extraterrestre? Forse no. E’ però un fatto che il culto dell’uomo pesce doveva essere profondamente radicato se è vero che dopo millenni la mitra, il copricapo usato dai sacerdoti di Oannes, ancora oggi ricopre la testa degli alti prelati.

Fonte: http://www.loschermo.it/articoli/view/36453

domenica 28 agosto 2011

Himalaya: Individuata una base ufo?

Dall'ottimo blog di Danilo Iosz una notizia da prendere però con la dovuta cautela come lo stesso blogger del DisclosureProjectUfo ci invita a fare...Buona lettura

La notizia di seguito pubblicata (già nota da tempo come ipotesi negli ambienti ufologici) deve essere considerata con estrema cautela, poiché potrebbe anche essere il frutto di una oculata opera disinformativa o di un presunto programma di acclimatazione delle masse.
La riportiamo per dovere di cronaca.


Da qualche giorno circola su alcuni siti web la conferma di un'ipotesi risalente all'anno 2005 secondo la quale, in una remota zona dell'Himalaya, sarebbe celata una base UFO sotterranea.


La notizia, non confermata ufficialmente, proverrebbe direttamente da fonti governative indiane.
Ma veniamo alla notizia.



L’area in questione, denominata Kongka La, è un crinale di passaggio, fra L’India e la Cina, che fu teatro di una sanguinosa battaglia avvenuta tra i due paesi nel 1962. E’ proprio in questo luogo impervio, quasi inestricabile, che alcuni oggetti non identificati sono stati visti in questi anni emergere dal terreno.
Gli abitanti di entrambi i versanti (cinese e indiano) hanno più volte testimoniato e denunciato la presenza di insoliti velivoli non convenzionali, avvenimenti che hanno dato vita a una vera e propria leggenda locale.
Sono proprio queste denunce popolari che avrebbero indotto le autorità dei due paesi, in comune accordo, ad effettuare delle ricerche più approfondite per stabilire la vera e reale natura di questi strani fenomeni.
Ora a quanto pare, le ricerche sembrerebbero aver dato dei risultati.
Un portavoce del governo indiano avrebbe dichiarato che sono state rinvenute prove concrete dell’effettiva esistenza nel sottosuolo di una base operativa sconosciuta, forse di origine aliena. Secondo il Ministro della Difesa indiano, Ak Antony, rappresentanti del suo governo di concerto con quello cinese e le Nazioni Unite starebbero partecipando a riunioni riservate nelle quali si discuterebbe come gestire questa scoperta.
Naturalmente tutto si svolgerebbe in gran segreto, per evitare inutili allarmismi nella popolazione. Sembrerebbe, inoltre, che un rappresentante ONU (un certo Dott. John Malley) si sia recato direttamente sul posto ed abbia confermato la presenza di strani velivoli che entrano ed escono dal terreno indisturbati. Secondo quest’ultimo, “le astronavi che emergono dal sottosuolo sono caratterizzate da una strana luce viola emanata dal fondo delle stesse ma non pare abbiano, almeno per ora, intenzioni bellicose.
Il Dott. Malley, attualmente, starebbe portando a termine una missione informativa presso i vari governi del mondo per rendere nota questa importante scoperta, al fine di mettere a punto una comune strategia globale nel caso di contatto ufficiale o di pericolo per la sicurezza mondiale.
Ma perché l’India sta divulgando solo ora queste notizie? Probabilmente perché giudicano giusto il momento per farlo, in quanto i testimoni di questi avvenimenti crescono giornalmente in numero sempre maggiore e le popolazioni locali (comprese le guide del posto) considerano ormai il fenomeno un evento con cui convivere quotidianamente.
Sembrerebbe inoltre che in questa zona, per la particolare conformazione morfologica del luogo, la crosta terrestre abbia uno spessore doppio rispetto al normale e questo costituisca una garanzia di sicurezza per chi vuole nascondersi in profondità lontano da occhi indiscreti e da eventuali scavi nel terreno.
Attualmente, il portavoce ONU starebbe per concludere la sua missione informativa nel mondo che culminerebbe il 22 settembre 2011, presso le Nazioni Unite, in una già programmata riunione di emergenza (ovviamente segreta) che dovrà affrontare la problematica a livello mondiale.

Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

Cagliari, "cavia aliena", vilipesa lascia il paese.

Un recente articolo su Giovanna Podda. Molti di voi conosceranno la sua storia per averla vista nella trasmissione "Mistero"....Da tanti la sua storia è considerata falsa....

Cagliari- «Devo sbattere sul tavolo l'alieno per farmi credere?». Da quando attraverso gli schermi della tv il suo presunto incontro ravvicinato con gli inquilini dello spazio è diventato di dominio pubblico, la sua vita è diventata un incubo.


Giovanna Podda, 40 anni, ha perso il lavoro, in paese, un comune del Medio Campidano di cui preferisce tacere il nome, è stata messa all'indice e ha dovuto trasferirsi a Quartu Sant'Elena, allontanandosi dalla sua famiglia. «Non ne potevo più di sentirmi sghignazzare dietro le spalle ad ogni passo, volevo solo raccontare quel che mi è capitato», confessa amareggiata. Tutto è cominciato due anni fa con una denuncia-coraggio raccolta dalla trasmissione Mistero condotta da Enrico Ruggeri. A settembre la donna tornerà sugli stessi schermi per una nuova apparizione. Giovanna ha raccontato di essere stata rapita dai 'grigì, un popolo di alieni, all'età di cinque anni e per decine di volte di essere stata sottoposta ad analisi e inseminazione.

Trattata da cavia per dar vita ad una nuova razza mista di terrestri e extraterrestri. «Sono rimasta incinta una ventina di volte, una di queste è andata male e il feto malformato è rimasto a casa mia», ricorda, mentre nella sua abitazione di Quartu mostra l'autopsia di presunti resti di un feto, una sorta di amalgama di carne ed ossa insanguinati. Poi indica come prove tracce verdi fosforescenti e indelebili sul suo corpo, sul materasso, sulle pareti. Fino a quella che definisce la prova madre: la fotocopia di una tac che rivelerebbe l'anomala presenza dentro di lei di un oggetto non qualificabile. Un'esperienza a dir poco insolita che ha provocato scetticismo a non finire e molta ironia. Ma c'è chi le crede. A partire dal suo compagno, con cui convive da quando ha dovuto lasciare il suo paese natale. Ma non solo. Il 24 e 25 settembre è chiamata a portare la sua testimonianza e sarà una delle relatrici al convegno «Interazioni tra umani e alieni» in programma a Roma con la partecipazione straordinaria di Trevis Walton, l'uomo rapito dagli extraterrestri.

«Da quando frequento i convegni di ufologia non mi sento più sola, nè pazza», aggiunge Giovanna che riprende con il suo racconto. «Sono rimasta vittima di sequestro da parte di un gruppo di extraterrestri, con tanto di astronave. Mi hanno portato in un luogo misterioso, sottoposta a dolorosi esperimenti, c'erano altri umani, soffrivano, cercavano di ribellarsi, ma erano inermi». Un racconto a cui il mondo scientifico per lo più non ha dato credito. Giovanna si porta appresso quella che dichiara essere una sacrosanta e cruda verità e non il parto di una mente esaltata, come in tanti credono. «Ho avuto il coraggio di rivelare questa verità. Non sono l'unica a vivere simili esperienze - sottolinea - ma altri preferiscono tacere. Io sentivo il bisogno di rendere noto questo dramma che sto vivendo. Liberarmi di un grande peso e far uscire altre persone allo scoperto. Invece mi si è appesantito il fardello. Ma non mi pento. Si vogliono tenere nascoste certe verità. Ma gli extraterrestri esistono e sono qua tra noi».

Fonte: http://www.leggo.it/articolo.php?id=136706&sez=ITALIA

giovedì 25 agosto 2011

Ufo fotografato sul mare?

L’evento risale al 16 agosto 2011. Un appassionato di fotografia intento a scattare alcune immagini verso il mare dalle rive di Happisburgh, un villaggio situato sulle scogliere a nord della contea di inglese di Norfolk, individua all’imbrunire una fila di luci nel cielo. Ad occhio nudo, non riesce a spiegare la natura di ciò che vede ma pensa subito ad un probabile oggetto non identificato.
Il testimone, il 52enne Jeff Harrison, impugna la sua macchina fotografica (una Canon Powershot Sx20) e scatta alcune immagini. Secondo Mr Harrison, l’oggetto era immobile nel cielo, non emetteva alcun rumore, era situato a circa 3 miglia dalla costa a 600/700 piedi di altezza. Egli dichiara che le foto da lui scattate non sono state in alcun modo alterate e che l’oggetto inquadrato era reale e non un riflesso: “Se l’obiettivo fosse stato rivolto verso l’entroterra allora avrebbe potuto esserlo, ma poiché ero rivolto verso il mare doveva essere sicuramente un oggetto solido. Sono rimasto sconcertato”.
Alcuni esponenti del BUFORA, la famosa associazione ufologica britannica, hanno dichiarato di aver ricevuto la stessa sera alcune segnalazioni di avvistamento dalla zona in questione ed hanno invitato il Sig. Harrison a presentarsi presso i loro uffici per registrare l’evento ed esaminare il materiale fotografico a sua disposizione.
Qui sotto una delle foto scattate dal testimone.


Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

martedì 23 agosto 2011

Mistero su UFO avvistato in Cina

E' fitto il mistero su un oggetto volante non identificato che e' stato avvistato sabato sera nel cielo di Shanghai. Secondo quanto riferisce lo Shanghai Daily, diversi piloti hanno riferito alla Commissione per il traffico Aereo di aver notato un grande oggetto circolare di colore bianco.


Nessun volo tuttavia e' stato ritardato o ha subito cambiamenti. "Quando il nostro aereo e' uscito dalle nuvole - ha raccontato un pilota su un microblog - ho visto questo enorme oggetto che si trovava a circa 10.700 metri di altezza e che diventava sempre piu' grande man mano che passava il tempo".

"All'inizio - ha proseguito il pilota - pensavo fosse una mia illusione ottica ma poi anche il mio copilota ha detto di aver visto la stessa cosa; circa 10 piloti hanno poi detto di aver visto lo stesso oggetto". Nel frattempo anche a Pechino molte persone hanno riferito di aver visto un oggetto volante nel cielo nello stesso momento in cui veniva avvistato a Shanghai (guarda anche l'UFO "registrato" da Channel 4).

"La bianca e grossa bolla bianca che e' apparsa nel cielo per poi scomparire dopo poco - ha commentato Yu Jun, ex editore di una rivista scientifica e appassionato di astronomia - credo non sia stata solo un fenomeno astronomico ma qualcosa che e' successo intorno alla terra, causato forse dal lancio di satelliti o di razzi".

Ma Jing, un ingegnere dell'Osservatorio Astronomico nazionale, ha fatto sapere di aver fatto delle foto all'oggetto mentre saliva nel cielo espandendosi. Secondo Zhang Xiang, funzionario del Planetario di Pechino, la bolla potrebbe essere stata causata da sostanze emesse da dispositivi militari o da satelliti. Alcuni astronomi hanno aggiunto che l'oggetto potrebbe avere a che fare con un satellite andato perduto.



La China News Service ha riportato la notizia che un satellite russo, l'Express-AM4, e' scomparso dopo il decollo giovedi' scorso. Intanto su internet si diffondono le foto della bolla bianca dietro i grattacieli di Shanghai mentre la settimana scorsa l'avvistamento di un oggetto volante non identificato ha obbligato alla chiusura per oltre un'ora l'aeroporto di Chongqing.

Fonte: http://mysterium.blogosfere.it/2011/08/mistero-su-ufo-in-cina-avvistato-da-piloti-nei-cieli-shanghai.html

Misteriosi e inquietanti suoni vengono ascoltati in tutto il mondo!

In tutto il mondo, sempre più persone stanno riportando di ascoltare... un suono orribile che sembra avere origine dall'atmosfera.


Kiev, Bielorussia, Florida, Michigan, New Jersey, North Bergen, Victoria BC, Alkmaar, Maryland, Scandinavia ... Negli ultimi tempi, in molte città di tutto il mondo sono stati ascoltati i suoni provenienti dal cielo, e che possono durare fino a più di un'ora in alcuni casi.

Non è un fenomeno nuovo ed è stato osservato anche in anni precedenti.
C'è una spiegazione logica di questo fenomeno?

Nel 2009, il sito Niburu.nl fatto una ricerca e ha concluso che può essere un oggetto di enormi proporzioni. Dato lo schema che copre il suono e la distanza / tempo viaggia, arriviamo a una dimensione minima di diversi chilometri. Il suono non viene prodotto da una specie di propulsore, ma è solo l'aria che si muove alla velocità di circa 150 km / h.

Sembra che si tratti di un gigantesco (invisibile) dispositivo!

Ecco una selezione di video con il misterioso 'HUM'







Fonte: http://thedayafter2012.blogspot.com/

lunedì 22 agosto 2011

Segreti Maya verranno rivelati nel 2012 dal Governo Messicano?

Il governo messicano sta rilasciando segreti riguardanti la fine del calendario Maya per produrre un documentario. "Rivelazioni Maya sul 2012 e Oltre", come appreso da TheWrap.


L'informazione, protetta per 80 anni, dovrebbe rivelare le credenze Maya sulle catastrofi future e saggezza, informazioni "sconvolgenti", come ha detto a TheWrap, il produttore Raul Julia-Levy, figlio dell'attore Raul Julia. La fine del calendario Maya nel dicembre 2012 ha fatto nascere teorie e speculazioni sulla fine del mondo. L'accordo permetterà a Julia-Levy di filmare in luoghi mai visti prima. "I Maya usavano costruire una piramide dopo l'altra", ha detto a TheWrap il ministro del turismo per lo stato messicano di Campeche, Luis Augusto Garcia Rosado. "Nel sito di Calakmul, i lavoratori dell'INAH (Istituto Nazionale di Antropologia e Storia) hanno scoperto stanze dentro la piramide mai viste o esplorate prima.

"Permetteremo di girare il documentario nel loro interno, per mostrare cosa è stato scoperto nella piramide." Julia-Levy ha detto che sapeva dell'informazione Maya segreta grazie all'ex-presidente messicano Vicente Fox, amico della sua famiglia e che sono serviti 4 anni di telefonate per avere il permesso dal presidente attuale Felipe Calderon. "Questo è molto importante per l'umanità, non solo per il Messico", ha detto Julia-Levy. "Questa informazione è stata protetta per 80 anni e ora è importante che le persone capiscano le serie di eventi che arrivano e le conseguenze per tutti noi." Il documentario in inglese sarà diretto da Juan Carlos Ruflo e le riprese inizieranno più avanti quest'anno. Elbert dice che i produttori stanno parlando agli investitori e aspettando che il governo permetta di visitare il materiale e il sito.

Una grande condizione del governo messicano è stata che il film ottenga un primo rilascio nelle sale, pianificato per il prossimo autunno, ha detto Ed Elbert co-produttore assieme a Julia-Levy e Sheila M.McCarthy e il produttore esecutivo Eduardo Vertiz. "Dev'essere rilasciato prima della fine del calendario Maya, il 21 Dicembre 2012", ha detto Julia-Levy. Questa è la data in cui il calendario Maya (quando per alcuni avverrà un cataclisma globale) arriva alla fine di un ciclo di 5126 anni e riparte per il seguente. Julia-Levy ha ricevuto ordine di non parlare delle possibilità più mistiche e incredibili mentre il Messico si prepara al lancio del 2012 Mayan World Program. Ad un certo punto, Rosado è stato citato in un comunicato stampa dove parla di contatto tra i Maya e gli extraterrestri. Tale dichiarazione è stata ripresa e ora Rosado dipinge questo lavoro come un più semplice documentario archeologico. "Al momento parlare dei Maya è una grande cosa", ha detto Rosado. "Abbiamo contato oltre 3 milioni di siti web che parlano della fine del calendario Maya e siamo stati contattati da molti produttori che vogliono filmare i nostri siti".

Il progetto è in qualche modo simile ad un romanzo che Julia-Levy stava scrivendo, intitolato "Chronicles of the Mayan Tunnel" e "Secrets of the Mayan Time Machine." Lui e il coproduttore Elbert stavano anche lavorando per un film 3D da quel romanzo, con lui stesso e Wesley Snipes, disse nell'estate 2010. Diversi rapporti di quel periodo dicevano che il romanzo era stato scritto con l'aiuto di "informazione segreta" mai prima rilasciata dal governo Messicano. Però nelle loro conversazioni con TheWrap, Julia-Levy ed Elbert hanno definito quel progetto come un film in stile "Harry Potter" senza collegamenti con il corrente documentario. Quel film è stato messo da parte, perchè Snipes ha dei problemi legali per evasione fiscale. "Abbiamo fermato il film", ha detto Elbert." "Finanziariamente, questo documentario può essere di rilievo inferiore, ma è basato sul rilascio di nuova importante conoscenza dei Maya". Alla domanda sulla presenza di alieni, elementi mistici o scenari apocalittici nel documentario, Julia-Levy non ha voluto commentare. "Non ho il permesso per parlarne", ha detto. "Tutto uscirà in tempo, ma non posso commentare su alieni o 2012, posso dire che il governo messicano si prepara a dire all'umanità e al mondo, cose critiche per noi, del modo in cui viviamo e gestiamo il pianeta".

Muore Budd Hopkins, lo specialista di abduction aliene

Ne dà notizia il suo sito web ufficiale. Ieri, 21 agosto 2011 alle ore 1:35 locali è morto uno dei più grandi esperti americani del fenomeno delle abduction.
Aveva 80 anni, Budd Hopkins.


Da tempo malato di cancro negli ultimi tempi era stato ricoverato in una casa di cura situata a New York, città dove è sempre vissuto e dove ora è deceduto per complicazioni polmonari.
La sua figura e la sua opera, come scienziato e ricercatore in campo ufologico, è stata di sicuro rilievo ed ha portato a comprendere un fenomeno complesso e allo stesso tempo inquietante come quello dei rapimenti alieni, gettando luce sul mistero. Nato nel 1931, in West Virginia, si laureò brillantemente in psichiatria nel 1953 e si trasferì a New York, dove cominciò a indagare professionalmente in campo ufologico. Fu il primo a porre in essere la teoria del “tempo mancante” (missing time) nei soggetti rapiti, caratteristica sempre presente in questo tipo di fenomeni. Molto criticato nell’ambiente accademico, per i suoi studi e le sue ricerche sul campo riuscì, nonostante le critiche, a dimostrare con prove e fatti concreti, l’assoluta realtà di queste manifestazioni.
A lui, il ricordo e il tributo di tutti gli appassionati, che lo considerano uno dei pionieri fondamentali dell’ufologia moderna.

Fonte: http://danilo1966.splinder.com/

Vento solare diretto verso la terra ?

Un doppio buco coronale sulla superficie solare sta' originando un flusso solare che dovrebbe colpire la terra tra il 22-24 Agosto 2011 lo riporta il sito Space Weather l'immagine e' stata catturata dalla sonda della NASA SOHO il 20 Agosto 2011 il NOAA prevede una probabilita' dal 35% al 50 % che ci possa essere una perturbazione geomagnetica terrestre da tenete sotto controllo lageoattivita'(terremoti,vulcani) molto spesso in aumento durante iflussi di plasma solare.(http://spaceweather.com/)


Il vento solare è un plasma tenuissimo, la cui componente di ioni è formata, normalmente, per il 95% da protoni ed elettroni (in proporzione circa uguale) e per il 5 % da particelle alfa (nuclei di elio) con tracce di nuclei di elementi più pesanti. Vicino alla Terra, la velocità del vento solare varia da 200 km/s a 900 km/s, mentre la sua densità varia da alcune unità a decine di particelle per cm cubo. Il Sole perde circa 800 milioni di kg di materiale al secondo eiettandolo sotto forma di vento solare (rispetto alla massa del Sole questa perdita è del tutto insignificante).Il plasma del vento solare porta con sé il campo magnetico del Sole in tutto lo spazio interplanetario fino ad una distanza di circa 160 unità astronomiche (una unità astronomica rappresenta la distanza media tra la Terra ed il Sole). Poiché le linee di forza del campo magnetico del vento solare rimangono collegate alla loro origine nella fotosfera, l'espansione radiale del vento solare dal Sole e la rotazione di questo (periodo 28 giorni) fanno sì che le linee del campo magnetico si curvino in modo da formare una spirale. Il vento solare interagisce con il campo magnetico terrestre e lo confina in una regione di spazio detta magnetosfera. Le variazioni nel tempo della pressione dinamica del vento solare e dell'intensità e orientazione del suo campo magnetico perturbano in modo a volte drammatico la magnetosfera terrestre. Tali perturbazioni, insieme con gli effetti di altri disturbi provenienti dal Sole, sono oggetto di studio da parte di una disciplina emergente, la cosiddetta "meteorologia spaziale". Tra tali effetti vi sono, ad esempio, il danneggiamento delle sonde spaziali e dei satelliti artificiali e la ben nota aurora boreale e quella australe. Altri pianeti con campi magnetici simili a quelli della Terra hanno anch'essi le loro aurore.
Il vento solare crea una "bolla" nel mezzo interstellare (che è composto dal gas rarefatto di idrogeno ed elio che riempie la galassia), che prende il nome di eliosfera. Il bordo più esterno di questa bolla è dove la forza del vento solare non è più sufficiente a spingere indietro il mezzo interstellare. Questo bordo è conosciuto come eliopausa, ed è spesso considerato come il confine esterno del sistema solare. La distanza dell'eliopausa non è conosciuta con precisione. Probabilmente è molto più piccola sul lato del sistema solare che si trova "davanti" rispetto al moto orbitale del sistema solare nella galassia. Potrebbe anche variare a seconda della velocità del vento solare al momento, e a seconda della densità locale del mezzo interstellare. Si sa che è ben oltre l'orbita di Plutone. Le sonde spaziali Voyager 1 e Voyager 2, dopo aver terminato la loro esplorazione planetaria, si stanno dirigendo verso l'esterno del sistema e si spera che arriveranno fino all'eliopausa.

Fonte: http://ilsole24h.blogspot.com/2011/08/vento-solare-diretto-verso-la-terra.html

La teoria delle 100 scimmie

Evolvere non è cosa facile e indolore, soprattutto in un epoca come quella attuale, ma se oggi siamo qui è perchè lo abbiamo meticolosamente scelto, è perchè sappiamo di esserne capaci.


Elevare il nostro spirito, la nostra frequenza, comporta l'abbandono di tutte quelle inutili "zavorre", dogmi e abitudini impartite fin dall'infanzia, che ci ancorano alle vibrazioni inferiori. Come un umido cappotto, logoro e ammuffito, questo tipo di vibrazioni appesantiscono il nostro essere. Dobbiamo necessariamente cambiare abito, alleggerire il vestiario, mutare pelle, prima che giunga la tanto attesa "estate dell'anima", la fine di questa era, che ci proietterà verso un nuovo paradigma. E' il compito di tutti. L'evoluzione è una co-creazione.
La consapevolezza è il principale strumento per evolvere, la via maestra da seguire, il presupposto essenziale. Essere consapevoli nell' "adesso", nel "qui e ora", ci consente di creare intenzionalmente il nostro futuro e di lasciare andare il passato, permettendoci di riesaminare le nostre credenze. Credenze che si riplasmeranno per effetto della nuova prospettiva acquisita. L'intenzione consapevole unita all'immaginazione creativa e al giusto approccio emotivo possono produrre effetti incredibili nella vita di chiunque. Sono i precetti della Legge dell'Attrazione, i passi fondamentali per conseguire l'evoluzione personale. Riconoscere e saper utilizzare questa sottile magia, ci gratifica, ci da la forza per superare ogni problema, poiché non ci sentiamo più in balia degli eventi, ma padroni della nostra vita, coscienti di una parte del nostro potere.
Così come esiste un'evoluzione personale, ne esiste una collettiva, un insieme compatto di energie consapevoli attivate da uno scopo comune. Un numero sufficiente di esseri concentrati sul medesimo obiettivo, sull'apprendimento della stessa capacità, genera un'influenza che si diffonde istantaneamente in tutta la dimensione di appartenenza. Raggiunto il quorum, lo scatto evolutivo della specie non è altro che un'inevitabile conseguenza energetica. Esiste una storia che spiega tutto ciò in maniera meno complessa di quanto possa fare la fisica quantistica con il principio della "non località" e il rapporto tra energia e materia, una metafora appropriata a questi tempi conclusivi:
la teoria delle 100 scimmie
La scimmia giapponese Macaca fuscata (o macaco dalla faccia rossa), è stata osservata allo stato selvaggio per un periodo di oltre 30 anni. Nel 1952, sull'isola di Koshima, alcuni scienziati davano da mangiare alle scimmie delle patate dolci sepolte nella sabbia. Alle scimmie piaceva il gusto delle patate dolci, ma trovavano la sabbia assai sgradevole. Un giorno una femmina di 18 mesi chiamata Imo scoprì che era in grado di risolvere il problema lavando le patate in un ruscello vicino. In seguito insegnò questo trucco a sua madre. Anche i suoi compagni di gioco impararono a lavare le patate e lo insegnarono anche alle loro madri. Questa innovazione culturale fu gradualmente accolta dalle varie scimmie mentre gli scienziati le tenevano sotto osservazione.
Tra il 1952 e il 1958 tutte le scimmie giovani impararono a lavare le patate dolci per renderle più appetitose. Solamente gli adulti che imitarono i loro figli appresero questo miglioramento sociale, gli altri continuarono a mangiare le patate sporche di sabbia. Poi accadde qualcosa di veramente notevole. Possiamo dire che nell'autunno del 1958 vi era un certo numero di scimmie sull'isola di Koshima che aveva imparato a lavare le patate, non si conosce il numero esatto. Supponiamo che un dato giorno, quando il sole sorse all'orizzonte, le scimmie che avevano imparato a lavare le loro patate fossero 99. Supponiamo inoltre che proprio quella mattina, la centesima scimmia imparò a lavare patate. A quel punto accadde una cosa molto interessante! Alla sera di quel giorno praticamente tutte le scimmie sull'isola avevano preso l'abitudine di lavare le patate dolci prima di mangiarle. L'energia aggiunta di questa centesima scimmia aprì in qualche modo un varco ideologico! La cosa più sorprendente, osservata da questi scienziati, fu il fatto che l'abitudine di lavare le patate dolci attraversò, in seguito, il mare. Infatti colonie intere di scimmie sulle altre isole ed anche gruppi di scimmie a Takasakiyama cominciarono a lavare le loro patate dolci!
E’ come se arrivare al punto di massa critica (idealmente 100 in questo caso) avesse instillato in tutte le scimmie una nuova coscenza comune. Sembra perciò che, quando viene superato, un certo numero critico di elementi raggiunge una nuova consapevolezza e la medesima viene passata da una mente all'altra. Sebbene il numero critico possa variare, il Fenomeno delle Cento Scimmie indica che quando vi sono poche persone che conoscono qualcosa di nuovo, questo nuovo concetto rimane di loro esclusiva proprietà. Ma se a loro si aggiunge anche una persona in più, raggiungendo il numero critico, si crea una idea così potente da poter entrare nella consapevolezza di quasi tutti i membri di quel gruppo!
Forse adesso è più facile intuire perchè siamo sottoposti a certi bombardamenti mediatici, perchè siamo indotti a pensieri separatisti, perchè la nostra opinione è un'energia così preziosa per qualcuno che ha interesse a fuorviare gli animi e custodire "delicati" segreti. Sapere è potere ma anche libertà! Attributi che appartengono a tutti gli uomini, non solo ad una minoranza "eletta". Per evolvere e compiere con la giusta preparazione il grande salto che comunque ci attende, dobbiamo necessariamente sgretolare tutto ciò che non porta alla verità e apprendere chi realmente siamo, ritrovare il nostro centro.
Abbandonare le false convinzioni, perdonare a noi stessi e agli altri, essere ispirati, guardare con occhi limpidi la vita e scorgere il disegno nel quale ci stiamo muovendo, sono tutte cose che derivano da una grande consapevolezza. Uno stato consapevole si raggiunge con costanza e fiducia, amando prima di tutto se stessi, calmando la mente con pratiche meditative e coltivando un sano distacco da tutto ciò che può importunare la crescita interiore. Maggiore è la consapevolezza, maggiore sarà la sicurezza e la capacità di discernimento nella nostra esperienza. Potremo così finalmente accedere a noi stessi, connettendoci fino a sentire la necessità di salire un altro gradino ancora, contribuendo così a raggiungere quella massa critica che farà la differenza.

Fonte: http://coscienzaevoluta.blogspot.com/2008/12/evoluzione-collettiva-e-teoria-delle.html

domenica 21 agosto 2011

Jodie Foster: Gli alieni esistono!

Jodie Foster, la bella attrice statunitense nota al pubblico per aver interpretato dei ruoli molto particolari, ha avuto una carriera straordinaria. Ha iniziato molto giovane, all’età di 12 anni, quando fu ingaggiata da Martin Scorsese per recitare la parte di una prostituta nel film cult con Robert De Niro “Taxi Driver”. Il successo arriverà diversi anni dopo con “Il Silenzio degli Innocenti”, in quale interpretava l’agente Clarice Starling, una donna insicura che riusciva a risolvere, grazie alla collaborazione di un’indimenticabile Anthony Hopkins, un caso di omicidi seriali. Diversamente dalle sue colleghe, si è distinta non per i ruoli delle bellezze mozzafiato, ma per i ruoli seri e un po’ strani, difficili da interpretare.


È proprio per questo che, forse, non vi stupirà sapere che la Foster nutre un interesse per i misteri che riguardano le forme di vita aliene. Questo suo lato non era a conoscenza di molti suoi fans, o almeno non credevano che la passione ‘aliena’ potesse spingerla ad aprire il portafoglio, e con maggiore stupore hanno appreso la notizia che l’attrice pensa di investire dei soldi in un programma di ricerca degli extraterrestre. Il premio Oscar ha già elargito una parte del suo conto in banca per aiutare la ricerca di nuove forme di vita, riportando in attività un programma scientifico californiano.

Si tratta dell’Istituto per la ricerca di un’intelligenza extraterrestre (SETI) che era costretto ad abbandonare i propri studi a causa di alcuni tagli statali. È stato riportato ‘in vita’ grazie a una generosa donazione da parte di un gruppo di investitori che ammonta a 200,000 dollari. Il progetto di ricerca ha potuto finalmente ripartire anche grazie a Jodie Foster, cui nome è spuntato tra i membri di questo gruppo, che guarda caso interpretò nel film “Contact” del 1997 proprio una scienziata del SETI.

Fonte: http://www.chedonna.it/attualita/cronaca-rosagossip/2011/08/18/jodie-foster-alieni-esistono/

Gli alieni potrebbero distruggerci per proteggere altre civiltà

Siamo cialtroni, inaffidabili, inattendibili, spreconi, devastatori, autolesionisti, egoisti. Dunque, meritiamo di essere distrutti per proteggere altre civiltà. Noi nel senso, l'avrete capito, di umani. E chi ci ammazza (nel senso più crudo el termine)? Loro, ovvio: gli alieni. Il bello è che non lo sta dicendo un buontempone, o un gruppo di alcolizzati. No, lo sta sostenendo uno scienziato legato alla Nasa, Shawn Domagal-Goldman, con un gruppo di suoi colleghi della Pennsylvania State University.


Ne ha parlato il sito on line del Guardian (il link dell'articolo è questo), facendo riferimento a uno studio molto ampio intitolato "Il contatto con gli extraterrestri sarebbe vantaggioso o dannoso? Analisi di uno scenario": anche di questo testo vi allego il testo (Aliens_encounter.pdf); è davvero interessante e merita di essere letto con attenzione (è in inglese, però). Lo studio è molto ramificato e considera una serie di ipotesi. La prima, ad esempio, prevede che si riesce a instaurare una relazione per noi vantaggiosa, presumendo che la nostra civiltà sia inferiore a quella dei fratelli del cosmo: il contatto faciliterebbe dunque la soluzione di gravi problemi, dall'inquinamento, alla fame, alla povertà, alle malattie. Un secondo scenario definisce la tesi del "pasto alieno": arriveranno per mangiarci, per ridurci in schiavitù e per "cannibalizzare" pezzi del nostro corpo. Una terza propone l'ipotesi che l'Uomo alla fine riesca comunque a sopravvivere a un attacco, magari aiutato da razze rivali di quelle che desiderano sottometterci: in tal caso, avendo acquisito esperienza e tecnologia dalla lotta vinta, ci sarebbero dei vantaggi da travasare nelle attività di ogni giorno. Ma c'è anche, dicevo, la prospettiva peggiore: se gli alieni sono superiori per mezzi, intelletto e possibilità operative, e se sono vagamente "ecologisti", ecco che non sfuggirebbe loro quanto di male hanno combinato questi esseri a due zampe che si credono convinti di essere molto bravi. Uno dei termometri per valutare lo scempio che stiamo riservando alla Natura, e al Pianeta Terra, sarebbe l'effetto serra. Quindi, posto che la nostra è una civilità in evoluzione rapida, e che i danni, prima o poi, potrebbero raggiungere una sorta di "ecosistema cosmico", ecco che diventerebbe necessario intervenire: zac (o "zot", nel senso di una bella fulminata con un'arma che ci sistema in pochi istanti) e arrivederci a tutti. "Spazzarci via sarebbe il modo migliore per salvare la Terra ed evitare che i disastri si estendano su una scala più ampia, contaminando altre civiltà" afferma Domagal-Goldman assieme alla sua équipe di Penn State. E' interessante pure un'altra riflessione: anche se non ci fosse ancora stato un contatto (pare di capire che la loro tesi sia questa), non c'è alcun motivo per non credere che non possa verificarsi, sollecitato appunto da certi comportamenti dell'uomo. Quindi: se non vogliamo beccargli gli extraterrestri cattivoni, invertiamo rotta e righiamo diritto. (p.s.: funzionerebbe a prescindere che Loro esistano o meno...).

Fonte: http://misterobufo.corriere.it/2011/08/ufo_xfiles_alieni_extraterrestri_ovni_incontri_ravvicinati_et_nasa_abduction_guardian_encounters.html

giovedì 18 agosto 2011

Premio Nobel Economia: "solo una invasione extraterrestre risolverà la crisi degli USA"

Il premio Nobel per l'Economia Paul Krugman ha ironizzato sul fatto che solo una invasione extraterrestre potrebbe essere la migliore ricetta per superare la crisi economica, perchè una minaccia del genere farà dimenticare inflazione e debito fiscale.


L'autorevole economista ha utilizzato questo paradosso in una intervista rilasciata alla CNN, rivendicando la necessità di aiutare l'economia con un forte investimento pubblico, piuttosto che affidare il recupero ad una iniziativa privata, come assicura la destra repubblicana.

"Se un giorno dovessimo scoprire che gli extraterrestri stanno per pianificare un attacco contro la Terra", ha fatto osservare Krugman, "saremmo obbligati a costruire strutture enormi per difendersi da questa minaccia".

"In quel momento", ha aggiunto, "l'inflazione e il deficit fiscale diverranno problemi secondari rispetto al rischio di finire vittime dei marziani. E questa crisi continua potrebbe finire in 18 mesi. Sarà come un episodio di Ai Confini della Realtà, quando la minaccia extraterrestre viene creata ad arte, per portare la pace nel mondo".

Le affermazioni di Krugman coincidono con quelle di molti economisti "liberali", nonostante le decisioni economiche del governo del presidente democratico Barack Obama, sotto il ricatto di un Parlamento in mano dei repubblicano, vadano in altra direzione.

La comparazione storica che viene suggerita è quella della Seconda Guerra Mondiale, quando l'aumento delle tasse effettuato per lo sforzo bellico per la diversificazione degli investimenti, fece aumentare le esportazioni e l'occupazione, aiutando gli USA a risorgere dalla Grande Depressione del 29 del Novecento.

Nota di Antonio De Comite: che si tratti di ironizzazione o meno, è abbastanza strano che ultimamente molti eminenti personaggi del mondo della Scienza - un esempio su tutti le dichiarazioni dell'astrofisico e cosmologo Stephen Hawking - accennino alla minaccia extraterrestre. Solo un caso?

Fonte: http://centroufologicoionico.blogspot.com/2011/08/premio-nobel-economia-solo-una.html

domenica 7 agosto 2011

Documenti ufficiali in Canada: fotografati frammenti di UFO

Come ben sappiamo, gli UFO sono argomento e problematica degli apparati militari e di "intelligence". Molto è ancora secretato, ma quello che è stato divulgato può essere materia di dibattito tra ricercatori che fanno dell'Ufologia storica e documentale un fulcro importante dei loro studi.


Una delle nazioni che da qualche hanno ha incominciato ad aprire gli archivi è il Canada. Dal giorno 11 agosto del 2005 ha iniziato ad inserire online i primi documenti sugli UFO e sicuramente continuerà a farlo, in ottemperanza al FOIA (Freedom of Informaction Act).

Una serie di documenti derubricati riguarda un ritrovamento di un frammento, verosibilmente originato da un UFO (Unidentified Flying Object) che si schiantò al suolo.

Tutto parte da una nota datata 14 novembre 1968 della "F" Division C.I.B. (con ogni probabilità la Criminal Investigation Branch della Royal Canadian Mounted Police) dal titolo "UFO Found in Northern Saskatchewan" (UFO trovato nel Nord dello Saskatchewan).

Questo fa parte di una serie di documenti che includono anche le fotografie del pezzo metallico ritrovato.

Questo memo stabilisce al punto 2 che "l'esame ha rivelato che il frammento recuperato faceva parte di un veicolo che viaggiava nello Spazio".

Un altro documento correlato al caso in oggetto porta la data del 24 ottobre 1968. In questo memo viene stabilito che l'oggetto è composto da Titanio (puro al 99%), è lungo 1 metro e 20 centimetri e largo 76 centimetri. Inoltre pesava tra le 10 e 15 libbre (tra i 4,53 e i 6,80 chilogrammi). Secondo questo documento, il frammento sarebbe "il più grande pezzo di satellite che sia mai atterrato sulla Terra". Inoltre si afferma che il quotidiano locale "The Leader Post" sarebbe stato al corrente del ritrovamento. (Vedi immagine sotto)

Un altro documento, datato invece 29 ottobre 1968, conferma il fatto che il frammento sia composto da Titanio "ad alta purezza".

Del caso in questione esiste anche un altro documento, di cui non si conosce la data in questione, che fornisce la spiegazione sulle fotografie riguardanti il frammento, nella quale si evince che "il contorno della lamiera indica che è stato progettato per avere la forma di un frustro di cono (ndr viene definito frustro il tronco di cono mancante dell'apice)". Il documento in questione si riferisce anche ai rivetti dell'oggetto (ndr il rivetto è un giunto meccanico non smontabile, che serve alla giunzione di due o più lamiere, in particolare quelle metalliche). Si può leggere ciò dal Punto D in poi. (vedi immagine sotto).
Leggendo le varie pagine dei documenti si evince la possibilità che il frammento potesse far parte di un aeromobile o di un cono di missile, ma il memo datato 5 novembre 1968 rigetta questa possibilità. Infatti vi si legge - tra l'altro - che l'uso del Titanio ad elevata purezza "è contro la possibilità che sia una parte di un aeromobile" e che due ufficiali della Canadian Forces Base a Moose Jaw affermarono che "il design del frammento non corrisponde a nessun materiale che possa essere coinvolto nella progettazione dei missili localizzati in suolo Canadese e di altri all'estero di cui eravamo a conoscenza".

Per esclusione, quindi, si arrivò all'ipotesi che il frammento potesse essere parte di un satellite "Courier" lanciato dalla base USAF di Vanderberg negli USA, oppure di una parte di un satellite lanciato dall'URSS, oppure (infine) di una porzione del rivestimento protettivo di lancio dei satelliti canadese "Allouette I e II".

Inoltre, vi si affermava, che del recupero erano stati informati il Capo delle Ricerche Atmosferiche presso il Consiglio Nazionale di Ricerca canadese, i rappresentanti governativi e il Dominion Observatory.

Ma restavano solo ipotesi di lavoro. Inoltre, il mistero sulla provenienza di questo frammento si infittisce perchè non se ne fa menzione sul sito ufficiale del Center for Orbital and Reentry Debris Studies.

Quindi, un ennesimo enigma UFO, ancora una volta ufficiale e che è scritto su documenti derubricati sul tema. Chissà se un giorno avremo l'opportunità di diradare le nebbie su questo caso.

Sotto immagini del frammento ritrovato:



Fonte: http://centroufologicoionico.blogspot.com/2011/08/documenti-ufficiali-in-canada.html

martedì 2 agosto 2011

Progetto Redsun: Aldrin ed Armstrong su Marte nel 1970?

Un astronauta cammina sul terreno rosso di Marte, ricco di ossidi idrati di ferro. Al collo, ha una telecamera per riprendere quei primi passi storici. Che nessuno, però, dovrà vedere. Perché quell’uomo chiuso in una tuta spaziale pressurizzata con la bandiera americana stampata sul braccio, lì – ufficialmente- non c’è mai stato.


Potrebbe essere l’incipit di un libro di fantascienza. Invece è quello che una “gola profonda” racconta. E così una pagina di Storia dell’esplorazione spaziale cancellata a bella posta, rimossa, stracciata dai libri, sembrerebbe riemergere nei ricordi e nelle ammissioni di chi c’era o sapeva.
Delle presunte missioni spaziali sul Pianeta Rosso, hanno già parlato alcuni dei più noti insider americani (dall’ex sergente maggiore dell’esercito Bob Dean al sedicente ingegnere dell’Area 51 Bob Lazar) e sul web circolano anche filmati che mostrano Marte visto dall’oblò di un’astronave o da un “fly-over” sulla sua superficie.
Ma i dettagli che Luca Scantamburlo- scrittore e ricercatore freelance- ha ricevuto da un suo contatto personale e segreto vanno oltre. L’uomo- presumibilmente un militare di area Nato che ha avuto modo di visionare materiale scottante- ha rivelato infatti come e quando queste missioni avvennero, da dove partirono, quale centro le controllò e quale ne fu l’obiettivo.
Non solo: ha fornito anche del materiale a sostegno delle sue affermazioni: 4 foto che ritrarrebbero, per l’appunto, un astronauta americano sul suolo marziano. Nel 1970…
Una di queste immagini è già stata resa nota da Scantamburlo sul suo sito (www.angelismarriti.it) nella primavera scorsa. Le altre, inedite, saranno mostrate domani sera, nella puntata della mia rubrica “Extremamente” in onda all’interno della trasmissione di Italia 1 “Tabloid”. Sarà lo stesso scrittore a spiegare al pubblico i particolari ancora poco chiari di questa vicenda apparentemente incredibile che potrebbe però celare una verità inconfessabile.

Di seguito il documento tratto da angelismarriti.it






Fonte: http://www.extremamente.it/2011/08/01/un-astronauta-su-marte-extremamente-mostra-le-foto-mai-viste/

Fonte: http://www.angelismarriti.it/comunicati_stampa/progettoredsun-aldrin-armstrong-marte1970.htm

lunedì 1 agosto 2011

Ufo in fondo al mare? Scoperto misterioso oggetto circolare nel Mar Baltico

Un Ufo in fondo al mare Baltico? E’ l’ultimo giorno di luglio ed è anche domenica: rilassiamoci un po’, ma la notizia che sto per darvi è seria, serissima.


Viene nientemeno che da Live Science: sui fondali del Golfo di Botnia, fra Svezia e Finlandia, è stato individuato un grande oggetto circolare di natura completamente sconosciuta.

Ne parlo perchè mi piace dare risalto a ciò che, su questo pianeta, ha evidenza scientifica ma non spiegazioni note. Trovo che sia un antidoto all’orgoglio presuntuoso che ci fa trattare la Terra come se fosse nostra proprietà, e non la casa comune che ci ospita. E del presunto – presuntissimo – Ufo subacqueo c’è anche un video.

La formazione circolare di natura sconosciuta è stata individuata col sonar da una spedizione guidata dal ricercatore svedese Peter Lindberg, che di professione non fa l’ufologo: si dedica bensì al recupero degli oggetti preziosi presenti all’interno degli antichi relitti navali. Guardate.



Il misterioso oggetto circolare subacqueo giace alla profondità di quasi 90 metri e ha il diametro di circa 18 metri. Il sonar ha individuato anche alcune (presunte) tracce sul fondale, come se – dice Lindberg – il “coso” si fosse mosso. Che roba è?

Peter Lindberg non lo sa: dice che non ha mai visto nulla del genere in 18 anni di cacce subacquee. Live Science nota – giustamente – che ad un esame più preciso e più ravvicinato la circolarità potrebbe non risultare così netta, e che i segni sul fondale potrebbero benissimo non essere legate a movimento alcuno.

I tabloid svedesi comunque hanno apparecchiato un banchetto con questa notizia, suggerendo che si tratti di un disco volante caduto in fondo al mare.

Peraltro potrebbe essere una formazione naturale, oppure un manufatto (ma quale?) affondato, o qualsiasi altra cosa: semplicemente – diciamocelo – non lo sappiamo.

Fonte: http://blogeko.iljournal.it/2011/ufo-in-fondo-al-mare-loggetto-circolare-nel-baltico-e-cio-ignoriamo-sulla-terra/62612

Italia e Ufo: le prove che il duce sapeva

La sigla che identifica il fenomeno è inglese: Ufo (Unidentified flying Objects). E del resto per la storia dell’ufologia ufficiale il primo vero avvistamento di dischi volanti è quello compiuto dall’uomo d’affari Kenneth Arnold sul monte Rainer. E anche per quanto riguarda i precedenti di norma si citano solo i foo fighter (caccia di fuoco) avvistati dagli aerei da guerra alleati durante il Secondo conflitto mondiale.


Però potrebbe essere il caso di retrodatare la nascita dell’ufologia di più di un decennio. E udite udite di spostarla in Italia. Negli anni Trenta infatti diversi Ufo sarebbero stati avvistati sulla nostra penisola e il Duce avrebbe addirittura voluto la creazione di un apposito istituto di ricerca e sorveglianza: il Gabinetto RS33.
È questa l’ardita tesi, che non manca però di documentazione, presentata da Roberto Pinotti e Alfredo Lissoni in Luci nel cielo. Italia e Ufo: le prove che il duce sapeva (Mondadori, pagg. 310 euro 9,50). I primi avvistamenti sarebbero avvenuti tra il 1933 e il 1936. A esempio, carte con l’intestazione del senato del Regno proverebbero che i caccia italiani si alzarono in volo nella zona di Venezia per inseguire «un aeronave misteriosa». Un «disco metallico, netto lucente, largo dicono, dieci o dodici metri». L’inseguimento finì quasi subito visto che gli aerei in zona avevano una velocità di crociera di poco superiore ai 130 kilometri orari. Ma la stessa aeronave, in compagnia di un gigantesco sigaro lucente, fu rivista poco dopo dalle parti di Trieste.
E poi pare proprio che il Duce in persona avesse voluto mettere in piedi un pool di scienziati di cui è stato possibile ricostruire i membri: il biologo sperimentale Filippo Bottazzi, l’ingegnere aeronautico Gaetano Arturo Crocco, il botanico Romualdo Pirotta, il famoso matematico Francesco Severi, Giancarlo Vallauri esperto di elettrotecnica e ferromagnetismo, il chimico Francesco Giordani, e Dante De Blasi medico e igienista. Per capire il profilo dei personaggi citati basti ricordare che Crocco è quel genio dell’aeronautica e dei razzi che per primo ha teorizzato l’utilizzo della fionda gravitazionale nei viaggi spaziali. Insomma gli italiani erano convinti della presenza nei loro cieli di aeromobili stranieri di natura e tecnologia sconosciuta. Questa è l’ipotesi di minima. Ma Pinotti -che è stato un consulente del SETI (l’ente radioastronomico per la ricerca di civiltà estraterrestri) e fondatore del Cun (il Centro Ufologico Nazionale) e Lissoni - giornalista che da sempre indaga sugli Ufo - si spingono anche più in là. Nel 1933 un Ufo si sarebbe schiantato al suolo nel milanese e sarebbe stato poi nascosto a scopo di studio nei capannoni della Siai Marchetti di Vergiate. E di questa vicenda (già nota) ricostruiscono attentamente la genesi. Con tanto di connection nazista per impossessarsi della documentazione italiana e delle tecnologie sviluppate a partire dalla «retroingegneria» del mezzo alieno. Qui i lettori più scettici leggendo di V7 e di raggi della morte sviluppati da Guglielmo Marconi qualche dubbio, nonostante i documenti citati nel libro, se lo faranno venire. Anche a ragione. Però il fatto che l’Ovra e il regime andassero a caccia di misteriosi oggetti volanti, beh, questo sembra essere abbastanza ben documentato... Esattamente come il fatto che Gaetano Arturo Crocco abbia sviluppato idee (come la propulsione a liquido), progetti e teorie poi sfruttate dalla Nasa. Genialità o «retroingegneria» (aliena o meno)?

Fonte: http://www.ilgiornale.it/cultura/la_crisi_grecia__giallo/libri-cultura_moderna-ufo-alieni-duce-italia-hitler-mussolini-disco_volante/01-08-2011/articolo-id=537924-page=0-comments=1

Morto l'ufologo ed ex astronauta Brian O'Leary

Il 28 luglio 2011, per un tumore, è scomparso per salire alla "Casa del Padre" l'ex astronauta NASA, scienziato, professore e già assistente alla cattedra di Astronomia presso l'Università di Cornell Brian O'Leary.


Ne da notizia il sito del magazine brasiliano "Revista UFO".

Fu anche un acceso sostenitore della presenza extraterrestre qui sulla Terra e il suo rapporto con le tecnologie potenzialmente rinnovanti. Partecipò anche a dibattiti sulla controversa "faccia di Marte" ed era un attivista del cosiddetta movimento "Esopolitico".

Sentite condoglianze da tutti i componenti del Blog Notiziario Ufologico

Fonte: http://centroufologicoionico.blogspot.com/2011/07/morto-lufologo-ed-ex-astronauta-brian.html

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